Tripoli Brucia
Incendio «fuori controllo» a Tripoli
Nella zona attorno a Tripoli, dove le milizie combattono per il controllo dell'aeroporto, un deposito di idrocarburi ha preso fuoco e rischia di esplodere dopo che un razzo ha colpito un serbatoio. Le fiamme si sono estese a un secondo serbatoio e i vigili del fuoco, ha detto il portavoce della Compagnia nazionale di petrolio, Mohamed al-Hrari, hanno «lasciato definitivamente la zona a causa dei combattimenti» che nelle ultime due settimane hanno fatto quasi cento morti e 400 feriti. Il governo libico avverte che si rischia una «catastrofe umanitaria e ambientale dalle conseguenze difficili da prevedere» perché l'incendio è «fuori controllo», e invita la gente a lasciare la zona perché si rischia una «grande esplosione» nel raggio di alcuni chilometri.
L’escalation di violenza
Con razzi, esplosioni, attacchi, gli ex ribelli di Misurata e le milizie armate di Zintan, che detengono il controllo dell’aeroporto internazionale, tentano di affermare il proprio potere seul territorio. Domenica a Tripoli un razzo sparato dalle milizie ha colpito un edificio che ospitava operai egiziani uccidendone 23. La situazione politica resta pericolosamente instabile. Una cinquantina di membri della nuova Camera dei rappresentanti, eletta il 25 giugno, provenienti dall’ovest, dal centro e dal sud della Libia, si è riunita a Tripoli per preparare il passaggio di poteri dal Congresso nazionale uscente previsto il 4 agosto a Bengasi. Ma la presenza di gruppi islamici e dei jihadisti di Ansar al Sharia rendono la città orientale insicura quanto e più di Tripoli. Il generale dissidente Khalifa Haftar - accusato di colpo di Stato e di aver assunto un’autorità che non gli compete - da maggio scorso tenta di ripulire la città dell’est dai fondamentalisti. E intanto il governo libico ha lanciato un appello per un aiuto internazionale dopo che numerose petroliere hanno preso fuoco a causa degli scontri tra milizie rivali. In un comunicato pubblicato sul proprio sito, il governo ha spiegato che i combattimenti tra milizie rivali hanno causato un incendio che potrebbe innescare un «disastro umanitario e ambientale». Nel deposito colpito nella notte da un razzo, secondo il sito di notizie al-Wasat, erano presenti 6,6 milioni di litri di carburante. Il governo ha chiesto agli abitanti della zona di lasciare l’aerea nel timore di un’esplosione.
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Visto che adesso si occupa di Siria & Ucraina prepararsi al peggio
