[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

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frankel0
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114226 Messaggio da frankel0 »

A mio avviso la verità sta davvero nel mezzo.
torres per motivi vari è davvero finito come giocatore ad alto livello e lo dimostrano le sue ultime quattro stagioni.
na essendo un giocatore di classe purissima in un campionato modestissimo come il nostro può ancora incidere in modo significativo anche se me lo aspetto sicuramente più decisivo con le piccole e molto meno con juve e roma ad esempio

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Gerda
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114227 Messaggio da Gerda »

Per quanto odi mourinho come persona, lo ritengo un buon allenatore e conoscitore di calcio.
E se ha fatto partire torres a zero, un motivo ci sarà.

Poi magari visto il livello del campionato italiano riuscirà sicuramente a fare qualcosa di buono, ma scordatevi il torres di 4/5 anni fa.
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cicciuzzo
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114228 Messaggio da cicciuzzo »

quindi significa che può fare gol all'Empoli ma non alla Juve
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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Gerda
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114229 Messaggio da Gerda »

Ma anche all'inter volendo.
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Bola
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114230 Messaggio da Bola »

Ma infatti non farà mai 20 goal, non sarà mai decisivo come all'Atletico e al Liverpool. Ma nella nostra serie A può fare benissimo perché anche se è calato sa stare in campo, sa trattare il pallone e sa fare giocate anche importanti per i compagni.
E non mi pare la definizione di brocco.

Voi dite che qui in mezzo non ci puo' stare?

Tevez 37,3 35,1 - Juventus
Di Natale 31,2 29,0 - Udinese
Higuain 30,5 34,2 - Napoli
Rossi 30,1 32,4 - Fiorentina
Icardi 28,1 25,0 - Inter
Palacio 27,2 27,7 - Inter
Cassano 27,0 23,3 - Parma
Llorente 26,7 27,9 - Juventus
Toni 26,3 26,4 - Verona
Gomez M. 26,0 29,6 - Fiorentina
Gervinho 24,8 23,4 - Roma
Berardi 24,8 26,5 - Sassuolo
Destro 24,6 24,1 - Roma
Callejon 24,4 25,2 - Napoli
Totti 22,8 23,5 - Roma

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114231 Messaggio da Lonewolf »

cicciuzzo ha scritto:quindi significa che può fare gol all'Empoli ma non alla Juve
Considerando che Juve e Roma le affronteremo altre tre volte, mentre tutto il resto è più o meno a livello dell'Empoli o poco più, avremmo fatto un affarone. :awww:
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114232 Messaggio da Lonewolf »

Intanto, mentre qui c'è gente che si fa le seghe disperate con Tevez, Torres e Icardi... da altre parti c'è un signore che ieri sera ha fatto una quaterna, sabato una tripletta ed è già a 9 gol in 4 partite di Liga...
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114233 Messaggio da Drogato_ di_porno »

gli ultimi lampi di Torres sono targati europa League vinta dal Chelsea, Benitez che lo conosceva bene da Liverpool gli aveva fatto un lavoro fisico personalizzato, anche in Confederations non giocò male. Ora è al cimitero italico ma avendo buona tecnica gli basta poco per emergere nel nostro livello criminale (per inciso, tutti i campionati sono in declino, anche nel volley i campioni sono migrati dove è migrato il denaro, cioè all'estero). il mantra dei milanisti (stampa e tifosi) è l'"entusiasmo", va tutto male ma pippo ha portato entusiasmo. occhio però che l'entusiasmo è come il consenso dei politici, molto volatile, un paio di sconfitte + minacce di Silvio = morale sotto i tacchi. non butterei la croce su Bonera, se alla prossima gli errori li fa Zapata siamo daccapo. come hanno detto in tanti il Milan non sa tenere palle se pressato causa piedi doposci perde palla. ma non solo per i piedi, sono anche statici, non creano i triangoli per offrire opzioni ai compagni (scarsi di loro). il Milan pressato è di una staticità paurosa.

avevo sentito parlare bene di Sarri, mi unisco ai complimenti.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114234 Messaggio da NYX »

Gerda ha scritto:Per quanto odi mourinho come persona, lo ritengo un buon allenatore e conoscitore di calcio.
E se ha fatto partire torres a zero, un motivo ci sarà.

Poi magari visto il livello del campionato italiano riuscirà sicuramente a fare qualcosa di buono, ma scordatevi il torres di 4/5 anni fa.
tevez insegna, ormai serve davvero poco per sfondare nel campionato italiano, lo dimostrano anche quelli che sono andati via dal campionato italiano da campioni, salvo poi non riuscire ad ottenere gli stessi risultati in altri campionati

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cicciuzzo
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114235 Messaggio da cicciuzzo »

Gerda ha scritto:Ma anche all'inter volendo.

vero
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aadizoo87
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114236 Messaggio da aadizoo87 »

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GIANLUIGI LENTINI: THE BOULEVARD OF BROKEN DREAMS

2 agosto 1993. Gigi ha ancora i capelli umidi mentre sale a bordo del suo bolide scintillante ed imbocca l'autostrada Torino-Piacenza. Ha appena salutato i compagni, stretto la mano a mister Capello e, dopo una buona prestazione tutta grinta e cross contro il Genoa di Skuhravy, è salito a bordo della sua Porsche Carrera color giallo Hellas. Lo aspettano due giorni di riposo per riprendersi dalle fatiche della preparazione. Lo aspettano i pompinacci fedifraghi di madame Schillaci. Lo aspettano notti magiche.

Gigi guida con una mano sola mentre la sua bestia si mangia l'asfalto a 220 all'ora. L'altra mano è impegnata a scolpire il ciuffo frontale del suo mullet da competizione. Il capello terrone sembra pongo sotto le sapienti dita umide di sputacchio. Gigi usa lo specchietto retrovisore con la stessa maestria di Jean Luis David durante la settimana della moda, e ogni tanto si lascia eccitare dal suo stesso sguardo languido e ammaliatore, alla Dylan di 90210, incorniciato da un folto monociglio che sembra disegnato col righello.

È una delle estati più torride di sempre quella del '93. Meno male che la Porsche ha l'aria condizionata di serie, e per come l’ha impostata Gigi sembra di stare sull’Himalaya. Lui, spavaldo, si fa avvolgere da quel soffio gelido che va ad insinuarsi tra i bottoni aperti della sua camicia bianca a pois neri firmata Balestra. Alla radio stanno passando Nord Sud Ovest Est. Il ritmo incalza, ma Gigi non è convinto per un cazzo. Schiocca la lingua e cambia canale, alla ricerca dell'altra hit dell'estate: Battito Animale. La trova su Radio Sabbia, e immediatamente la testa comincia a ballare: "Senti qua che maschio sto Raf, la prossima volta che lo becco in Versilia gli offro una boccia e me lo porto a bagasce con Fuser a casa di Massaro. Max Pezzali invece no, quello il sabato è meglio lasciarlo in pizzeria col suo amico che balla come una scimmietta. Se mi faccio vedere in giro con quei due mi rovino la piazza".

In quell’istante, tutto il mondo è ai piedi di Gigi. Al Milan, la sua nuova casa, lo hanno accolto come un re. La gente lo ama e urla il suo nome. E che si fottano i giornali e i perbenisti che criticano la scelta di Berlusconi di spendere la cifra record di 18,5 miliardi di Lire per il cartellino di un solo giocatore. Nella prima stagione, tra alti e bassi, colleziona trenta gettoni e sette gol, scaraventando in bacheca una Supercoppa Italiana e lo Scudo. Qualcuno scriverà di lui: “Ha la faccia da miliardario più triste del mondo e i gol li centellina come le risate”. Gigi sa che potrebbe dare molto di più, che lui è molto meglio di una cifra su un assegno, che le sue prestazioni non possono che migliorare. Il tempo è dalla sua parte. Il suo momento arriverà e allora gli invidiosi dovranno tacere ed ammirarlo volare.

L'autostrada viene trafitta da quella freccia gialla. La Torino-Piacenza è Montecarlo e Gigi la domina con l'eleganza del Senna dei tempi belli.

Ma c'è un problema. Quel gioiello di ingegneria tedesca sta montando il ruotino di scorta mentre fa registrare l'ennesimo record del giro. Gigi lo sa. Ma quello che evidentemente non sa è che un ruotino non resiste a velocità superiori agli 80 all'ora.

Come in ogni film che si rispetti, ad un certo punto succede qualcosa che manda affanculo la vita del protagonista bello, ricco e pieno di fica.

Qualcosa di inaspettato. Di brusco e doloroso.

È quello che succede a Gigi quella sera.

Manca poco all'uscita che lo porterebbe dritto dritto tra le tette sudate della sua bella. Manca un non nulla e un altro capitolo di perfezione troverebbe la sua logica conclusione. In un film senza drammi Gigi arriverebbe sgommando davanti al motel dell'appuntamento, parcheggiando in sgarfata, alla Tom Selleck, scenderebbe dalla sua Porsche abbronzato e tonico, con l'uccello strizzato nel denim tagliente dei suoi 501 nuovi di pacca e un ciuffo da modello di fotoromanzi appoggiato in testa. Con una boccia di Dom Perignon in mano e una rosa stretta tra le fauci, butterebbe giù la porta della stanza con un’entrata alla Pasquale Bruno e si troverebbe davanti il premio per quella folle corsa, la signora Schillaci, carponi sul letto con il culo all’aria, vestita solo di un cespuglio Fenechiano e la maglietta tarocca di Totò a Italia90.

Ma la vita non è un bel film.

Ed è così che quel cazzo di ruotino esplode e Gigi si ritrova a percorrere il filo della morte a mille allora su tre ruote. La Porsche sbanda, si contorce, sembra la pallina di un flipper. Gigi non ci capisce più un cazzo, forse sviene forse no, ma in qualche modo trova la forza di scaraventarsi fuori da quella gabbia di metallo giusto pochi secondi prima del suo scoppio. Proprio come in un telefilm di Chuck Norris. Ma senza musichette e cappelli da cowboy. E proprio come da copione, Gigi si ritrova in bilico tra la vita e la morte. Viene soccorso da un camionista, trasportato in ospedale. È in coma ma ce la fa. Perchè Gigi ha la pellaccia dura. Perchè che cazzo sarà mai un incidente a duecento all'ora dopo anni di marcature a uomo targate Pietro Vierchowod.

Gigi sopravvive. E con lui il suo personaggio da film drama. Colui che avrebbe per sempre cambiato le regole del calciomercato, ad un anno dal suo trasferimento record, lasciava l'Italia col fiato sospeso, rischiando la morte e mostrando a tutti il suo lato umano. Il campione inarrivabile, strapagato e osannato come un dio, scendeva in terra con tutte le sue fragilità e debolezze. Diventò di velato dominio pubblico la sua relazione con la signora Schillaci, una delle prime a correre in ospedale per accertarsi delle sue condizioni. Berlusconi lo definì "invincibile". Un’intera nazione si riunì intorno a quel ragazzone dal naso pronunciato e gli umili natali.

Scongiurata la tragedia, Gigi inizia una nuova, folle corsa. Questa volta non sulla Torino-Piacenza ma sul campo da calcio. Obiettivo: tornare al top per maggio. Per quella Finale di Coppa dei Campioni raggiunta dai suoi compagni, che vedeva i rossoneri affrontare il Barcellona dei fenomeni Stoichkov e Romario.

Gigi sputa sangue per esserci. Si allena da solo. Dà l'anima. Alzare quella Coppa sarebbe il più cazzutissimo, incredibile, pazzesco dei lieti fine. Dall'inferno al paradiso in 90 minuti. Dalle lacrime di paura a quelle di felicità. Un finale da favola. Da film. Contro la sfortuna, le critiche, il destino.

Ma le gambe non girano come un tempo. Gigi non è più Gigi. È un giocatore normale, con la nomea di fenomeno e una storia pazzesca da raccontare. E Capello lo sa. Il Milan vince la Coppa dalle grandi orecchie umiliando i Blaugrana, ma Gigi quella partita se la guarda da inizio a fine dalla panchina. Da corpo estraneo. Costretto ad ammirare le prodezze dei suoi compagni. Felice per loro. Ma non per sé stesso. Una delusione pazzesca.

E, manco a dirlo, quando Sacchi stila la lista dei convocati per USA94. Il nome di Gigi non c'è. Fa male, anzi malissimo. Ancora una volta costretto a guardare da bordocampo. Senza poter dimostrare al mondo chi è il vero Lentini.

L'anno successivo Gigi inizia con la voglia di un ragazzino. Ma la fiducia intorno a lui è poca. Nonostante ciò Capello lo fa giocare spesso. Gigi migliora gara dopo gara. Il Milan è un rullo compressore e guadagna la terza finale di Coppa dei Campioni consecutiva, questa volta contro l'Ajax dei giovani Seedorf e Kluivert e della leggenda Rijkaard. Gigi ci arriva in forma smagliante, come non accadeva da quasi due anni. Sembra essere giunto il momento di chiudere il cazzo di cerchio. Tre anni pazzeschi, fatti di trionfi, drammi e delusioni, potevano concludersi con una finale giocata da protagonista. Con la possibilità di alzare la Coppa che ogni calciatore sogna fin da bambino.

Ma come in ogni film drama che si rispetti, c'è sempre lo stronzo di turno che trova il modo per mandare tutto a puttane. E in questo caso, purtroppo per Gigi, lo stronzo di turno risponde al nome di Fabio Capello. Il sergente di ferro. Il mister dei record. Tanto cervello ma pochissimo cuore. Capello fa entrare Gigi a cinque minuti dalla fine. Il Milan perderà quella finale uno a zero. Negli occhi di Gigi le lacrime di chi ha accarezzato un sogno e per l'ennesima volta se l'è fatto sfuggire. Di chi poteva, doveva esserci e invece ha solo assistito da spettatore. Un buco nel petto. Era la sua notte e gliel'hanno rubata senza pietà.

Bel film di merda.

Gigi e il Milan, storia difficile. Lui non si sentí mai quella squadra nel cuore. Non era sua. E lui non fu mai sé stesso con quella maglia a strisce. In quelle vecchie foto di repertorio, tra contratti miliardari, trionfi epici e sconfitte brucianti, il Gigi rossonero ha negli occhi sempre la stessa, velata tristezza. Che la gente cercava di interpretare, di capire. Invano.

Io me ne innamorai una ventina d'anni fa. Mi ricordo che gli dedicarono un indecifrato numero di pagine su un Forza Milan dell'epoca. Nella parte centrale c'era il suo poster. Finì subito sul muro dietro al mio letto, accanto a quello di Baggio. Nessuno fino ad allora aveva avuto il privilegio di finire lì, accanto a Roby. Ma Gigi, cazzo, era bellissimo.

In quel poster era immortalato nel bel mezzo di una cavalcata delle sue, quando come un trattore faceva il solco sulla fascia. Piede destro che sfiora un Diadora bianco a scacchi neri. Gamba sinistra in allungo. I polpacci scoperti e definiti. Parastinchi inesistenti. Valsport nere con baffo giallo ingrassatissime. La maglia Adidas con sponsor Motta gonfiata dall’aria, tenuta fuori a coprire i pantaloncini più corti di sempre. Gigi è sudato che sembra appena uscito dalla sauna. I capelli unti si attaccano alla fronte. Ha un’acconciatura mai vista, selvaggia e metrosessuale, da vagabondo del futuro, che né io né il mio barbiere siamo mai riusciti a decifrare. La collanina della prima comunione al collo. Lo sguardo alto, a scrutare l'orizzonte, a cercare un taglio di Papin o una sovrapposizione di Eranio.

Semplicemente Bellissimo.

Che cazzo di giocatore pazzesco Gigi.

Sicuramente i più non saranno d'accordo con me, però io un’ala forte come Gigi non l'ho mai vista. Un cavallo pazzo, col fisico di Tarzan e i piedi di un artista.

Uno che dopo il Milan è sempre andato dove lo portava il cuore. In provincia, dove la gente lo trattava da dio. Dove ad attenderlo c'era passione. Amore.

Perchè, come diceva Cuba Gooding Jr. in Jerry Maguire, “Qualcuno nella vita potrà anche avere la grana, ma non avrà mai il Quan. Il Quan è amore, rispetto, comunità. E anche Dollari. Tutto il pacchetto è il Quan”.

A Gigi il Quan usciva anche dal culo.

E allora eccolo a faticare per salvezze più sudate di una Coppa del Mondo. Eccolo a finire in B. Ad indossare la maglia del Cosenza con una dignità quasi commovente. A diventarne il paladino. Il capitano. A rischiare un’incredibile promozione in A. A mettere l'anima, la passione, in stadi da cinquemila posti a sedere che lui affrontava ogni volta manco fossero stati il Bernabeu. Ed eccolo ancora lì, ad incantare tutti, un po' sovreppeso ma ancora imprendibile. A scaraventare cross perfetti in mezzo a un campo di patate e infilare puntalate nel sette. Con la maglia perennemente fuori e improbabili fascette fucsia in testa.

Ahh Gigi quanto cazzo ti ho voluto bene. Se Football Nostalgia Novanta diventerà mai un libro, un film, o un cazzo di manga porno, un capitolo sarà tutto per te. Romantico e sfuggente. Prorompente. Selvaggio. Un po' sgrammaticato. Ma pieno zeppo di Quan.
"Gli eroi non muoiono dicevano gli antichi, vengono rapiti in cielo al culmine della loro gloria, Marco Van Basten fortunatamente è vivo e vegeto, però qualcosa muore, la carriera di uno dei più grandi giocatori di ogni tempo è finita, troppo presto, qualcosa che si avvicina alla prematura scomparsa agonistica di Maradona, sotto di loro uno strapiombo e infine la spianata dove giocano i più bravi fra i comuni mortali."

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114237 Messaggio da zio »

Antonchik ha scritto:
zio ha scritto:
Antonchik ha scritto:
zio ha scritto:Incredibile come un arbitro decida di riaprire una partita assolutamente in mano all'Empoli.

C'é di bello che mio figlio ha tirato un sospiro di sollievo.
C'è da dire pure che, seguendo il tuo filo logico, come noi abbiamo fatto valere il nostro peso specifico a Empoli, voi l'avete fatto a Milano, quando su Menez non veniva fischiato rigore.
Si ok.
Con qs risposta ti rendi ridicolo.
Ciao.
Non sapevo se alludevi ad una eventuale sudditanza arbitrale colorata di rossonero oppure (più probabile da ciò che leggo) una tua invettiva contro il protagonismo dell'arbitro, nel dubbio sono entrato a gamba tesa. Scusa, è che vedo Bonera ovunque. :awww:
Alludevo ai palesi errori dell'arbitro che hanno mantenuto in gioco il milan.
In 10 contro 11o con un rigore contro sul 2-0 difficile recuperare un empoli velocissimo nelle ripartenze.

Cmq no problem. :wink:
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114238 Messaggio da Bugo »

zio ha scritto:Alludevo ai palesi errori dell'arbitro che hanno mantenuto in gioco il milan.
In 10 contro 11o con un rigore contro sul 2-0 difficile recuperare un empoli velocissimo nelle ripartenze.

Cmq no problem. :wink:
Se Tavano solo davanti ad Abbiati segna la partita finisce 3-1 e stiamo parlando di un'altra partita

Detto questo per pirla di Muntari andava buttato fuori e non si capisce cosa sia passato, in quei 5 minuti di follia, in testa a Valdifiori
"L'hai fatto?" "Sì" "Quanto ti è costato?" "Bugo"
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114239 Messaggio da Lonewolf »

Detto questo, dire che quello di Bonera era rigore è essere in malafede o rincoglioniti.
Sebbene beccare il terzo su terza cappella di Bonera, poteva avere un suo perché...
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#114240 Messaggio da cicciuzzo »

stasera sarei andato volentieri a san siro, ma c'è il calcetto, ed il calcetto non si perde per nessuna ragione al mondo
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