[O.T.] Marco Travaglio
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Re: [O.T.] Marco Travaglio
Senato : albergo a ore a suon di rimborsi spese
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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] Marco Travaglio
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/07/ ... ge/289334/
semplice..
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/07/ ... to/289290/
chiama l'ambulanza.. muahahahaha

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♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
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Re: [O.T.] Marco Travaglio
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Re: [O.T.] Marco Travaglio
Il ballo del BlaBla
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il bomba ne spara piu' del nano
ha superato il maestro
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Re: [O.T.] Marco Travaglio
..........leggere ......conoscere......mette una tristezza.......






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Re: [O.T.] Marco Travaglio
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
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Re: [O.T.] Marco Travaglio
............azzarola.........che tristezza.....




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Re: [O.T.] Marco Travaglio
Chissà cosa ne pensano i detrattori di Travaglio qui su SZ di questo Grandissimo monologo.Scorpio ha scritto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09 ... o/1113599/
bella sintesi del periodo attuale...
Di base evitano di ascoltare,capire,il rischio sarebbe sputarsi in faccia da soli.

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Re: [O.T.] Marco Travaglio
Ascoltata stamattina, meritaScorpio ha scritto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09 ... o/1113599/
bella sintesi del periodo attuale...
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Re: [O.T.] Marco Travaglio
Teste di Legnini di Marco Travaglio
da Il Fatto Quotidiano del 11 settembre 2014
Ricordate i profeti della fine di Berlusconi e della “pacificazione” dopo la “guerra dei vent’anni”?
Noi l’abbiamo sempre saputo, e scritto, che erano tutte balle.
L’Italia politica, quella del Palazzo e quella dell’indotto, è talmente impregnata di berlusconismo che Berlusconi continuerà a comandarla anche da morto.
Figurarsi ora che è ancora vivo e vegeto, anche se momentaneamente ristretto ai servizi sociali.
Forse non tornerà più a Palazzo Chigi, ma chi sta meglio di lui?
Al governo c’è il suo pupillo, fra l’altro suo fervente ammiratore, che gliele dà tutte vinte e riesce a fare anche quello che a lui non riuscì, meglio di come l’avrebbe fatto lui, nel silenzio tombale di chi strillerebbe se a farlo fosse lui.
Non gli resta che assistere compiaciuto allo spettacolo dalle finestre di Cesano Boscone, senza neppure pagare il prezzo di logoramento che consuma chi governa.
Tanto il governo sta in piedi grazie a lui, ma lui formalmente è all’opposizione, anche se vota sempre con la maggioranza.
Comanda per interposto Renzi.
Geniale.
Prendete quel che è successo ieri: dopo mesi di fumate nere, il partito unico renziano Pd&FI&frattaglie varie ha deciso che il vicepresidente del Csm sarà Giovanni Legnini, 55 anni, in politica da 38, avvocato e docente in aspettativa, ex Pci, ex Pds, ex Ds, ora Pd, già sindaco di Roccamontepiano (Chieti), senatore dal 2004, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Letta e all’Economia nel governo Renzi. Cioè: per la prima volta un membro del governo in carica passa, senza soluzione di continuità, a vicepresiedere il Csm. Così il governo mette il cappello e le mani sulla più alta carica elettiva dell’organo costituzionale che dovrebbe garantire l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati (seconda solo al capo dello Stato, membro di diritto). Con tanti saluti a quel che resta della divisione dei poteri. Nemmeno B. era arrivato a tanto, anzi sotto i suoi governi si erano sempre alternati vicepresidenti dell’area di opposizione (Capotosti nel ‘94, Rognoni nel 2002, Vietti nel 2010), in nome di quella democrazia dei contrappesi ora archiviata. Renzi piazza al vertice operativo del fu organo di autogoverno dei magistrati un membro del suo stesso governo, con il via libera di B. che ottiene due posti nel nuovo Csm, mentre i 5Stelle – che hanno molti più voti di lui – dovranno accontentarsi di uno.
Cose da pazzi, mai accadute neppure nella nostra repubblichetta delle banane.
Si spera che, al momento di votarlo, i membri togati del nuovo Csm abbiano un sussulto di dignità e oppongano un netto rifiuto al vicepresidente Legnini, commissario politico del governo, ma c’è da dubitarne.
Basti pensare che due togati hanno goduto della sfacciata propaganda elettorale del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, che in un paese normale sarebbe stato cacciato a pedate dal governo, invece è sempre lì per conto di B. che lo designò quando ancora sosteneva il governo Letta.
Ora, quando sarà insediato, il Csm più governativo della storia dovrà nominare circa 300 capi degli uffici giudiziari, decapitati da Renzi con la dissennata norma che prepensiona i magistrati a 70 anziché a 75 anni.
Completa il quadro dell’immonda spartizione l’accordo Renzusconi per mandare alla Corte costituzionale due vecchi politicanti come Luciano Violante (noto participio presente, molto gradito al Colle che lo promosse “saggio”) e Donato Bruno (noto amico di Previti).
Il primo è in politica dal ‘79, il secondo dal '96: ora andranno a giudicare le leggi che hanno contribuito a scrivere e ad approvare. L’apoteosi del conflitto d’interessi.
Chi pensasse a un cedimento di Renzi al berlusconismo declinante non avrebbe capito nulla: Renzi non cede a B., Renzi la pensa esattamente come B. Perché ha le stesse urgenze di B. La sua classe dirigente (si fa sempre per dire) è lo stesso frittomisto di incompetenti e di inquisiti, come dimostrano i casi di Richetti & Bonaccini. Con l’unica differenza dell’età. Se non si sbriga a mettere sotto controllo i giudici, finisce come B. Ma, diversamente da B., ce la può fare. Quod non fecerunt berluscones, fecerunt renzini.
da Il Fatto Quotidiano del 11 settembre 2014
Ricordate i profeti della fine di Berlusconi e della “pacificazione” dopo la “guerra dei vent’anni”?
Noi l’abbiamo sempre saputo, e scritto, che erano tutte balle.
L’Italia politica, quella del Palazzo e quella dell’indotto, è talmente impregnata di berlusconismo che Berlusconi continuerà a comandarla anche da morto.
Figurarsi ora che è ancora vivo e vegeto, anche se momentaneamente ristretto ai servizi sociali.
Forse non tornerà più a Palazzo Chigi, ma chi sta meglio di lui?
Al governo c’è il suo pupillo, fra l’altro suo fervente ammiratore, che gliele dà tutte vinte e riesce a fare anche quello che a lui non riuscì, meglio di come l’avrebbe fatto lui, nel silenzio tombale di chi strillerebbe se a farlo fosse lui.
Non gli resta che assistere compiaciuto allo spettacolo dalle finestre di Cesano Boscone, senza neppure pagare il prezzo di logoramento che consuma chi governa.
Tanto il governo sta in piedi grazie a lui, ma lui formalmente è all’opposizione, anche se vota sempre con la maggioranza.
Comanda per interposto Renzi.
Geniale.
Prendete quel che è successo ieri: dopo mesi di fumate nere, il partito unico renziano Pd&FI&frattaglie varie ha deciso che il vicepresidente del Csm sarà Giovanni Legnini, 55 anni, in politica da 38, avvocato e docente in aspettativa, ex Pci, ex Pds, ex Ds, ora Pd, già sindaco di Roccamontepiano (Chieti), senatore dal 2004, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Letta e all’Economia nel governo Renzi. Cioè: per la prima volta un membro del governo in carica passa, senza soluzione di continuità, a vicepresiedere il Csm. Così il governo mette il cappello e le mani sulla più alta carica elettiva dell’organo costituzionale che dovrebbe garantire l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati (seconda solo al capo dello Stato, membro di diritto). Con tanti saluti a quel che resta della divisione dei poteri. Nemmeno B. era arrivato a tanto, anzi sotto i suoi governi si erano sempre alternati vicepresidenti dell’area di opposizione (Capotosti nel ‘94, Rognoni nel 2002, Vietti nel 2010), in nome di quella democrazia dei contrappesi ora archiviata. Renzi piazza al vertice operativo del fu organo di autogoverno dei magistrati un membro del suo stesso governo, con il via libera di B. che ottiene due posti nel nuovo Csm, mentre i 5Stelle – che hanno molti più voti di lui – dovranno accontentarsi di uno.
Cose da pazzi, mai accadute neppure nella nostra repubblichetta delle banane.
Si spera che, al momento di votarlo, i membri togati del nuovo Csm abbiano un sussulto di dignità e oppongano un netto rifiuto al vicepresidente Legnini, commissario politico del governo, ma c’è da dubitarne.
Basti pensare che due togati hanno goduto della sfacciata propaganda elettorale del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, che in un paese normale sarebbe stato cacciato a pedate dal governo, invece è sempre lì per conto di B. che lo designò quando ancora sosteneva il governo Letta.
Ora, quando sarà insediato, il Csm più governativo della storia dovrà nominare circa 300 capi degli uffici giudiziari, decapitati da Renzi con la dissennata norma che prepensiona i magistrati a 70 anziché a 75 anni.
Completa il quadro dell’immonda spartizione l’accordo Renzusconi per mandare alla Corte costituzionale due vecchi politicanti come Luciano Violante (noto participio presente, molto gradito al Colle che lo promosse “saggio”) e Donato Bruno (noto amico di Previti).
Il primo è in politica dal ‘79, il secondo dal '96: ora andranno a giudicare le leggi che hanno contribuito a scrivere e ad approvare. L’apoteosi del conflitto d’interessi.
Chi pensasse a un cedimento di Renzi al berlusconismo declinante non avrebbe capito nulla: Renzi non cede a B., Renzi la pensa esattamente come B. Perché ha le stesse urgenze di B. La sua classe dirigente (si fa sempre per dire) è lo stesso frittomisto di incompetenti e di inquisiti, come dimostrano i casi di Richetti & Bonaccini. Con l’unica differenza dell’età. Se non si sbriga a mettere sotto controllo i giudici, finisce come B. Ma, diversamente da B., ce la può fare. Quod non fecerunt berluscones, fecerunt renzini.
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
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Re: [O.T.] Marco Travaglio
Io trovo Marco Travaglio noiosissimo.
Si occupa in maniera quasi compulsiva unicamente di Silvio Berlusconi.
I suoi libri sono libri-fotocopia...
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I suoi libri sono libri-fotocopia...

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Re: [O.T.] Marco Travaglio
Ma dai..Silvana ha scritto:Io trovo Marco Travaglio noiosissimo.
Si occupa in maniera quasi compulsiva unicamente di Silvio Berlusconi.
I suoi libri sono libri-fotocopia...
ma si consolati,di contro di giornalisti pagliacci per continuare a sognare c'è ne quanti ne vuoi.

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Re: [O.T.] Marco Travaglio
quanta verità nell'articolo di Travaglio 

Re: [O.T.] Marco Travaglio
tutte cose che si possono sapere, basta informarsi.manigliasferica ha scritto:quanta verità nell'articolo di Travaglio
poi la massa sbava sulle balle di Renzi come prima facevano col nano e giù a votarlo d'altronde sono "allievo e maestro".
"Da putèi tuti bèi, da morti tuti santi".
"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
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Re: [O.T.] Marco Travaglio
assolutamente daccordo con te.
infatti sul topic di renzi ho pubblicato il video e il testo della canzone di Jannacci "i soliti accordi"
...sembravano onesti, sembravano buoni
eran solo furboni...
...Si cambiano i nomi,
rimangon bastardi...
infatti sul topic di renzi ho pubblicato il video e il testo della canzone di Jannacci "i soliti accordi"
...sembravano onesti, sembravano buoni
eran solo furboni...
...Si cambiano i nomi,
rimangon bastardi...