Antò, che ti devo dire. Io non riesco a pormi troppe domande, se non una solamente: fino a quando?Antonchik ha scritto:Lone io ho il sospetto che nel discorso, totalmente scollato dalla realtà, del brend (siamoapostocosì, ilclubpiùtitolatoalmondo, zapatahafattounbuonmondiale ecc...), l'ostinazione si declini anche in un FOLLE (e non in senso buono, quello del folle alla maniera degli indiani d'america) tentativo di provare sul serio, con QUESTI giocatori, a imporre un gioco di costruzione. Invece sarebbe più sensato giocare sulle ripartenze, secondo te (secondo voi) si può fare? Puoi anche lasciar cadere la domanda, perchè in effetti tre partite sono poche e c'è da valutare il gruppo un pò più in là, sebbene certi limiti siano evidentissimi fin da ora.Lonewolf ha scritto:Il bello è che ste tre rumbe che c'hanno suonato, non servono ad un emerito cazzo, perché arrivate da tre squadre straniere. Siccome siamo fuori dall'Europa, ragionando come quel tubercoloso di Galliani e i sifilitici che c'ha sopra, non ce la giocheremo alla grande in campionato con quello che abbiamo.
Perché chiedere a certa gente di costruire e come chiedere a Zanardi di ballarmi il moonwalk.
Oggi leggevo uno che scriveva che il Milan in assenza di centrocampisti di costrutto, si affidi al lancio lungo. Ma dove? E se anche fosse, come cazzo fai ad affidarti al lancio lungo quando dietro non hai Thiago Silva, ma nella migliore delle ipotesi Rami,e soprattutto davanti non hai Ibrahimovic?
E' palese che questi giocatori non possano che giocare in un contropiede ignorante e stop. Neppure ripartenze, ma contropiede ignorante. E ancor di più semmai dovessero prendere Cerci o Campbell... Prendere uno di sti due e non giocare di rimessa sarebbe come buttare ancor di più i soldi dalla finestra...e alla luce degli eventi recenti (leggi cessione di Boateng e acquisto di Matri) temo che si stia pericolosamente andando verso quella strada.
Io non so più cosa pensare nè dove andremo a finire, so solo che mi sono rotto i coglioni.
Adesso cedo la parola ad Eternit, che freme dalla voglia di dire la sua sul Milan.