Certo che dopo queste rivelazioni (le pressioni internazionali perchè l'Italia mollasse questo catastrofico statista senza credibilità ed immerso in scandali di ogni genere) viene ancora di più confermato quanto gli italiani siano anomali, per non dire arretrati: votano contro il loro interesse pagando in termini economici e professionali, per loro e per i loro figli, le loro scelte elettorali fallimentari.
Infatti il consenso che ancora pare otterranno alle elezioni le liste dirette da Berlusconi è alla luce di questi fatti sorprendentemente alto.
Quanto ci è costata e continua a costarci la crisi strutturale del nostro Paese, che si protrae ormai da decenni (decenni in cui Berlusconi ha avuto modo governando di invertire la rotta ma palesemente non è stato in grado di farlo o i suoi interessi erano altri: poco importa la causa del suo insuccesso, quella la troveranno gli storici negli anni a venire), e la mega crisi di credibilità che si è manifestata nel 2011 anche per chi era cieco (vedi il tracollo della crisi dello "spread" e la caduta inevitabile dell'ultimo governo Berlusconi)? Quanti fallimenti di imprese, quanti disastri economici personali, quanti licenziamenti, quante relazioni e famiglie sfasciate, quanti nuovi poveri, quanti morti di "crisi del Paese"?
Certamente se si intravedono reati perseguibili spetterà al magistrato di turno far applicare la Legge da un giudice, ma a mio avviso la questione più interessante di questa vicenda è quella "politica": queste "rivelazioni" sono una nuova conferma di quanto fosse sputtanato irremediabilmente Berlusconi (vera o non vera, la storia che rinviava appuntamenti istituzionali e si presentava al mattino stanco dopo che di notte faceva festini è di pubblico dominio nel mondo intero: certamente non è il solo elemento che lo rende impresentabile anche in sede internazionale ma da solo basterebbe). I compagni di avventura e di lavoro di Berlusconi, molti dipendenti da lui (colossale conflitto d'interessi), ora stanno avendo il coraggio di far passare questa storia infamante come un qualcosa di positivo per l'immagine di Berlusconi quando, in realtà, con degli elettori normali da paese avanzatissimo, alle prossime Europee questo fatto porterebbe delle liste marchiate "Berlusconi" a livelli da prefisso telefonico (tipo 0,89%. 089, un prefisso telefonico usato in Campania). Invece, anche grazie all'anomalia dei media italiani* (ma mettiamoci anche qualche corporazione, la criminalità organizzata, il voto di scambio, il degrado di larghe fasce del territorio nazionale), mal che vada la compagine di Berlusconi viaggerà sul 18%.
La popolarità delle liste di un ex-comico come Grillo (che parla e ragiona ancora con quello stile cialtronesco ed irresponsabile nonostante sia da anni un politico che guida e promuove sue liste elettorali e che è rappresentante e guida di membri delle assemblee politiche rappresentative degli elettori italiani), che inanella quotidianamente tutta una serie aberrante di balle, semplificazioni, inesattezze nei suoi comizi di piazza, è uno dei sintomi di questo sfacelo imbarazzante.
Se vi piace così...
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tutta una parte di testate, reti e giornalisti cercheranno di mistificare la portata politica di questa vicenda strumentalizzandola per favorire l'immagine di Berlusconi, dipinto come "vittima dei poteri forti internazionali" che, al contrario di lui, vogliono il male degli italiani
. Il dibattito della campagna elettorale delle Europee verterà come sempre pochissimo sui temi delle politiche europee che dal giorno dopo della chiusura delle urne torneranno a diventare il pane quotidiano di chi eleggeremo per l'Europarlamento; i 2-3 principali schieramenti candidati prenderanno l'85% almeno degli spazi televisivi di maggior ascolto (vedere i rilevamenti), lasciando tutta una serie di liste presenti a livello nazionale con le briciole e nella quasi impossibilità di fare eletti grazie all'assurdo sbarramento del 4% messo da Veltroni-Berlusconi e che forse verrà prossimamente cassato dalla Corte Costituzionale (notare che in nome della "stabilità dell'Europarlamento" hanno pure messo un altro sbarramento, in realtà pure quello inutile ai fini della stabilità, per limitare anche chi fra i partecipanti alle elezioni potrà ottenere i rimborsi elettorali: quei rimborsi non distribuiti ad una parte delle liste se li spartiranno gli altri); la forza egemone contrapposta a Berlusconi, il PD, di nuovo non parlerà chiaro per dimostrare di saper cambiare almeno una parte di tutte queste strutturali anomalie italiane: non le cambierà un po' perchè incapace di farlo, un po' perchè disinteressato, molto probabilmente anche e soprattuto perchè quasi sicuramente socio del gruppo di potere berlusconiano e tutto sommato non interessato a stravaolgere questo "sistema" che frena il progresso del Paese. L'immagine che il PD ha, di conseguenza non è quella di una forza nettamente alternativa al sistema percepito da molti come gradito, promosso e accettato dal loro formale rivale Berlusconi: sanno quindi che non possono fare discorsi eccessivamente anti-sistema poichè sono in realtà da sempre parte di questo sistema (di cui Berlusconi ha approfittato e a cui deve il suo successo elettorale ed economico)