Paperinik ha scritto:Intanto da 5 mesi faccio tutto di nascosto (e la palestra è un po' una copertura)...ho sempre timore del futuro e di come farò da solo, ma cerco di non pensarci...per ora tutto è "calmo". ma se si presenterà un imprevisto di quelli che la vita ti mette davanti?
Dostum hai rotto i coglioni...
Adesso, bravo bravino, staccati dal pc, segui il signore con il camice bianco e prendi tutte quelle pillole che trovi sul tuo comodino....
Powder to the people
Se si riuscisse a convincere i cinesi che i testicoli dei Jihadisti sono afrodisiaci, in meno di 5 anni avremmo risolto il problema
Blif ha scritto:C'è anche il rischio di mollare lo psico, prenderne un altro, mollare quell'altro, prenderne un terzo...
Metacoazione a ripetere. Il problema della terminazione è notoriamente indecidibile.
Aggiungo che ci sarebbe un'ulteriore possibilità. Il sommo Freud, meditando su casi insolitamente brevi, che si risolvevano in poche sedute, si accorse che spessissimo costoro, pur di evitare di farsi sviscerare fino agli orrori del loro profondo, capita l'antifona, si rifugiavano precipitevolissimevolmente nella guarigione.
Mi fermo qui sperando che dostum ci posti un'immagine del papero che, inorridito dalla visione del proprio Sé, corre all'impazzata verso la guarigione perdendo piume caudali.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Blif ha scritto:C'è anche il rischio di mollare lo psico, prenderne un altro, mollare quell'altro, prenderne un terzo...
Metacoazione a ripetere. Il problema della terminazione è notoriamente indecidibile.
Aggiungo che ci sarebbe un'ulteriore possibilità. Il sommo Freud, meditando su casi insolitamente brevi, che si risolvevano in poche sedute, si accorse che spessissimo costoro, pur di evitare di farsi sviscerare fino agli orrori del loro profondo, capita l'antifona, si rifugiavano precipitevolissimevolmente nella guarigione.
Mi fermo qui sperando che dostum ci posti un'immagine del papero che, inorridito dalla visione del proprio Sé, corre all'impazzata verso la guarigione perdendo piume caudali.
non voglio smentire Freud, che è come se Berlusconi volesse fare cazzo contro cazzo contro Rocco Siffredi , ma seppur intelligente e provata come tesi (mica la scritta Alvaro Vitali ) se non subentra qualcosa il problema è lì che bolle...si latentizza
imho (da ignorante )
Vasco Rossi ha scritto:ma è così difficile ed essere felici e senza demoni?
siam ricchi, si pensi all' Africa, siamo sani e ci roviniamo la vita, io in primis
e se vivessimo la vita felice?
meglio il distubo bipolare o di doppi turni alla breda? quando la gente se li faceva non aveva il tempo di "sentirsi" male e depressa.
questo è un fatto. in compenso moriva di fatica e catrame nei polmoni a 60 anni.
la società del benessere produce nuove malattie.
sarai un marziano ma ragioni bene
grazie, mi ritengo marziano per il punto di vista ma sempre con i piedi ben piantati per terra.
del resto le migliori menti non allineate vedono bene questo fenomeno tipico delle società arrivate.
"La teoria [...] sembra ignorare che gli aumenti del pil per abitante non dipendono solo dalle tecnologie adottate, ma anche – se non soprattutto – dalla spinta (si può dire così?) che gli abitanti di un paese intendono imprimere alle loro vite. È innanzitutto tale spinta che è venuta a mancare nei paesi ricchi, più o meno vicini alla frontiera tecnologica.
Negli ultimi trent’anni, con la globalizzazione dei mercati e delle comunicazioni, il mondo è molto cambiato, e il cambiamento ha profondamente inciso sui paesi ricchi. Ne ha modificato le economie, ma anche la cultura, la mentalità, i costumi.
Nei paesi arrivati, o paesi Weird, il benessere di base delle famiglie, fatto di alti redditi e cospicui patrimoni accumulati lungo le generazioni, è oggi così ampio che consente un’attitudine verso lo studio, il lavoro e il guadagno del tutto diversa dal passato, e comunque diversa da quella dei paesi inseguitori."
(L. Ricolfi, L’enigma della crescita, Milano, 2014)
Questo è un dato di fatto: l'osservazione socio politica di ricolfi coglie un dato antropologico. Anzi, il dato antropologico.
Consiglio si guardare l'intervento di un grande psicanalista lacaniano invitato a che tempo che fa qualche tempo addietro.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
Non mi è venuto a mente nessun topic specifico e così lo metto qua.
Dopo tempo mi sono ritrovato a farmi delle domande esistenziali, perché comunque sono arrivato ai 30, 1/3 della mia vita è già passato e mi sento un po' sottopressione dagli anni che verranno..sapere che abbiamo tutti un tempo limitato e si deve spenderlo bene..ma io lo sto spendendo bene? Sto facendo le cose giuste per quello che potrei fare? Ho un lavoretto, esco e poi vado in palestra..la mia vita è più o meno tutta qui..sono in una fase di stallo dove non ho molte idee forse perché prima devo ritrovare lucidità mentale...come ha detto qualcuno, non c'è niente di peggio della monotonia per lo spirito avventuroso dell'uomo...un giorno i miei non ci saranno più, e cosa ho regalato loro? Un giorno io non ci sarò più, e cosa lascerò? Qualcuno mi ricorderà? Mi da fastidio l'idea di essere un corpo senza nome...
Un sabato di qualche mese fa, mi pare fine 2013, mi sono ritrovato a sfogliare vecchie foto di famiglia (anni che non lo facevo) e scorrendo le ultime risalenti all'adolescenza a un tratto mi sono messo a piangere con lievi dolori al petto...da lì decisi di andare dallo psic...adesso non sono più un giovanotto e la vita "adulta" mi sta stretta...speriamo che mi passi l'ansia così da vedere qualche nuova strada da percorrere...
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
Vasco Rossi ha scritto:ma è così difficile ed essere felici e senza demoni?
siam ricchi, si pensi all' Africa, siamo sani e ci roviniamo la vita, io in primis
e se vivessimo la vita felice?
meglio il distubo bipolare o di doppi turni alla breda? quando la gente se li faceva non aveva il tempo di "sentirsi" male e depressa.
questo è un fatto. in compenso moriva di fatica e catrame nei polmoni a 60 anni.
la società del benessere produce nuove malattie.
sarai un marziano ma ragioni bene
grazie, mi ritengo marziano per il punto di vista ma sempre con i piedi ben piantati per terra.
del resto le migliori menti non allineate vedono bene questo fenomeno tipico delle società arrivate.
"La teoria [...] sembra ignorare che gli aumenti del pil per abitante non dipendono solo dalle tecnologie adottate, ma anche – se non soprattutto – dalla spinta (si può dire così?) che gli abitanti di un paese intendono imprimere alle loro vite. È innanzitutto tale spinta che è venuta a mancare nei paesi ricchi, più o meno vicini alla frontiera tecnologica.
Negli ultimi trent’anni, con la globalizzazione dei mercati e delle comunicazioni, il mondo è molto cambiato, e il cambiamento ha profondamente inciso sui paesi ricchi. Ne ha modificato le economie, ma anche la cultura, la mentalità, i costumi.
Nei paesi arrivati, o paesi Weird, il benessere di base delle famiglie, fatto di alti redditi e cospicui patrimoni accumulati lungo le generazioni, è oggi così ampio che consente un’attitudine verso lo studio, il lavoro e il guadagno del tutto diversa dal passato, e comunque diversa da quella dei paesi inseguitori."
(L. Ricolfi, L’enigma della crescita, Milano, 2014)
Questo è un dato di fatto: l'osservazione socio politica di ricolfi coglie un dato antropologico. Anzi, il dato antropologico.
Consiglio si guardare l'intervento di un grande psicanalista lacaniano invitato a che tempo che fa qualche tempo addietro.
come non essere d' accordo?!
comunque lo recitava già la teoria marxiana anche se questa teoria immette il freno dell' effetto benessere/studio
Paperinik ha scritto:Non mi è venuto a mente nessun topic specifico e così lo metto qua.
Dopo tempo mi sono ritrovato a farmi delle domande esistenziali, perché comunque sono arrivato ai 30, 1/3 della mia vita è già passato e mi sento un po' sottopressione dagli anni che verranno..sapere che abbiamo tutti un tempo limitato e si deve spenderlo bene..ma io lo sto spendendo bene? Sto facendo le cose giuste per quello che potrei fare? Ho un lavoretto, esco e poi vado in palestra..la mia vita è più o meno tutta qui..sono in una fase di stallo dove non ho molte idee forse perché prima devo ritrovare lucidità mentale...come ha detto qualcuno, non c'è niente di peggio della monotonia per lo spirito avventuroso dell'uomo...un giorno i miei non ci saranno più, e cosa ho regalato loro? Un giorno io non ci sarò più, e cosa lascerò? Qualcuno mi ricorderà? Mi da fastidio l'idea di essere un corpo senza nome...
Un sabato di qualche mese fa, mi pare fine 2013, mi sono ritrovato a sfogliare vecchie foto di famiglia (anni che non lo facevo) e scorrendo le ultime risalenti all'adolescenza a un tratto mi sono messo a piangere con lievi dolori al petto...da lì decisi di andare dallo psic...adesso non sono più un giovanotto e la vita "adulta" mi sta stretta...speriamo che mi passi l'ansia così da vedere qualche nuova strada da percorrere...
ma tu chiudendo gli occhi come ti sentiresti felice?
se sei felice fai felice gli altri, es la tua famiglia
sai che soddisfazione per un genitore vedere un figlio realizzato senza retropensieri
un consiglio: prova a lasciare la Toscana, l' ho sempre valutata un luogo conformista, tronfio di vecchi valori, dove c' è poca empatia
Vasco Rossi ha scritto:un consiglio: prova a lasciare la Toscana, l' ho sempre valutata un luogo conformista, tronfio di vecchi valori, dove c' è poca empatia
un luogo comunista?
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Paperinik ha scritto:Non mi è venuto a mente nessun topic specifico e così lo metto qua.
Dopo tempo mi sono ritrovato a farmi delle domande esistenziali, perché comunque sono arrivato ai 30, 1/3 della mia vita è già passato e mi sento un po' sottopressione dagli anni che verranno..sapere che abbiamo tutti un tempo limitato e si deve spenderlo bene..ma io lo sto spendendo bene? Sto facendo le cose giuste per quello che potrei fare? Ho un lavoretto, esco e poi vado in palestra..la mia vita è più o meno tutta qui..sono in una fase di stallo dove non ho molte idee forse perché prima devo ritrovare lucidità mentale...come ha detto qualcuno, non c'è niente di peggio della monotonia per lo spirito avventuroso dell'uomo...un giorno i miei non ci saranno più, e cosa ho regalato loro? Un giorno io non ci sarò più, e cosa lascerò? Qualcuno mi ricorderà? Mi da fastidio l'idea di essere un corpo senza nome...
Un sabato di qualche mese fa, mi pare fine 2013, mi sono ritrovato a sfogliare vecchie foto di famiglia (anni che non lo facevo) e scorrendo le ultime risalenti all'adolescenza a un tratto mi sono messo a piangere con lievi dolori al petto...da lì decisi di andare dallo psic...adesso non sono più un giovanotto e la vita "adulta" mi sta stretta...speriamo che mi passi l'ansia così da vedere qualche nuova strada da percorrere...
Papero non preoccuparti: quando sei morto, non e' che stai li' a rosicare perche' hai sprecato la tua vita...
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Paperinik ha scritto:Non mi è venuto a mente nessun topic specifico e così lo metto qua.
Dopo tempo mi sono ritrovato a farmi delle domande esistenziali, perché comunque sono arrivato ai 30, 1/3 della mia vita è già passato e mi sento un po' sottopressione dagli anni che verranno..sapere che abbiamo tutti un tempo limitato e si deve spenderlo bene..ma io lo sto spendendo bene? Sto facendo le cose giuste per quello che potrei fare? Ho un lavoretto, esco e poi vado in palestra..la mia vita è più o meno tutta qui..sono in una fase di stallo dove non ho molte idee forse perché prima devo ritrovare lucidità mentale...come ha detto qualcuno, non c'è niente di peggio della monotonia per lo spirito avventuroso dell'uomo...un giorno i miei non ci saranno più, e cosa ho regalato loro? Un giorno io non ci sarò più, e cosa lascerò? Qualcuno mi ricorderà? Mi da fastidio l'idea di essere un corpo senza nome...
Un sabato di qualche mese fa, mi pare fine 2013, mi sono ritrovato a sfogliare vecchie foto di famiglia (anni che non lo facevo) e scorrendo le ultime risalenti all'adolescenza a un tratto mi sono messo a piangere con lievi dolori al petto...da lì decisi di andare dallo psic...adesso non sono più un giovanotto e la vita "adulta" mi sta stretta...speriamo che mi passi l'ansia così da vedere qualche nuova strada da percorrere...
Forse dovresti cercare qualche motivazione in più, uscendo dal tuo solito giro.
Lavori, ok. Non è detto che il lavoro piaccia, è comunque un'attività semplicemente strumentale, per campare.
Vai in palestra e ti tieni in forma, ok. Tolto questo, non è che la palestra ti dia chissaché.
Se ti resta del tempo libero (non so quali siano i tuoi orari di lavoro), perché non provi a cercare un'attività associativa nella quale tu possa riconoscerti? Qualcosa che ovviamente ti piaccia, ma nella quale tu possa anche vedere che la tua attività va a beneficio di altri. E potresti anche trovare persone a te simili, con i quali vivere momenti di grande condivisione. Credo che la Toscana sia abbastanza organizzata con le associazioni di volontariato. Perché non provi ad informarti ed a cercarne una?
Secondo me il volontariato e' solo un altro lavoro, praticamente non pagato: ma anche quello ha senso solo se ti da' occasione di metterti in mostra con le donne: se ti senti povero e sciocco, lo sei anche nel volontariato e le donne ti odiano anche li'...
Papero, dai retta a me: cerca qualche badante russa su Facebook e corteggiala... anche solo il fatto che hai il pandino ti permettera' di fargli qualche aiuto e poi da cosa nasce cosa...
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate