prostituzione
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Re: prostituzione
A quattordici anni si esce di casa per andare a scuola, incontrare gli amici, andare al cinema, in palestra... da soli. In una città come Roma, dubito che un genitore possa controllare costantemente un figlio.
Alla fine «Le vere puttane sono i magistrati che sfruttano le minorenni per finire sui giornali»? A Marzia', vai a prendere una boccata d'aria, va'!
Alla fine «Le vere puttane sono i magistrati che sfruttano le minorenni per finire sui giornali»? A Marzia', vai a prendere una boccata d'aria, va'!
Re: prostituzione
io andavo a scuola, tornavo a casa e facevo i compiti.Harvey ha scritto:A quattordici anni si esce di casa per andare a scuola, incontrare gli amici, andare al cinema, in palestra... da soli. In una città come Roma, dubito che un genitore possa controllare costantemente un figlio.
Alla fine «Le vere puttane sono i magistrati che sfruttano le minorenni per finire sui giornali»? A Marzia', vai a prendere una boccata d'aria, va'!
poi dicevo vado ai giardinetti e dichiaravo dove andavo e se non c'ero erano schiaffoni.
altro che andare a puttanarmi ai parioli. se un genitore non sa educare i figli cazzi suoi.
quanto al resto caro harvey la boccata d'aria prenditela tu. è un film che va in onda dal 1991, poi i condannati veri saranno zero...
perché non c'è reato....
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
Re: prostituzione
Quello che facevi tu era giusto per te. In un clima del genere, io, sarei scappato di casa. Valutando anche l'ipotesi del suicidio.marziano ha scritto:io andavo a scuola, tornavo a casa e facevo i compiti.
poi dicevo vado ai giardinetti e dichiaravo dove andavo e se non c'ero erano schiaffoni.
Il reato c'è. Se vai con una minorenne in cambio di soldi commetti un reato. Ed è giusto che paghi.marziano ha scritto:poi i condannati veri saranno zero... perché non c'è reato...
- Fred Connelly
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Re: prostituzione
Tutto è relativo: innanzitutto la dicitura "non capire un cazzo", inoltre la maturità di ogni differente individuo 14enne.Harvey ha scritto:A quattordici anni capisci. Io pubblicavo annunci su Fieracittà, incontravo gente - sempre più grande di me - e come me lo facevano in tanti. Non mi vendevo, non chiedevo regali, ma, a capire, capivo. Riflettendoci da adulto, scoprivo il sesso: a fare schifo erano gli adulti, uomini e donne, che mi contattavano e avevano figli della mia età.
E' fuori discussione che moltissimi 14enni non sono in grado di fare correttamente considerazioni sulla loro vita a medio lungo termine.
Che poi ci siano 25enni e ancora peggio 40enni che hanno la stessa caratteristica poco importa.
A livello neurologico poi è stato scientificamente dimostrato come sotto i 20 anni circa, diciamo i soggetti in età adolescenziale, c'è uno sviluppo incompleto di quell'area del cervello che gestisce il senso di responsabilità e la prudenza.
Potrei dire del me 14enne le medesime cose che tu hai detto riferendoti alla tua esperienza: ma siamo casi singoli e da soli non facciamo statistica. Non stavo generalizzando dicendo "tutti i 14enni sono disponibili a prostituirsi" ma dicevo piuttosto "è molto più probabile che un 14enne faccia una grande cazzata senza aver ponderato bene tutte le conseguenze rispetto invece ad un adulto maturo".
Una delle due non solo ha collaborato con gli inquirenti (forse addirittura ha denunciato prima ancora di venire contattata) ma ha addirittura avvertito l'altra madre (che però era complice) stando a quello che leggevo.marziano ha scritto:e c'erano madri chiaramente complici.
Certo, è cristallino come questo sia un complotto della magistratura politicizzata. Certo.marziano ha scritto:qui le vere puttane sono i magistrati che sfruttano le minorenni per finire sui giornali e menare con la clava dello spuuttanamento mediatico-giudiziaria avversari politici o presunti tali...
mabbasta...

Ci sono una 50ina di indagati: è probabile che ci saranno una marea di condanne e patteggiamenti. Altrochè "0 condannati"...Harvey ha scritto:Il reato c'è. Se vai con una minorenne in cambio di soldi commetti un reato. Ed è giusto che paghi.marziano ha scritto:poi i condannati veri saranno zero... perché non c'è reato...
Piuttosto diciamo che le pene detentive saranno quasi per tutti con la condizionale, come è ovvio che sia.
- Fred Connelly
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Re: prostituzione
Salieri lo scorso Novembre sulle baby-squillo:
http://www.affaritaliani.it/roma/baby-s ... 12013.html
http://www.affaritaliani.it/roma/baby-s ... 12013.html
Re: prostituzione
Crisi
Prostituzione, un rapporto completo a 15 euro
Con la crisi crollano anche i prezzi del sesso a pagamento a Padova.
PADOVA. Quindici euro per un rapporto sessuale completo. Una cifra ridicola. Un dato che ha sorpreso gli stessi volontari dell’associazione Mimosa che, durante le loro ricerche, si sono preoccupati anche di stilare un tariffario del sesso a pagamento.
Il record al ribasso spetta alle donne nigeriane. Normalmente una prestazione viene concordata a 30 euro, ma in particolari serate, quando il meteo è avverso e i clienti scarseggiano, la cifra scende anche a 15 euro.
Le prostitute dell’Est Europa (Romania, Bulgaria) chiedono mediamente 35 o 40 euro per ogni prestazione completa mentre quelle dell’America Latina si sono stabilizzate sui 50 euro: una differenza dovuta al fatto che, nella maggior parte dei casi, loro ricevono i clienti in appartamento.
Prostituzione, un rapporto completo a 15 euro
Con la crisi crollano anche i prezzi del sesso a pagamento a Padova.
PADOVA. Quindici euro per un rapporto sessuale completo. Una cifra ridicola. Un dato che ha sorpreso gli stessi volontari dell’associazione Mimosa che, durante le loro ricerche, si sono preoccupati anche di stilare un tariffario del sesso a pagamento.
Il record al ribasso spetta alle donne nigeriane. Normalmente una prestazione viene concordata a 30 euro, ma in particolari serate, quando il meteo è avverso e i clienti scarseggiano, la cifra scende anche a 15 euro.
Le prostitute dell’Est Europa (Romania, Bulgaria) chiedono mediamente 35 o 40 euro per ogni prestazione completa mentre quelle dell’America Latina si sono stabilizzate sui 50 euro: una differenza dovuta al fatto che, nella maggior parte dei casi, loro ricevono i clienti in appartamento.
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: prostituzione
ieri ho visto l'annuncio di una top escort
su bakeca
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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
Re: prostituzione
Hawaii 5-0
Hawaii, poliziotti difendono diritto a sesso con prostitute in missioni segrete
New York, 21 marzo 2014 - Alle Hawaii gli agenti di polizia stanno difendendo con tutte le forze un diritto a loro riconosciuto: quello di avere rapporti sessuali con prostitute nel caso in cui stiano conducendo indagini in incognito.
I legislatori dello Stato americano si preparano infatti a mettere al voto un testo di legge, HB 1926, che nella sua forma originaria avrebbe esonerato i poliziotti dall’essere perseguiti legalmente se trovati a sfruttare i servizi delle squillo.
Alla Camera dei deputati statale è stata approvata una versione in cui tale diritto viene mantenuto. Oggi è atteso il passaggio al Senato. Nel frattempo a Honolulu si è acceso il dibattito sulla norma volta a punire protettori e clienti delle escort.
Le autorità sostengono di avere bisogno della protezione legale per potere catturare individui proprio nel momento in cui stanno violando le norme. Esperti di traffico di esseri umani e altri poliziotti sostengono invece che una simile protezione sia inutile e che anzi penalizza ulteriormente chi è stato forzato alla prostituzione. Per costoro una simile esenzione non è altro che un invito alla cattiva condotta.
Non è chiaro se e quante volte qualcuno degli agenti sia finito sotto le lenzuola con delle squillo ma la Polizia garantisce la presenza di politiche interne volte a prevenire che qualcuno approfitti della situazione.
Durante la sua testimonianza a una commissione della Camera, il numero uno della polizia di Honolulu, Jerry Inouye, ha detto: “le procedure e la condotta di poliziotti in incognito sono regolate dalle regole del dipartimento, che per natura devono essere confidenziali”.
Secondo Inouye, “se protettore e altri sospetti fossero al corrente di quelle informazioni, saprebbero esattamente quanto lontano i poliziotti in incognito potrebbero spingersi”.
Un altro esperto, Derek Marsh, ha invece spiegato che il diritto degli agenti ad avere rapporti sessuali con prostitute “Non aiuta, nel peggiore dei casi traumatizza ulteriormente qualcuno. Credete che [LA VITTIMA]avrà ancora fiducia in un poliziotto?”.
Hawaii, poliziotti difendono diritto a sesso con prostitute in missioni segrete
New York, 21 marzo 2014 - Alle Hawaii gli agenti di polizia stanno difendendo con tutte le forze un diritto a loro riconosciuto: quello di avere rapporti sessuali con prostitute nel caso in cui stiano conducendo indagini in incognito.
I legislatori dello Stato americano si preparano infatti a mettere al voto un testo di legge, HB 1926, che nella sua forma originaria avrebbe esonerato i poliziotti dall’essere perseguiti legalmente se trovati a sfruttare i servizi delle squillo.
Alla Camera dei deputati statale è stata approvata una versione in cui tale diritto viene mantenuto. Oggi è atteso il passaggio al Senato. Nel frattempo a Honolulu si è acceso il dibattito sulla norma volta a punire protettori e clienti delle escort.
Le autorità sostengono di avere bisogno della protezione legale per potere catturare individui proprio nel momento in cui stanno violando le norme. Esperti di traffico di esseri umani e altri poliziotti sostengono invece che una simile protezione sia inutile e che anzi penalizza ulteriormente chi è stato forzato alla prostituzione. Per costoro una simile esenzione non è altro che un invito alla cattiva condotta.
Non è chiaro se e quante volte qualcuno degli agenti sia finito sotto le lenzuola con delle squillo ma la Polizia garantisce la presenza di politiche interne volte a prevenire che qualcuno approfitti della situazione.
Durante la sua testimonianza a una commissione della Camera, il numero uno della polizia di Honolulu, Jerry Inouye, ha detto: “le procedure e la condotta di poliziotti in incognito sono regolate dalle regole del dipartimento, che per natura devono essere confidenziali”.
Secondo Inouye, “se protettore e altri sospetti fossero al corrente di quelle informazioni, saprebbero esattamente quanto lontano i poliziotti in incognito potrebbero spingersi”.
Un altro esperto, Derek Marsh, ha invece spiegato che il diritto degli agenti ad avere rapporti sessuali con prostitute “Non aiuta, nel peggiore dei casi traumatizza ulteriormente qualcuno. Credete che [LA VITTIMA]avrà ancora fiducia in un poliziotto?”.
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Re: prostituzione
Fermato 27 volte in compagnia di squillo ma non sfruttava prostitute: fine di un incubo
Nibionno (Lecco), 28 marzo 2014 - Per ben 27 volte era stato pizzicato ad accompagnare squillo - anche cinque in un solo viaggio e soprattutto a notte fonda - in auto e per questo era finito a processo per sfruttamento della prostituzione. Lui però aveva sempre negato ogni addebito sostenendo in aula «di essere semplicemente un loro amico» e di offrire loro un passaggio dalla zona di lavoro - la Lecco-Bergamo, specie nei Comuni di Nibionno e Lurago d’Erba - a quella di residenza, nel Milanese. L’incubo è finito nella giornata di ieri quando L.B., residente a Milano, a processo per aver violato la legge Merlin (quella che dal 1958 sanziona lo sfruttamento della prostituzione), è stato assolto nonostante l’accusa avesse chiesto una condanna a 4 anni, poi ridotta a due anni e otto mesi.
Il sostituto procuratore Silvia Zannini in aula ha ribadito come durante le indagini fosse emerso un rapporto di abitudinarietà, come peraltro nell’udienza precedente aveva spiegato un inquirente ricordando al collegio come l’uomo «fosse stato fermato nel 2005 in compagnia di prostitute nella zona di Cremona e nel 2006 nella zona di Monza e Brianza». Per l’accusa insomma un loro «protettore» e quindi punibile per averle sfruttate, per l’imputato al contrario un semplice amico «anzi di una di loro mi ero pure innamorato, sebbene ovviamente lei non lo fosse di me» e che le scarrozzava «perchè spesso avevano paura a stare sole», aveva raccontato la volta scorsa.L’uomo e le sue «amiche» erano stati pure sanzionati (era il 26 agosto 2012) per via dell’ordinanza anti-prostituzione emessa dal sindaco di Nibionno. Ora è tutto finito per la soddisfazione del difensore.
«Questa sentenza ha dimostrato che le accuse a carico del mio assistito - ha spiegato l’avvocato Nadia Colombo - non erano indizi ma solo strumenti di una tesi precostituita nei suoi confronti. Quando venne fermato la prima volta, gli inquirenti si sono fatti l’idea che fosse un pappone e hanno lavorato per trovare elementi a questa tesi.Può non piacerci che un uomo frequenti una o più prostituta due volte alla settimana, moralmente ci può non piacere ma lo sfruttamento è altra cosa».
Nibionno (Lecco), 28 marzo 2014 - Per ben 27 volte era stato pizzicato ad accompagnare squillo - anche cinque in un solo viaggio e soprattutto a notte fonda - in auto e per questo era finito a processo per sfruttamento della prostituzione. Lui però aveva sempre negato ogni addebito sostenendo in aula «di essere semplicemente un loro amico» e di offrire loro un passaggio dalla zona di lavoro - la Lecco-Bergamo, specie nei Comuni di Nibionno e Lurago d’Erba - a quella di residenza, nel Milanese. L’incubo è finito nella giornata di ieri quando L.B., residente a Milano, a processo per aver violato la legge Merlin (quella che dal 1958 sanziona lo sfruttamento della prostituzione), è stato assolto nonostante l’accusa avesse chiesto una condanna a 4 anni, poi ridotta a due anni e otto mesi.
Il sostituto procuratore Silvia Zannini in aula ha ribadito come durante le indagini fosse emerso un rapporto di abitudinarietà, come peraltro nell’udienza precedente aveva spiegato un inquirente ricordando al collegio come l’uomo «fosse stato fermato nel 2005 in compagnia di prostitute nella zona di Cremona e nel 2006 nella zona di Monza e Brianza». Per l’accusa insomma un loro «protettore» e quindi punibile per averle sfruttate, per l’imputato al contrario un semplice amico «anzi di una di loro mi ero pure innamorato, sebbene ovviamente lei non lo fosse di me» e che le scarrozzava «perchè spesso avevano paura a stare sole», aveva raccontato la volta scorsa.L’uomo e le sue «amiche» erano stati pure sanzionati (era il 26 agosto 2012) per via dell’ordinanza anti-prostituzione emessa dal sindaco di Nibionno. Ora è tutto finito per la soddisfazione del difensore.
«Questa sentenza ha dimostrato che le accuse a carico del mio assistito - ha spiegato l’avvocato Nadia Colombo - non erano indizi ma solo strumenti di una tesi precostituita nei suoi confronti. Quando venne fermato la prima volta, gli inquirenti si sono fatti l’idea che fosse un pappone e hanno lavorato per trovare elementi a questa tesi.Può non piacerci che un uomo frequenti una o più prostituta due volte alla settimana, moralmente ci può non piacere ma lo sfruttamento è altra cosa».
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- Fred Connelly
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Re: prostituzione
RISPONDO QUI VISTO CHE IL TOPIC E' PIU' PERTINENTE. (il post a cui rispondo: viewtopic.php?p=1895248#p1895248 )
Poi magari i due servizi di livello più basso (l' "agevole" / il "quarto d'ora") venivano soprattutto scelti dagli adolescenti (che chiaramente avevano molti meno soldi da spendere rispetto agli uomini ventenni e oltre), chissà. Ma ai nostri giorni in un posto simile per me il "quarto d'ora" e servizi ancora più economici verrebbero scelti da pochissimi, da molte meno persone rispetto ad allora. Di qui la mia considerazione sull'aumentata ingordigia e sulla maggiore disponibilità economica. Faccio fatica a pensare a clienti under 45 che al giorno d'oggi potrebbero fare i quindici minuti: personalmente la riterrei una sorta di tortura.
Vero è che so di testimonianze di giovani adolescenti che ai nostri tempi avvicinavano prostitute di strada e contrattavano prestazioni minimali, che tutto sommato potremmo accostare a queste.
Magari sbaglio...
Certamente gli anni '20-primi '50 erano anni dove la disparità economica era superiore a quella attuale. Operai di basso livello e braccianti allora prendevano stipendi che, rispetto alla paga base odierna di un operaio a bassa specializzazione erano molto più bassi. Così a me risulta. La borghesia medio-bassa, quella che ora con buona approssimazione potremmo considerare l'attuale ceto medio, allora era composta da molti meno effettivi.
Posto che il mio paragone era fra quegli anni ed ora e non fra il '23 (seconda foto) e il '56 (prima foto), lo preciso per maggiore chiarezza, ragionavo sul fatto che ora si parla di rapporto completo per 50-100 € (chiaramente parliamo di livello medio-basso del magico mondo della prostituzione): una cifra alla portata di moltissimi. Vedere quei tariffari mi fa invece pensare che i corrispondenti di allora, che ritengo fossero l'ora e la mezz'ora, non fossero alla portata di tutti; penso che, perlomeno, fossero in pochi a potersi permettere quei servizi con una certa frequenza (diciamo tre volte o più al mese).Blif ha scritto:Non sarei così sicuro, perché se nel 1923 un'ora costava 8 lire e mezza...Fred Connelly ha scritto:Da questi tariffari si evince come con il passare degli anni sia aumentata notevolmente l'ingordigia sessuale oltre che la disponibilità economica (la seconda è un'ovvietà).
Chi infatti ora farebbe solo un quarto d'ora? Tra l'altro i prezzi salgono così tanto che l'ora e la mezz'ora dovevano essere un qualcosa che molti non potevano permettersi frequentemente.
(..)
e nel 1939 era un sogno ragionevole avere uno stipendio da 1000 lire al mese (Se potessi avere...)
anche tenendo conto dell'inflazione (un 10-15% dal 1923 al 1939 secondo il Sole 24 ore),
un ricco si poteva permettere circa 100 ore/mese.
Che per uno che viaggia sui 3000-4000 euro/mese oggi corrispondono a 30-40 euro/ora.
Probabilmente, c'era meno speculazione.(..)
Poi magari i due servizi di livello più basso (l' "agevole" / il "quarto d'ora") venivano soprattutto scelti dagli adolescenti (che chiaramente avevano molti meno soldi da spendere rispetto agli uomini ventenni e oltre), chissà. Ma ai nostri giorni in un posto simile per me il "quarto d'ora" e servizi ancora più economici verrebbero scelti da pochissimi, da molte meno persone rispetto ad allora. Di qui la mia considerazione sull'aumentata ingordigia e sulla maggiore disponibilità economica. Faccio fatica a pensare a clienti under 45 che al giorno d'oggi potrebbero fare i quindici minuti: personalmente la riterrei una sorta di tortura.

Vero è che so di testimonianze di giovani adolescenti che ai nostri tempi avvicinavano prostitute di strada e contrattavano prestazioni minimali, che tutto sommato potremmo accostare a queste.
Magari sbaglio...
Certamente gli anni '20-primi '50 erano anni dove la disparità economica era superiore a quella attuale. Operai di basso livello e braccianti allora prendevano stipendi che, rispetto alla paga base odierna di un operaio a bassa specializzazione erano molto più bassi. Così a me risulta. La borghesia medio-bassa, quella che ora con buona approssimazione potremmo considerare l'attuale ceto medio, allora era composta da molti meno effettivi.
Re: prostituzione
Spesso, i giovanotti di primo pelo che si prestavano a fare da “lubrificanti” per il cliente successivo, non pagavano. Pratica ricordata anche in un film bellissimo di cui, purtroppo, non ricordo il titolo.
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Re: prostituzione
queste cose mi fanno veramente inkazzare... sono sicuro che le donne venali che lavoravano nelle case chiuse si lamentavano delle leggi delle case chiuse che le tenevano prigioniere, e non si lamentavano di fare la prostituta in se' (che doveva essere un lavoraccio ma non peggiore di fare di fare il soldato in caserma)...
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
2) dopo cena non è mai stupro.
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Re: prostituzione
"I Buchi neri " film del 1995Harvey ha scritto:Spesso, i giovanotti di primo pelo che si prestavano a fare da “lubrificanti” per il cliente successivo, non pagavano. Pratica ricordata anche in un film bellissimo di cui, purtroppo, non ricordo il titolo.
I padroni, anche i piu ributtanti, sono sempre migliori dei loro servi
La realtà è sempre come è e non come vorresti che fosse
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Re: prostituzione
Questo mi ricorda la mia vita di ragazzino verso i 14 anni :-/marziano ha scritto:
io andavo a scuola, tornavo a casa e facevo i compiti.
poi dicevo vado ai giardinetti e dichiaravo dove andavo e se non c'ero erano schiaffoni.
altro che andare a puttanarmi ai parioli. se un genitore non sa educare i figli cazzi suoi.
Avere un amico pedofilo generoso sarebbe stato un guadagno



Adesso comincio a riflettere che la mia educazione di figlio unico e isolato non e' dovuta a trascuratezza da parte di mia madre (farmi crescere in un compound a 5 km fuori dal paese, senza ragazzi della mia eta' intorno a me, solo gatti come amici), ma e' stata proprio una cosa voluta... sarebbe bastato farmi prendere lo scuolabus invece di portarmi a scuola in macchina, e avrei conosciuto tutto il paese...

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2) dopo cena non è mai stupro.
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