Ci ho provato, Squirto, sapessi che "effetto caos"Squirto ha scritto:be', questo lo capisco...Nova ha scritto:e' colpa mia, sono andata a scuola durante il comunismo e post-comunismo.. Sono un po' diffidente verso i libri di storia..
pero' grazie a Dio (vedi, lo dico anche io!)vivi a Roma e ci sono un sacco di biblioteche dove puoi leggere veramente di tutto... dai testi comunisti che gia' conosci a testi di tutti i tipi... scritti da gente di sinistra, di destra, di centro, etc... per cui puoi farti un'idea migliore di come vanno le cose.
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in effetti il discorso religioso "semplifica" di molto. dice: "e' cosi' e basta, cazzo". forte, cosi' non ti scervelli troppo.Nova ha scritto:Ci ho provato, Squirto, sapessi che "effetto caos"Squirto ha scritto:be', questo lo capisco...Nova ha scritto:e' colpa mia, sono andata a scuola durante il comunismo e post-comunismo.. Sono un po' diffidente verso i libri di storia..
pero' grazie a Dio (vedi, lo dico anche io!)vivi a Roma e ci sono un sacco di biblioteche dove puoi leggere veramente di tutto... dai testi comunisti che gia' conosci a testi di tutti i tipi... scritti da gente di sinistra, di destra, di centro, etc... per cui puoi farti un'idea migliore di come vanno le cose.
pero' dai, potevano almeno emulare i culti pagani...tipo:
"trombate, godete, mangiate e divertitevi a piu' non posso, viva la fertilità , il Signore vuole cosi'..."
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"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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"e' colpa mia, sono andata a scuola durante il comunismo e post-comunismo.. Sono un po' diffidente verso i libri di storia.."
by nova
ueè stellina guardati le gambucce e il pancino piatto e ringrazia il programma scolastico komunista con le sue 2 ore di ginnastica al dì... se poi ti insegnavano che stalin era buono chi se ne frega
x est
l'ipotesi s.pietro è effettivamente preoccupante
peró pensa il contrario ...
se non c'è un beneamato cazzo sai che inculata che si beccano tutti i bravuomini timorati di dio che sperando nel il premio non hanno combinato una sega in vita
by nova
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l'ipotesi s.pietro è effettivamente preoccupante
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Balkan, ieri mattina 65 km in bici, gran parte in salita. Altro che comunistibalkan wolf ha scritto:"e' colpa mia, sono andata a scuola durante il comunismo e post-comunismo.. Sono un po' diffidente verso i libri di storia.."
by nova
ueè stellina guardati le gambucce e il pancino piatto e ringrazia il programma scolastico komunista con le sue 2 ore di ginnastica al dì... se poi ti insegnavano che stalin era buono chi se ne frega
x nova:
[b:2633980fa2]I Mahu[/b:2633980fa2]
di Michele Salvatore
Qualche amica, nel leggere Battesimo Polinesiano, è rimasta colpita dalla figura dei Mahu e mi ha chiesto di scrivere su questo argomento. Anche a costo di essere su molti aspetti sicuramente lacunoso, e senza la pretesa di scrivere un trattato, desidero rispondere a questa curiosità .
Venti anni dopo l'arrivo a Tahiti di Wallis, Bougainville e Cook, i primi missionari protestanti sbarcarono in una società idilliaca. Non solo non c'era ostilità nei loro confronti dello straniero, ma essi vennero accolti con danze, fiori e banchetti reali. Nasce il mito del 'buon selvaggio" e quello della 'Vahinè dei mari del sud" . Nella cultura mah'oi l'ospitalità è sacra e la tradizione voleva che l'ospite si giacesse con la padrona di casa dopo le abbondanti libagioni.
La natura forniva agli indigeni tutto ciò di cui avevano bisogno per vivere mentre essi si erano dati una organizzazione sociale all'insegna del vivere al meglio il presente. [b:2633980fa2]Il sesso era visto come il mangiare, il bere o l'andare a pesca e veniva praticato liberamente. Tutto e tutti si adoperavano per favorire l'erotismo e la sessualità esattamente come facevano per ogni altra piacevole occupazione. Danze, canzoni e leggende si fondevano con i racconti eroici della grande migrazione e il sesso e l'erotismo era parte integrante della cultura. Il fatto poi di vivere nudi, favoriva e stimolava il desiderio[/b:2633980fa2]. Ma per i protestanti il sesso era tabù ( er inciso questa è l'unica parola occidentale che deriva dal polinesiano, da Tapù) e pertanto si può comprendere, ma non giustificare, lo stupore e la successiva repressione di queste "indecenze" da parte dei missionari.
Mi fermo qui , altrimenti il discorso mi porterebbe lontano. I missionari scoprirono un altro tipo di perversione: i Mahu. I soli uomini effeminati allora conosciuti, integrati nella società , erano gli eunuchi indiani e l'omosessualità li scioccò profondamente. Se gli occidentali punivano come un crimine "questo atto di bestialità ", per i polinesiani i mahu rappresentavano un terzo sesso e come tali erano trattati alla pari, se non con maggiore considerazione. Quando in famiglia ci si accorgeva che l'adolescente aveva comportamenti effeminati, questi cominciava a ricevere un'educazione e iniziazione differente, da mahu. Niente prove fisiche, guerre o caccia per lui mentre le donne lo iniziavano alla femminilità e i vecchi mahu alla pratica degli uomini.
Una volta adulti, i mahu osservavano le stesse regole delle donne: la vita domestica, la cura dei bambini, le danze e i canti, e gli stessi tatuaggi alle caviglie e sul fondo schiena per dare ulteriore risalto al loro corpo. I sacerdoti e i nobili avevano come domestico un mahu. Questa figura era talmente integrata nella famiglia polinesiana che alcune famiglie decidevano, indipendentemente dal sesso del primogenito, di educarlo come mahu e avere così la certezza di un aiuto nella conduzione del menage quotidiano. Ciò succedeva fino agli anni '60, e ancora oggi i mahu sono integrati e rispettati in tutta la Polinesia nonostante i missionari e la cultura occidentale imperante. Spesso occupano dei posti importanti nell'organizzazione della vita sociale e a parte qualche popa'a (uomo bianco) bigotto nessuno se ne stupisce o fa osservazioni. I gruppi di danza più importanti di Tahiti sono diretti da mahu, nell'organizzazione di feste importanti c'è sempre qualche mahu e negli uffici sono spesso gli impiegati più attenti ed efficienti.
Tra gli amici e le amiche che ho a Raiatea, due sono mahu e sono delle persone splendide, per niente complessate nel loro stato sociale. E', questo, un problema dei turisti occidentali, che ovviamente commentano ridacchiando - e talvolta causano problemi - perché non imparano mai che la propria cultura non è il riferimento assoluto delle altre. Non è certo la libertà che manca nel mondo d'oggi, mancano gli uomini e le donne libere.
Oggi esistono anche i raerae, travestiti che si prostituiscono nei locali di Papeete, nient'altro che il sottoprodotto occidentalizzato dei mahu polinesiani. Un'ultima questione: mahu è equivalente a raerae? No, e comunque molto raramente. Contrariamente ai raerae, i mahu non rinnegano il loro sesso e non fanno cure ormonali od altro, hanno un riconoscimento sociale e raramente lasciano la loro famiglia per vivere da soli. I raerae sognano invece di essere donne, cercano di esprimere attitudini squisitamente femminili, usano travestimenti marcati e quasi sempre sono in conflitto con le loro famiglie. Se chiedete ad un mahu come si posiziona dal punto di vista sessuale e sociale vi risponderà quasi sempre la stessa cosa: 'Io sono un Mahu, nient'altro che questo.' Per un mahu il transessualismo o il travestimento fanno parte di un altro mondo, quello dei popa'a .
[b:2633980fa2]I Mahu[/b:2633980fa2]
di Michele Salvatore
Qualche amica, nel leggere Battesimo Polinesiano, è rimasta colpita dalla figura dei Mahu e mi ha chiesto di scrivere su questo argomento. Anche a costo di essere su molti aspetti sicuramente lacunoso, e senza la pretesa di scrivere un trattato, desidero rispondere a questa curiosità .
Venti anni dopo l'arrivo a Tahiti di Wallis, Bougainville e Cook, i primi missionari protestanti sbarcarono in una società idilliaca. Non solo non c'era ostilità nei loro confronti dello straniero, ma essi vennero accolti con danze, fiori e banchetti reali. Nasce il mito del 'buon selvaggio" e quello della 'Vahinè dei mari del sud" . Nella cultura mah'oi l'ospitalità è sacra e la tradizione voleva che l'ospite si giacesse con la padrona di casa dopo le abbondanti libagioni.
La natura forniva agli indigeni tutto ciò di cui avevano bisogno per vivere mentre essi si erano dati una organizzazione sociale all'insegna del vivere al meglio il presente. [b:2633980fa2]Il sesso era visto come il mangiare, il bere o l'andare a pesca e veniva praticato liberamente. Tutto e tutti si adoperavano per favorire l'erotismo e la sessualità esattamente come facevano per ogni altra piacevole occupazione. Danze, canzoni e leggende si fondevano con i racconti eroici della grande migrazione e il sesso e l'erotismo era parte integrante della cultura. Il fatto poi di vivere nudi, favoriva e stimolava il desiderio[/b:2633980fa2]. Ma per i protestanti il sesso era tabù ( er inciso questa è l'unica parola occidentale che deriva dal polinesiano, da Tapù) e pertanto si può comprendere, ma non giustificare, lo stupore e la successiva repressione di queste "indecenze" da parte dei missionari.
Mi fermo qui , altrimenti il discorso mi porterebbe lontano. I missionari scoprirono un altro tipo di perversione: i Mahu. I soli uomini effeminati allora conosciuti, integrati nella società , erano gli eunuchi indiani e l'omosessualità li scioccò profondamente. Se gli occidentali punivano come un crimine "questo atto di bestialità ", per i polinesiani i mahu rappresentavano un terzo sesso e come tali erano trattati alla pari, se non con maggiore considerazione. Quando in famiglia ci si accorgeva che l'adolescente aveva comportamenti effeminati, questi cominciava a ricevere un'educazione e iniziazione differente, da mahu. Niente prove fisiche, guerre o caccia per lui mentre le donne lo iniziavano alla femminilità e i vecchi mahu alla pratica degli uomini.
Una volta adulti, i mahu osservavano le stesse regole delle donne: la vita domestica, la cura dei bambini, le danze e i canti, e gli stessi tatuaggi alle caviglie e sul fondo schiena per dare ulteriore risalto al loro corpo. I sacerdoti e i nobili avevano come domestico un mahu. Questa figura era talmente integrata nella famiglia polinesiana che alcune famiglie decidevano, indipendentemente dal sesso del primogenito, di educarlo come mahu e avere così la certezza di un aiuto nella conduzione del menage quotidiano. Ciò succedeva fino agli anni '60, e ancora oggi i mahu sono integrati e rispettati in tutta la Polinesia nonostante i missionari e la cultura occidentale imperante. Spesso occupano dei posti importanti nell'organizzazione della vita sociale e a parte qualche popa'a (uomo bianco) bigotto nessuno se ne stupisce o fa osservazioni. I gruppi di danza più importanti di Tahiti sono diretti da mahu, nell'organizzazione di feste importanti c'è sempre qualche mahu e negli uffici sono spesso gli impiegati più attenti ed efficienti.
Tra gli amici e le amiche che ho a Raiatea, due sono mahu e sono delle persone splendide, per niente complessate nel loro stato sociale. E', questo, un problema dei turisti occidentali, che ovviamente commentano ridacchiando - e talvolta causano problemi - perché non imparano mai che la propria cultura non è il riferimento assoluto delle altre. Non è certo la libertà che manca nel mondo d'oggi, mancano gli uomini e le donne libere.
Oggi esistono anche i raerae, travestiti che si prostituiscono nei locali di Papeete, nient'altro che il sottoprodotto occidentalizzato dei mahu polinesiani. Un'ultima questione: mahu è equivalente a raerae? No, e comunque molto raramente. Contrariamente ai raerae, i mahu non rinnegano il loro sesso e non fanno cure ormonali od altro, hanno un riconoscimento sociale e raramente lasciano la loro famiglia per vivere da soli. I raerae sognano invece di essere donne, cercano di esprimere attitudini squisitamente femminili, usano travestimenti marcati e quasi sempre sono in conflitto con le loro famiglie. Se chiedete ad un mahu come si posiziona dal punto di vista sessuale e sociale vi risponderà quasi sempre la stessa cosa: 'Io sono un Mahu, nient'altro che questo.' Per un mahu il transessualismo o il travestimento fanno parte di un altro mondo, quello dei popa'a .
Ultima modifica di Squirto il 04/04/2005, 18:27, modificato 1 volta in totale.
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la bici è da ricchi occidentali imborghesiti kompagna...
mica potevano comprare "bighe" per tutto l'est europa sti poveri sovietici echecazzo!!!
una sbarra una pedana e via a vincere medaglie per smerdare gli yankees
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Venti anni dopo l'arrivo a Tahiti di Wallis, Bougainville e Cook, i primi missionari protestanti sbarcarono in una società idilliaca. Non solo non c'era ostilità nei loro confronti dello straniero, ma essi vennero accolti con danze, fiori e banchetti reali. Nasce il mito del 'buon selvaggio" e quello della 'Vahinè dei mari del sud" . Nella cultura mah'oi l'ospitalità è sacra e la tradizione voleva che l'ospite si giacesse con la padrona di casa dopo le abbondanti libagioni.
La natura forniva agli indigeni tutto ciò di cui avevano bisogno per vivere mentre essi si erano dati una organizzazione sociale all'insegna del vivere al meglio il presente. [b:ebcfd2924b]Il sesso era visto come il mangiare, il bere o l'andare a pesca e veniva praticato liberamente. Tutto e tutti si adoperavano per favorire l'erotismo e la sessualità esattamente come facevano per ogni altra piacevole occupazione. Danze, canzoni e leggende si fondevano con i racconti eroici della grande migrazione e il sesso e l'erotismo era parte integrante della cultura. Il fatto poi di vivere nudi, favoriva e stimolava il desiderio[/b:ebcfd2924b]. Ma per i protestanti il sesso era tabù ( er inciso questa è l'unica parola occidentale che deriva dal polinesiano, da Tapù) e pertanto si può comprendere, ma non giustificare, lo stupore e la successiva repressione di queste "indecenze" da parte dei missionari.
Mi fermo qui , altrimenti il discorso mi porterebbe lontano. I missionari scoprirono un altro tipo di perversione: i Mahu. I soli uomini effeminati allora conosciuti, integrati nella società , erano gli eunuchi indiani e l'omosessualità li scioccò profondamente. Se gli occidentali punivano come un crimine "questo atto di bestialità ", per i polinesiani i mahu rappresentavano un terzo sesso e come tali erano trattati alla pari, se non con maggiore considerazione. Quando in famiglia ci si accorgeva che l'adolescente aveva comportamenti effeminati, questi cominciava a ricevere un'educazione e iniziazione differente, da mahu. Niente prove fisiche, guerre o caccia per lui mentre le donne lo iniziavano alla femminilità e i vecchi mahu alla pratica degli uomini.
Una volta adulti, i mahu osservavano le stesse regole delle donne: la vita domestica, la cura dei bambini, le danze e i canti, e gli stessi tatuaggi alle caviglie e sul fondo schiena per dare ulteriore risalto al loro corpo. I sacerdoti e i nobili avevano come domestico un mahu. Questa figura era talmente integrata nella famiglia polinesiana che alcune famiglie decidevano, indipendentemente dal sesso del primogenito, di educarlo come mahu e avere così la certezza di un aiuto nella conduzione del menage quotidiano. Ciò succedeva fino agli anni '60, e ancora oggi i mahu sono integrati e rispettati in tutta la Polinesia nonostante i missionari e la cultura occidentale imperante. Spesso occupano dei posti importanti nell'organizzazione della vita sociale e a parte qualche popa'a (uomo bianco) bigotto nessuno se ne stupisce o fa osservazioni. I gruppi di danza più importanti di Tahiti sono diretti da mahu, nell'organizzazione di feste importanti c'è sempre qualche mahu e negli uffici sono spesso gli impiegati più attenti ed efficienti.
Tra gli amici e le amiche che ho a Raiatea, due sono mahu e sono delle persone splendide, per niente complessate nel loro stato sociale. E', questo, un problema dei turisti occidentali, che ovviamente commentano ridacchiando - e talvolta causano problemi - perché non imparano mai che la propria cultura non è il riferimento assoluto delle altre. Non è certo la libertà che manca nel mondo d'oggi, mancano gli uomini e le donne libere.
Oggi esistono anche i raerae, travestiti che si prostituiscono nei locali di Papeete, nient'altro che il sottoprodotto occidentalizzato dei mahu polinesiani. Un'ultima questione: mahu è equivalente a raerae? No, e comunque molto raramente. Contrariamente ai raerae, i mahu non rinnegano il loro sesso e non fanno cure ormonali od altro, hanno un riconoscimento sociale e raramente lasciano la loro famiglia per vivere da soli. I raerae sognano invece di essere donne, cercano di esprimere attitudini squisitamente femminili, usano travestimenti marcati e quasi sempre sono in conflitto con le loro famiglie. Se chiedete ad un mahu come si posiziona dal punto di vista sessuale e sociale vi risponderà quasi sempre la stessa cosa: 'Io sono un Mahu, nient'altro che questo.' Per un mahu il transessualismo o il travestimento fanno parte di un altro mondo, quello dei popa'a .[/quote:ebcfd2924b]
Squirto, domani. OK??

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La natura forniva agli indigeni tutto ciò di cui avevano bisogno per vivere mentre essi si erano dati una organizzazione sociale all'insegna del vivere al meglio il presente. [b:ebcfd2924b]Il sesso era visto come il mangiare, il bere o l'andare a pesca e veniva praticato liberamente. Tutto e tutti si adoperavano per favorire l'erotismo e la sessualità esattamente come facevano per ogni altra piacevole occupazione. Danze, canzoni e leggende si fondevano con i racconti eroici della grande migrazione e il sesso e l'erotismo era parte integrante della cultura. Il fatto poi di vivere nudi, favoriva e stimolava il desiderio[/b:ebcfd2924b]. Ma per i protestanti il sesso era tabù ( er inciso questa è l'unica parola occidentale che deriva dal polinesiano, da Tapù) e pertanto si può comprendere, ma non giustificare, lo stupore e la successiva repressione di queste "indecenze" da parte dei missionari.
Mi fermo qui , altrimenti il discorso mi porterebbe lontano. I missionari scoprirono un altro tipo di perversione: i Mahu. I soli uomini effeminati allora conosciuti, integrati nella società , erano gli eunuchi indiani e l'omosessualità li scioccò profondamente. Se gli occidentali punivano come un crimine "questo atto di bestialità ", per i polinesiani i mahu rappresentavano un terzo sesso e come tali erano trattati alla pari, se non con maggiore considerazione. Quando in famiglia ci si accorgeva che l'adolescente aveva comportamenti effeminati, questi cominciava a ricevere un'educazione e iniziazione differente, da mahu. Niente prove fisiche, guerre o caccia per lui mentre le donne lo iniziavano alla femminilità e i vecchi mahu alla pratica degli uomini.
Una volta adulti, i mahu osservavano le stesse regole delle donne: la vita domestica, la cura dei bambini, le danze e i canti, e gli stessi tatuaggi alle caviglie e sul fondo schiena per dare ulteriore risalto al loro corpo. I sacerdoti e i nobili avevano come domestico un mahu. Questa figura era talmente integrata nella famiglia polinesiana che alcune famiglie decidevano, indipendentemente dal sesso del primogenito, di educarlo come mahu e avere così la certezza di un aiuto nella conduzione del menage quotidiano. Ciò succedeva fino agli anni '60, e ancora oggi i mahu sono integrati e rispettati in tutta la Polinesia nonostante i missionari e la cultura occidentale imperante. Spesso occupano dei posti importanti nell'organizzazione della vita sociale e a parte qualche popa'a (uomo bianco) bigotto nessuno se ne stupisce o fa osservazioni. I gruppi di danza più importanti di Tahiti sono diretti da mahu, nell'organizzazione di feste importanti c'è sempre qualche mahu e negli uffici sono spesso gli impiegati più attenti ed efficienti.
Tra gli amici e le amiche che ho a Raiatea, due sono mahu e sono delle persone splendide, per niente complessate nel loro stato sociale. E', questo, un problema dei turisti occidentali, che ovviamente commentano ridacchiando - e talvolta causano problemi - perché non imparano mai che la propria cultura non è il riferimento assoluto delle altre. Non è certo la libertà che manca nel mondo d'oggi, mancano gli uomini e le donne libere.
Oggi esistono anche i raerae, travestiti che si prostituiscono nei locali di Papeete, nient'altro che il sottoprodotto occidentalizzato dei mahu polinesiani. Un'ultima questione: mahu è equivalente a raerae? No, e comunque molto raramente. Contrariamente ai raerae, i mahu non rinnegano il loro sesso e non fanno cure ormonali od altro, hanno un riconoscimento sociale e raramente lasciano la loro famiglia per vivere da soli. I raerae sognano invece di essere donne, cercano di esprimere attitudini squisitamente femminili, usano travestimenti marcati e quasi sempre sono in conflitto con le loro famiglie. Se chiedete ad un mahu come si posiziona dal punto di vista sessuale e sociale vi risponderà quasi sempre la stessa cosa: 'Io sono un Mahu, nient'altro che questo.' Per un mahu il transessualismo o il travestimento fanno parte di un altro mondo, quello dei popa'a .[/quote:ebcfd2924b]
Squirto, domani. OK??
see vabbe', tanto non lo leggi.Nova ha scritto:Squirto, domani. OK??![]()
pero' possiamo "iscriverci" al culto polinesiano, che dici?
altro che bicicletta...
You are what you is (Frank Zappa)
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Quote vari ed eventuali
"Il rispetto della vita del papa"by Nova
Per me il rispetto per la vita si manifesta promuovendo, sensibilizzando e diffondendo campagne a tutela della stessa
Chi dice non usate preservativi perchè è peccato e chi se ne frega se la conseguenza è che morirete tutti di aids è un criminale, non uno sensibile al valore della vita
"andare da quelli che lo stanno piangendo e dire..."by Facialmaster
Io non sono andato da nessuna parte, sul mio forum scrivo che il papa ha una fila di colpe lunghe più di un rotolo di carta igienica, colpe che hanno portato a morte e discriminazione, ad avvallo di regimi e blocco del cammino scientifico e per questo e non certo per posizioni ideologiche preconcette (tipo le vostre che sono basate sulle belle parole e su zero fatti) che lo critico da morto esattamente come lo criticavo da vivo.Poi voi potete farlo santo quanto volete, farete santo un personaggio assai discutibile, non sarà il primo, non sarà l'ultimo.
"Ma davvero credete che il Papa potesse opporsi..."by Rex Sinner
Ma davvero crediamo che gli intellettuali potessero opporsi al regime fascista?C'è chi lo ha fatto, c'è chi non lo ha fatto. Questione di scelte, di palle, di interessi
Il Papa non è stato costretto con un mitra alla tempia a diventare il massimo capo della Chiesa.E' stato un abile politico ed è riuscito a comprarsi i suoi voti in sede decisionale (O credete che le anime candide che votano per il nuovo papa decidano in base alle opere pie dei candidati? magari arriviamo ad affermare anche a questo tra qualche post!). Una volta insediato uno ha molte strade davanti a se. Lui ha fatto quello che fa un politico: scelte di interesse(Santi a pioggia, promozioni, avvalli di prelati indifendibili...). Verranno, prima o poi, papi che decideranno di suonare musiche diverse: o li uccidono a tempo di record come papa Luciani (ah no, è morto di raffreddore, che stupido!) oppure assisteremo a rivoluzioni copernicane della chiesa. Sempre troppo in ritardo comunque... Gorbaciov è l'esempio che cambiare radicalmente si puó, peró bisogna volerlo.
"ha dato la vita per i suoi ideali" by Nova (Credo)
Questa poi...è andato a fare lo scudo umano a Baghdad? Io ho visto tante belle prediche e tanto cattivo razzolare
ora facciamolo anche martire, ma sì!
"La religione cattolica ha un grande rispetto per il ruolo delle donna. "
Certo, a patto che non rompano troppo i coglioni.
Tunichetta nera e via a recitar rosari... Un bel papa donna? Oddio, il sacrilego Zeta!
"Il rispetto della vita del papa"by Nova
Per me il rispetto per la vita si manifesta promuovendo, sensibilizzando e diffondendo campagne a tutela della stessa
Chi dice non usate preservativi perchè è peccato e chi se ne frega se la conseguenza è che morirete tutti di aids è un criminale, non uno sensibile al valore della vita
"andare da quelli che lo stanno piangendo e dire..."by Facialmaster
Io non sono andato da nessuna parte, sul mio forum scrivo che il papa ha una fila di colpe lunghe più di un rotolo di carta igienica, colpe che hanno portato a morte e discriminazione, ad avvallo di regimi e blocco del cammino scientifico e per questo e non certo per posizioni ideologiche preconcette (tipo le vostre che sono basate sulle belle parole e su zero fatti) che lo critico da morto esattamente come lo criticavo da vivo.Poi voi potete farlo santo quanto volete, farete santo un personaggio assai discutibile, non sarà il primo, non sarà l'ultimo.
"Ma davvero credete che il Papa potesse opporsi..."by Rex Sinner
Ma davvero crediamo che gli intellettuali potessero opporsi al regime fascista?C'è chi lo ha fatto, c'è chi non lo ha fatto. Questione di scelte, di palle, di interessi
Il Papa non è stato costretto con un mitra alla tempia a diventare il massimo capo della Chiesa.E' stato un abile politico ed è riuscito a comprarsi i suoi voti in sede decisionale (O credete che le anime candide che votano per il nuovo papa decidano in base alle opere pie dei candidati? magari arriviamo ad affermare anche a questo tra qualche post!). Una volta insediato uno ha molte strade davanti a se. Lui ha fatto quello che fa un politico: scelte di interesse(Santi a pioggia, promozioni, avvalli di prelati indifendibili...). Verranno, prima o poi, papi che decideranno di suonare musiche diverse: o li uccidono a tempo di record come papa Luciani (ah no, è morto di raffreddore, che stupido!) oppure assisteremo a rivoluzioni copernicane della chiesa. Sempre troppo in ritardo comunque... Gorbaciov è l'esempio che cambiare radicalmente si puó, peró bisogna volerlo.
"ha dato la vita per i suoi ideali" by Nova (Credo)
Questa poi...è andato a fare lo scudo umano a Baghdad? Io ho visto tante belle prediche e tanto cattivo razzolare
ora facciamolo anche martire, ma sì!
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Certo, a patto che non rompano troppo i coglioni.
Tunichetta nera e via a recitar rosari... Un bel papa donna? Oddio, il sacrilego Zeta!
Caro Est, se vige la dantesca legge del contrappasso sei fottuto di brutto! Altro che chiavi nel culoestdipendente ha scritto:basta che non interpreti alla lettera la bibbia e non me le infili nel culoDON CHISCIOTTE ha scritto:penso che prenda le chiavi e te le rompa in testa..estdipendente ha scritto:zeta,pensa se quando moriamo ci troviamo davvero davanti s. pietro con le chiavi che shock...........
cosa gli diciamo?
eccola mentre regge una reliquia...Drogato_ di_porno ha scritto:Non c' è qualche religione locale sarda delle nuraghe con divinità a forma di Canalis?

solo che le statuette a sua immagine si consumerebbero in un attimo...
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"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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- Rex_Sinner
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Super Zeta ha scritto:"Ma davvero credete che il Papa potesse opporsi..."by Rex Sinner
Ma davvero crediamo che gli intellettuali potessero opporsi al regime fascista?C'è chi lo ha fatto, c'è chi non lo ha fatto. Questione di scelte, di palle, di interessi
Il Papa non è stato costretto con un mitra alla tempia a diventare il massimo capo della Chiesa.E' stato un abile politico ed è riuscito a comprarsi i suoi voti in sede decisionale (O credete che le anime candide che votano per il nuovo papa decidano in base alle opere pie dei candidati? magari arriviamo ad affermare anche a questo tra qualche post!). Una volta insediato uno ha molte strade davanti a se. Lui ha fatto quello che fa un politico: scelte di interesse(Santi a pioggia, promozioni, avvalli di prelati indifendibili...). Verranno, prima o poi, papi che decideranno di suonare musiche diverse: o li uccidono a tempo di record come papa Luciani (ah no, è morto di raffreddore, che stupido!) oppure assisteremo a rivoluzioni copernicane della chiesa. Sempre troppo in ritardo comunque... Gorbaciov è l'esempio che cambiare radicalmente si puó, peró bisogna volerlo.

PS: no, il conclave non sceglie il candidato in base alle opere pie, peró forse sceglie qlcn "facile da controllare"... Certamente GP2 è stato per gli ultimi 10 anni un discreto pupazzo in mano a chi gli stava dietro...
Non diamo colpe a chi non ne ha, piuttosto pensiamo alle nostre di colpe!
PPS: La Chiesa mi fa skifo! Karol no!
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