Squirto, non è il primo che ti da del comunista (lo ha già fatto camminatore). Come te lo spieghi?zio ha scritto: su cosa? sul manifesto devo leggere?
IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
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no, non sul Manifesto, ma sulla rubrica di Sandro Magister (Espresso).zio ha scritto:su cosa? sul manifesto devo leggere?Squirto ha scritto:furbone, ho scritto visita 'cordiale', a sottolineare ironicamente che tra Vaticano e Cile di Pinochet c'è stato ben più che un semplice incontro come tanti altri.zio ha scritto: è che lui ha ricevuto e ha incontrato tutto e tutti.
Se non ricordi, vai a rileggerti qualcosa sul cardinal Sodano, all'epoca nunzio apostolico in Cile.
ho letto squirto ho letto.
p.s. a proposito se non sbaglio ad una settimana dal conflitto in iraq ha ricevuto pure un tal Tarek Aziz.....ministro degli esteri cattolico in iraq sotto saddammmmmme........
dovrebbe starti un pó più simpatico adesso.....
leggi, leggi...
Il cardinale che stimava il generale
Storia di Angelo Sodano, fra i candidati alla successione di Giovanni Paolo II - di Sandro Magister
Il Cile è la mia seconda patria, ha detto radioso il cardinal Angelo Sodano atterrando a Santiago lo scorso 7 ottobre, come legato pontificio all'incontro panamericano dei giovani cattolici. Ma se avesse saputo quel che stava piombando sulla testa del generale Augusto Pinochet, quell'autocertificazione se la sarebbe risparmiata. Perchè tra il cardinale e il generale cileno c'è stata per anni una prossimità che oggi al primo regala solo guai.
Nella gerarchia della Chiesa Sodano, come cardinale segretario di Stato, è secondo solo al papa regnante. E quanto al papa futuro, si sa che aspira a diventarlo lui. Gli esperti di cose vaticane, all'unisono, hanno giudicato un'autocandidatura alla successione la sua conferenza tenuta in Laterano il 24 marzo di quest'anno ai .giornalisti e operatori delle comunicazioni sociali. Sodano l'ha anche fatta stampare dall'editrice ufficiale della Santa Sede, come fosse un'enciclica. Inoltre, due anni fa, ha fatto presentare in pompa magna nella sala stampa vaticana un libro con la propria biografia, affiancata a quella di altri due gloriosi cardinali dell'Ottocento, astigiani come lui. Tutto per dare a intendere che sotto la sua scorza di diplomatico batte un gran cuore da pastore. Da primo pastore della Chiesa universale.
In questa biografia autorizzata, di Pinochet non compare neanche il nome. In compenso, Sodano ne vien fuori più che mai cileno "ad honorem". Un monsignore suo conterraneo, Giuseppe Fagnano, nativo di Rocchetta Tanaro che è poi lo stesso paesino che ha avuto come parroco uno zio prete del nostro cardinale, fu più d'un secolo fa il primo vescovo cattolico della Bassa Patagonia e della Terra del Fuoco. E il governo cileno tanto ne apprezzó lo zelo che gli diede in dote un'isola, l'isola di Dawson. Quando Sodano, nel 1977, quattro anni dopo il golpe, arrivó a Santiago con la carica di nunzio apostolico, l'isola era tornata da tempo in proprietà del governo. Ma il patronato sulle terre di Magellano era come fosse rimasto a lui per diritto celeste. E lo mise subito a frutto. Fu Sodano a mediare laggiù una controversia di confine tra il Cile e l'Argentina, che per poco non si spararono cannonate sul Canale di Beagle. La pace fu firmata nel 1984, con grande riconoscenza al nunzio dal generale Pinochet.
Il quale Pinochet teneva il Cile sotto il suo tallone di ferro, ma era anche un cattolico conclamato. Nel 1986, preso di mira da una sparatoria, attribuì alla Madonna lo scampato pericolo: e la prova era il profilo della Vergine disegnato dalle pallottole sulla sua Mercedes corazzata. I vescovi cileni non la pensavano tutti come lui, anzi. Ne aveva un bel numero contro. Ma per fortuna c'era il nunzio a bilanciare le cose. Sul suo tavolo s'accumulavano i lamenti della giunta militare contro vescovi e preti "politicizzati". E nel 1987, alla vigilia della venuta di papa Giovanni Paolo II in Cile, Francisco Javier Cuadra, ministro segretario generale del governo, tiró soddisfatto il suo consuntivo:«Devo dire che siamo stati ascoltati».
Cuadra era membro dell'Opus Dei. E ai buoni uffici di Sodano e dell'Opus si deve l'affacciarsi congiunto del papa e di Pinochet, il 2 aprile 1987, dal balcone presidenziale della Moneda, con il portavoce vaticano Joaquàn Navarro Valls, altro opusdeista, anche lui a far capolino lassù. Giovanni Paolo II premió Sodano richiamandolo a Roma, promuovendolo suo ministro degli Esteri e infine, nel 1990, segretario di Stato e cardinale. Ma dal Vaticano, Sodano continuó a tener fermo il suo alto patronato sul Cile. Tutte le promozioni importanti di ecclesiastici cileni hanno sempre avuto il suo placet. Tra i suoi protegè saliti di recente in alto grado, fanno spicco due nomi.
Il primo è Jorge Arturo Medina Estèvez. Nel pieno della dittatura, fu fatto rettore della Pontificia università cattolica di Santiago dopo che la giunta l'aveva decapitata. Poi divenne vescovo di Valparaàso, che è la città natale di Pinochet. Infine, nel 1996, fece il gran salto a Roma, in curia. Oggi è cardinale prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
Il secondo è Francisco Javier Errà¡zuriz Ossa. Dopo una vita trascorsa tra le fila del movimento di Schoenstatt, un'associazione cattolica conservatrice con qualche somiglianza all'Opus Dei, di cui è stato anche superiore generale, nel 1990 passó in Vaticano come numero due della Congregazione per gli istituti di vita consacrata. Nel 1996 fece ritorno in Cile come vescovo di Valparaàso, al posto di Medina. E infine, nell'aprile di quest'anno, è stato promosso ad arcivescovo di Santiago. I suoi tre predecessori nella capitale, dimessisi uno dopo l'altro per ragioni d'età e di salute, tutt'ora in vita e tutti e tre cardinali, sono la fotografia di un'evoluzione in discesa: dal battagliero Raàºl Silva Henriquez degli anni del golpe, all'indomito ma più prudente Juan Francisco Fresno Larraàn degli anni finali della dittatura, al moderato Carlos Oviedo Cavada degli anni della transizione. Oggi l'impronta del neopromosso è ancor più spiritualista. Non ne vuol sapere di presiedere una commissione per i desaparecidos, come proposto dal presidente del Senato, Andrès Zaldàvar, democristiano. Giudica la pretesa di processare in Europa il generale Pinochet «una ferita alla fraternità tra i cileni».
Il giudizio di Sodano sul governo dei generali era ed è lo stesso che Giovanni Paolo II formuló alla vigilia del suo viaggio in Cile:«Una dittatura transitoria». Oggi che è passato il brutto, non ama che lo si ritiri fuori. Tantomeno, come segretario di Stato, vuole immischiarsi nella disputa internazionale. Il 1 novembre ha ricevuto a Castelgandolfo la visita del viceministro degli esteri cileno, Mariano Fernà¡ndez. Ma non gli ha assicurato alcun passo di mediazione.
Ancora nel 1993, Sodano ha scritto al generale Pinochet che riponeva in lui «la più alta e distinta considerazione». Ma anche questo è «transitorio». Oggi non lo rifarebbe più. Tra i suoi prezzi la diplomazia ha anche quello di far buon viso ai dittatori. Ma ormai il papabile Sodano tiene a dirsi, prima che diplomatico, pastore.
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A vent'anni dal golpe la legittimazione più calorosa arrivó al dittatore Augusto Pinochet dalle stanze del Vaticano. 18 febbraio 1993: la privatissima ricorrenza delle sue nozze d'oro viene allietata da due lettere autografe in spagnolo che esprimono amicizia e stima e portano in calce le firme di papa Wojtyla e del segretario di Stato Angelo Sodano. «Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d'oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine», scrive senza imbarazzo il Sommo Pontefice, «con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale. Giovanni Paolo II.»
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zio...ostinarsi a difendere l'indifendibile...perchè?
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Io penso che il papa ha fatto tutto ció che poteva fare per portare le parole di conforto e speranza a miliardi di persone credenti. Aiutare ad avere fiducia nel mondo e nella vita non è poco. Ci sono milioni di persone che piangono la sua scomparsa, credi davvero che lo facciano tutti per opportunismo? Se piangono per lui è perchè l'hanno amato, se l'hanno amato c'erano dei motivi. A costo di ripetermi, sono convinta che papa era un uomo di fede vera e che ha cercato sinceramente di dare il suo meglio. Forse poteva fare di meglio ma non sta a me giudicarlo. Non credo che il solo fatto di avere una posizione "altolocata" permetta di cambiare il mondo, sopratutto se parliamo di Waticano o altre religioni.Super Zeta ha scritto:Nova, mi sembri Alice nel paese delle MeraviglieNova ha scritto:
Fabrizio, non posso controbatterti perchè tu sei troppo fissato sulla tua posizione che non prevede l'esistenza di Dio.
Se tu fossi credente avresti capito che bisogna accettare la sofferenza in nome di Dio. Anche la sofferenza di chi si ama.
Essendo ateo non puoi capirlo, peró il "non capire" non significa "sapere".
La tua posizione non cambierà mai, peró personalmente poco mi importa, tanto so che sei buono e andrai in paradiso e li ti spiegheranno tutto![]()
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La piantiamo di parlare di favole e ci confrontiamo un po' sui fatti?
La tua replica che quoto che cosa mi significa?
"Tu non puoi capire perchè non credi"
E se fosse vero il contrario?Se vi ostinaste a credere in qualcosa che non esiste e in nome suo giustificate le peggio schifezze?Io non combatto la libertà di culto, ci amncherebbe, ognuno crede in quel che vuole, peró credo che l'operato umano vada giudicato eccome indipendentemente se chi fa cose immonde è di bianco vestito o ha la coppola in testa
Io posso solo dire che sono convinta che al mondo è mancata una persona profondamente buona che mi mancherà sempre.
Zeta, se Dio non esiste stiamo come stavamo prima. Milioni di persone "ingannate" ne hanno tratto il vantaggio durante la vita (la fede aiuta a chi è in difficoltà , chi sta bene se ne sbatte e certamente non si preoccupa di andare all'inferno) e non subirà le consequenze dell'errore perchè dopo la morte non ci sarà nulla. Chi approfitta della fede per rubare lo farebbe con un'altra scusa nella stessa maniera come lo fa oggi. In ogni caso "lasciarsi ingannare" dalle religioni è - almeno per quanto riguarda il cattolicesimo - una scelta personale con tutti i vantaggi e svantaggi che ogni scelta comporta.
Per quanto riguarda il "confronto di fatti" non me lo sogno nemmeno di fare. Per parlare di Fatti bisogna conoscerli molto bene in ogni loro particolare e io non ho vissuto nella testa di Wojtyla. Posso, come la maggioranza delle persone - che ci piaccia o no - farmi un idea del tutto relativa alle mie conoscenze e, in gran parte, alle mie sensazioni. Lo avevo già detto all'inizio di questo dibattito. Ho detto che le parole di balkan non mi disturbano in quanto la sua personale visione delle cose, io ho la mia che è diversa. Punto. Stabilire che ho ragione io o voi mi fa ridere, non sono presuntuosa fino a tal punto. Tutti i miei ragionamenti non erano fatti per dimostrarvi il vostro torto me per cercare di farvi capire cosa mi porta a pensarla diversamente.
Grazie Squirto, cercheró di capire tutte le sfumature di questa vicenda leggendo due righe scritte su un giornale. Tanto, ormai, basta leggere un "qualchecosa" e vedere una foto per capire tutto, nel mondo che ci circonda..Squirto ha scritto:no, non sul Manifesto, ma sulla rubrica di Sandro Magister (Espresso).zio ha scritto:su cosa? sul manifesto devo leggere?Squirto ha scritto:furbone, ho scritto visita 'cordiale', a sottolineare ironicamente che tra Vaticano e Cile di Pinochet c'è stato ben più che un semplice incontro come tanti altri.zio ha scritto: è che lui ha ricevuto e ha incontrato tutto e tutti.
Se non ricordi, vai a rileggerti qualcosa sul cardinal Sodano, all'epoca nunzio apostolico in Cile.
ho letto squirto ho letto.
p.s. a proposito se non sbaglio ad una settimana dal conflitto in iraq ha ricevuto pure un tal Tarek Aziz.....ministro degli esteri cattolico in iraq sotto saddammmmmme........
dovrebbe starti un pó più simpatico adesso.....
leggi, leggi...
Il cardinale che stimava il generale
Storia di Angelo Sodano, fra i candidati alla successione di Giovanni Paolo II - di Sandro Magister
Il Cile è la mia seconda patria, ha detto radioso il cardinal Angelo Sodano atterrando a Santiago lo scorso 7 ottobre, come legato pontificio all'incontro panamericano dei giovani cattolici. Ma se avesse saputo quel che stava piombando sulla testa del generale Augusto Pinochet, quell'autocertificazione se la sarebbe risparmiata. Perchè tra il cardinale e il generale cileno c'è stata per anni una prossimità che oggi al primo regala solo guai.
Nella gerarchia della Chiesa Sodano, come cardinale segretario di Stato, è secondo solo al papa regnante. E quanto al papa futuro, si sa che aspira a diventarlo lui. Gli esperti di cose vaticane, all'unisono, hanno giudicato un'autocandidatura alla successione la sua conferenza tenuta in Laterano il 24 marzo di quest'anno ai .giornalisti e operatori delle comunicazioni sociali. Sodano l'ha anche fatta stampare dall'editrice ufficiale della Santa Sede, come fosse un'enciclica. Inoltre, due anni fa, ha fatto presentare in pompa magna nella sala stampa vaticana un libro con la propria biografia, affiancata a quella di altri due gloriosi cardinali dell'Ottocento, astigiani come lui. Tutto per dare a intendere che sotto la sua scorza di diplomatico batte un gran cuore da pastore. Da primo pastore della Chiesa universale.
In questa biografia autorizzata, di Pinochet non compare neanche il nome. In compenso, Sodano ne vien fuori più che mai cileno "ad honorem". Un monsignore suo conterraneo, Giuseppe Fagnano, nativo di Rocchetta Tanaro che è poi lo stesso paesino che ha avuto come parroco uno zio prete del nostro cardinale, fu più d'un secolo fa il primo vescovo cattolico della Bassa Patagonia e della Terra del Fuoco. E il governo cileno tanto ne apprezzó lo zelo che gli diede in dote un'isola, l'isola di Dawson. Quando Sodano, nel 1977, quattro anni dopo il golpe, arrivó a Santiago con la carica di nunzio apostolico, l'isola era tornata da tempo in proprietà del governo. Ma il patronato sulle terre di Magellano era come fosse rimasto a lui per diritto celeste. E lo mise subito a frutto. Fu Sodano a mediare laggiù una controversia di confine tra il Cile e l'Argentina, che per poco non si spararono cannonate sul Canale di Beagle. La pace fu firmata nel 1984, con grande riconoscenza al nunzio dal generale Pinochet.
Il quale Pinochet teneva il Cile sotto il suo tallone di ferro, ma era anche un cattolico conclamato. Nel 1986, preso di mira da una sparatoria, attribuì alla Madonna lo scampato pericolo: e la prova era il profilo della Vergine disegnato dalle pallottole sulla sua Mercedes corazzata. I vescovi cileni non la pensavano tutti come lui, anzi. Ne aveva un bel numero contro. Ma per fortuna c'era il nunzio a bilanciare le cose. Sul suo tavolo s'accumulavano i lamenti della giunta militare contro vescovi e preti "politicizzati". E nel 1987, alla vigilia della venuta di papa Giovanni Paolo II in Cile, Francisco Javier Cuadra, ministro segretario generale del governo, tiró soddisfatto il suo consuntivo:«Devo dire che siamo stati ascoltati».
Cuadra era membro dell'Opus Dei. E ai buoni uffici di Sodano e dell'Opus si deve l'affacciarsi congiunto del papa e di Pinochet, il 2 aprile 1987, dal balcone presidenziale della Moneda, con il portavoce vaticano Joaquàn Navarro Valls, altro opusdeista, anche lui a far capolino lassù. Giovanni Paolo II premió Sodano richiamandolo a Roma, promuovendolo suo ministro degli Esteri e infine, nel 1990, segretario di Stato e cardinale. Ma dal Vaticano, Sodano continuó a tener fermo il suo alto patronato sul Cile. Tutte le promozioni importanti di ecclesiastici cileni hanno sempre avuto il suo placet. Tra i suoi protegè saliti di recente in alto grado, fanno spicco due nomi.
Il primo è Jorge Arturo Medina Estèvez. Nel pieno della dittatura, fu fatto rettore della Pontificia università cattolica di Santiago dopo che la giunta l'aveva decapitata. Poi divenne vescovo di Valparaàso, che è la città natale di Pinochet. Infine, nel 1996, fece il gran salto a Roma, in curia. Oggi è cardinale prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
Il secondo è Francisco Javier Errà¡zuriz Ossa. Dopo una vita trascorsa tra le fila del movimento di Schoenstatt, un'associazione cattolica conservatrice con qualche somiglianza all'Opus Dei, di cui è stato anche superiore generale, nel 1990 passó in Vaticano come numero due della Congregazione per gli istituti di vita consacrata. Nel 1996 fece ritorno in Cile come vescovo di Valparaàso, al posto di Medina. E infine, nell'aprile di quest'anno, è stato promosso ad arcivescovo di Santiago. I suoi tre predecessori nella capitale, dimessisi uno dopo l'altro per ragioni d'età e di salute, tutt'ora in vita e tutti e tre cardinali, sono la fotografia di un'evoluzione in discesa: dal battagliero Raàºl Silva Henriquez degli anni del golpe, all'indomito ma più prudente Juan Francisco Fresno Larraàn degli anni finali della dittatura, al moderato Carlos Oviedo Cavada degli anni della transizione. Oggi l'impronta del neopromosso è ancor più spiritualista. Non ne vuol sapere di presiedere una commissione per i desaparecidos, come proposto dal presidente del Senato, Andrès Zaldàvar, democristiano. Giudica la pretesa di processare in Europa il generale Pinochet «una ferita alla fraternità tra i cileni».
Il giudizio di Sodano sul governo dei generali era ed è lo stesso che Giovanni Paolo II formuló alla vigilia del suo viaggio in Cile:«Una dittatura transitoria». Oggi che è passato il brutto, non ama che lo si ritiri fuori. Tantomeno, come segretario di Stato, vuole immischiarsi nella disputa internazionale. Il 1 novembre ha ricevuto a Castelgandolfo la visita del viceministro degli esteri cileno, Mariano Fernà¡ndez. Ma non gli ha assicurato alcun passo di mediazione.
Ancora nel 1993, Sodano ha scritto al generale Pinochet che riponeva in lui «la più alta e distinta considerazione». Ma anche questo è «transitorio». Oggi non lo rifarebbe più. Tra i suoi prezzi la diplomazia ha anche quello di far buon viso ai dittatori. Ma ormai il papabile Sodano tiene a dirsi, prima che diplomatico, pastore.
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A vent'anni dal golpe la legittimazione più calorosa arrivó al dittatore Augusto Pinochet dalle stanze del Vaticano. 18 febbraio 1993: la privatissima ricorrenza delle sue nozze d'oro viene allietata da due lettere autografe in spagnolo che esprimono amicizia e stima e portano in calce le firme di papa Wojtyla e del segretario di Stato Angelo Sodano. «Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d'oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine», scrive senza imbarazzo il Sommo Pontefice, «con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale. Giovanni Paolo II.»
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zio...ostinarsi a difendere l'indifendibile...perchè?
moltissime persone hanno pianto anche per la morte di questo qui:Nova ha scritto:Ci sono milioni di persone che piangono la sua scomparsa, credi davvero che lo facciano tutti per opportunismo? Se piangono per lui è perchè l'hanno amato, se l'hanno amato c'erano dei motivi.

avranno avuto i loro motivi, ma a me che importa?
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"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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diamine, Nova, ci sei o ci fai?Nova ha scritto:Grazie Squirto, cercheró di capire tutte le sfumature di questa vicenda leggendo due righe scritte su un giornale. Tanto, ormai, basta leggere un "qualchecosa" e vedere una foto per capire tutto, nel mondo che ci circonda..
Magister è uno dei più competenti vaticanisti italiani (ovvero del mondo), cosa vuoi, che ti posti su un forum libri interi sul golpe di Pinochet e lo stretto rapporto con la Chiesa?
e poi se non ti fidi degli storici, non so cosa dirti...continua a fidarti dei preti, loro sanno cogliere tutte le "sfumature" di sicuro.
peggio per te se non sai le cose o non ti interessa formarti una opinione solo dopo esserti informata dei fatti.
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A me non servivano cose particolarmente originali, suser. Io lo aprezzo per la sua umanità , non me ne frega niente di ció che proclamava ai cattolici, non sono cattolica. Io ho sempre sentito parlare di amore verso il prossimo, di perdono, di pace, di rispetto per la vita. Sono queste le cose che mi toccano, che si vieti o meno il preservativo ai cattolici non è una cosa che mi riguarda.SuSEr ha scritto:Letto dopo aver postato il precedente messaggio.Nova ha scritto:Suser, io penso che ha portato la speranza a tante persone che non avevano più nemmeno questa. Sono convinta che tutti i soldi del waticano non potrebbero fare molto per certa gente. I soldi risolvono molto, ma molto meno di quanto pensiamo noi.SuSEr ha scritto:Una domanda: cosa ha fatto il Papa di positivo in questi anni?
Io ho visto molte persone che grazie alla fede, indipendente dalla effettiva esistenza di Dio, sono riuscite ad avere il coraggio per andare avanti avendo la propria fetta della speranza e felicità . Forse ti sembrerà poco, secondo me è tantissimo.
A mio parere non è niente di "originale", qualunque altro Papa avrebbe agito nella stessa maniera anche se la malattia di GPII l'ha reso più vicino ai sofferenti.
Il sollievo dei sofferenti, la speranza e la felicità sono ovviamente cose che apprezzo moltissimo.
- facialmaster
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- Località: Il cuore della "Marca gioiosa et amorosa"
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adesso provo a rispiegarlo per l'ultima volta anche a te squirto.
Non è questione di chi sia la persona che muore, la questione è il rispetto per il dolore altrui.
porca troia.
Ti faccio l'esempio che avevo fatto a Balkan. Se uno che conosci e che ritieni un coglione muore puó anche non fregartene niente, o peggio, puoi arrivare ad essere contento, cazzi tuoi.
Ma andare da chi lo sta piangendo, o cmq da chi era legato a lui e dirgli: "che me ne frega che è morto, era una coglione" ti pare una cosa civile????
Non è questione di chi sia la persona che muore, la questione è il rispetto per il dolore altrui.
porca troia.
Ti faccio l'esempio che avevo fatto a Balkan. Se uno che conosci e che ritieni un coglione muore puó anche non fregartene niente, o peggio, puoi arrivare ad essere contento, cazzi tuoi.
Ma andare da chi lo sta piangendo, o cmq da chi era legato a lui e dirgli: "che me ne frega che è morto, era una coglione" ti pare una cosa civile????
Ultima modifica di facialmaster il 04/04/2005, 17:30, modificato 1 volta in totale.
"Vanity...is definitively my favourite sin" (J. Milton)
La geografia di SZ: http://www.superzeta.it/gallery/image_page.php?id=2561
____________
skype: arme19
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skype: arme19
Duce era un razzista Squirto, come puoi paragonarlo al papa?Squirto ha scritto:moltissime persone hanno pianto anche per la morte di questo qui:Nova ha scritto:Ci sono milioni di persone che piangono la sua scomparsa, credi davvero che lo facciano tutti per opportunismo? Se piangono per lui è perchè l'hanno amato, se l'hanno amato c'erano dei motivi.
avranno avuto i loro motivi, ma a me che importa?
non l'ho mai fatto.facialmaster ha scritto:Ma andare da chi lo sta piangendo, o cmq da chi era legato a lui e dirgli: "che me ne frega che è morto, era una coglione" ti pare una cosa civile????
e cmq non era "un coglione", era un uomo che ha agito politicamente in maniera scorretta, becera, e spesso appoggiando criminali, anche se sapeva vendersi come "buono". Come tanti altri uomini, per carità .
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Mi dispiace Squirto, per avere una mia opinione al riguardo dovrei leggere diversi libri e chiedere al papa la sua opinione (o leggere qualcosa scritto da lui in merito).Squirto ha scritto:diamine, Nova, ci sei o ci fai?Nova ha scritto:Grazie Squirto, cercheró di capire tutte le sfumature di questa vicenda leggendo due righe scritte su un giornale. Tanto, ormai, basta leggere un "qualchecosa" e vedere una foto per capire tutto, nel mondo che ci circonda..
Magister è uno dei più competenti vaticanisti italiani (ovvero del mondo), cosa vuoi, che ti posti su un forum libri interi sul golpe di Pinochet e lo stretto rapporto con la Chiesa?
e poi se non ti fidi degli storici, non so cosa dirti...continua a fidarti dei preti, loro sanno cogliere tutte le "sfumature" di sicuro.
peggio per te se non sai le cose o non ti interessa formarti una opinione solo dopo esserti informata dei fatti.
perche', non c'è razzismo nelle sue posizioni contro gli omosessuali o le donne?Nova ha scritto:Duce era un razzista Squirto, come puoi paragonarlo al papa?
e non rispondere "era cattolico, e il cattolicesimo implica quello", altrimenti ti dico che Mussolini "era fascista, e il fascismo implica quello".
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- Iscritto il: 15/04/2004, 0:53
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Speriamo stia bene quella piccola stellina... Domani è anche il suo compleanno, no?Diabolik68 ha scritto:come si troverà per ora Melita a Cuba? Avrà smaltito il fuso orario? Cosa penserà in questo momento? ecc. ecc.![]()
![]()
A me sembrate tuttimatti!!!!
Ma credete veramente che il papa, l'uomo non l'istituzione, abbia potere decisionale all'interno del Vaticano?????
Pensate davvero che quel vecchietto potesse alzarsi un giorno e dire "Uè, usate il preservativo nei vostri rapporti fuori dal matrimonio sennó morite"!!!!
Lo pensate davvero?????
Pensate che tutte le colpe della Chiesa (radio vaticano, pinochet, i preti pedofili, etc...) dipendano da quel vecchietto??? O da qlcn (inteso come gruppo di persone) che è dietro e che, bene o male, lo "consiglia" su cosa fare????
Io nella morte del Papa ho visto la morte di un uomo che ha dato la vita per i suoi ideali, forse non condivisibili, ma cmq ideali di pace, di fratellanza, di giustizia... Che poi non fosse in grado di metterli in atto perchè "legato" dalle millenarie istituzioni vaticane è un altro discorso...
Se volete infierire, sostituite la parola Papa alla parola Chiesa, perchè quello era solo un pover'uomo legato ad un ruolo molto più grande di sè...
La religione cattolica ha un grande rispetto per il ruolo delle donna.Squirto ha scritto:perche', non c'è razzismo nelle sue posizioni contro gli omosessuali o le donne?Nova ha scritto:Duce era un razzista Squirto, come puoi paragonarlo al papa?
E nessuno dice che un omosessuale sia inferiore, ma che commette un peccato. E' diverso.

