tiffany rayne ha scritto:Il sudafricano che si appassiona di calcio, specie se molto giovane, ovvio che viene attratto piu' dal prestigio e dal grande nome che il Celta Vigo non ha, della esistenza di questa squadra si accorgerà solo quando incontrerà il Real Madrid o il Barcellona. Qualcuno magari folgorato dal colore delle sue maglie diventerà tifoso del Celta Vigo, ma sarà solo una sparuta minoranza. Potrei anche io avere le tue perplessità Plo ma da sempre il mondo funziona cosi e non credo che cambierà di molto in futuro.
D'altronde funziona cosi in tutti gli sport, Federer mica ha solo tifosi svizzeri, il sudafricano tipo appassionato di tennis è molto piu' probabile che tifi per lui che non per Fognini. Quello appassionato di F1 tiferà la McLaren invece della Marussia.
Comunque questi tifosi a mio avviso meritano lo stesso un certo rispetto, sarebbero tifosi da barzelletta se dopo aver scelto di tifare il Manchester United dopo qualche anno cambiassero sponda per tifare il Manchester City che comincia a vincere di piu'. Invece di solito uno poi tifa la stessa squadra per tutta la vita, a meno che non ti chiami Emilio Fede, e la segui sempre, nella buona e nella cattiva sorte.
Nel periodo in cui la Juventus è finita in B, non vinceva niente e arrivava settima, mai mi è passata per l'anticamera del cervello la possibilità di mettermi a tifare l'Inter che pure vinceva molto. Parafrasando una nota pubblicità, una squadra è per sempre.
Normale che non ti sia mai passato per l'anticamera del cervello di cambiare squadra. Si chiama imprinting supportato da ragioni di convenienza. Poi per carità, i colori sono indubbiamente affascinanti. Infatti anche l'Ascoli aveva 10 milioni di tifosi prima di fallire. I colori fanno la differenza. Innegabile. Il bianco-nero aiuta, cromaticamente. Il Taijitu, il giorno e la notte, fascino supremo e ancestrale. Ascoli, Juve, Udinese, Sora...che parvenza, quanto seguito!
Il sudafricano che tiene Manchester, senza nessun legame, relazione, sensazione diretta, senza mai aver visto la città, averne conosciuto il retroterra culturale, averne percepito gli umori e i comportamenti, è uno che si priva del piacere supremo di tifare per la squadra della sua gente.
Poi il concetto d'identità è molto pericoloso. Può portare parecchio a destra e, almeno sul fatto che questo non ci piace, siamo sicuramente d'accordo. Ma la sua privazione totale può anche portare, come la buona Hannah Arendt insegna, ad una pericolosa catastrofe apolide.
I was having fish n chips with my dad this week. He had cod, I had plaice. He said: good cod! I said, space is the plaice! - Sun Ra