le prostitute cinesi-prima esperienza
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Perchè non ho capito niente?????????????????????????????
« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Perchè non si capiva niente!Rodomonte ha scritto:Perchè non ho capito niente?????????????????????????????

Lonewolf su Aletta Ocean:
a sentire Frank e Omar Galanti, la Dea se ti fa un pompino, ti tira su il lenzuolo dal buco del culo...Credo che possa bastare.
a sentire Frank e Omar Galanti, la Dea se ti fa un pompino, ti tira su il lenzuolo dal buco del culo...Credo che possa bastare.
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Appena ho tempo ci torno per togliermi il dubbio, chiedo subito il Lomanticominosse ha scritto:ant, la prossima volta vai al sodo. Chiedi il Lomantico.
Vedrai che subito ti daranno una bella rimestata alle 2 olive.

Chi si fida delle foto, alla fine comunque non era neanche malaccio la tipa.linebacker ha scritto:soprattutto, non badare alle foto degli annunci. son tutte di Av idol jappe. a Torino, ne ho visto uno con come foto...il mio avatar, con faccia pixxellata. come fosse possibile confonderla....
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
perchè non si parla affatto di fregna.Rodomonte ha scritto:Perchè non ho capito niente?????????????????????????????
ps. sono un pervertito perchè vado a mignotte o perchè mi sego, durante il social time, parlando di amianto, tumori e cazzi vari?
pss. nikkone, necessito di una tua consulenza. help me!
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
minosse ha scritto:perchè non si parla affatto di fregna.Rodomonte ha scritto:Perchè non ho capito niente?????????????????????????????
ps. sono un pervertito perchè vado a mignotte o perchè mi sego, durante il social time, parlando di amianto, tumori e cazzi vari?
pss. nikkone, necessito di una tua consulenza. help me!
Era riferito a Montefeltro non a te!
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
l'ho capito che non era riferito a me, rodo.Rodomonte ha scritto:minosse ha scritto:perchè non si parla affatto di fregna.Rodomonte ha scritto:Perchè non ho capito niente?????????????????????????????
ps. sono un pervertito perchè vado a mignotte o perchè mi sego, durante il social time, parlando di amianto, tumori e cazzi vari?
pss. nikkone, necessito di una tua consulenza. help me!
Era riferito a Montefeltro non a te!
mica mi metto a parlare di br, io!
- SilviaBianco
- Impulsi avanzati
- Messaggi: 651
- Iscritto il: 18/09/2012, 12:28
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Non solo "per ometti", ma anche "da ometti"SilviaBianco ha scritto:In giro per Singapore tra i tanti centri massaggi ho scoperto questo, esclusivamente per ometti![]()

Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
ieri, alla mia "amica" è successa una cosa alquanto insolita.
s'è fatta prendere da un violento attacco di ridarella.
le avevo mostrato questa foto fatta col cellulare

23112013077[1], su Flickr
come l'ha vista, l'è partita la scheggia!
era lì piegata in 2 che rideva, e mi diceva: tu, chiama lolo con ciu-ciu (sarebbe il loro portale qq.com n.d.r.), dì che hai complato viagla e che non funziona. vedi, qui, dice pel fica giocattolo, e qui per avele fica stretta
io mi ero già fatto le mie ricerche, ed avevo visto che quel sito è di un porno-shop cinese, ma nel sito non c'è segnata alcuna via. vendono tutto on-line.
si, è vero, nik nel suo topic lo aveva scritto che in cina di porno-shop ce ne è a bizzeffe, ma quello che io non capisco, è che tutte le cinesi divorziate, che ho conosciuto, quando erano sposate avevano una vita sessuale tristissima. possibile che adesso, qui in italia, i cinesi comprino certi giocattoli per le loro amanti, o magari si comprano la vaginetta di silicone per segarsi?
s'è fatta prendere da un violento attacco di ridarella.
le avevo mostrato questa foto fatta col cellulare

23112013077[1], su Flickr
come l'ha vista, l'è partita la scheggia!
era lì piegata in 2 che rideva, e mi diceva: tu, chiama lolo con ciu-ciu (sarebbe il loro portale qq.com n.d.r.), dì che hai complato viagla e che non funziona. vedi, qui, dice pel fica giocattolo, e qui per avele fica stretta
io mi ero già fatto le mie ricerche, ed avevo visto che quel sito è di un porno-shop cinese, ma nel sito non c'è segnata alcuna via. vendono tutto on-line.
si, è vero, nik nel suo topic lo aveva scritto che in cina di porno-shop ce ne è a bizzeffe, ma quello che io non capisco, è che tutte le cinesi divorziate, che ho conosciuto, quando erano sposate avevano una vita sessuale tristissima. possibile che adesso, qui in italia, i cinesi comprino certi giocattoli per le loro amanti, o magari si comprano la vaginetta di silicone per segarsi?
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Tlieste
Prostituzione, chiuse due "case del piacere" a Trieste
CRONACA L'organizzazione era gestita da cittadine cinesi, finite tutte in manette. La banda si serviva di un call center a Milano
4.1.2013 | 16.56 - I Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Trieste a dicembre hanno individuato due appartamenti, in via Sette Fontane e via dei Montecchi, dove alcune cittadine cinesi si prostituivano. L’attività investigativa, coordinata dal procuratore Federico Frezza, ha permesso individuare un call center a Milano al quale i clienti si rivolgevano e dal quale venivano indirizzati verso le prostitute a Trieste. Lo scorso 17 dicembre 2013 i militari hanno proceduto al fermo di polizia giudiziaria della telefonista, una cittadina cinese di 44 anni. A Trieste i Carabinieri hanno invece tratto in arresto un'altra cittadina cinese che gestiva il giro di prostituzione.
Ulteriori sviluppi investigativi hanno consentito di procedere giovedì al fermo di polizia giudiziaria per gli stessi motivi di altre due cittadine cinesi: la prima di 54 anni, residente a Milano, la telefonista della banda, e la seconda, 50 anni, domiciliata a Reggio Emilia, tenutaria di uno degli appartamenti dove veniva esercitata l’attività di prostituzione. I militari hanno anche sequestrato 4000 euro.
L’indagine si inserisce in un articolato dispositivo di controllo del territorio disposto dal Comando provinciale dei Carabinieri di Trieste ed ha permesso di evidenziare una nuova nomenclatura e metodologia operativa che travalica i confini regionali e interessa buona parte del territorio nazionale
Prostituzione, chiuse due "case del piacere" a Trieste
CRONACA L'organizzazione era gestita da cittadine cinesi, finite tutte in manette. La banda si serviva di un call center a Milano
4.1.2013 | 16.56 - I Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Trieste a dicembre hanno individuato due appartamenti, in via Sette Fontane e via dei Montecchi, dove alcune cittadine cinesi si prostituivano. L’attività investigativa, coordinata dal procuratore Federico Frezza, ha permesso individuare un call center a Milano al quale i clienti si rivolgevano e dal quale venivano indirizzati verso le prostitute a Trieste. Lo scorso 17 dicembre 2013 i militari hanno proceduto al fermo di polizia giudiziaria della telefonista, una cittadina cinese di 44 anni. A Trieste i Carabinieri hanno invece tratto in arresto un'altra cittadina cinese che gestiva il giro di prostituzione.
Ulteriori sviluppi investigativi hanno consentito di procedere giovedì al fermo di polizia giudiziaria per gli stessi motivi di altre due cittadine cinesi: la prima di 54 anni, residente a Milano, la telefonista della banda, e la seconda, 50 anni, domiciliata a Reggio Emilia, tenutaria di uno degli appartamenti dove veniva esercitata l’attività di prostituzione. I militari hanno anche sequestrato 4000 euro.
L’indagine si inserisce in un articolato dispositivo di controllo del territorio disposto dal Comando provinciale dei Carabinieri di Trieste ed ha permesso di evidenziare una nuova nomenclatura e metodologia operativa che travalica i confini regionali e interessa buona parte del territorio nazionale
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Sesso a pagamento in centro massaggi cinese: ordinato il sequestro del locale
Nei guai due asiatici, ritenuti responsabili di favoreggiamento della prostituzione. Proponevano il massaggio 'romantico': prestazioni 'extra' dietro compenso. Un giro d'affari da migliaia di euro al mese. Un copione già visto in città
Sesso nei centri massaggi cinesi: sigilli al 'Buonumore' e 'New Style'
Un copione ormai già visto. All'apparenza era un semplice centro massaggi, in realtà l'attività avrebbe celato un vero e proprio giro di prostituzione. Così ieri è stato ordinato il sequestro preventivo per un centro benessere cinese, il 'Tokyo', di via Franco Bolognese, al Navile.
Ad operare la chiusura è stata la Polizia - sezione Squadra Mobile - al termine delle indagini coordinate dalla Procura felsinea. L'attività investigativa - annuncia la Squadra Mobile - ha portato due cittadini cinesi all'obbligo della presentazione quotidiana alla Polizia, poichè ritenuti responsabili di favoreggiamento della prostituzione aggravato e ai danni di diverse connazionali. Uno dei due uomini è considerato responsabile anche di estorsione aggravata.
A lavorare nella struttura erano almeno quattro ragazze, età media sui 35 anni, che sarebbero riuscite a garantire un giro d'affari stimato in circa mille euro al giorno. L'uomo è accusato anche di estorsione nei confronti di un cliente disabile, un uomo di 36 anni che la primavera scorsa era andato nel centro per un massaggio 'particolare', quello che nel tariffario è definito 'romantico' e costa 50 euro. Dopo la prestazione sessuale, che il cliente effettivamente si aspettava, gli è stato chiesto un pagamento extra di altri 20 euro. Alle sue proteste e nonostante la sua disabilità, il 46enne lo avrebbe spintonato e costretto con la forza a dare gli altri soldi. L'uomo si è poi rivolto alla polizia, facendo scattare l'indagine.
Soli pochi mesi fa, per un caso analogo nei guai è finita la "dirigente" degli “Studi Olistici” di via Toscana e via Tosarelli a Villanova di Castenaso. Per la donna, cittadina albanese di 37 anni, venne disposto l'ordine di custodia cautelare per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il provvedimento,era scaturito da un’indagine che i Carabinieri aveva avviato, quando, all’apertura del centro olistico di Castenaso, tanti uomini, giovani e anziani, avevano cominciato a fare la spola per accedere al nuovo centro di massaggi antistress.
Anche altri centri massaggi cinesi della città, sono in passato finiti nel mirino per le prestazioni hot profuse tra le proprie mura. E' il caso del centro "Buonumore" e "New-style", che assoldava massaggiatrici instancabili e disponibili, lavoravano 12 ore al giorno, e con un piccolo extra gli habituè potevano beneficiare di performance più spinte'. Sul web girava il passaparola. Un blitz dei carabinieri aveva posto fine al 'parco giochi' dei suoi numerosi avventori
Nei guai due asiatici, ritenuti responsabili di favoreggiamento della prostituzione. Proponevano il massaggio 'romantico': prestazioni 'extra' dietro compenso. Un giro d'affari da migliaia di euro al mese. Un copione già visto in città
Sesso nei centri massaggi cinesi: sigilli al 'Buonumore' e 'New Style'
Un copione ormai già visto. All'apparenza era un semplice centro massaggi, in realtà l'attività avrebbe celato un vero e proprio giro di prostituzione. Così ieri è stato ordinato il sequestro preventivo per un centro benessere cinese, il 'Tokyo', di via Franco Bolognese, al Navile.
Ad operare la chiusura è stata la Polizia - sezione Squadra Mobile - al termine delle indagini coordinate dalla Procura felsinea. L'attività investigativa - annuncia la Squadra Mobile - ha portato due cittadini cinesi all'obbligo della presentazione quotidiana alla Polizia, poichè ritenuti responsabili di favoreggiamento della prostituzione aggravato e ai danni di diverse connazionali. Uno dei due uomini è considerato responsabile anche di estorsione aggravata.
A lavorare nella struttura erano almeno quattro ragazze, età media sui 35 anni, che sarebbero riuscite a garantire un giro d'affari stimato in circa mille euro al giorno. L'uomo è accusato anche di estorsione nei confronti di un cliente disabile, un uomo di 36 anni che la primavera scorsa era andato nel centro per un massaggio 'particolare', quello che nel tariffario è definito 'romantico' e costa 50 euro. Dopo la prestazione sessuale, che il cliente effettivamente si aspettava, gli è stato chiesto un pagamento extra di altri 20 euro. Alle sue proteste e nonostante la sua disabilità, il 46enne lo avrebbe spintonato e costretto con la forza a dare gli altri soldi. L'uomo si è poi rivolto alla polizia, facendo scattare l'indagine.
Soli pochi mesi fa, per un caso analogo nei guai è finita la "dirigente" degli “Studi Olistici” di via Toscana e via Tosarelli a Villanova di Castenaso. Per la donna, cittadina albanese di 37 anni, venne disposto l'ordine di custodia cautelare per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il provvedimento,era scaturito da un’indagine che i Carabinieri aveva avviato, quando, all’apertura del centro olistico di Castenaso, tanti uomini, giovani e anziani, avevano cominciato a fare la spola per accedere al nuovo centro di massaggi antistress.
Anche altri centri massaggi cinesi della città, sono in passato finiti nel mirino per le prestazioni hot profuse tra le proprie mura. E' il caso del centro "Buonumore" e "New-style", che assoldava massaggiatrici instancabili e disponibili, lavoravano 12 ore al giorno, e con un piccolo extra gli habituè potevano beneficiare di performance più spinte'. Sul web girava il passaparola. Un blitz dei carabinieri aveva posto fine al 'parco giochi' dei suoi numerosi avventori
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Dulo colpo alla plostituzione in Abluzzo
GIULIANOVA (TE) – La Squadra Mobile, nella mattinata odierna, nel corso di mirata attività volta a contrastare il fenomeno della prostituzione cinese in centri definiti di “Massaggi Orientali”, ha tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Teramo, WU Lifeng nato a Zhejiang l’1.12.1965 e residente in città, per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, con il conseguente sequestro di un centro massaggi.
Nell’ambito della medesima operazione sono stati altresì deferiti all’A.G. in stato di libertà, altre cinque persone (di cui quattro di etnìa cinese, tra cui due donne, ed un italiano), tutti responsabili del reato di favoreggiamento della prostituzione. Tra gli indagati risulta coinvolto anche un commercialista della zona con studio ad Alba Adriatica (TE), per il reato di favoreggiamento alla permanenza illegale delle cittadine cinesi che avevano utilizzato le false buste paga per il rinnovo del loro permesso di soggiorno.
Il predetto professionista, già attenzionato da questa Squadra Mobile durante il corso delle indagini, è lo stesso salito alla ribalta delle cronache nazionali per analoghi fatti a seguito della trasmissione televisiva dell’emittente Italia 1 “Le Iene”.
La complessa attività investigativa, supportata anche da accertamenti tecnici, oltre che da numerosi servizi di pedinamento ed appostamento, consentiva di accertare come le prestazioni fornite dal centro fossero debitamente pubblicate su giornalini specializzati, oltre che sulla rete internet.
Nell’ambito della medesima operazione, il Comune di Teramo, per aver riscontrato palesi violazioni dal punto di vista igienico-sanitario, con apposita ordinanza disponeva la chiusura e la conseguente cessazione dell’attività di un centro massaggi sito in città.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Teramo per ivi rimanere a disposizione dell’A.G..

GIULIANOVA (TE) – La Squadra Mobile, nella mattinata odierna, nel corso di mirata attività volta a contrastare il fenomeno della prostituzione cinese in centri definiti di “Massaggi Orientali”, ha tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Teramo, WU Lifeng nato a Zhejiang l’1.12.1965 e residente in città, per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, con il conseguente sequestro di un centro massaggi.
Nell’ambito della medesima operazione sono stati altresì deferiti all’A.G. in stato di libertà, altre cinque persone (di cui quattro di etnìa cinese, tra cui due donne, ed un italiano), tutti responsabili del reato di favoreggiamento della prostituzione. Tra gli indagati risulta coinvolto anche un commercialista della zona con studio ad Alba Adriatica (TE), per il reato di favoreggiamento alla permanenza illegale delle cittadine cinesi che avevano utilizzato le false buste paga per il rinnovo del loro permesso di soggiorno.
Il predetto professionista, già attenzionato da questa Squadra Mobile durante il corso delle indagini, è lo stesso salito alla ribalta delle cronache nazionali per analoghi fatti a seguito della trasmissione televisiva dell’emittente Italia 1 “Le Iene”.
La complessa attività investigativa, supportata anche da accertamenti tecnici, oltre che da numerosi servizi di pedinamento ed appostamento, consentiva di accertare come le prestazioni fornite dal centro fossero debitamente pubblicate su giornalini specializzati, oltre che sulla rete internet.
Nell’ambito della medesima operazione, il Comune di Teramo, per aver riscontrato palesi violazioni dal punto di vista igienico-sanitario, con apposita ordinanza disponeva la chiusura e la conseguente cessazione dell’attività di un centro massaggi sito in città.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Teramo per ivi rimanere a disposizione dell’A.G..

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Glande vittolia
Cattolica, centro massaggi con “extra finale”: tra i clienti professionisti e studenti
Il locale è stato sequestrato, il gestore è stato arrestato e una donna denuncia. E’ il quinto centro della provincia a cui i carabinieri hanno messo i sigilli nel giro di poco tempo
Riccione, sequestrato centro massaggi a luci rosse Riccione (Rimini); 12 gennaio 2014 - Nella nottata appena trascorsa, alle 2, i carabinieri di Cattolica hanno concluso una complessa attività d’indagine con l’arresto per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di C.H., 40enne cinese, domiciliato in Cattolica, nullafacente e la denuncia a piede libero di F.C., 40enne catanese ma residente in Riccione, con contestuale sequestro dell’esercizio commerciale.
L’attività d’indagine trae origine dalle segnalazioni degli abitanti della zona in cui si trova il centro massaggi. In particolare, si lamentava il fatto che dal mese di novembre, in concomitanza con l’apertura di quest’ultimo, si notava, ogni notte, il “via vai” di clienti esclusivamente di sesso maschile. La segnalazione ha insospettito i militari che, raccolti gli elementi utili al fine di accertarne la veridicità, nel mese di dicembre hanno avviato le indagini con costanti servizi di osservazione, pedinamento e controllo nonché l’attivazione di attività tecnica.
Ciò ha permesso di fermare ed identificare numerosi clienti (oltre 30 al giorno) che, in piena notte, si recavano nel locale per un massaggio rilassante. Tramite la meticolosa escussione di quest’ultimi, i carabinieri hanno scoperto che all’interno vi erano 3 dipendenti donne, di origine cinese, gestite da un concittadino di sesso maschile che stazionava all’altezza dell’entrata e che si occupava della raccolta del denaro. Con una modica cifra di 50 euro, si poteva usufruire dell’interno “pacchetto” con bagno in vasca idromassaggio, massaggio su lettino con oli profumati e, per chi desiderava l’extra, masturbazione finale. Dopodiché, al termine di tutto, i clienti si rivestivano e pagavano la prestazione per poi uscire.
Questa notte, all’arrivo dell’ennesimo cliente, i militari hanno atteso alcuni attimi per poi fare irruzione nel locale e cogliere i presenti durante la prestazione sessuale. Il gestore, C.H è statio arrestato e la donna è stata denunciata a piede libero in quanto, seppur non presente, risultava essere la titolare della licenza per poter aprire il centro e, consapevole della reale natura dell’esercizio commerciale, concedeva comunque il titolo autorizzativo. Il locale, invece, è stato sottoposto a sequestro penale. Tra i clienti, provenienti anche da fuori provincia, professionisti e studenti universitari.

Cattolica, centro massaggi con “extra finale”: tra i clienti professionisti e studenti
Il locale è stato sequestrato, il gestore è stato arrestato e una donna denuncia. E’ il quinto centro della provincia a cui i carabinieri hanno messo i sigilli nel giro di poco tempo
Riccione, sequestrato centro massaggi a luci rosse Riccione (Rimini); 12 gennaio 2014 - Nella nottata appena trascorsa, alle 2, i carabinieri di Cattolica hanno concluso una complessa attività d’indagine con l’arresto per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di C.H., 40enne cinese, domiciliato in Cattolica, nullafacente e la denuncia a piede libero di F.C., 40enne catanese ma residente in Riccione, con contestuale sequestro dell’esercizio commerciale.
L’attività d’indagine trae origine dalle segnalazioni degli abitanti della zona in cui si trova il centro massaggi. In particolare, si lamentava il fatto che dal mese di novembre, in concomitanza con l’apertura di quest’ultimo, si notava, ogni notte, il “via vai” di clienti esclusivamente di sesso maschile. La segnalazione ha insospettito i militari che, raccolti gli elementi utili al fine di accertarne la veridicità, nel mese di dicembre hanno avviato le indagini con costanti servizi di osservazione, pedinamento e controllo nonché l’attivazione di attività tecnica.
Ciò ha permesso di fermare ed identificare numerosi clienti (oltre 30 al giorno) che, in piena notte, si recavano nel locale per un massaggio rilassante. Tramite la meticolosa escussione di quest’ultimi, i carabinieri hanno scoperto che all’interno vi erano 3 dipendenti donne, di origine cinese, gestite da un concittadino di sesso maschile che stazionava all’altezza dell’entrata e che si occupava della raccolta del denaro. Con una modica cifra di 50 euro, si poteva usufruire dell’interno “pacchetto” con bagno in vasca idromassaggio, massaggio su lettino con oli profumati e, per chi desiderava l’extra, masturbazione finale. Dopodiché, al termine di tutto, i clienti si rivestivano e pagavano la prestazione per poi uscire.
Questa notte, all’arrivo dell’ennesimo cliente, i militari hanno atteso alcuni attimi per poi fare irruzione nel locale e cogliere i presenti durante la prestazione sessuale. Il gestore, C.H è statio arrestato e la donna è stata denunciata a piede libero in quanto, seppur non presente, risultava essere la titolare della licenza per poter aprire il centro e, consapevole della reale natura dell’esercizio commerciale, concedeva comunque il titolo autorizzativo. Il locale, invece, è stato sottoposto a sequestro penale. Tra i clienti, provenienti anche da fuori provincia, professionisti e studenti universitari.

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Pelchè essele semple calabinieli a fingelsi clienti?
Codogno, chiusa la casa “a luci rosse”
(28 gennaio 2014)
Andava avanti da circa un anno l’attività di prostituzione scoperta dai carabinieri a Codogno in un appartamento di via Belloni; l'abitazione era stata affittata da una 32enne cinese residente a Reggio Emilia, che la dava in uso a donne asiatiche e chiedeva in cambio la metà di ciò che guadagnavano vendendo il proprio corpo.
I carabinieri della Stazione di Codogno, coordinati dal maresciallo Valter Pescarmona, hanno prima preso appuntamento telefonico tramite un inserzione sul giornale, fingendosi dei clienti, quindi sono entrati nella casa. L’abitazione è stata chiusa e sottoposta a sequestro, affidata al proprietario che è risultato estraneo al reato. La 32enne cinese è stata invece deferita alla Procura della Repubblica di Lodi per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Codogno, chiusa la casa “a luci rosse”
(28 gennaio 2014)
Andava avanti da circa un anno l’attività di prostituzione scoperta dai carabinieri a Codogno in un appartamento di via Belloni; l'abitazione era stata affittata da una 32enne cinese residente a Reggio Emilia, che la dava in uso a donne asiatiche e chiedeva in cambio la metà di ciò che guadagnavano vendendo il proprio corpo.
I carabinieri della Stazione di Codogno, coordinati dal maresciallo Valter Pescarmona, hanno prima preso appuntamento telefonico tramite un inserzione sul giornale, fingendosi dei clienti, quindi sono entrati nella casa. L’abitazione è stata chiusa e sottoposta a sequestro, affidata al proprietario che è risultato estraneo al reato. La 32enne cinese è stata invece deferita alla Procura della Repubblica di Lodi per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
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