(OT) Vita da single

[Madrugada]

Sì, Roberto, mi rivolgevo a te. Passi il robottino (che comunque pare non pulisca poi così bene, soprattutto negli angoli), ma la lavanderia e la gastronomia richiedono un budget più oneroso. Io non ho manco la lavastoviglie, poi, sono un caso a parte, lo so.
P.S. Per ottenere il bianco-che-più-bianco-non-si-può basta un po' di bicarbonato di sodio.

Per cominciare da qualcosa che non c'entra un cazzo, mi hai appena fatto venire un'idea per l'avatar... Detto questo, alla fine lavanderia e gastronomia non devono essere la regola, ma l'ultima spiaggia di quella giornata che ti è andata così male che non hai voglia di fare un cazzo.

Felice di averti ispirato per lava-tar. Nelle mie giornate no, né lavatrice né gastronomia. Una passeggiata in centro, un aperitivo molto alcolico con cena ancor più alcolica con un amico. E poi libero spazio alla fantasia.

[vertigoblu]

due volte a settimana, mentre fa i piatti.

fixed

era in risposta al plurale di scb(Ma ogni tanto le trombi anche?)

fixed 2.0

La ggente non ti capiscono

la gggente sono cattivi (cit)

[Paperinik]

Mi sento un pochino afflitto, come sempre quando cade un'illusione. Non rientro negli interessi della cavalla della palestra, ma sarebbe stato clamoroso il contrario..oggi ho avuto la sensazione che non mi cagasse di striscio, e così tutte le altre della sala. Un mese che sono lì e non parlo con nessuno, non è certo un problema per me, ma mi ha dato da pensare.
Anni fa avevo una vecchia TV a tubo catodico, le volte che si rompeva la portato ad aggiustare da un tizio. Costui riparava tv, aveva un'età attorno ai 45 anni e viveva in casa di sua madre, le volte che lo vedevo era sempre vestito tipo in pigiama...delle volte ci ho fatto 2 chiacchiere sulle migliori tv per poi passare a discorsi sul consumismo, e mi sembrava una persona intelligente...ma era solo. Ogni tanto penso a lui e in lui rivedo un me futuro.
A 30 anni comincio a sentirmi solo. Anche anni fa mi sentivo solo, ma allora era quel senso di solitudine adolescenziale, un po' melanconico e sostanzialmente innocuo. Dopo anni passati in un eremo, trovarmi in una palestra piena di fighette varie che manco mi cagano di striscio mi ha trasportato in quella solitudine adulta dove i treni sono passati ed io ero come quell'immagine dello scheletro su una panchina di una stazione ferroviaria, pieno di ragnatele. Forse ci vorrebbe qualcuna nella mia vita, ma escluse madre e mia sorella nessun'altra donna è mai entrata nella mia vita. Sono demodé, non sono uno per tutte e non ho molta fiducia che qualcuna possa anche solo volermi bene.
Adesso sembra il tempo delle illusioni, degli appigli a cui aggrapparsi, per viaggiare perlomeno con la fantasia, per consolarsi..la commessa, che non so se rivedrò, e magari anche lì ho frainteso tutto..la vecchia amica al centro commerciale...non so se mai la contatterò, dopo 15 anni non sarei all'altezza del suo ricordo..ma potrei lavorarci...
Sono circondato da coppie che fanno schifo al cazzo..quell'idiota di mia sorella e quel profugo..gente che si conosce tramite agenzie...gente che raccatta altra gente per non star sola...meglio soli che in quella maniera? Non lo so più...

[tiffany rayne]

Che rottura quelli che ti vogliono fare compagnia per forza.

[Pensiero Dominante]

Mi sento un pochino afflitto, come sempre quando cade un'illusione. Non rientro negli interessi della cavalla della palestra, ma sarebbe stato clamoroso il contrario..oggi ho avuto la sensazione che non mi cagasse di striscio, e così tutte le altre della sala. Un mese che sono lì e non parlo con nessuno, non è certo un problema per me, ma mi ha dato da pensare.
Anni fa avevo una vecchia TV a tubo catodico, le volte che si rompeva la portato ad aggiustare da un tizio. Costui riparava tv, aveva un'età attorno ai 45 anni e viveva in casa di sua madre, le volte che lo vedevo era sempre vestito tipo in pigiama...delle volte ci ho fatto 2 chiacchiere sulle migliori tv per poi passare a discorsi sul consumismo, e mi sembrava una persona intelligente...ma era solo. Ogni tanto penso a lui e in lui rivedo un me futuro.
A 30 anni comincio a sentirmi solo. Anche anni fa mi sentivo solo, ma allora era quel senso di solitudine adolescenziale, un po' melanconico e sostanzialmente innocuo. Dopo anni passati in un eremo, trovarmi in una palestra piena di fighette varie che manco mi cagano di striscio mi ha trasportato in quella solitudine adulta dove i treni sono passati ed io ero come quell'immagine dello scheletro su una panchina di una stazione ferroviaria, pieno di ragnatele. Forse ci vorrebbe qualcuna nella mia vita, ma escluse madre e mia sorella nessun'altra donna è mai entrata nella mia vita. Sono demodé, non sono uno per tutte e non ho molta fiducia che qualcuna possa anche solo volermi bene.
Adesso sembra il tempo delle illusioni, degli appigli a cui aggrapparsi, per viaggiare perlomeno con la fantasia, per consolarsi..la commessa, che non so se rivedrò, e magari anche lì ho frainteso tutto..la vecchia amica al centro commerciale...non so se mai la contatterò, dopo 15 anni non sarei all'altezza del suo ricordo..ma potrei lavorarci...
Sono circondato da coppie che fanno schifo al cazzo..quell'idiota di mia sorella e quel profugo..gente che si conosce tramite agenzie...gente che raccatta altra gente per non star sola...meglio soli che in quella maniera? Non lo so più...

Bel post, davvero. Ti consiglio di perseverare con la palestra, o con un qualche altro genere di sport, perché un pò di attività fisica è imprescindibile per il proprio benessere psicofisico. Al tempo stesso però, se dal punto di vista relazionale la cosa non dà i risultati sperati, incomincerei, se fossi in te, a prendere seriamente in considerazione anche l'iscrizione a una scuola di ballo. Lo so, è una terapia dura e dolorosa , ma indiscutibilmente , in quanto alla possibilità di frequentazioni femminili, offre possibilità notevolmente superiori rispetto alla palestra.

[Roberto Melone]

Mi sento un pochino afflitto, come sempre quando cade un'illusione. Non rientro negli interessi della cavalla della palestra, ma sarebbe stato clamoroso il contrario..oggi ho avuto la sensazione che non mi cagasse di striscio, e così tutte le altre della sala. Un mese che sono lì e non parlo con nessuno, non è certo un problema per me, ma mi ha dato da pensare.
Anni fa avevo una vecchia TV a tubo catodico, le volte che si rompeva la portato ad aggiustare da un tizio. Costui riparava tv, aveva un'età attorno ai 45 anni e viveva in casa di sua madre, le volte che lo vedevo era sempre vestito tipo in pigiama...delle volte ci ho fatto 2 chiacchiere sulle migliori tv per poi passare a discorsi sul consumismo, e mi sembrava una persona intelligente...ma era solo. Ogni tanto penso a lui e in lui rivedo un me futuro.
A 30 anni comincio a sentirmi solo. Anche anni fa mi sentivo solo, ma allora era quel senso di solitudine adolescenziale, un po' melanconico e sostanzialmente innocuo. Dopo anni passati in un eremo, trovarmi in una palestra piena di fighette varie che manco mi cagano di striscio mi ha trasportato in quella solitudine adulta dove i treni sono passati ed io ero come quell'immagine dello scheletro su una panchina di una stazione ferroviaria, pieno di ragnatele. Forse ci vorrebbe qualcuna nella mia vita, ma escluse madre e mia sorella nessun'altra donna è mai entrata nella mia vita. Sono demodé, non sono uno per tutte e non ho molta fiducia che qualcuna possa anche solo volermi bene.
Adesso sembra il tempo delle illusioni, degli appigli a cui aggrapparsi, per viaggiare perlomeno con la fantasia, per consolarsi..la commessa, che non so se rivedrò, e magari anche lì ho frainteso tutto..la vecchia amica al centro commerciale...non so se mai la contatterò, dopo 15 anni non sarei all'altezza del suo ricordo..ma potrei lavorarci...
Sono circondato da coppie che fanno schifo al cazzo..quell'idiota di mia sorella e quel profugo..gente che si conosce tramite agenzie...gente che raccatta altra gente per non star sola...meglio soli che in quella maniera? Non lo so più...

Talvolta ci si può sentire molto soli anche in mezzo ad una folla, ed è quel tipo di solitudine che ti fa male, ti entra dentro come una lama gelida...

[kneissl]

Mi sento un pochino afflitto, come sempre quando cade un'illusione. Non rientro negli interessi della cavalla della palestra, ma sarebbe stato clamoroso il contrario..oggi ho avuto la sensazione che non mi cagasse di striscio, e così tutte le altre della sala. Un mese che sono lì e non parlo con nessuno, non è certo un problema per me, ma mi ha dato da pensare.
Anni fa avevo una vecchia TV a tubo catodico, le volte che si rompeva la portato ad aggiustare da un tizio. Costui riparava tv, aveva un'età attorno ai 45 anni e viveva in casa di sua madre, le volte che lo vedevo era sempre vestito tipo in pigiama...delle volte ci ho fatto 2 chiacchiere sulle migliori tv per poi passare a discorsi sul consumismo, e mi sembrava una persona intelligente...ma era solo. Ogni tanto penso a lui e in lui rivedo un me futuro.
A 30 anni comincio a sentirmi solo. Anche anni fa mi sentivo solo, ma allora era quel senso di solitudine adolescenziale, un po' melanconico e sostanzialmente innocuo. Dopo anni passati in un eremo, trovarmi in una palestra piena di fighette varie che manco mi cagano di striscio mi ha trasportato in quella solitudine adulta dove i treni sono passati ed io ero come quell'immagine dello scheletro su una panchina di una stazione ferroviaria, pieno di ragnatele. Forse ci vorrebbe qualcuna nella mia vita, ma escluse madre e mia sorella nessun'altra donna è mai entrata nella mia vita. Sono demodé, non sono uno per tutte e non ho molta fiducia che qualcuna possa anche solo volermi bene.
Adesso sembra il tempo delle illusioni, degli appigli a cui aggrapparsi, per viaggiare perlomeno con la fantasia, per consolarsi..la commessa, che non so se rivedrò, e magari anche lì ho frainteso tutto..la vecchia amica al centro commerciale...non so se mai la contatterò, dopo 15 anni non sarei all'altezza del suo ricordo..ma potrei lavorarci...
Sono circondato da coppie che fanno schifo al cazzo..quell'idiota di mia sorella e quel profugo..gente che si conosce tramite agenzie...gente che raccatta altra gente per non star sola...meglio soli che in quella maniera? Non lo so più...

Se ti consola, ho passato cinque anni in palestra senza mai scambiare una sola parola con nessuna...

[CianBellano]

Mi sento un pochino afflitto, come sempre quando cade un'illusione. Non rientro negli interessi della cavalla della palestra, ma sarebbe stato clamoroso il contrario..oggi ho avuto la sensazione che non mi cagasse di striscio, e così tutte le altre della sala. Un mese che sono lì e non parlo con nessuno, non è certo un problema per me, ma mi ha dato da pensare.
Anni fa avevo una vecchia TV a tubo catodico, le volte che si rompeva la portato ad aggiustare da un tizio. Costui riparava tv, aveva un'età attorno ai 45 anni e viveva in casa di sua madre, le volte che lo vedevo era sempre vestito tipo in pigiama...delle volte ci ho fatto 2 chiacchiere sulle migliori tv per poi passare a discorsi sul consumismo, e mi sembrava una persona intelligente...ma era solo. Ogni tanto penso a lui e in lui rivedo un me futuro.
A 30 anni comincio a sentirmi solo. Anche anni fa mi sentivo solo, ma allora era quel senso di solitudine adolescenziale, un po' melanconico e sostanzialmente innocuo. Dopo anni passati in un eremo, trovarmi in una palestra piena di fighette varie che manco mi cagano di striscio mi ha trasportato in quella solitudine adulta dove i treni sono passati ed io ero come quell'immagine dello scheletro su una panchina di una stazione ferroviaria, pieno di ragnatele. Forse ci vorrebbe qualcuna nella mia vita, ma escluse madre e mia sorella nessun'altra donna è mai entrata nella mia vita. Sono demodé, non sono uno per tutte e non ho molta fiducia che qualcuna possa anche solo volermi bene.
Adesso sembra il tempo delle illusioni, degli appigli a cui aggrapparsi, per viaggiare perlomeno con la fantasia, per consolarsi..la commessa, che non so se rivedrò, e magari anche lì ho frainteso tutto..la vecchia amica al centro commerciale...non so se mai la contatterò, dopo 15 anni non sarei all'altezza del suo ricordo..ma potrei lavorarci...
Sono circondato da coppie che fanno schifo al cazzo..quell'idiota di mia sorella e quel profugo..gente che si conosce tramite agenzie...gente che raccatta altra gente per non star sola...meglio soli che in quella maniera? Non lo so più...

Hai mai avuto un post quotato quattro volte di seguito? Ma lo vedi che un po' sei figo sotto sotto?

[fender]

è quel "sotto sotto" che lo frena....

[tiffany rayne]

Che tristezza, ecco un pochino di mordace spirito toscano per risollevare il clima.

[TD]

Sono circondato da coppie che fanno schifo al cazzo..quell'idiota di mia sorella e quel profugo..gente che si conosce tramite agenzie...gente che raccatta altra gente per non star sola...meglio soli che in quella maniera? Non lo so più...

per quel che può valere meglio soli

[dboon]

[monteur]

Mi sento un pochino afflitto, come sempre quando cade un'illusione. Non rientro negli interessi della cavalla della palestra, ma sarebbe stato clamoroso il contrario..oggi ho avuto la sensazione che non mi cagasse di striscio, e così tutte le altre della sala. Un mese che sono lì e non parlo con nessuno, non è certo un problema per me, ma mi ha dato da pensare.
Anni fa avevo una vecchia TV a tubo catodico, le volte che si rompeva la portato ad aggiustare da un tizio. Costui riparava tv, aveva un'età attorno ai 45 anni e viveva in casa di sua madre, le volte che lo vedevo era sempre vestito tipo in pigiama...delle volte ci ho fatto 2 chiacchiere sulle migliori tv per poi passare a discorsi sul consumismo, e mi sembrava una persona intelligente...ma era solo. Ogni tanto penso a lui e in lui rivedo un me futuro.
A 30 anni comincio a sentirmi solo. Anche anni fa mi sentivo solo, ma allora era quel senso di solitudine adolescenziale, un po' melanconico e sostanzialmente innocuo. Dopo anni passati in un eremo, trovarmi in una palestra piena di fighette varie che manco mi cagano di striscio mi ha trasportato in quella solitudine adulta dove i treni sono passati ed io ero come quell'immagine dello scheletro su una panchina di una stazione ferroviaria, pieno di ragnatele. Forse ci vorrebbe qualcuna nella mia vita, ma escluse madre e mia sorella nessun'altra donna è mai entrata nella mia vita. Sono demodé, non sono uno per tutte e non ho molta fiducia che qualcuna possa anche solo volermi bene.
Adesso sembra il tempo delle illusioni, degli appigli a cui aggrapparsi, per viaggiare perlomeno con la fantasia, per consolarsi..la commessa, che non so se rivedrò, e magari anche lì ho frainteso tutto..la vecchia amica al centro commerciale...non so se mai la contatterò, dopo 15 anni non sarei all'altezza del suo ricordo..ma potrei lavorarci...
Sono circondato da coppie che fanno schifo al cazzo..quell'idiota di mia sorella e quel profugo..gente che si conosce tramite agenzie...gente che raccatta altra gente per non star sola...meglio soli che in quella maniera? Non lo so più...

vedi anche io sono più o meno nella tua situazione ma la affronto completamente in modo diverso, ovvero nn mi lascio andare a depressione e reagisco con rabbia. pazienza è andata così , ma non esiste che io mi debba lasciare andare dopo tutto quello che ho passato

[Vasco Rossi]

Mi sento un pochino afflitto, come sempre quando cade un'illusione. Non rientro negli interessi della cavalla della palestra, ma sarebbe stato clamoroso il contrario..oggi ho avuto la sensazione che non mi cagasse di striscio, e così tutte le altre della sala. Un mese che sono lì e non parlo con nessuno, non è certo un problema per me, ma mi ha dato da pensare.
Anni fa avevo una vecchia TV a tubo catodico, le volte che si rompeva la portato ad aggiustare da un tizio. Costui riparava tv, aveva un'età attorno ai 45 anni e viveva in casa di sua madre, le volte che lo vedevo era sempre vestito tipo in pigiama...delle volte ci ho fatto 2 chiacchiere sulle migliori tv per poi passare a discorsi sul consumismo, e mi sembrava una persona intelligente...ma era solo. Ogni tanto penso a lui e in lui rivedo un me futuro.
A 30 anni comincio a sentirmi solo. Anche anni fa mi sentivo solo, ma allora era quel senso di solitudine adolescenziale, un po' melanconico e sostanzialmente innocuo. Dopo anni passati in un eremo, trovarmi in una palestra piena di fighette varie che manco mi cagano di striscio mi ha trasportato in quella solitudine adulta dove i treni sono passati ed io ero come quell'immagine dello scheletro su una panchina di una stazione ferroviaria, pieno di ragnatele. Forse ci vorrebbe qualcuna nella mia vita, ma escluse madre e mia sorella nessun'altra donna è mai entrata nella mia vita. Sono demodé, non sono uno per tutte e non ho molta fiducia che qualcuna possa anche solo volermi bene.
Adesso sembra il tempo delle illusioni, degli appigli a cui aggrapparsi, per viaggiare perlomeno con la fantasia, per consolarsi..la commessa, che non so se rivedrò, e magari anche lì ho frainteso tutto..la vecchia amica al centro commerciale...non so se mai la contatterò, dopo 15 anni non sarei all'altezza del suo ricordo..ma potrei lavorarci...
Sono circondato da coppie che fanno schifo al cazzo..quell'idiota di mia sorella e quel profugo..gente che si conosce tramite agenzie...gente che raccatta altra gente per non star sola...meglio soli che in quella maniera? Non lo so più...

un consiglio: non attaccarti alla cavalla, prova una preda più accessibile visto che non sei un tipo alla page, inizia con gradualità

la solitudine over 30 è dura....forse è meglio male accompagnati

[gi.kappa.]

[Scopri]Spoiler

Mi sento un pochino afflitto, come sempre quando cade un'illusione. Non rientro negli interessi della cavalla della palestra, ma sarebbe stato clamoroso il contrario..oggi ho avuto la sensazione che non mi cagasse di striscio, e così tutte le altre della sala. Un mese che sono lì e non parlo con nessuno, non è certo un problema per me, ma mi ha dato da pensare.
Anni fa avevo una vecchia TV a tubo catodico, le volte che si rompeva la portato ad aggiustare da un tizio. Costui riparava tv, aveva un'età attorno ai 45 anni e viveva in casa di sua madre, le volte che lo vedevo era sempre vestito tipo in pigiama...delle volte ci ho fatto 2 chiacchiere sulle migliori tv per poi passare a discorsi sul consumismo, e mi sembrava una persona intelligente...ma era solo. Ogni tanto penso a lui e in lui rivedo un me futuro.
A 30 anni comincio a sentirmi solo. Anche anni fa mi sentivo solo, ma allora era quel senso di solitudine adolescenziale, un po' melanconico e sostanzialmente innocuo. Dopo anni passati in un eremo, trovarmi in una palestra piena di fighette varie che manco mi cagano di striscio mi ha trasportato in quella solitudine adulta dove i treni sono passati ed io ero come quell'immagine dello scheletro su una panchina di una stazione ferroviaria, pieno di ragnatele. Forse ci vorrebbe qualcuna nella mia vita, ma escluse madre e mia sorella nessun'altra donna è mai entrata nella mia vita. Sono demodé, non sono uno per tutte e non ho molta fiducia che qualcuna possa anche solo volermi bene.
Adesso sembra il tempo delle illusioni, degli appigli a cui aggrapparsi, per viaggiare perlomeno con la fantasia, per consolarsi..la commessa, che non so se rivedrò, e magari anche lì ho frainteso tutto..la vecchia amica al centro commerciale...non so se mai la contatterò, dopo 15 anni non sarei all'altezza del suo ricordo..ma potrei lavorarci...
Sono circondato da coppie che fanno schifo al cazzo..quell'idiota di mia sorella e quel profugo..gente che si conosce tramite agenzie...gente che raccatta altra gente per non star sola...meglio soli che in quella maniera? Non lo so più...

Posso fare il filosofo da stazione termini e dire come la vedo io? (Se è no in partenza evito di scrivere e mi risparmi un po' di tempo)