queso topic sta diventando un mix tra Che fine ha fatto Priebke Jane? ed I cazzi dei forumisti part. 2

non ditelo a Wardog, che poi mi scapizza di mazzate
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Ci proverò.lider maximo ha scritto:
Ancora non hai capito di dove sono?
Basta leggere per bene tuuuutti i miei messaggi, e solo dopo scoprirai l'arcano....non è molto difficile!!!![]()
Fine della Storia.
auguriscb ha scritto:Ci proverò.lider maximo ha scritto:
Ancora non hai capito di dove sono?
Basta leggere per bene tuuuutti i miei messaggi, e solo dopo scoprirai l'arcano....non è molto difficile!!!![]()
Fine della Storia.
Mi sembri CelentanoAntonchik ha scritto:Sei forte a scrivere, complimenti
Concordo, sarà l'effetto della regressione dovuta al confronto con WARDOGscb ha scritto:Mi sembri CelentanoAntonchik ha scritto:Sei forte a scrivere, complimenti
Queste le parole dell'Avvocato Paolo Giachini, dopo che si è trovata la soluzione per la vicenda Priebke, e il suo relativo seppellimento."Non ci siamo fatti mettere i piedi in testa né dalle autorità né dalla comunità ebraica. La famiglia di Priebke ha avuto quel che le spettava, il rispetto della salma che anche nei Paesi incivili è garantito, e il diritto alla pratica religiosa. Abbiamo ottenuto quel che volevamo dopo una settimana di tentativi di prevaricazione".
Diamo ora un volto a questo grande personaggio.La comunità ebraica - prosegue Giachini - voleva fargli fare la fine di Bin Laden, con le ceneri disperse in mare, per non creare un luogo di pellegrinaggio, hanno detto. Invece chi vorrà potrà rendere omaggio a una figura diventata simbolo di dignità, libertà e sopportazione umana".
La Noia Naia di WARDOGWARDOG ha scritto:Non si e' neri o rossi, un po' dappertutto, si e' un po' lo yn e lo yang. I comunisti della mia era adolescenziale, erano bellocci avevano le meglio fighe e le piu' troie,
c'era chi si atteggiava a comunista imparando a memoria gli scampoli di ricordi della generazione prima della mia, che qualcosa l'aveva fatta, ma se non era belloccio, non scopava uguale.
Gia finito era il tempo in cui potevi anche NON SEMBRARE, ti bastava mao o evola in tasca. Con cognizione di causa, e un po' di carisma, magari una riccia con gli occhi di sogno capitava anche a te.
Si cominciava timidamente ad affacciare l'evanescente ombra di quello che sarebbe venuto dopo, e avrebbe spazzato via qualsiasi tensione, qualsiasi intelligenza che seppur deviata, sempre intelligenza era.
Cosi', fui allevato nel grembo di una fascisteria di ripiego, laddove il posto dell'estetica poteva esser preso dalla forza, e in parte dalla violenza, anche se e' una parola grossa, perche' la violenza a quel tempo non la vidi mai, al limite qualche scaramuccia ma di poco conto.
Ma l'estetica dell'ordine, in un disadattato morale fa la stessa presa dell'ordinato caos.
Spesso e' solo un tiro ai dadi, come in molte cose della vita.
Figlio di un padre invisibile, e di Ecate, sentivo il bisogno di una direzione.
Militari non si nasce,
si diventa per avere una famiglia, laddove la famiglia non v'è.
Tutto il resto e' relativo.
Fui uno dei pochi che brigo' per partire PRIMA alla leva, e figlio di mia madre la leva la trascorsi ridendo.
Se sei figlio di mia madre, niente e' troppo duro, e le ispezioni di un Tenente poca cosa sono a confronto di un bellissimo sopracciglio alzato in segno di disapprovazione.
L'unica volta che vidi mia madre fiera fu' quando mi vide la granata con i pugnali incrociati sul petto, o quando tornavo a casa con il coltello nell'anfibio fuori ordinanza e il berretto rosso.
Eppure lei era comunista, e litigava con mio padre, di fronte alle immagini fane' di tribuna politica, immensa nel suo rigore, splendido contenitore di protagonisti, a confronto del nulla berciante. Del bla bla.
Ma esser madre d'un militare e' come esser madre di un medico, o di un ingegnere, per una figlia della guerra che nascondeva il formaggio sotto il letto da bimba, si sa mai quel che puo' capitare.
Prima d'esser comunista era madre. Eppure mio padre, che aveva il portachiavi di mussolini, fu lui che pianse quando telefonai da Pisa, "perche' la ti cambieranno, e sarai un fascista".
Ma l'ordine non c'era, c'era L'Italia, quella brutta.
Quella dei tenentini figli di, e nipoti di, di un esercito sudamericano fatto di caserme che odoravano di vecchio e varechina, di escrementi e di pianto, c'erano i dialetti calabresi di ragazzi che pulivano i cessi incrostati di merda, le buste di plastica ai piedi nella doccia.
Le lacrime silenti di chi di notte veniva svegliato dai gavettoni di merda.
Io ci stavo a pennello, ero come ORO.
Per loro.
Ma loro eran come li vedevo, non come li immaginavo.
Uomini troppo bassi che avevano bisogno di cappelli grandi, per sembrare piu' alti.
Feci domanda per le forze speciali, e si misero a ridere, dove vuoi andare con quegli occhiali, e con cio' che hai al viso? Pero' stai con noi, farai carriera, sai scrivere, sei forte e violento, e sei alto.
Firmai dove dovevo firmare, e me ne andai, da Sergente.
Continuavo a vedere gli amici Neri, che diventavano grigi, prima del tempo.
Dovunque caste, anche fra i neri, non servivan libretti in tasca, ma la fresca e la bamba, e potevi chiavare una riccia, con occhi stupendi.
Avevo lasciato la divisa, ma le vedevo tutte intorno a me. I gradi le targhette sugli abiti, non si salutava con la mano, ma quando passavano gli ingegneri o i primari, le teste s'abbassavano. Cambiano le divise, ma il mondo rimaneva una caserma.
Non e' il fascismo o altro uno stato d'animo, o un ideologia, e' che cerchi qualcosa, e vuoi aiuto per ottenerla, perche' da solo sai che non ce la farai mai.
Ma io che cazzo faccio, senza nessun libretto in tasca, senza esser figlio di nobili, e senza manco occhi o dei denti perfetti?
Faccio come tutti, vesto una divisa.
E' il mio corpo.
L'Avana - Il governo cubano avvierà un piano mirato a eliminare il doppio sistema monetario in vigore sull'isola, ma non è chiaro con quale scadenza saranno apportate le modifiche né quale sarà la loro portata. Il governo, riporta il giornale ufficiale Granma, introdurrà le riforme gradualmente.
Il presidente Raul Castro aveva detto nei mesi scorsi che il governo deve abbandonare l'attuale sistema monetario, che prevede l'uso di due monete: il peso cubano, utilizzato soprattutto per pagare stipendi e pensioni nel settore pubblico, e il peso cubano convertibile, usato dai turisti, ma anche dai cubani per pagare benzina, ristoranti, alberghi e la maggior parte dei prodotti d'importazione. Il peso cubano, che vale circa 5 centesimi di dollaro, non può essere convertito direttamente in valute straniere. Il peso cubano convertibile ha un rapporto fisso con il dollaro statunitense di un peso per 1,08 dollaro.