[O.T.] Il Toro

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amoidoors69
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Re: [O.T.] Il Toro

#676 Messaggio da amoidoors69 »

Chievo-Torino 1-1

Rispetto a pochi giorni fa contro il Genoa, il Toro a Verona contro il Chievo gioca e si salva con una giornata d’anticipo grazie ad un pareggio arrivato grazie ad un rigore realizzato da Alessio Cerci. Una partita che i ragazzi di Ventura avrebbero meritato di vincere ripensando solo alle 4–5 parate di Puggioni che più volte si è superato sui tiri di Cerci, Basha, Di Cesare, Brighi. Un pareggio che va stretto ai granata visto che, a parte i primi 10 minuti dove viaggiavano a marce ridotte e in stato confusionale, per almeno 35 minuti del primo tempo e per 22 minuti del secondo hanno cercato con più voglia la vittoria,contro un Chievo che ha fatto davvero poco. Gillet a parte un paio di uscite alte e due parate facili da tiri centrali ha praticamente lasciato bianchi i suoi guantoni. Di altro colore sono invece quelli del portiere veronese che si è esibito più volte in interventi decisivi.
Per la seconda volta consecutiva Ventura si è affidato ad un modulo di copertura difensiva rinnegando il suo credo calcistico votato all’attacco, con due punte e due esterni alti. Il risultato si è visto, il Toro non ha perso con tre centrali e praticamente 5 giocatori sulla linea di centrocampo (Masiello e Darmian a scalare) e due punte Cerci e Barreto. Non si è visto un bel gioco, visto che i granata non hanno mai praticato questo sistema per tutta la stagione e quindi non hanno nel loro dna tali ingranaggi, soprattutto perché questo Toro non ha gli interpreti giusti. Per giocare a tre a centrocampo manca un vero regista che sappia dare geometrie ma anche inventare assist per le punte. Ieri contro il Chievo Cerci doveva fare ‘il boia e l’impiccato’ ovvero andare a giocarsi la palla a centrocampo e inventare per se stesso e per le avanzate degli altri compagni possibili servizi gol. Spesso Barreto si è cosi trovato isolato senza il sostegno di un compagno di reparto e praticamente il Toro ha giocato senza una vera linea offensiva. Nonostante ciò c’è da timbrare la prestazione dei giocatori che hanno sopperito alla mancanza di abitudine per questo modulo con volontà e caparbietà nel cercare il gol vittoria. Poi dopo 77 minuti la partita ha preso la strada del pareggio con entrambe le squadre a giochicchiare ‘estivamente’. Diventa difficile improvvisare un modello di gioco e portare i giocatori,abituati a giocare sugli esterni alti e da questi far nascere ‘azioni gol’ ( non i gol) per tutta la stagione, a far gioco per linee verticali con qualche puntata di Darmian, Basha e Masiello sulle fasce. Le occasioni sono nate da azioni corali ma di certo non con un bel gioco.
Adesso si deve voltare pagina. La salvezza è arrivata in anticipo è l’ora di giocare su altri tavoli quelli del mercato per rinforzare la squadra e dare a mister Ventura giocatori di qualità se si vuol davvero costruire un Toro in grado di stabilizzarsi per la prossima stagione nella parte sinistra della classifica. Riscattare Cerci, Barreto, Basha, Darmian e Glik sono obiettivi primari cosi come acquistare quei giocatori tenuti sin’ora sotto osservazione da Zavagno in Argentina senza dimenticare ciò che può arrivare dal mercato interno e europeo.
Le voci su una possibile partenza di Ventura potrebbero essere veritiere e verificarsi solo se la società granata non desse il via ad una vera campagna di rafforzamento qualitativo. Ventura non dimentichiamolo ha portato il Toro in serie A e lo ha confermato nella massima serie con una rosa fatta da 11 esordienti in A ( Ogbonna aveva fatto solo 6 mesi in A), di cui tre in pianta stabile ( Darmian, Glik, Ogbonna), due che hanno giocato sovente (Basha e D’Ambrosio), uno (Stevanovic) che ha iniziato bene la stagione per poi perdersi malgrado le sue potenzialità, Di Cesare che ha fatto qualche apparizione poi Jonathas arrivato a gennaio e regalando qualche gol, mentre gli altri ( Diop, Menga e Bakic) non hanno praticamente mai visto il campo eccetto i primi due per pochissimi minuti. Quando su un organico di 25 giocatori il 50% è composto da esordienti la salvezza è un ottimo risultato, soprattutto se la stagione è stata condita anche dal bel gioco. Se poi ricordiamo che a inizio stagione e fino a gennaio gli esordienti erano molti di più nel Toro (Sgrigna, Migliorini, Sansone, Suciu, Verdi, Gomis) allora la stagione di Ventura può considerarsi positiva anche se non perfetta. Anche il mister avrà commesso errori, magari insistendo troppo per tutti i 90 minuti su un modulo a due centrocampisti troppo dispendioso di energie, senza mai cambiare in corso la linea di centrocampo rinforzandola con un innesto, ma non dobbiamo nemmeno dimenticare che a Ventura nel momento cruciale della stagione è venuta a mancare una pedina fondamentale come Brighi. Spiace solo che Diop, Bakic e Menga siano rimasti al palo per tutta la stagione, questo si che è un vero peccato

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Re: [O.T.] Il Toro

#677 Messaggio da amoidoors69 »

19/05/2013

Grazie Rolando !!!


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Re: [O.T.] Il Toro

#678 Messaggio da amoidoors69 »

Torino - Catania 2-2
L'ultimo del 'Capitano' per il pareggio contro il Catania


Adiós hombre Bianchi, adiós capitano granata, adiós hombre dal cuore granata. Tutto lo stadio in piedi al giro d’addio di Rolando Bianchi, tutti ad applaudire “Rolly” all’ultima partita vestita nel granata del Toro. Si è conclusa la sua avventura contro il Catania di Maran, ed è finita regalando al Toro ancora un punto, con il suo gol del pareggio, evitando così una sconfitta al’ultima giornata di campionato. Undici gol porta in dote in questo campionato, una doppia cifra che la dice lunga su cos’è e cosa ha dato Bianchi al Toro, sebbene schierato in un ruolo da centravanti di movimento di certo non suo. Settantasette i gol complessivi in maglia granata, non pochi. Sicuramente il centravanti granata è un uomo che è entrato nel cuore di tutti i tifosi granata, e ai detrattori di questo ragazzo dico solo che il prossimo anno bisognerà trovare un altro ‘attore’ di calcio capace di fare almeno 11 gol, cosa sempre molto difficile. Ma non solo i gol. Il Toro aveva trovato in Bianchi un simbolo, un giocatore bandiera amato e preso da esempio anche dai bimbi. Una squadra di calcio si fa anche con questi giocatori che amano la maglia e che credono nella storia del Toro. Bianchi di fatto è stato praticamente regalato ad un altra squadra ed il prossimo anno da molti sarà rimpianto. Peccato, come peccato non averlo visto giocare dall’inizio della partita con il Catania. Ventura in proposito ha detto che questa era un occasione per vedere all’opera dall’inizio della partita Jonathas , Caceres e Bakic per valutarli. Ebbene li abbiamo visti e a parte Bakic alla prima partita in granata, e non giudicabile visto che al ragazzo ha giocato brutti scherzi l’emozione dell’esordio, facendogli sbagliare alcuno appoggi elementari ma ha anche fatto vedere alcune cose importanti soprattutto attaccando gli spazi sulla sinistra, abbiamo capito che Jonathas sarà importante averlo ancora in giocatore granata solamente per ottenere Weiss da Raiola e non certo per le sue qualità viste contro il Catania: sempre anticipato dai difensori sia di testa che con palla a terra, palle mai controllate bene e stop ridicoli, sponde sbagliate per i compagni, mai un tiro o un accenno di tiro in porta, incapace di attaccare gli spazi insomma tutto il contrario di un giocatore brasiliano. Certo che servisse per arrivare a Weiss allora ben venga la sua riconferma come quarto attaccante, mentre Caceres visto contro la squadra di Maran fa sembrare il tanto discusso Masiello una sorta di campione.
Ci sarà tanto da fare in sede di mercato in questo Toro per galleggiare il prossimo anno nella parte sinistra della classifica. Almeno questa era l’idea del Mister Ventura ( toro con 4 acquisti di qualità per fare un campionato sulla sinistra) ma già in conferenza stampa ha precisato che in base ai giocatori che avrà a disposizione della società, tra conferme e nuovi arrivi si potranno capire gli obiettivi del prossimo campionato. Viene da chiedersi allora quale Toro ci sarà il prossimo anno. Ci sarà la voglia di migliorare la qualità di questo Toro con un organico più forte o si cercherà nuovamente di ottenere come obiettivo primario una salvezza risicata come quest’anno?
La conferma o meno di Cerci “IL Magnifico” , autore di otto gol in questo campionato ma anche capace di imprimere alla squadra le azioni più ficcanti in attacco, sarà il peso da mettere sulla bilancia granata per valutare il futuro nel prossimo campionato. Un addio anche del “Magnifico” avrebbe ricadute sicure anche sui tifosi, già scontenti di aver perso Bianchi. Oggi come oggi la società granata, dopo aver centrato per due anni consecutivi gli obiettivi ( risalita in A e conferma ) deve centrare il terzo obiettivo ovvero fare la squadra per stare nella parte a sinistra della classifica, solo così si può conquistare la fiducia del popolo granata. Rompere gli indugi e costruire e non ricostruire la squadra. A uomini base da confermare come Darmian, D’Ambrosio, Glik, Barreto, Cerci, Gazzi, Gillet, Basha, Rodriguez, Santana, oltre ai giovani Menga e Diop ( Bakic è dato per partente verso Firenze) bisognerà aggiungere altri giocatori di qualità ed esperienza, ciò vuol dire mettere le mani nel portafoglio e fare un mercato da almeno 20 milioni di euro tra nuovi acquisti e riscatti delle comproprietà. Tenendo presente che almeno25 milioni di euro arriveranno dai diritti televisivi e la vendita di Ogbonna dovrebbe portare nelle casse granata almeno 10 – 15 milioni ecco che le potenzialità economiche per rinforzare realmente la squadra ci sarebbero. Il campionato è finito la squadra ha centrato la salvezza , il suo obiettivo, adesso la palla dal rettangolo di gioco si sposta su altri campi e se la devono giocare sul tavolo del mercato l’accoppiata Petrachi e Cairo, tocca a loro centrare l’obiettivo! Certo che perdere Bianchi così…..è un vero peccato!

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Re: [O.T.] Il Toro

#679 Messaggio da amoidoors69 »

Rolando Bianchi è in attesa di conoscere il proprio futuro. L'ex attaccante del Torino, intervistato da milannews.it, non ha escluso l'ipotesi Milan. Anzi, il bomber sembra sponsorizzarla apertamente: "Per me sarebbe un vero onore giocare in rossonero, li conosco anche diversi giocatori. Il modulo di Allegri? Mi troverei bene con il 4-3-1-2 ma non è lo schieramento che conta. Bensì la voglia di adattarsi a tutto pur di essere utile alla causa. Al Milan lo farei ovviamente". E se arrivasse una richiesta della Juve? "Non ci andrei mai. Ho il cuore granata…".

Cuore Granata !!!!

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Re: [O.T.] Il Toro

#680 Messaggio da amoidoors69 »

Campionato 2013/2014............che Dio ce la mandi buona......

25/08/2013

Torino - Sassuolo 2-0


Brighi, Cerci

Prendiamo di buono i tre punti....... :lol: :lol: :lol:

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Re: [O.T.] Il Toro

#681 Messaggio da amoidoors69 »

01/09/2013

Atalanta - Torino 2-0

Toro, la Dea bendata difende il fortino
A Bergamo Ventura prova anche il 4-3-3, ma senza fortuna.


La Dea bendata non lascia scampo ai granata e difende il proprio fortino, risolvendo la pratica con un 2-0, difficile da digerire. Il Toro torna in campo, prova a premere subito sull'acceleratore, ma i bergamaschi fanno muro e ripartono alla grande. Il pressing atalantino si fa quindi sentire i granata finiscono per andare sotto dopo 12 minuti di gioco: mischia in area, batti e ribatti e Stendardo risolve, infilando il pallone alle spalle di Padelli. La posizione di Yepes che ostacola in parte la visuale dell'estremo difensore granata è tutta da rivedere: gol probabilmente da annullare. Ventura, passato in svantaggio, corre subito ai ripari: fuori capitan Glik e dentro la stella granata Cerci. Il tecnico ligure passa quindi al 4-3-3 che tanti tifosi hanno spesso invocato. Con il nuovo assetto tattico la squadra ha tutto un altro passo, matura occasioni e obbliga gli avversari al contropiede. Cerci, nella sua posizione naturale, mette in campo tutto il proprio estro, ma il gol tarda ad arrivare. El Kaddouri centra la traversa, sfortunato il 'Sultano Berbero' non molla e lotta su ogni pallone. La fortuna, però, sorride ancora ai nerazzurri che nel finale raddoppiano con Lucchini. La Dea bendata, difende il proprio fortino.

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Re: [O.T.] Il Toro

#682 Messaggio da amoidoors69 »

14/09/2013 Torino-Milan 2-2

Contro il Milan la grande squadra è il Toro


Siamo alle solite. Il Toro gioca bene, da grande squadra, domina il Milan per 87 minuti, per poi venire beffato ancora una volta da una classe arbitrale che ne combina più di Bertoldo: con Larrondo fermo a terra in area avversaria da ben tre minuti e con il cambio chiesto dai granata, il signor Davide Massa della sezione di Imperia decide di ignorare il tutto e far continuare a giocare così a 30 secondi dalla fine i rossoneri entrano in area, incocciano nella gamba sventurata di Pasquale e raggiungono il pareggio su calcio di rigore. Davvero incredibile, una vera beffa se si pensa che il primo dei due gol per la squadra di Allegri era arrivato all’87' di gioco in maniera davvero molto fortuita, con Muntari che scivolando trova il pallone facendolo carambolare lentamente nell’angolino basso alla destra di Padelli. Nell’occasione il vizietto del fuorigioco non è concesso dall’arbitro, visto che Balotelli non intralcia la visuale del portiere. Però che sfortuna! Poi appunto l’incapacità di saper dirigere una partita. Per regolamento quando un giocatore è a terra da diversi minuti l’arbitro ha l’obbligo di fermare il gioco e accertarsi dell’accaduto onde evitare o prevenire problemi alla salute del giocatore stesso, invece in questo caso non è stato fatto nulla. Ma questa non è omissione di soccorso? (La mia è una provocazione ma ci sta). E se il ragazzo al posto di una frattura (purtroppo) si fosse fatto male ancor più gravemente?
Tutto ciò dopo aver visto il Toro far la partita, far suo il centrocampo, annullare l’attacco rossonero. Ma questi sarebbero i fenomeni del Milan? Gli osservatori del Celtic presenti in tribuna si saranno leccati i baffi. Forse si saranno chiesti se fosse il Toro l'avversario di Champions che dovranno affrontare. I granata sin dal primo minuto hanno saputo dare al proprio gioco verticalizzazioni veloci e ripartenze altrettanto potenti con El Kaddouri, Cerci e Immobile. Vives è riuscito a far girare bene il centrocampo, aiutato molto bene da Brighi e dai due esterni Darmian e D’Ambrosio. Su ogni pallone vagante il Torino è sempre riuscito ad arrivare per primo e questo è davvero un bel segnale, la palla ha frullato bene con i milanisti che per gran parte della partita si son visto schiacciare nella propria area.
Se per Padelli doveva essere un battesimo di fuoco, c’è da riconoscere al numero uno granata di aver fatto la parata più difficile dell’intera partita. Una parata che sembrava valere tre punti, visto che si era sul 2-0 sul tiro ravvicinato a botta sicura di Balotelli. Peccato davvero perché se c’era una squadra che doveva vincere, quella era il Torino, con Ventura che ha saputo preparare bene la partita e con i ragazzi che hanno rispettato in pieno le consegne. I due gol granata sono stati stilisticamente eccellenti, con D’Ambrosio al 47' che, entrato in area, disorientava con un paio di finte Zaccardo e con un tiro secco faceva gonfiare la rete e con Cerci “il Magnifico” che, su un contropiede avviato da un assist stupendo di Ciro Immobile, lasciava dietro in velocità gli avversari andando a calibrare un tiro soffice preciso che si infilava alla sinistra di Abbiati.
Cerci ieri sera è stato devastante ogni qualvolta decideva di partire, ma occhio alle prestazioni di Immobile e El Kaddouri. La strapotenza fisica e tecnica dell’algerino farà molto comodo al Toro di quest’anno. Nulla da dire anche sulla difesa: i tre centrali granata hanno difeso non bene ma benissimo, con Bovo superbo regista di retroguardia. L’ex genoano ha più volte sventato pericoli sulle ripartenze rossonere e impeccabili sono stati sia Glik sia Moretti.
Se tutti aspettavano Kakà e Balotelli hanno invece trovato undici granata che in campo hanno messo cuore e intelligenza, riuscendo a fare ciò che nessuno prima della partita avrebbe osato pensare, ovvero dominare la squadra di Allegri. Il Toro al solito è stato diretto da una terna arbitrale davvero insufficiente. Un pareggio-beffa che tuona vendetta già per la prossima partita contro il Bologna dove il Toro deve solo proseguire la strada intrapresa contro il Milan e giocare come sa, ovvero facendo la partita senza paura.

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Re: [O.T.] Il Toro

#683 Messaggio da amoidoors69 »

Bologna - Torino 1-2

Ieri pomeriggio al Dall’ Ara è’ stato un “Per-fet-Toro’” . Nella parola PerfetT’oro ‘vivono’ tre distinte parole associate per l’occasione ovvero Perfetto, Toro e Oro. Infatti il Toro contro il Bologna è stato perfetto perché ha saputo soffrire nel difendere il doppio vantaggio fino al 93’; perché al pareggio di Natali non si è scomposto ma ha saputo andare a cercare il gol della vittoria; perché ha costruito la vittoria nel primo tempo grazie ad un centrocampo che non ha concesso spazi ai rossoblu. Toro che sul binario Vives, Brighi e El Kaddouri ha vinto lo scontro diretto in mezzo al campo, la dove gli equilibri di una partita si sviluppano. Toro perfetto perché anche quando nel secondo tempo si è fatto prendere dalla paura di vincere, in undici contro dieci, concedendo troppi falli sulla trequarti e mettendo più di una volta in pericolo la rete granata con le punizioni di Diamanti, si è difeso bene sulle palle annullando completamente sia Bianchi che Moscardelli, sia Cristaldo che Perez . Lo stesso Diamanti è stato limitato ai calci di punizione, che per carità sono pane per i suoi denti, ma il forte attaccante bolognese non è mai riuscito a incunearsi in area con i suoi dribbling ne tantomeno è mai riuscito a far partire siluri capaci di impensierire Padelli. Già Padelli , la sua è stata un ottima prestazione con la parata di Natali che grida sfortuna visto che l’ex granata, sulla respinta del numero uno granata, si è trovato il pallone sullo stinco con la sfera andata a carambolare in rete. Poi tre respinte decisive su punizioni di Diamanti. Nel ‘Perfettoro’ c’è appunto la parola ‘Oro’ e non poteva essere altrimenti visto che i tre punti sono oro colato conquistati in trasferta. Una vittoria che ha il colore dell’oro perché dopo oltre trent’anni il Toro ritorna conquistatore sotto le due torri. Cerci ‘il Magnifico’ è stato il re che ha decretato lo scacco matto con una prestazione superba, conquistando di fatto con la punizione magica, che ha fatto vibrare la traversa, i presupposti per il rigore su El Kaddouri. Ecco perché è stata una partita da “Perfet’T’oro”.
Il Toro più volte nel secondo tempo si è lanciato in contropiedi e ripartenze veloci che solo per un non nulla non si sono concretizzate in gol come al 66’ con Meggiorini che è andato a ‘ infastidire’ incolpevolmente Cerci pronto alla battuta a rete con palla finita poi a El Kaddouri e tiro immediato da posizione decentrata respinto di piede da Curci. Al 77’ e all ’84 altri due contropiedi con protagonisti Cerci e D’Ambrosio. La vittoria granata è’ un bel segnale e iniezione di fiducia per la compagine di Ventura che ha saputo ovviare positivamente anche al forfait all’ultimo momento di Immobile. Il Toro visto a Bologna, soprattutto nel primo tempo, ha macinato gioco e ha proseguito le buona prestazione realizzata contro il Milan, come funzionali paiono gli automatismi tra mediana- esterni, le sovrapposizioni a destra di Darmian con Cerci e gli inserimenti di D’Ambrosio a sinistra. I tre centrali granata sono stati impeccabili. Difficile trovare un neo in questo Toro se non , come detto precedentemente, quello di aver avuto paura di vincere nel secondo tempo concedendo troppe punizioni pericolose ad uno specialista come Diamanti.
Toro che si trova con sette punti in classifica e con due giorni per recuperare le energie e affrontare mercoledì sera il Verona. Altra partita ostica per i ragazzi di Ventura ma l’ aver visto Cerci e company contro il Bologna determinati sin dal primo minuto fa ben sperare in positivo. Vedremo se adesso Giampiero Ventura per la partita contro i gialloblù opterà per un turnover in alcuni ruoli visto l’imminente derby di domenica prossima.

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Re: [O.T.] Il Toro

#684 Messaggio da amoidoors69 »

Torino - Verona 2-2

Talvolta un pareggio a reti inviolate può essere spettacolare come a volte anche quattro gol possono essere lo specchio di una partita appena sufficiente, e in certi momenti anche soporifera. Il pareggio a doppie reti di Torino e Verona non ha certo entusiasmato per giocate e per grinta, con un Toro più guardingo del solito e con poca fantasia. Di sicuro, quella scesa in campo contro gli scaligeri ieri sera era una squadra ‘nuova’ con un centrocampo che per la prima volta presentava ai ranghi di partenza una mediana formata da Basha, Bellomo e Farnerud. Proprio il regista granata già al 5’ si è reso protagonista del primo tiro della partita spaventando il portiere Rafael. Poi tutti i compagni hanno aiutato l’esordio del giovane Bellomo cercandolo sempre e lui si è sempre fatto trovare pronto e, con molto ordine. Ha sempre smistato a destra e a sinistra per vie orizzontali. Non male per un esordio anche perchè le punte granata hanno faticato nel trovare le posizioni e gli spazi per cui le verticalizzazioni son sempre state di difficile attuazione.
E’ un pareggio però prezioso perché la squadra di Mandorlini si è dimostrata tignosa da affrontare, con giocatori di buona corsa e ordinati e un Toni lontano dal pensionamento ma, anzi, costante pericolo per la porta granata. E’ vero che il Toro ha dimostrato qualcosetta in più visti i due pali di Meggiorini e alcune parate di Rafael su tiri di Immobile e Bellomo ma il Verona non si è mai arreso al doppio svantaggio. Pareggio da bicchiere mezzo vuoto? Io direi mezzo pieno visto che la squadra presentata da Ventura era come detto precedentemente ‘nuova’ in un settore nevralgico come il centrocampo ma è altrettanto vero che se Basha e Bellomo han fatto il loro dovere di certo non ha sfruttato a dovere il momento da titolare lo svedese Farnerud, apparso subito in difficoltà su Romulo. L’interno granata non riesce a integrarsi con i movimenti dei compagni, spesso avulso dal gioco perché troppo lento e macchinoso, a volte davvero imbarazzante nel tentare i recuperi sugli avversari.
La difesa granata è stata impegnata non poco, con il duello Toni-Rodriguez in primo piano. Sportellate corrette tra i due ma la sfida è stata vinta da Toni sebbeneil centrale granata abbia giocato bene. D'altronde, il centravanti scaligero ha messo il segno in entrambi i gol: nel primo con l’assist per Gomez e nel secondo conquistando il rigore atterrato proprio da Rodriguez.
Il pareggio di ieri è importante perché ha dimostrato che la squadra c’è, per due volte è stata in vantaggio e per poco, anzi, per un nulla il palo per due volte ha detto no al terzo gol che sarebbe stato anche il K.O per i veronesi. Ecco perché il bicchiere è mezzo pieno. Il Toro ha creato comunque delle occasioni da rete anche se in maniera meno spettacolare rispetto alle partite contro il Milan e contro il Bologna. Certo, se pensiamo che Padelli a parte due belle uscite (una sulla testa di Toni) con tanta sicurezza non ha mai dovuto compiere una vera parata fa crescere il rammarico per non aver chiuso la partita definitivamente, ma la sfortuna ci ha messo anche lo zampino con i due legni. Resta comunque un bicchiere mezzo pieno perché ha dimostrato che anche con le seconde linee il Torino può far bene e tenere bene il campo senza smarrirsi troppo. Qualche disattenzione c’è stata se no non sarebbero arrivati i due gol scaligeri ma il Toro ieri sera si è trovato con gli spazi completamente chiusi con 9 uomini scaligeri dietro la linea della palla a difendersi per poi cercare costantemente con lanci lunghi Luca Toni.
Quando poi sono entrati in campo El Kaddouri, Immobile e Brighi dal 63’ in poi qualcosa in più si è visto, le squadre si erano allungate e gli avanti granata si sono resi pericolosi un paio di volte con il “Ciro” granata.
Cerci? Ha fatto la sua prima doppietta in maglia granata e al solito ha fatto una superba prestazione nonostante fosse marcato più volte con raddoppi.
Gli otto punti conquistati fin’ora non sono pochi, certo potevano essere dieci ma da quanti anni il Toro non aveva una posizione dignitosa in classifica in serie A? Adesso c’è il derby, rientreranno molti titolari che oggi si sono riposati: Glik, Vives, e gli stessi Brighi, Immobile e El Kaddouri entrati a partita in corso. E’ già tempo di derby e il Toro c’è!

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Re: [O.T.] Il Toro

#685 Messaggio da cicciuzzo »

e Cerci capocannoniere ? che mi dici ?
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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Re: [O.T.] Il Toro

#686 Messaggio da Capitanvideo »

cicciuzzo ha scritto:e Cerci capocannoniere ? che mi dici ?
Che insieme a El Kebab e Immobile sono gli unici che sanno giocare a calcio.

Ieri turn over insensato. Era da vincere questa, visto Domenica si busca.
Anche con la squadra titolare c'è una differenza abissale tra noi e i gobbi.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”

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Re: [O.T.] Il Toro

#687 Messaggio da amoidoors69 »

cicciuzzo ha scritto:e Cerci capocannoniere ? che mi dici ?

...........per forza.........altrimenti chi segna???

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Re: [O.T.] Il Toro

#688 Messaggio da notonica »

Forza Toro Sempre

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Re: [O.T.] Il Toro

#689 Messaggio da amoidoors69 »

notonica ha scritto:Forza Toro Sempre
Bentrovato !!!

Guarda che splendida immagine i due ragazzini sullo sfondo.....

Immagine

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Re: [O.T.] Il Toro

#690 Messaggio da amoidoors69 »

Torino - Juventus 0-1

Quando si rinuncia a giocare la fase offensiva e l’approccio in una partita è quello di impostare il proprio gioco sulla fase difensiva si rischia 99 volte su 100 di soccombere. Questo è quanto è successo ieri nel derby al Torino, una squadra rinunciataria già nel suo assetto tattico con Immobile a marcare Pogba e fare quindi il Meggiorini di turno, lontano dalla porta e quindi dalla possibilità di infierire contro Buffon. Cerci isolato al suo destino ha avuto qualche suo guizzo impensierendo la difesa avversaria negli ultimi 20 minuti quando il Toro si è schierato in un suo inusuale 3-4-3 con un tridente d’attacco formato da Immobile , Meggiorini e Cerci nel tentativo di arrivare al pareggio. Se nel primo tempo il Toro era riuscito in qualche modo a affacciarsi nell’area avversaria nei secondi 45 minuti è rimasto completamente schiacciato nella propria metà campo subendo più del dovuto gli attacchi di una Juventus apparsa tutt’altro che in forma smagliante. I granata potevano davvero far di più se magari oltre all’impegno che hanno messo ci avessero aggiunto anche il cuore. Da sempre per supplire alla differenza tecnica in un derby il Toro nel suo passato ha messo un valore aggiunto che è il cuore per andare oltre l’ostacolo, invece sono tanti anni che nei derby manca il cuore granata nei giocatori. L’impegno c’è ma manca il valore passionale che ha fatto sempre la differenza nella storia granata per quanto riguarda la stracittadina.
Il Toro per come si è presentato nel fare la partita, al di là del gol che era da annullare per netto fuorigioco di Tevez, ha meritato la sconfitta perché sostanzialmente non ha mai cercato la vittoria. Il portiere bianconero è uscito dall’Olimpico senza fare la doccia e i suoi guantoni sono rimasti immacolati. Bravo invece Padelli in due interventi importanti sui tiri di Giovinco e Vucinic. Se è vero che una cosa buona i granata l’hanno fatta ovvero la fase difensiva, dando alla fine poche occasioni vere agli avversari, è altrettanto vero che la Juventus a furia di spingere e chiudere il Toro intorno alla propria area alla fine il gol lo ha trovato. Inoltre
è innegabile che il Cerci e l’Immobile visti contro i bianconeri in quelle posizioni tattiche sono stati presto annullati dagli avversari.
Cerci è vero che è il capocannoniere del campionato ma i suoi gol sono quasi tutti nati partendo dalla fascia o su rigore. L’unico gol diciamo da centravanti vero e opportunista lo ha fatto contro il Verona . Con le spalle alla porta e in posizione centrale l’attaccante granata ha pochi spazi per sprintare e fare la differenza, mentre lo stesso Conte , dopo la partita ha ammesso che la sua Juve si è trovata un po' in difficoltà quando negli ultimi minuti Cerci è stato dirottato sulla fascia destra dove ha potuto esplodere il suo spunto devastante. . Due i tiri granata al 24’ su punizione di Cerci e palla fuori e di Glik da fuori area con sfera lontana dallo specchio della porta avversaria. Il Toro è tutto qui. Per la cronaca due i tiri bianconeri nel primo tempo con Tevez (12’) e Pogba ( 15’) parati tranquillamente a terra da Padelli mentre 6 i tiri nel secondo tempo al 46’ con Tevez che spara ma alto oltre la traversa, al 50’ con Giovinco con bell’intervento dell’estremo difensore granata, con Bonucci che incorna il pallone che sbatte sulla traversa ( da dove nascerà il gol), al ’72 ancora con Tevez che sfiora il palo e all’83’ con Vucinic che esalta le qualità e i riflessi di Padelli.
In questa partita il rammarico è davvero doppio ed è legato al gol subito in fuorigioco e alla fase offensiva che il Toro non ha mai espresso per quasi tutta la partita. Poi l’infortunio di Rodriguez e anche del suo sostituto Bovo, il rientro a sinistra di Masiello con D'Ambrosio dirottato a destra e Darmian a fare il centrale e il quesito: ma Pasquale come mai è stato preferito ad un giocatore che era fermo da mesi per infortunio e non aveva certo il ritmo partita? Inoltre si conoscono bene le qualità offensive dell’ex udinese che ha più esperienza e qualità dell’ex barese.
Sicuramente non sarebbe cambiato nulla e forse se fosse stato segnalato il fuorigioco di Tevez la partita sarebbe finita in pareggio a reti bianche ma siamo sempre nel campo delle ipotesi. Aspettare troppo le avanzate dei bianconeri e non aggredirli dal primo minuto , quindi giocarsela a viso aperto , è stato un errore marchiano. Perdere per perdere sarebbe stato meglio farlo col cuore in gola a battere per la maglia granata: questo è mancato

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