vaas ha scritto:Resta il fatto che le cose che seguono vennero fatte durante il periodo fascista, anche se con tutto il precariato che c'é in giro l'accesso ai seguenti istituti non é certo sistematico:
Tutela lavoro donne e fanciulli (R.D. 653 - 26/4/1923);
Assistenza ospedaliera per i poveri (R.D. 2841 30/12/1923);
Assicurazione contro la disoccupazione (R. D. 3158 - 30/12/1923);
[..]
Assegni familiari (R.D. 1048 - 17/6/1937);
Casse rurali e artigiane (R.D.1706 - 26/8/1937);
INAM (R.D. 318 - 11/1/1943)
Fatta la doverosa premessa che simili istituti previdenziali e di welfare si stavano sviluppando in diversi stati europei proprio in quel periodo, qual è la tesi di cui stiamo parlando? Perchè ad esempio fra le tre tesi che indico qui sotto c'è una bella differenza:
- "Il Ventennio fascista ha portato a riforme sociali e previdenziali che un regime liberale in Italia non sarebbe stato in grado di attuare"
- "Il Ventennio fascista non è stato solo attentati, repressione, corporativismo e guerre ma ha anche attuato riforme sociali e previdenziali"
- "Durante il Ventennio fascista sono state realizzate riforme sociali e previdenziali avanzatissime che ad oltre 60 anni di distanza lo fanno ancora rimpiangere"
- "Il Ventennio fascista non è solo stato caratterizzato da atti che ora sono illegali in tutti gli stati avanzati nel mondo ma ha anche governato e riformato"
Di che parliamo insomma? Perchè su queste questioni l'ambiguità non è accettabile.
vaas ha scritto:Sul piano economico il fascismo non mi é sembrato una merda, per quanto mi sono documentato. Mi documenterò di piú e mi rifaccio sentire
Ci sono state diverse ondate di decadimento del potere d'acquisto dei cittadini. La Lira si svalutava nei confronti di altre valute importanti. Tutta una serie di settori industriali erano legati a doppio filo col regime, molti erano collegati con l'industria bellica ed il suo indotto, e spesso grazie a queste drastiche riforme "lacrime e sangue" si avvantaggiavano nei confronti dei consumatori e dei dipendenti (si riducevano le paghe come previsto dalle riforme ma i prezzi dei prodotti non subivano analogo aggiornamento). L'autarchia venne usata come strumento propagandistico a fini politici nonostante fosse una mannaia sull'economia italiana: si raccontava invece attraverso la propaganda di regime che era necessaria e sostenibile. L'Italia rimase divisa in due con un Meridione arretratissimo: anche questa sfida fu persa dal Fascismo. Sul piano della spesa pubblica avvenivano continue fuoriuscite di danaro finalizzate ad opere che magnificavano il regime: la maestosità e il piano propagandistico giocavano una % importantissima nel totale speso per quelle opere pagate coi soldi dei contribuenti. Intorno al '37, più o meno, l'azione riformatrice era già interrotta e non riprese mai più.
Anche qui, di che parliamo? Alcuni esempi:
- "Il Ventennio fascista non è stato solo caratterizzato da atti che ora sono illegali in tutti gli stati avanzati nel mondo ma ha anche agito in campo economico"
- "Il Ventennio fascista ha realizzato invidiabili riforme economiche al punto da tenere testa ad un qualunque altro regime liberale attuabile in Italia in quegli anni"
- ecc. ecc.
A seconda di cosa si sostiene le cose cambiano molto...
vaas ha scritto:Sulla mafia, beh, direi che picciotti o no era giá notevolmente diverso l'approccio, in ogni caso, rispetto al livello di collusione odierno.
Quindi? Anche qui per evitare equivoci bisognerebbe argomentare altrimenti questo modo di affrontare certi temi finisce per fare disinformazione sul Ventennio fascista. Quanta gente infatti in seguito a queste voci popolari crede ad esempio che:
- il Fascismo agiva con continue riforme modernizzatrici e valide in campo economico: se non ci fossero state certe violazioni sarebbe stata un'alternativa accettabile rispetto ad un sistema liberal-democratico
- il Fascismo portò a riforme sociali e previdenziali che altrimenti sarebbero avvenute chissà quando, forse negli anni '50 o anche dopo: 30 anni di sofferenze risparmiati
- il Fascismo la sapeva lunga: con furbizia e fottendosene delle regole trovava continuamente soluzioni fantastiche per risolvere i problemi dello Stato. Peccato solo per gli aspetti del Fascismo che portavano ad uno stato nazionalistico e totalitario
Len801 ha scritto:Se i media (quotidiani, TV, ecc) staccassero la spina, microfoni, telecamere, ecc, e non parlassero piu di questo pagliaccio, puo darsi questo "ultimo imperatore" (last emperor) e la sua cricca stassero li a parlare con loro stessi senza gonfiare le p**** alla povera gente che non li vuole piu sentire. Non siamo (siete) abbastanza stufi di questa telenovella quotidiana? Mi sembra che siete dei masocisti e che vi piace questo tipo di "trattamento" (Chinese torture)...

Vero Len:
SE i media staccasero la spina. Come dice Dell, peccato però che un buon 30% dei principali media siano suoi e quindi, aggiungo, che quando decidono di battere su di un tema poi determinano i temi trattati dagli altri media che spesso non possono più non parlarne. Tutto ciò influenza anche il governo in carica in quel momento.
Senza i media di proprietà è probabile che Berlusconi non ce l'avrebbe fatta a fare il bello e il cattivo tempo in politica per vent'anni.