Berlusconi teme il peggio e pensa al futuro: "Se va male, lei candidato premier". La figlia non è entusiasta, ma sarebbe pronta a sacrificarsi per papà
«Se mi confermano la condanna, il prossimo candidato premier sarà un Berlusconi. Passerò subito il testimone a mia figlia Marina». È questo il coniglio che il Cavaliere medita di tirare fuori dal cilindro se per lui oggi la politica dovesse diventare off-limits. L’incubo più angosciante nelle notti insonni di Silvio Berlusconi, che negli sfoghi delle ultime ore prefigura il peggio. E se davvero la Suprema Corte oggi confermerà la condanna per frode fiscale a cinque anni di carcere e i quattro di interdizione dai pubblici uffici, l’ex premier ha pensato già a come mettere in sicurezza il suo partito e restituire onorabilità al suo nome che, a suo dire, «i magistrati hanno tentato di infangare in tutti i modi in questi vent’anni». (...)
Poche ore al verdetto della Cassazione su Mediaset. Silvio Berlusconi attende, trepidante e preoccupato. Dei suoi sfoghi e delle sue intenzioni ci dà conto Barbara Romano su Libero di giovedì 1 agosto. Il Cav teme lo scenario peggiore e spiega ai suoi: "Se mi condannano voglio mia figlia Marina a capo del Pdl. Se va male, deve essere mia figlia il candidato premier". Lei, secondo le indiscrezioni, non sarebbe affatto entusiasta dell'"incoronazione". Però, per amore di papà, sarebbe pronta a sacrificarsi e a scendere in campo.