Drogato_ di_porno ha scritto:Qui non si tratta di un individuo. Che sia Berlusconi o Marina poco sposta. Si tratta di un'azienda (Mediaset) che deve difendere se stessa e di migliaia di persone che (direttamente o indirettamente) sono sul libro paga di quell'azienda e della famiglia che la possiede.
Quale senso di responsabilità? Questo è interesse economico. La famiglia Berlusconi difende la sua azienda, i berluscones difendono il lavoro datore di lavoro senza il quale mendicherebbero sotto i ponti.
Se Berlusconi mi desse ampiamente di che vivere andrei anch'io sui gradini di palazzo di giustizia.
Chiaro, diretto, conciso.
Len801 ha scritto:Io non risiedo in Italia e non sono al corrente di queste "trappole" per cui non si puo criticare i politici o altri.
Ah gia S.B.puo criticare la magistratura, fare comizi in piazza,. ma noi no?
Lui ha la quasi immunità tipica dei parlamentari (una immunità piena mi pare l'abbiano tolta nei primi anni '90 visto che era più abusata che usata correttamente): e poi può sempre dire che erano affermazioni dal valore esclusivamente politico. Anche Sgarbi diceva cose gravissime quando era parlamentare, generalmente a mezzo stampa o TV (ricordate Sgarbi Quotidiani?), e non mi risulta che sia mai stato coinvolto pesantemente in quei procedimenti penali che meritava: mi sento di dire che i politici generalmente possono fare affermazioni molto gravi contro altre persone purchè quelle frasi abbiano anche valenza politica. Poi almeno per intercettarlo, per accedere ad alcune sue proprietà al fine di indagare, per ottenere una misura cautelare nei suoi confronti, ecc. Len, credo ci sia bisogno di un voto del Parlamento: fino all'anno scorso i parlamentari italiani negavano sempre la collaborazione con i giudici che volevano processare o indagare dei parlamentari. Anche questa è una quasi immunità visto che scoraggia i procuratori a chiedere il rinvio a giudizio di un politico (ricordate almeno 4 o 5 politici italiani condannati recentemente per il reato penale di diffamazione o calunnia?).
nik978 ha scritto:ogni volta esce la storia della responsabilità della tv privata...
dunque io anni fa, da giovane, ero sostenitore della corrente "costanzo": se una cosa non ti piace c'è il telecomando e cambi. Il pubblico si autodetermina..
ma negli anni mi sono reso conto di come, per l'utente medio, la tv sia invasiva e anestetizzi facilmente ogni volonta di camboare canale
Soprattutto su alcuni temi di alcuni programmi, si può tranquillamente dire che stimolino interesse, prurigine, curiosità nell'utente medio che di fatto non diventa più critico
Un certo ruolo della TV italiana e i possibili effetti sulle masse erano già stati previsti da Pasolini prima del 1975 (circa).
A mio avviso una certa TV in Italia non innalza il livello del paese perchè è fatta per un consumatore che già esiste: da un certo punto di vista potremmo definirlo come un elemento neutrale rispetto alla società o leggermente peggiorativo (visto che potrebbe concedere maggiori stimoli ad una parte della società che li ricerca nel mezzo televisivo ma non li trova. Una parte della società può peggiorare, un'altra non migliora culturalmente). Ecco programmi come Uomini e Donne che vanno tantissimo in certi quartieri popolari del Belpaese: se non avessero pubblico non li farebbero (chiaro che il grosso di quei telespettatori difficilmente uscirà dal suo pozzo grazie alla TV spazzatura se continuerà ad abbeverarsene in grandi quantità). Il riscatto culturale e professionale di cui abbisogna il paese non può venire da questa TV. Certo che la nascita di un vero servizio pubblico, diciamo di un soggetto concessionario del servizio pubblico privatizzato ed indipendente dalla politica e dai poteri forti italiani, non l'attuale RAI insomma, potrebbe costituire una certa novità e speranza. Tutti però parlano di riformare la RAI ma nessuno di quelli al potere lo fa: alla maggior parte degli italiani evidentemente va bene così visto che quei partiti al potere continuano a fare incetta di voti.
rufus t. firefly ha scritto:se la cassazione rigetta il ricorso, e il berlusca non chiede una diversa modalità di applicazione della pena (servizi sociali o domiciliari, in sostanza), il giorno stesso può essere portato in galera
e ovviamente, quale che sia la modalità di applicazione della pena, viene immediatamente ritirato il passaporto
quindi io scommetterei almeno un paio d'euro che dal 27 luglio berlusconi se ne starà a prendere il sole ad antigua, in compagnia di qualche minetta
(ricorda che l'anno scorso dell'utri, senatore della repubblica italiana, il giorno in cui si discuteva il ricorso in cassazione nel giudizio per il concorso esterno (poi accolto), si trovava chissà perché a santo domingo...)
Il discorso fila.
Mi sa che l'espatrio in russia nei giorni precedenti la sentenza è quasi sicuro: in tal caso appunto non potrebbero ritirargli preventivamente il passaporto.
http://www.affaritaliani.it/politica/ca ... 20713.html
Poi se lo assolvono torna in Italia ed è a posto fino alla prossima sentenza di Cassazione dove in Appello avrà ottenuto almeno una certa pena (interdizione o più di tre anni di carcere ad esempio).
In caso di condanna mentre trascorre i giorni in Russia credo avrebbe poi tutto il tempo, e le garanzie dell'amico Putin, per trasferirsi in uno dei suoi amati paradisi offshore. Tanto non ci crede nessuno che possa davvero finire in gabbia in un paese come l'Italia
Drogato_ di_porno ha scritto:Servizi sociali? Aiuterà le prostitute per strada?
Le competenze le ha e al tempo opportuno la cosa potrebbe giocare a suo favore visto che il giudice chiamato a decidere non potrà non tenerne conto.

Una comunità dell'amico pregiudicato e attualmente sotto processo per abusi sessuali (con vittime minorenni) Don Pierino Gelmini è sicuramente pronta ad accogliere l'amico Silvio a braccia aperte.
rufus t. firefly ha scritto:Apache ha scritto:gi.kappa. ha scritto:Morale della favola: secondo te come va a finire? (ti chiedo perchè mi sembri abbastanza esperto in materia)
dentro finiscono solo i ruba galline
esatto
comunque, ammesso e non concesso che la cassazione respinga il ricorso, mi sembra sacrosanto che anche a berlusconi si applichi la legge
per cui, sussistendone le condizioni, è giustissimo che neanche lui vada in galera
In galera alla prima condanna che io sappia non dovrebbe andarci: questo grazie alla "legge salva Previti". Il rischio sarà più elevato in caso di seconda condanna (ad esempio per il Puttangate).
Drogato_ di_porno ha scritto:Sembra Saddam Hussein nei giorni in cui assediavano il regime

Manca però la trincea a forma di anello attorno alla villa riempita di petrolio e a cui hanno appiccato il fuoco (in questo caso per spaventare la Magistratura e i comunisti).