Soprattutto,assicurati che provenga da allevamenti certificati CITES
Inserita nella Red List delle specie minacciate di estinzione, come tutti i rettili del genere Testudo, la T. hermanni è protetta dalla Convenzione di Berna[39] (allegato II), inclusa nella CITES (appendice II) dal 01/07/75 e nell'allegato A del Regolamento (CE) 1332/2005 della Comunità Europea, per cui è assolutamente vietato il prelievo in natura ed è regolamentato l'allevamento e il commercio degli esemplari in cattività. In Italia i compiti di sorveglianza e di gestione delle norme applicative delle convenzioni internazionali per la tutela delle specie animali sono di competenza del Corpo Forestale dello Stato. L'attuale legislazione e le norme applicative nazionali molto rigide, di fatto hanno fatto aumentare l'importazione nel pieno rispetto del CITES, da allevamenti di nazioni comunitarie di sottospecie (T. h. boettgeri) e specie alloctone (T. horsfieldii). La prima facilmente ibridabile con la sottospecie autoctona, contribuendo così di fatto alla contaminazione genetica della Testudo hermanni hermanni.[40]
La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, denominata in sigla C.I.T.E.S., è nata dall'esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell'estinzione e rarefazione in natura di numerose specie.
La CITES, che è compresa nelle attività del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), è entrata in vigore in Italia nel 1980 ed è attualmente applicata da 175 Stati. In Italia l'attuazione della Convenzione di Washington è affidata a diversi Ministeri: Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Quest'ultimo svolge un ruolo fondamentale, ai sensi della normativa vigente, attraverso il servizio CITES del Corpo forestale dello Stato che cura la gestione amministrativa ai fini della certificazione e del controllo tecnico-specialistico per il rispetto della Convenzione.
La Convenzione di Washington rappresenta oggi uno dei più importanti strumenti normativi internazionali per rendere sostenibile il commercio garantendo la conservazione della biodiversità del nostro pianeta. Compito prioritario per ogni Stato è quello di monitorare e regolamentare adeguatamente il commercio nazionale ed internazionale di esemplari e prodotti derivati da specie animali e vegetali per scongiurarne l'estinzione, in una situazione congiunturale già sfavorevole per gli effetti negativi derivanti dalle molteplici attività umane sugli ambienti naturali e, negli ultimi anni, anche dai cambiamenti climatici.
Gli uffici del Servizio CITES del Corpo forestale dello Stato rilasciano mediamente circa 50.000 certificazioni l'anno. Riguardano, soprattutto, mammiferi, uccelli e rettili viventi riprodotti in cattività, zanne ed oggetti in avorio di elefante, articoli in pelle di rettile, confezioni realizzate con tessuti o pellicce pregiati, piante da collezione od ornamentali, legname proveniente dalle foreste tropicali.