MARZIO TANGERI e " la fine del porno?"

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Pim
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MARZIO TANGERI e " la fine del porno?"

#1 Messaggio da Pim »

Oggi il tgcom gli dedica ben due pagine di intervista:


Tangeri, il re del porno amatoriale

"Com'è triste la fine dell'hard"

di Massimo Longoni

Prosegue il viaggio di Tgcom all'interno del mondo del porno italiano. Questa volta tocca a uno dei pionieri, il regista Marzio Tangeri, diventato celebre negli anni 90 per avere "inventato" la collana delle "casalinghe debuttanti". Tangeri, dopo trent'anni nel porno è peró disilluso: "Sono in un periodo di grandi ripensamenti - dice a Tgcom -. L'hard ha perso l'anima e spesso scade nel patologico. E' una fine molto triste".

Se c'è qualcuno che puó permettersi di tracciare bilanci su questo mondo è proprio lui. "Ormai sono un papà  - ammette ironico -. Da quando se ne è andato il mio collega e amico Joe D'Amato sono il più anziano, anche in termini di anni di servizio. Ho iniziato con il Super8 nel 1977, sono più di trent'anni". Trent'anni nel corso dei quali Tangeri ha scoperto e lanciato moltissime stelle del settore (l'ultima in ordine di tempo Michelle Ferrari e io c'ero quando lui l'ha presentata al pubblico del pin up's :-D ) e ha inventato un genere vero e proprio, quello dell'hard amatoriale, girato con la signora della porta accanto che decide di osare coperta solo da una mascherina sul viso. Il suo lavoro è sempre stato fatto con passione, la stessa che l'ha spinto a entrare in questo mondo.

"Io facevo tutt'altro - racconta -. Per l'esattezza ero un perito per tribunale. Peró sono sempre stato curioso, fin da bambino. Come tutti sanno non c'è niente di meglio di un'educazione cattolico-repressiva per creare un erotomane... Così a Firenze negli anni 70 mi sono imbattuto nei primi filmini in Super8, che erano venduti dalle stesse persone che vendevano le sigarette di contrabbando. Una volta scoperto che arrivavano dalla Germania ho preso il treno e sono andato a fare "spese". A un certo punto, per ammortizzare i costi, ho deciso di comprare all'ingrosso, tenendo quelli che mi piacevano di più e rivendendo gli altri: al cancelliere del tribunale, al mio direttore di banca... Quando ho iniziato ad annoiarmi e trovarli banali ho provato a girarli direttamente io".

Quindi il primo passo è stato quello di girare filmati "in proprio"?
Si, facevo dei Super8, che peraltro non ho mai avuto. Infatti all'epoca lo sviluppo veniva fatto direttamente dalle case produttrici della pellicola, la Ferrania o la Kodak, che offrivano il servizio compreso nel prezzo d'acquisto: solo che io mandavo i filmini e loro li cestinavano perchè li ritenevano osceni. Quando sono arrivate le prime telecamere, quelle pesanti un quintale, sono passato a quelle. E il primo film l'ho girato con la mia segretaria. L'ho "martellata" fino a quando non ha deciso di fare questo salto e poi con me ha fatto tre o quattro film. Da lì è partito tutto e ho girato un po' tutta l'Europa.

Tutto questo avveniva negli anni 80?
Sì, l'inizio è stato nell'82-'83, ma la mia fama si è consolidata tra l'85 e l'86, quando fondai un sindacato e cercai di portare nel settore una regolamentazione anche in funzione delle disposizioni europee. Strasburgo ha più volte sollecitato i governi italiani di fare una legge sul settore come c'è in tutti i paesi del mondo.

Come ricorda quegli anni?
Sono stati quelli dei fasti e delle grandi abbuffate, delle cose belle e divertenti. A un certo punto c'è stato l'avvento dei film americani che erano bellissimi, come fattura e come contenuto. Gli interpreti erano tutti di alto livello... Annette Haven, Vanessa Del Rio. Nomi che ai ragazzi di oggi non dicono niente ma hanno fatto la storia del porno. Noi non siamo mai stati in grado di realizzare prodotti così buoni.

Per quale motivo?
Soprattutto per mancanza di attori. L'ambizione delle ragazze italiane è sempre stata quella di andare a tenere la cartellina a Mike Bongiorno, non di fare la pornostar. Quindi il materiale umano è sempre stato piuttosto scadente. Di ragazze ne ho scoperte tante nella mia carriera: ogni volta sembra di aver trovato la nuova Loren e poi fai una domanda e queste non azzeccano mezzo congiuntivo... Ma poi la differenza era data anche dai mezzi economici: gli americani spendevano cifre che noi nemmeno potevamo sognarci.

Mentre rimanendo in casa nostra c'è qualche pornostar che l'ha colpita particolarmente?
Una ragazza speciale, che aveva una sua attività  imprenditoriale, un'officina meccanica, era Ursula Cavalcanti. Che io ho scoperto nel 1994 e ha avuto un successo veramente internazionale. Purtroppo è morta due anni fa per una banalità , una specie di polmonite trascurata... Ma anche Michelle Ferrari. àˆ una ragazza abbastanza preparata, con una bella personalità . Peró è abbastanza indecifrabile, non ho ancora ben capito quali siano i suoi scopi e programmi. Per il resto mi vengono in mente Eva Orlowsky, Antonella Del Lago e poche altre. Alla fine sono convinto che il nostro unico fenomeno si chiami Rocco Siffredi. Perchè la stessa Moana è entrata nel mito solo dopo morta...

Negli anni 80 entrarono in contatto con il porno anche attrici che venivano dal cinema tradizionale: Lilli Carati, Karin Schubert, Marina Frajese, Paola Senatore...
Avendo collaborato con Joe D'Amato ho incontrato queste attrici solo in un secondo momento, non ho mai fatto film con loro. Quasi tutte queste lavoravano con un certo Carletto Reali, uno dei primi a lavorare in pellicola. Ma all'epoca altre attrici del circuito "normale" andarono vicine a entrare nel porno. Penso a Jenny Tamburi oppure a un'altra attrice importante della quale non posso proprio fare il nome. Questa aveva già  firmato ma il padre, un grande attore, intervenne e le disse che se fosse uscito questo film l'avrebbe ammazzata. Lei dovette pagare una penale sui 30-40 milioni dell'epoca. Una cifra folle. Ma in quel periodo anche su riviste come "Le Ore" ricordo servizi al limite dell'hard con Patty Pravo o Minnie Minoprio. Loro non facevano nulla oltre a posare nude, ma attorno a loro nelle foto accadeva di tutto...

Lei è diventato molto noto con la collana delle "casalinghe debuttanti", che ha messo da parte un po' la pornostar tipo Cicciolina per mettere sotto i riflettori la signora della porta accanto. Ha qualche aneddoto in proposito?

Ricordo che una volta mi chiamó una signora di Parma che voleva essere filmata con almeno un paio di attori. Io mi presento con la troupe e i partner per la signora e facciamo questo filmato in una casa di campagna a Fiesole. Alla fine peró lei si rifiuta di firmare la liberatoria. "Lei non ha capito" mi fa, "il filmato lo voglio io per una cosa mia personale". La signora era venuta per fare il filmino da regalare al marito che compiva gli anni la settimana dopo. Una bella performance di lei alle prese con due aitanti fiorentini... E voleva persino pagarmi per il servizio...

Avendo inventato questo genere non si sente un po' responsabile dello scollamento che c'è stato tra il cinema e la pornografia, della perdita di professionalità ?

Purtroppo da quando sono arrivati queste telecamerine tutti possono trasformarsi in regista. Lo vedo con gli attori che hanno lavorato con me, che quasi tutti hanno fatto un filmino. Peró devo mettere i puntini sulle "i". Io facevo i film amatoriali andando nelle case delle persone, in tutta Italia. Quelli che si vedono oggi sono finti amatoriali con attrici che vengono dall'Est e non parlano una parola d'italiano. Anche per questo io smesso di fare i miei.

Lei che vive in questo mondo da trent'anni si sente di tracciare un bilancio?
Purtroppo il finale è triste. Il settore ormai è inflazionato e soprattutto pieno di persone interessate solo al business. L'hard si puó fare a vari livelli ma sempre deve esserci la passione. Altrimenti ne esce un prodotto tecnicamente perfetto ma senz'anima. La pornografia defli anni 80 non era così esasperata. In un film le scene hard erano due o tre, molto più eccitanti perchè arrivavano dopo un'attesa, una preparazione. Oggi si apre un video e siamo alla macelleria. E poi siamo arrivati alla patologia. Moltissimi titoli parlano di incesti e stupri e così si alimenta un vizio compulsivo.

In questo caso è la pornografia che rincorre le richieste del pubblico o viceversa?
La storia è cominciata quando sono arrivate le vhs nelle edicole, quelle ancora con le fascette per coprire. Uno faceva un bel prodotto, anche molto spinto e lo mandava in distribuzione. La gente magari apprezzava ma poi di fianco si trovava il prodotto truce e sceglieva quello. I porno tedeschi e olandesi. E ora il mercato credo sia in mano dei pochi produttori che sono rimasti e sia indirizzato alle nicchie. Con le varie preferenze e feticismi. E dico che ultimamente ho visto dei titoli nei cataloghi che mi fanno rabbrividire, con riferimenti a rapporti incestuosi, violenze. Siccome ogni giorno nei telegiornali sentiamo notizie tristi di questo tipo... Beh, se questo è il finale mi viene da dire che non abbiamo costruito un granchè.

Ma c'è ancora spazio per il porno "normale" come lo intende lei?

Io continuo a lavorare, con il mio stile, un po' morboso ma sempre legato alla signora della porta accanto. Filmo cose che hanno sempre stuzzicato la fantasia popolare ma in certi labirinti non entro. Certo, tutto questo fa parte anche di una mancanza di regolamentazione. L'Italia è il bengodi: da noi arrivano centinaia di titoli prodotti in Paesi in cui gli stessi titoli sono proibiti. E come ciliegina sulla torta cosa fanno? La tassa sul porno, proprio mentre questo sta agonizzando. Per le buone produzioni, sarebbe il colpo di grazia.
Ultima modifica di Pim il 18/12/2008, 12:43, modificato 1 volta in totale.

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Drogato_ di_porno
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#2 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Tangeri l' avevo visto un paio di volte in trasmissione da Miky bet. era uno dei pochi personaggi "istruiti" dell' hard italico, lo si capiva dal modo di esprimersi. sembrava una persona pacata, preparata, non faceva riflessioni banali. lo ricordo perchè era un caso raro :DDD

di più su di lui non so, mai visto un suo film
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masterslave74
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#3 Messaggio da masterslave74 »

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CanellaBruneri
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#4 Messaggio da CanellaBruneri »

Essendo ormai tutto porno, ormai non c'e' più porno.

Straordinaria, ultimamente l'irruzione pubblicitaria massiccia che induce al gioco d'azzardo on line, per tacer di alcolici targettizzati per i teen.

Una bella scopata old-style, con frizzi, lazzi e gioia del coito, quella no, non si puó
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Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

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#5 Messaggio da jhonnybuccia »

il passaggio 'porno e canne' - 'poker e coca' è stato in effetti fulmineo.
incerto al 76%.

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CanellaBruneri
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#6 Messaggio da CanellaBruneri »

jhonnybuccia ha scritto:il passaggio 'porno e canne' - 'poker e coca' è stato in effetti fulmineo.
Dal che si deduce che il prossimo sarà  'omicidio-popper'
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wolf.55
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#7 Messaggio da wolf.55 »

Bhooo...
Il primo film hard gitato in Italia in 35 mm pare fosse del 1973, Joe D' Amato, con il suo vero nome, era un affermato direttore della fotografia.
Carletto Reali: chi era costui? Un ex montatore di pellicole importanti, un brutto giorno imbocco contromano uno svincolo dell' Autosole e ha lasciato questo mondo...
Che Ursula Cavalcanti fosse morta di polmonite lo scopro solo adesso, pensavo fosse morta in chemioterapia.
Jenny Tamburi è a fare compagnia a Carletto Reali e Ursula Cavalcanti: non puó confermare nè smentire.
Nel 1980 la Ferrania non c'era più, certo si poteva risparmiare mandando a sviluppare la pellicola dal produttore, si poteva spendere qualche soldo mandandola in un laboratorio, o no?

Comunque il porno, negli spettacoli come nei servizi fotografici e nei film, è morto anche perchè chi ci lavorava, invece di accontentarsi delle uova della "gallina dalle uova d'oro", ha pensato bene di tirare il collo alla gallina.

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TD
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#8 Messaggio da TD »

ma poi il porno è veramente morto?

io non credo certo parlo da consumatore non ho idea dei problemi che hanno gli operatori del settore, ma io mi sento appagato dal porno che viene prodotto in questo periodo, certo ognuno ha i suoi gusti io adoro il porno made in USA e le varie produzioni di DVD e i siti come BangBros o Brazzers danno dei prodotti che mi soddisfano

poi questo paragonare i film con trama con i film all sex è un pó stucchevole, personalmente preferisco vedermi un Big Wet Asses ... con la Lisa Ann di turno che fa una bella scena anal piuttosto che vedermi un film con Elena Grimaldi con una trama approssimativa e che gioca sui luoghi comuni
Confucio: Prima di intraprendere il viaggio della vendetta scavate due tombe

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#9 Messaggio da zagor67 »

Io adoro i film italiani e francesi,ma sono rimasto a 10 anni fa.Parlo di Max Bellocchio,Salieri.lo stesso Tangeri.Con attrici,secondo me,molto belle e arrapanti.Simona Valli,Giulia Chanel,Anita Rinaldi,Laura Sinclair,Olivia Del Rio,Erika Bella,Angelica Bella ecc..Oggi il porno non mi da piu'le stesse "emozioni" che mi dava anni fa.
Certo che sentire parlare di crisi del porno quando il maggior fatturato di Sky(esempio..)arriva dai film porno...
Crisi?Dove?

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giano
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#10 Messaggio da giano »

Marzio Tangeri parla benissimo, ma le sue produzioni più recenti e la linea da lui messa in commercio fino a quando è durata facevano c..are ed infatti non si vendevano. Michelle Ferrari ha cominciato a farsi conoscere quando è stata pubblicata dalla Top Line, i suoi film usciti con il marchio Kamasutra si sono venduti/noleggiati solo in seguito.

Sulle cause dello stato comatoso del porno italiano si potrebbe scrivere un'enciclopedia, ma in sintesi direi che non ci si puó aspettare molto da una genia di produttori/distributori che ha fatto soldi quando bastava esserci per farne, ma non ha saputo crescere sotto l'aspetto imprenditoriale (in qualche caso coltivando invece vizi e vizietti nei quali sperperare fior di quattrini).
Una salus victis...

tiffany rayne
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#11 Messaggio da tiffany rayne »

giano ha scritto:Marzio Tangeri parla benissimo, ma le sue produzioni più recenti e la linea da lui messa in commercio fino a quando è durata facevano c..are ed infatti non si vendevano. Michelle Ferrari ha cominciato a farsi conoscere quando è stata pubblicata dalla Top Line, i suoi film usciti con il marchio Kamasutra si sono venduti/noleggiati solo in seguito.

Sulle cause dello stato comatoso del porno italiano si potrebbe scrivere un'enciclopedia, ma in sintesi direi che non ci si puó aspettare molto da una genia di produttori/distributori che ha fatto soldi quando bastava esserci per farne, ma non ha saputo crescere sotto l'aspetto imprenditoriale (in qualche caso coltivando invece vizi e vizietti nei quali sperperare fior di quattrini).
concordo, le sue produzioni non mi senbravano di cosi alto livello

probabilmente gioca sul fatto che l'intervistatore non ha mai visto un suo video...continuo a ritenere che le scene hard vengono girate in maniera migliore dalla meta degli anni '90 ad oggi mentre come trama e recitazione non hard è successo l'esatto contrario....anche se i livelli recitativi e tecnici non erano cosi alti come viene raccontato dai registi di quegli anni

erano sempre prodotti "alimentari", niente di "artistico".....qualche discreto artigiano ma nessun genio incompreso, meno che mai Tangeri

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Re: MARZIO TANGERI e " la fine del porno?"

#12 Messaggio da Drugo »

..mi sembra il posto più IT possibile


Il porno amatoriale distrugge il professionismo: la vittoria di YouPorn

http://www.you-ng.it/news/politica-e-at ... uporn.html

Un mercato da 1 miliardo di euro.

Nuovi siti che spuntano come funghi, viste le richieste di ogni genere.

Il mercato della pornografia amatoriale è in continua crescita, soprattutto ora che la sconfitta del professionismo è palese e accettata anche dagli stessi "addetti ai lavori".

La vittoria di YouPorn, e dei siti che ospitano video pornografici amatoriali di ogni genere, e dei siti di videochat a pagamento sulla pornografia "vecchio stile" sta, oltre che nei numeri, nelle parole di alcuni attrici, che spiegano come siano passate alla più redditizia attività pseudo-amatroriale. La pornografia professionale, oltre al danno, incassa anche la beffa: le poche case di produzione che lavorano ancora vedono i propri lavori "piratati" e caricati nei siti che, ufficialmente, dovrebbero ospitare solamente video porno amatoriali.

Silvio Bandinelli, fondatore della casa cinematografica "Showtime", è stato uno dei primi a segnalare il fatto che l'amatoriale avrebbe sconfitto il mercato della pornografia personale, per via della necessità di budget inferiore (o addirittura nullo), tanto che parlò della necessità della pornografia professionale di evitare le canoniche "atmosfere" e di creare prodotti molto più simili a quelli amatoriali, sia per risparmiare sui budget, sia per sfruttare il "boom". "Blitz Quotidiano" riporta un'interessante stralcio di intervista di Bandinelli: "Fino a qualche tempo fa il budget medio di una pellicola hard professionale andava dai 20mila ai 50mila euro. Oggi l'amatoriale si fa a un massimo di duemila euro a film. Le coppie lavorano gratis o costano, al più, 200 euro. Questo ha allargato la platea dei soggetti coinvolti, anche tra i giovanissimi".

Nello stesso articolo vengono riportati alcuni numeri: i nuovi "attori" amatoriali del porno in Italia sono 10.000. La figura della pornostar è in leggero declino e il reclutamento stesso degli attori, per le case di produzione, è diventato molto semplice e diretto. Nei siti di annunci sono aumentati del 30% gli individui che si offrono come attori, a volte già in coppia, per girare video pornografici di ogni genere. Di conseguenza, anche le case cinematografiche sistemano sugli stessi siti gli annunci di reclutamento.

Una voce che va ascoltata, necessariamente, in Italia quando si parla di porno amatoriale è Marzio Tangeri, l'inventore del genere nel Bel Paese, quando ancora gli annunci si mettevano sui quotidiani. Fin dal suo esordio su Super8 nel 1977, il produttore aveva spiegato che l'amatoriale avrebbe sopravanzato, prima o poi, il porno professionale, ritenuto "di plastica". Tangeri, anticipando i tempi, reclutò casalinghe e perfetti sconosciuti per girare i propri film pornografici amatoriali. Da perito di tribunale divenne produttore cinematografico nell'ambito del porno. A metà degli anni '80 Tangeri era già un nome conosciutissimo all'interno dello scenario del porno. Negli anni '90 parlava di un declino della qualità del porno e, con l'avvento di internet, fu uno tra i primi a prevedere il declino delle case di produzione che non sarebbero state in grado di convertirsi alle nuove "richieste" del pubblico. Tangeri ha abbandonato il mondo della produzione del porno, ufficialmente per l'abbassamento del livello, ma le sue critiche ai poli che, già a metà del primo decennio degli anni 2000, stavano accentrando la distribuzione del porno online fanno pensare anche al clima da "far west" che si respira nell'ambiente di produzione e distribuzione delle pellicole pornografiche.

Senza peli sulla lingua, invece, è Mario Salieri, regista e produttore pornografico dalla trentennale carriera: "Il mercato homevideo è finito. Guadagni solo se ti butti sul web".
Pubblicità e videochat erotico/pornografiche sono le parole chiave: "Questi siti mettono sul web i film porno gratis, spesso in barba al diritto d'autore, solo come esche per attirare traffico online. I video hard, infatti, sono la vetrina: il vero business sono le videochat a pagamento che si aprono mentre il visitatore guarda i filmati. E tra le chatline una delle più potenti oggi è livejasmine.com". Quello che esce dalle parole del regista è il solito avviso: il mercato è in mano a pochi potenti poli.

Sofia Gucci, attrice pornografica nata in Romania in Italia da anni, classe 1986, intervistata da "Repubblica", ha praticamente fatto eco alle parole si Salieri: "Oggi, per sopravvivere nel mercato del porno, bisogna reinventarsi. io mi sono buttata nell'hard online con un mio sito internet, dove faccio chat dal vivo". Anche i compensi sono cambiati: "Il cachet varie da 600 a 1000 euro massimo a scena. E in ogni film ci sono due scene". Nelle parole dell'attrice, però, traspare anche la realtà: i produttori e registi che si sono adattati non hanno problemi a proseguire il proprio lavoro, in modo molto più celato: "Adesso i produttori delle pornostar si occupano soltanto di internet e di siti".

Scenari di crisi per gli "esperti" del porno, di corsa allo sfruttamento per produttori e gestori di siti e videochat e di pornografia amatoriale in ascesa con un mercato da 1 miliardo di euro.
"Bè,forse sei arrivato al punto. Forse hai appena trovato la definizione di vero amore. Amore è quando uno vuole il suo buco tutte le sere,ma dalla stessa ragazza..” Welsh
""Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte." Konrad Adenauer

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Re: MARZIO TANGERI e " la fine del porno?"

#13 Messaggio da Gambo192 »

C'era l'articolo su Repubblica due giorni fa.... si copiano tutti l'uno dall'altro... praticamente diceva le stesse cose dell'intervista del prrimo post
YANKEE-Crew Official President: per la supremazia dell'erotismo occidentale - contro il pornopiattume delle melanzane, soviet e mangia-sushi!

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