[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

[ronsard]

Concordo in parte con Tiff. La squadra che nella mia vita mi ha più impressionato era il Milan degli Olandesi, ho visto dal vivo sia loro, che il Barca. Sono due calci molto diversi, il Milan impressionava per la muscolarità, ricordo un giocatore della Reggina che dopo un Reggina MIlan 0-4 di coppa italia disse "Mai vista una cosa simile, non vedevamo il pallone, ma sentivamo solo la scia di vento che lasciavano dopo un'azione". Poi Gullit, Van basten e compagnia erano anche dei giganti fisicamente. Però facciamo i conti senza l'oste e l'oste per me è l'Ajax del calcio totale che cambio letteralmente il modo di fare calcio e se oggi esiste il calcio moderno lo si deve a loro. Chissà che rivoluzione fu quando apparvero sulle scene del calcio mondiale.

[scb]

Mio papà mi parla dell'ajax, a volte.

Effettivamente sono tra i pochissimi spartiacque della storia del calcio. Esprimevano il concetto nuovo del gioco corale, della velocità applicata alla tecnica, dei fisici di ferro.

Aleggiava un mito attorno agli allenamenti estenuanti di quella squadra, volti a fare superare la concezione della soglia.

[ziggy7]

"Inter, Ranocchia salta il derby: distorsione al ginocchio destro"

se non altro non ha fatto cra ck

Chissà che rivoluzione fu quando apparvero sulle scene del calcio mondiale.

quelli erano nati dalla rivoluzione

[Gin]

Capisco il tifo che a volte fa travisare quello che uno scrive ma non mi sembrava di aver scritto che il Milan si era comprato l'arbitro.

ma infatti, mica ti ho "accusato di quello"...forse il mio mi manda in bestia avrebbe dovuto essere accompagnato dalla faccina, non volevo fare polemica, è un modo di dire....comunque ho capito e condivido il tuo discorso, grazie Tiff.

[Drogato_ di_porno]

L'avevo già scritto, il Barcellona del periodo settembre 2010-dicembre 2011 è la squadra più forte che - in vita - mi sia capitato di osservare insieme al Milan del periodo settembre 1991-dicembre 1992 (il Milan terminò imbattuto il 1992, anche se era fuori dalla Coppa dei Campioni per i fatti di Marsilia).

Sono state le uniche volte che ho percepito una sensazione di assoluta invincibilità, non intaccabile dal caso o dalle circostanze. Mi fido particolarmente di questa mia sensazione perchè all'epoca tifavo contro le due squadre (nel 2011 ero sotto l'influsso di Mourinho) e l'ho sperimentata sulla mia pelle. è capitato di pecepire qualcosa di simile in altri sport.

Mio padre (appassionato di calcio) è solito citarmi L'Ajax di Cruiff e il Bayern Monaco di Beckenbauer, le ultime due squadre ad aver vinto la Coppa 3 volte di fila.

Nessuno mi ha mai accennato al Real Madrid di Puskas e Di Stefano che vinse 5 Coppe di fila (unica squadra a riuscirci). In effetti vedendo qualche filmato di Di Stefano e Puskas sembrerebbero due fenomeni degni di stare nella top 10 all times (Di Stefano ha vinto due palloni d'oro) ma sono troppo distanti per me.

[Antonchik]

A me pare che questo Barcellona abbia qualcosa di "più forte di tutti i tempi", ed è l'innovazione scientifica delle geometrie, che ha permesso cose del genere:

- schieramento di una difesa composta da un (uno!) centrale e due terzini

- 2 mezz'ale, un regista e un mediano (ma sempre e comunque con i piedi da regista), per il centrocampo

- assenza di centravanti

- intercambiabilità dei ruoli

Sono risultati notevolissimi che vanno aldilà dei punteggi ultratennistici. Nessuno pensava sarebbe mai funzionata una difesa composta (in casi di emergenza è successo) da Mascherano in mezzo, Puyol sulla sinistra e Abidal a destra. Come pure un centrocampo che ha 4 elementi e nessuno di questi occupa il ruolo di ala.

Comunque questo video si esprime meglio di me a riguardo:



Poi c'è l'aspetto tecnico, le sottigliezze come il colpire la palla in modo che non prenda effetto e utilizzare in modo controllato la sua energia per restituire un secondo passaggio, che diventa terzo, quarto ecc... andando a costituire l'elastico del tiki taka

Parliamo di cambiamenti sistematici che hanno influito pesantemente sull'organizzazione del gioco, quindi in conclusione direi che è la squadra che ha spazzato via le precedenti, e ha fatto da battistrada per le nuove che verranno così come il Milan e l'Ajax avevano fatto precedentemente. In Germania faranno incetta di questi metodi, di questa scienza, e credo che il Bayern sarà la nuova potenza del calcio mondiale, ma non supererà questo Barca in quanto a importanza storica, assorbirà "soltanto" il suo Zeitgeist calcistico e lo farà suo.

Drugat diceva una cosa interessante sul Real Madrid di Puskas, io credo sia un pò come il Real dei Galacticos che schierava Ronaldo, Zidane, Beckham, Raul, Figo e Carlos ( ), anche lo stesso Milan di Ancelotti, che era fortissimo e ha vinto meno di quanto avrebbe potuto, non ha apportato alcuna rivoluzione, ha riunito e organizzato delle individualità eccellenti facendole giocare col vecchio sistema. Ed era una goduria lo stesso.

Comunque io essendo un '87 sono affezionato alle grandi individualità, alle bandiere, alle squadre forti perchè c'è questo o quel giocatore che se le carica sulle spalle. Bello il Barca ma è un orologio troppo perfetto.

[scb]

Bellissima la tua analisi dei catalani, Totò, con importanti note di tattica comparata e storia del calcio.

Su un unico aspetto ho dei dubbi:

Comunque io essendo un '87 sono affezionato alle grandi individualità, alle bandiere, alle squadre forti perchè c'è questo o quel giocatore che se le carica sulle spalle. Bello il Barca ma è un orologio troppo perfetto.

Qui non concordo in pieno, o meglio, credo che tu parta da premesse erronee.

In poche parole: un meccanismo di quel livello, per raggiungere quelle vette di perfezione e di lucidità geometrica, necessita solo di una grande, grandissimo allenamento, visione di insieme, impostazione tattica?

O forse (ed è quello che credo io) è necessaria, assolutamente imprescindibile, la presenza combinata, armonica, contemporanea, di certi elementi, giocatori, uomini oserei dire?

Si arriva pertanto alla questione centrale. Un allenatore geniale, innovatore, scientifico, oserei dire scienziato, può raggiungere certe vette senza certi giocatori? Io dico di no.

Nel Barça di Guardiola, per come lo concepiamo, i risultati sono strettamente correlati alla natura quasi divina degli interpreti. E non parlo di Messi, ma dei due lì dietro.

Altrimenti, non parleremmo più di calcio, ma di alta orologeria svizzera, e gli interpreti non sarebbero così importanti.

[Gin]

Nel Barça di Guardiola, per come lo concepiamo, i risultati sono strettamente correlati alla natura quasi divina degli interpreti. E non parlo di Messi, ma dei due lì dietro.

Altrimenti, non parleremmo più di calcio, ma di alta orologeria svizzera, e gli interpreti non sarebbero così importanti.

sono totalmente d'accordo e penso che, alla fine, questo sia il motivo per cui un allenatore come zeman non solo non abbia vinto NULLA in 30 anni di carriera, ma addirittura nessuno si sia mai sognato di dargli una chance con una grande (una VERA grande, italiana o europea, mica romette e laziette da secondo/terzo posto un campionato ogni tanto....).

per quanto geniale, innovativa, quel che volete, nessuna "idea" di calcio può prescindere dalla qualità degli interpreti, dal loro valore tecnico e, altrettanto importante, umano.

[maurizio mosca]

In arrivo altri soldini, sperando che finalmente possano essere spesi nella giusta maniera.

UFFICIALE, SIGLATO ACCORDO PRELIMINARE CON LO SCEICCO (COMUNICATO AS ROMA)

Sembra che viva in due camere e cucina.

http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/ar ... ugia.shtml

[zio]

Comunque finalmente mi sono ricordato a cosa somigliavano i blaugrana mercoledì col milan: ai Solero algida.

[Plo Style]

In arrivo altri soldini, sperando che finalmente possano essere spesi nella giusta maniera.

UFFICIALE, SIGLATO ACCORDO PRELIMINARE CON LO SCEICCO (COMUNICATO AS ROMA)

Sembra che viva in due camere e cucina.

http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/ar ... ugia.shtml

Eh si, entusiasmo rientrato.
Mai una gioia!

[Antonchik]

Bellissima la tua analisi dei catalani, Totò, con importanti note di tattica comparata e storia del calcio.

Su un unico aspetto ho dei dubbi:

Comunque io essendo un '87 sono affezionato alle grandi individualità, alle bandiere, alle squadre forti perchè c'è questo o quel giocatore che se le carica sulle spalle. Bello il Barca ma è un orologio troppo perfetto.

Qui non concordo in pieno, o meglio, credo che tu parta da premesse erronee.

In poche parole: un meccanismo di quel livello, per raggiungere quelle vette di perfezione e di lucidità geometrica, necessita solo di una grande, grandissimo allenamento, visione di insieme, impostazione tattica?

O forse (ed è quello che credo io) è necessaria, assolutamente imprescindibile, la presenza combinata, armonica, contemporanea, di certi elementi, giocatori, uomini oserei dire?

Si arriva pertanto alla questione centrale. Un allenatore geniale, innovatore, scientifico, oserei dire scienziato, può raggiungere certe vette senza certi giocatori? Io dico di no.

Nel Barça di Guardiola, per come lo concepiamo, i risultati sono strettamente correlati alla natura quasi divina degli interpreti. E non parlo di Messi, ma dei due lì dietro.

Altrimenti, non parleremmo più di calcio, ma di alta orologeria svizzera, e gli interpreti non sarebbero così importanti.

No, io dico che il primo responsabile del successo del Barca è il suo sistema, e non i suoi giocatori, perchè è innovativo e spiazza l'avversario.

Come tutti i grandi cicli già citati, è il sistema ad essere vincente e porre di fronte al mondo l'interrogativo "come li fermiamo? come si vince questa partita?".

Poi il Barca vinceva pure con Reijkaard, ma non in questo modo.

E ho aggiunto che preferisco le squadre pre-Barca (come se ce ne fossero altre... diciamo che "prevedo"), perchè meno corali, meno armonizzate, con più spazio per gli assoli.

E ora giustamente mi si potrebbe far notare "e Messi? non sono assoli i suoi?". Io rispondo che Messi è stato piazzato in mezzo (con Reijkaard giocava più o meno nel ruolo del Faraone oggi) perchè gli è stato assegnato un ruolo ben preciso: spezzare gli schemi (degli avversari ma anche del Barca stesso!!). Quindi non fa assoli ma fa il suo mestiere, per continuare col paragone musicale si potrebbe dire che Messi è una sorta di "breakout" di timpani e tamburi in una precisa sequenza orchestrale.

Quindi la grande rivoluzione catalana è "abbiamo trovato un altro metodo, un'altra sintesi, un'altra elaborazione, che permetta di massimizzare ulteriormente il processo per il quale il totale è diverso dalla somma delle parti".

Ri-allacciandomi all'incipit: per me le parti non sono divine ma divino è il sistema.

Tranne Iniesta naturalmente...

[maurizio mosca]

@Plo. Pensa che Giovedì avevo letto un articolo di Peter "giornalaio" Towers sul CdS, nel quale si affermava con certezza che lo sceicco avesse una dote di circa due miliardi di Euro!!!

C'era già qualcuno che si domandava se fosse preferibile acquistare Cavani piuttosto che Falcao.

[zio]

Sembra che il napoli stia forzando x anticipare al sabato con la juve.

[tiffany rayne]

Addirittura più forte del barca di Guardiola?

Cioè, io la penso uguale, ma sono deviato dal tifo.

Tu invece, che osservi da esterno in entrambi i casi, su cosa basi questa opinione?

Anche sulla qualità dei singoli, confrontiamo gli undici del Barcellona ideale degli ultimi 5 anni con quelli del Milan di Sacchi.

Giovanni Galli - Valdes 8-8
Tassotti - Dani Alves 9-8
Filippo Galli - Piquè 8-9
Baresi - Pujol 10-9
Maldini - Jordi Alba 10-8
Rijkaard - Xavi 10-10
Ancelotti - Busquets 9-8
Donadoni - Iniesta 9-10
Evani - Villa 8-9
Gullit - Eto'o 10-10
Van Basten - Messi 10-10

Milan 101 - Barcellona 99

Squadre molto diverse, il Milan di Sacchi nelle giornate di grazia aveva una micidiale combinazione di pressing offensivo con la linea difensiva molto alta, strapotere fisico, velocità e grande qualità tecnica verticalizzando molto il gioco. Una squadra che non temporeggiava quasi mai e questo lo ha pagato in campionato (con Sacchi ha vinto un solo scudetto) con avversarie a loro volta molto forti (il Napoli di Maradona, l'Inter del Trap e dei tedeschi, la Sampdoria di Vialli e Mancini) e piu' difensive che vincevano anche nelle giornate in cui non producevano grande calcio, il Milan invece in quelle giornate a volte perdeva qualche partita di troppo, ben 19 in 4 campoionati. Ma al meglio era davvero spettacolare e irresistibile per gli avversari, nei suoi picchi di gioco lo preferisco al miglior Barcellona di Guardiola.

Direi che in campionato il Barcellona arriverebbe davanti al Milan di Sacchi, in coppa invece avrebbe la meglio il Milan. Con il Milan di Capello le cose magari sarebbero invertite.