[O.T.] Il Toro
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
- The Dark Knight
- Impulsi superiori
- Messaggi: 1294
- Iscritto il: 28/08/2010, 17:13
Re: [O.T.] Il Toro
Si ringrazia per Sansone
- Johnny Ryall
- Impulsi superiori
- Messaggi: 1978
- Iscritto il: 24/05/2008, 11:59
- Località: Ludlow/Rivington
- Contatta:
Re: [O.T.] Il Toro
Ringraziate il vostro compaesano dalla scintillante dentiera che gli ha preferito gente del calibro di Sgrigna e Meggiorini da Agosto.The Dark Knight ha scritto:Si ringrazia per Sansone
Dopo le indagini, gli telefonano le troie
- amoidoors69
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 17923
- Iscritto il: 26/11/2008, 14:20
Re: [O.T.] Il Toro
.............avevo volutamente sorvolato......su Sansone, ma purtroppo avete messo il coltello nella piaga !!






Re: [O.T.] Il Toro
ogni volta che postate qui dentro fate male al karma di donegal.
- amoidoors69
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 17923
- Iscritto il: 26/11/2008, 14:20
Re: [O.T.] Il Toro
Torino-Atalanta 2-1
«Adesso non esaltiamoci». E’ il Toro migliore di sempre, che stritola l’avversario molto più del risultato (17 tiri a 2 per i granata) e vede la distanza dal traguardo salvezza assottigliarsi a 9 lunghezze quando mancano 13 giornate. Ma Urbano Cairo sfoggia il solito low profile presidenziale, forse temendo di svegliarsi da un bel sogno. «Abbiamo dominato l’Atalanta per novanta minuti – quasi si scusa, Cairo – e questi tre punti valgono tanto: però non rilassiamoci, abbiamo tante partite davanti. La classifica? E’ solo il risultato di quello che fai».
Filosofico, il patron granata, che invece una settimana fa si era adirato non poco per il “furto” subito al “Friuli” contro l’Udinese. Chi temeva la legge della compensazione, ieri, è stato smentito: Bergonzi ha sì fischiato un rigore, ma contro il Toro per un contatto Gillet-Livaja. «Non so se ci fosse – taglia corto Cairo –, per fortuna abbiamo vinto. Volevo una bella partita e così è stato: un successo del gruppo e anche del pubblico». Uno spettacolo per pochi, in verità: all’Olimpico non c’erano neanche 15mila spettatori.«Capisco che la gente se ne stia a casa con il freddo, ma torneranno in tanti allo stadio, se sapremo trascinarli».
Gli elogi sono collettivi, ma con delle eccezioni. Alessio Cerci ha confermato di poter ambire al ritorno in Nazionale. «La presenza del commissario tecnico azzurro è stata stimolante – ancora il presidente –, ma Cerci è da un po’ che gioca bene: è questo il giocatore che volevamo quando l’abbiamo preso. Sa Prandelli cosa deve fare».
E’ stata anche la partita del ritorno in campo di Bianchi, al quale è mancato solo il gol. «L’ho visto in buona condizione, e anche Ogbonna ha fatto un buon rientro: con il passare del tempo si è sciolto ed è tornato sui suoi livelli. E complimenti a Birsa: entra e segna. Cosa volere di più?».
«Adesso non esaltiamoci». E’ il Toro migliore di sempre, che stritola l’avversario molto più del risultato (17 tiri a 2 per i granata) e vede la distanza dal traguardo salvezza assottigliarsi a 9 lunghezze quando mancano 13 giornate. Ma Urbano Cairo sfoggia il solito low profile presidenziale, forse temendo di svegliarsi da un bel sogno. «Abbiamo dominato l’Atalanta per novanta minuti – quasi si scusa, Cairo – e questi tre punti valgono tanto: però non rilassiamoci, abbiamo tante partite davanti. La classifica? E’ solo il risultato di quello che fai».
Filosofico, il patron granata, che invece una settimana fa si era adirato non poco per il “furto” subito al “Friuli” contro l’Udinese. Chi temeva la legge della compensazione, ieri, è stato smentito: Bergonzi ha sì fischiato un rigore, ma contro il Toro per un contatto Gillet-Livaja. «Non so se ci fosse – taglia corto Cairo –, per fortuna abbiamo vinto. Volevo una bella partita e così è stato: un successo del gruppo e anche del pubblico». Uno spettacolo per pochi, in verità: all’Olimpico non c’erano neanche 15mila spettatori.«Capisco che la gente se ne stia a casa con il freddo, ma torneranno in tanti allo stadio, se sapremo trascinarli».
Gli elogi sono collettivi, ma con delle eccezioni. Alessio Cerci ha confermato di poter ambire al ritorno in Nazionale. «La presenza del commissario tecnico azzurro è stata stimolante – ancora il presidente –, ma Cerci è da un po’ che gioca bene: è questo il giocatore che volevamo quando l’abbiamo preso. Sa Prandelli cosa deve fare».
E’ stata anche la partita del ritorno in campo di Bianchi, al quale è mancato solo il gol. «L’ho visto in buona condizione, e anche Ogbonna ha fatto un buon rientro: con il passare del tempo si è sciolto ed è tornato sui suoi livelli. E complimenti a Birsa: entra e segna. Cosa volere di più?».
Re: [O.T.] Il Toro
scusate se metto lo zampino qui. dopo farete pulizie.
ma mi dite di Cerci?
a me pare un giocatore dotato di qualità tecniche non indifferenti e di buone qualità atletiche.
è destinato a diventare l'eterno giocatore incompiuto e non adatto al salto che distingue un ottimo giocatore da un fuoriclasse?
ma mi dite di Cerci?
a me pare un giocatore dotato di qualità tecniche non indifferenti e di buone qualità atletiche.
è destinato a diventare l'eterno giocatore incompiuto e non adatto al salto che distingue un ottimo giocatore da un fuoriclasse?
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
- amoidoors69
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 17923
- Iscritto il: 26/11/2008, 14:20
Re: [O.T.] Il Toro
Lo scopriremo solo vivendo !
- Capitanvideo
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 10430
- Iscritto il: 15/03/2010, 17:40
- Località: Tralfamadore
Re: [O.T.] Il Toro
Oltre alla tecnica ha una velocità di corsa impressionante, non riescono a stargli dietre nemmeno quando porta palla.zio ha scritto:scusate se metto lo zampino qui. dopo farete pulizie.
ma mi dite di Cerci?
a me pare un giocatore dotato di qualità tecniche non indifferenti e di buone qualità atletiche.
è destinato a diventare l'eterno giocatore incompiuto e non adatto al salto che distingue un ottimo giocatore da un fuoriclasse?
Purtroppo sembra sia una testa di cazzo, quindi propendo per "l'incompiuto".
Però sperare non costa nulla, ora sono diverse partite che gioca ad alti livelli, e sembra ben allenato.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: [O.T.] Il Toro
evidentemente Ventura sa come prenderlo visto che anche al pisa (se non erro) ai suoi ordini fece un ottima stagione.Capitanvideo ha scritto:Oltre alla tecnica ha una velocità di corsa impressionante, non riescono a stargli dietre nemmeno quando porta palla.zio ha scritto:scusate se metto lo zampino qui. dopo farete pulizie.
ma mi dite di Cerci?
a me pare un giocatore dotato di qualità tecniche non indifferenti e di buone qualità atletiche.
è destinato a diventare l'eterno giocatore incompiuto e non adatto al salto che distingue un ottimo giocatore da un fuoriclasse?
Purtroppo sembra sia una testa di cazzo, quindi propendo per "l'incompiuto".
Però sperare non costa nulla, ora sono diverse partite che gioca ad alti livelli, e sembra ben allenato.
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.
- amoidoors69
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 17923
- Iscritto il: 26/11/2008, 14:20
Re: [O.T.] Il Toro
Si è così !
-
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 24091
- Iscritto il: 29/02/2008, 22:25
Re: [O.T.] Il Toro
Una domenica cosi allo Zio sarebbe risultata fatale. Per fortuna all'epoca magari era bambino come il sottoscritto e non si è reso pienamente conto del fattaccio.

Re: [O.T.] Il Toro
ero 13enne. e mi ero costruito una bicicletta di colore arancione, tanto amavo la fanta. che si frantumò la ruota scendendo a tutta velocità da un poggio. volai con capriola. ma fu divertente a parte i ginocchi sbucciati.tiffany rayne ha scritto:Una domenica cosi allo Zio sarebbe risultata fatale. Per fortuna all'epoca magari era bambino come il sottoscritto e non si è reso pienamente conto del fattaccio.![]()
della juve mi ricordo solo anastasi e nelle partite all'oratorio avrei voluto che mi chiamassero come lui se non mi avessero dato il soprannome di "rotondo".
un'infanzia infelice.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
- amoidoors69
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 17923
- Iscritto il: 26/11/2008, 14:20
Re: [O.T.] Il Toro
Cagliari - Torino 4-3
Ventura: ''Siamo la squadra che ha subito più rigori''
Il tecnico granata: ''Quello che è successo è un dato di fatto''
Ventura, nel postpartita, ha analizzato con queste parole il rocambolesco 4-3 di questo pomeriggio: "Siamo passati in svantaggio ma nel secondo tempo siamo stati bravi a recuperare. Non siamo riusciti a chiudere quando abbiamo fatto il 2-1. Poi è successo di tutto. Il rigore, la doppia espulsione. In doppia inferiorità numerica abbiamo avuto ancora la forza di recuperare. Il rammarico è di aver perso al 95'. Non voglio parlare delle decisioni arbitrali: voglio solo rivedere il rigore su Ogbonna e la sua espulsione. A Udine abbiamo perso con due rigori solari. Spero davvero che quello su Ogbonna non fosse rigore, altrimenti questi episodi lasciano imbarazzati. Il Cagliari è una squadra di ottima qualità, e senza nulla togliere a Peruzzo, ma quanto accaduto è palese. Noi siamo la squadra che ha subito più rigori contro in Serie A. Ma il problema è un altro: se questi episodi fossero successi con altre squadre, sarebbe successo il finimondo. Ma adesso bisogna stare più attenti: se domani leggo che faccio polemiche prendo le distanze. Oggi è stata una partita pulita e corretta, finita con due espulsi e otto ammoniti. Diop? Era distrutto, non gli ho detto nulla. E' uscito subito."
...........detto questo oltre la sfiga cronica............c'è da fare molta autocritica........
Ventura: ''Siamo la squadra che ha subito più rigori''
Il tecnico granata: ''Quello che è successo è un dato di fatto''
Ventura, nel postpartita, ha analizzato con queste parole il rocambolesco 4-3 di questo pomeriggio: "Siamo passati in svantaggio ma nel secondo tempo siamo stati bravi a recuperare. Non siamo riusciti a chiudere quando abbiamo fatto il 2-1. Poi è successo di tutto. Il rigore, la doppia espulsione. In doppia inferiorità numerica abbiamo avuto ancora la forza di recuperare. Il rammarico è di aver perso al 95'. Non voglio parlare delle decisioni arbitrali: voglio solo rivedere il rigore su Ogbonna e la sua espulsione. A Udine abbiamo perso con due rigori solari. Spero davvero che quello su Ogbonna non fosse rigore, altrimenti questi episodi lasciano imbarazzati. Il Cagliari è una squadra di ottima qualità, e senza nulla togliere a Peruzzo, ma quanto accaduto è palese. Noi siamo la squadra che ha subito più rigori contro in Serie A. Ma il problema è un altro: se questi episodi fossero successi con altre squadre, sarebbe successo il finimondo. Ma adesso bisogna stare più attenti: se domani leggo che faccio polemiche prendo le distanze. Oggi è stata una partita pulita e corretta, finita con due espulsi e otto ammoniti. Diop? Era distrutto, non gli ho detto nulla. E' uscito subito."
...........detto questo oltre la sfiga cronica............c'è da fare molta autocritica........

- amoidoors69
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 17923
- Iscritto il: 26/11/2008, 14:20
Re: [O.T.] Il Toro
Torino - Palermo 0-0
Dopo il pareggio a reti bianche, ottenuto col il Palermo, questo Toro per adesso non può sedersi ma deve stare sempre sull’attenti per non fare passi falsi. Gli undici granata sono stati bravi e perfetti in difesa, concedendo nulla ai rosanero, e positivi a centrocampo con buona circolazione della palla non solo a livello orizzontale ma cercando spesso profondità con veloci verticalizzazioni. Eppure ciò non è bastato per vincere contro l’ultima in classifica. Troppe volte i contropiedi granata poggianti sull’ottimo Cerci non sono stati capitalizzati a dovere. E’ mancata la finalizzazione, con i granata spesso ad ostacolarsi in avanti tra loro.
Ma il Toro non è stato solo nullo nel finalizzare le ripartenze che più volte hanno consentito agli uomini di Ventura di trovarsi in situazioni di vantaggio numerico in area avversaria. Infatti il pareggio senza reti ha anche il suo preciso perché: bomber con le polveri bagnate! E dire che Bianchi aveva accesso bene la miccia al 19’ ma la sua perfetta bordata, con Sorrentino battuto, è andata a infrangersi sul palo interno alla sinistra del portiere rosanero, smorzando l’urlo del gol sulle labbra dei tifosi.
Poi c’è l’analisi delle tre grandi palle gol sprecate malamente: al 15 ‘ da Vives che non dava seguito gioioso, nel gonfiare la rete, alla bellissima azione nata da una palla conquistata da Brighi a centrocampo e relativa triangolazione con Cerci. Il centrocampista metteva in mezzo all’area una bella palla, che Barreto ostacolato non controllava, la sfera schizzava sui piedi di Vives che tirava malamente sopra la traversa; all’ 84’ quando D’ Ambrosio non riusciva a battere in rete ( ha cercato di farlo col piede sbagliato) un incocciata di Meggiorini dopo assist di Cerci; all’86’ con Meggiorini che maldestramente tirava di fino e di sinistro, suo piede preferito , al posto di dare potenza al pallone. La palla capitata all’attaccante granata era ghiotta e poteva fruttare al Toro i tre punti ma al posto di un cannone lo sparo è sembrato ( ai tifosi granata sugli spalti) esser uscito dai cannoni dei Giganti nella loro celebre canzone del ’67 che inneggiava alla pace ‘….mettete dei fiori nei vostri cannoni…”. Ed infatti pace sia di gol con un pareggio importante per il Palermo anche se difficilmente servirà per rimanere in serie A. Per il Torino i 32 punti in classifica raggiunti non lasciano spazio a sedute tranquille ma ad una continua attenzione e massima concentrazione, fra sette giorni, quando ci sarà da affrontare il rognoso Parma.
La partita ha lasciato un po’ di amaro in bocca a molti tifosi ma il Toro ieri ha dimostrato di saper stare bene in campo, di meritare bene la serie A , di saper giocare contro squadre comunque difficili come il Palermo, di saper annullare o quasi le fasi d’attacco avversarie ( due soli tiri in porta di Fabbrini al 12’ e al 28’ parati agevolmente da Gillet). La squadra siciliana vista all’Olimpico ha manovrato bene senza chiudersi troppo, facendosi vedere in area granata anche se in maniera ininfluente, di certo non merita di essere il fanalino di coda di questo campionato. Per Bianchi & C. un dodicesimo posto in campionato importante e migliorabile da qui alla fine del campionato.
Se è vero che le punte granata hanno in parte deluso ( Barreto ancora poco incisivo, Meggiorini ha sprecato l’occasione vera e Bianchi è stato sfortunato nella conclusione finita sul palo) dall’altra il gioco granata ha espresso una fase d’attacco convincente vista l’ariosità della manovra che ha portato il Toro più volte a giocarsi la partita in vantaggiosi e rapidi contropiedi. Verò è , come già detto, che i contropiedi bisognerebbe saperli finalizzare ma l’avere una precisa fisionomia di squadra che sa giocare, con momenti anche di divertimento calcistico, è un dato da sottolineare cui dare la giusta rilevanza.
Com’è giusto esaltare la prestazione di Rodriguez in fase di impostazione e costruzione di azioni ( due impressionanti ripartenze da area ad area) oltre che nel difendere, in coppia con Glik, in maniera pressoché perfetta. Ottimi anche a centrocampo il duo Gazzi e Brighi, con quest’ultimo capace di arpionare molti palloni tra i piedi degli avversari, stesso dicasi della prestazione attenta e precisa di Darmian, terzino dal futuro sempre più roseo anche in prospettiva azzurra.
Contro il Parma mister Ventura si ritroverà con un Cerci e un Vives in meno. Pesante l’assenza del “Magnifico” ma Stevanovic, a questo punto candidato a sostituirlo, ha fatto vedere solo una settimana fa di essere carico al punto giusto per ritornare ad essere quel giocatore, con grandi potenzialità, capace di accelerate e giocate importanti per i destini del Toro. Intanto la prossima giornata vedrà, oltre alla sfida di Parma, tre scontri diretti in tema salvezza : Atalanta-Pescara, Cagliari – Sampdoria e Palermo – Siena mentre il Chievo riceverà il Napoli, il Bologna andrà a San Siro contro l’Inter e il Genoa se la vedrà con il Milan.
Dopo il pareggio a reti bianche, ottenuto col il Palermo, questo Toro per adesso non può sedersi ma deve stare sempre sull’attenti per non fare passi falsi. Gli undici granata sono stati bravi e perfetti in difesa, concedendo nulla ai rosanero, e positivi a centrocampo con buona circolazione della palla non solo a livello orizzontale ma cercando spesso profondità con veloci verticalizzazioni. Eppure ciò non è bastato per vincere contro l’ultima in classifica. Troppe volte i contropiedi granata poggianti sull’ottimo Cerci non sono stati capitalizzati a dovere. E’ mancata la finalizzazione, con i granata spesso ad ostacolarsi in avanti tra loro.
Ma il Toro non è stato solo nullo nel finalizzare le ripartenze che più volte hanno consentito agli uomini di Ventura di trovarsi in situazioni di vantaggio numerico in area avversaria. Infatti il pareggio senza reti ha anche il suo preciso perché: bomber con le polveri bagnate! E dire che Bianchi aveva accesso bene la miccia al 19’ ma la sua perfetta bordata, con Sorrentino battuto, è andata a infrangersi sul palo interno alla sinistra del portiere rosanero, smorzando l’urlo del gol sulle labbra dei tifosi.
Poi c’è l’analisi delle tre grandi palle gol sprecate malamente: al 15 ‘ da Vives che non dava seguito gioioso, nel gonfiare la rete, alla bellissima azione nata da una palla conquistata da Brighi a centrocampo e relativa triangolazione con Cerci. Il centrocampista metteva in mezzo all’area una bella palla, che Barreto ostacolato non controllava, la sfera schizzava sui piedi di Vives che tirava malamente sopra la traversa; all’ 84’ quando D’ Ambrosio non riusciva a battere in rete ( ha cercato di farlo col piede sbagliato) un incocciata di Meggiorini dopo assist di Cerci; all’86’ con Meggiorini che maldestramente tirava di fino e di sinistro, suo piede preferito , al posto di dare potenza al pallone. La palla capitata all’attaccante granata era ghiotta e poteva fruttare al Toro i tre punti ma al posto di un cannone lo sparo è sembrato ( ai tifosi granata sugli spalti) esser uscito dai cannoni dei Giganti nella loro celebre canzone del ’67 che inneggiava alla pace ‘….mettete dei fiori nei vostri cannoni…”. Ed infatti pace sia di gol con un pareggio importante per il Palermo anche se difficilmente servirà per rimanere in serie A. Per il Torino i 32 punti in classifica raggiunti non lasciano spazio a sedute tranquille ma ad una continua attenzione e massima concentrazione, fra sette giorni, quando ci sarà da affrontare il rognoso Parma.
La partita ha lasciato un po’ di amaro in bocca a molti tifosi ma il Toro ieri ha dimostrato di saper stare bene in campo, di meritare bene la serie A , di saper giocare contro squadre comunque difficili come il Palermo, di saper annullare o quasi le fasi d’attacco avversarie ( due soli tiri in porta di Fabbrini al 12’ e al 28’ parati agevolmente da Gillet). La squadra siciliana vista all’Olimpico ha manovrato bene senza chiudersi troppo, facendosi vedere in area granata anche se in maniera ininfluente, di certo non merita di essere il fanalino di coda di questo campionato. Per Bianchi & C. un dodicesimo posto in campionato importante e migliorabile da qui alla fine del campionato.
Se è vero che le punte granata hanno in parte deluso ( Barreto ancora poco incisivo, Meggiorini ha sprecato l’occasione vera e Bianchi è stato sfortunato nella conclusione finita sul palo) dall’altra il gioco granata ha espresso una fase d’attacco convincente vista l’ariosità della manovra che ha portato il Toro più volte a giocarsi la partita in vantaggiosi e rapidi contropiedi. Verò è , come già detto, che i contropiedi bisognerebbe saperli finalizzare ma l’avere una precisa fisionomia di squadra che sa giocare, con momenti anche di divertimento calcistico, è un dato da sottolineare cui dare la giusta rilevanza.
Com’è giusto esaltare la prestazione di Rodriguez in fase di impostazione e costruzione di azioni ( due impressionanti ripartenze da area ad area) oltre che nel difendere, in coppia con Glik, in maniera pressoché perfetta. Ottimi anche a centrocampo il duo Gazzi e Brighi, con quest’ultimo capace di arpionare molti palloni tra i piedi degli avversari, stesso dicasi della prestazione attenta e precisa di Darmian, terzino dal futuro sempre più roseo anche in prospettiva azzurra.
Contro il Parma mister Ventura si ritroverà con un Cerci e un Vives in meno. Pesante l’assenza del “Magnifico” ma Stevanovic, a questo punto candidato a sostituirlo, ha fatto vedere solo una settimana fa di essere carico al punto giusto per ritornare ad essere quel giocatore, con grandi potenzialità, capace di accelerate e giocate importanti per i destini del Toro. Intanto la prossima giornata vedrà, oltre alla sfida di Parma, tre scontri diretti in tema salvezza : Atalanta-Pescara, Cagliari – Sampdoria e Palermo – Siena mentre il Chievo riceverà il Napoli, il Bologna andrà a San Siro contro l’Inter e il Genoa se la vedrà con il Milan.
- amoidoors69
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 17923
- Iscritto il: 26/11/2008, 14:20
Re: [O.T.] Il Toro
Parma- Torino 4-1
Toro Sprecone e senza carattere, sbriciolato dal Parma
Il Toro crolla inesorabilmente a Parma affossato da quattro gol. Una sconfitta figlia degli sprechi offensivi realizzati dagli uomini di Ventura e si sa che quando sbagli troppi gol e non hai la capacità di chiudere una partita che avevi in mano e facile perdere la bussola e il tuo orientamento in campo va a infrangersi in una coltre di nebbia che invade il cervello.
Ma non solo l’attacco, infatti la retroguardia granata ha mostrato lati oscuri dettati da un Ogbonna apparso quasi sempre insicuro con la palla tra i piedi, suo il primo assist gol della partita al Parma con un retropassaggio a Gillet che solo per un non nulla non si è tramutato in gol, ed era solo il terzo minuto di gioco. Poi quel pareggio ducale con Ogbonna, che sebbene infortunato, ha dato via facile al gol del pareggio di Amauri al 31’ marcandolo malamente su calcio d’angolo. In questo periodo il difensore granata non gioca come sa e in due partite con lui in campo la difesa ha perso quella sicurezza e quello smalto di cui si era fatta forza trainante .
Una giornata granata che ha dimostrato il poco carattere di questa squadra che si è sbriciolata in un amen, ed è un peccato perché fino al 76’ il Toro era in vantaggio, con buoni fraseggi a centrocampo, ma se da una parte le ripartenze granata erano efficaci con un Parma allo sbando, dopo aver preso il gol di Santana, dall’altra si trasformavano inefficaci per gli sprechi nelle conclusioni a rete. Bianchi ha avuto due occasioni per segnare ma è rimasto ancora all’asciutto, al 13’ quando non ha sfruttato un bellissimo contropiede di Birsa che gli ha servito su un piatto d’argento un pallone da trasformare in gol e al 59’ quando sempre su servizio dello sloveno ha tirato in scivolata trovando il miracolo del portiere. Due minuti prima era Birsa che dopo un dribbling sparava una cannonata precisa che si stampava sul palo. E poi altre occasioni … Davvero un peccato aver giocato bene per 60 minuti riducendo l’avversario ad uno straccio anzi a morto e poi non saperlo strizzare bene anzi riportandolo in vita. Ancora una volta il Toro fa fatto resuscitare i morti in campo..
Cosa succede a questo Toro? Perché è cosi labile la tempra caratteriale? Perché Masiello al 79’ prende palla e con il suo solo piede sinistro cerca di attraversare orizzontalmente il campo in mezzo a selva di avversari regalando palla per il vantaggio di Sansone? Non è che il giocatore in quel momento sia stato percosso mentalmente dal pensiero: Masiello è meglio i Pelè? Pazzesca la frittata combinata dal terzino granata. Dopo il vantaggio parmense il Toro è crollato definitivamente e in maniera ingloriosa per non dire vergognosa rispetto ai tanti tifosi che assiepavano la curva di colori granata. Il triplo vantaggio è stato l’apoteosi dello sfaldamento con Amauri che va in gol nonostante sia contrastato da Rodriguez, Masiello e Glik. Qui si è perso senza onore!
Il Toro a Parma? Brutta storia, con la terz’ultima che ha ridotto sensibilmente il suo gap a soli 8 punti. Pochi? Tanti? Non ci si può sedere di sicuro. Adesso però è innegabile che in campo devono andarci i migliori, quelli che assicurano sicurezza : Rodriguez oggi è più valido di Ogbonna e D’Ambrosio è meglio di Masiello sulla sinistra con Darmian al suo posto. I numeri parlano chiaro così come le prestazioni di questo Toro che con questa difesa ha sempre fatto bene. In questa fase cruciale della stagione non si possono aspettare i recuperi dei giocatori, in campo devono andare i più in forma.
Citazione particolare in questa tremenda sconfitta va a Birsa, che è stato impeccabile assist-man a ripetizione e un palo che grida vendetta. Gli altri? Bravi per 70 minuti ma le partite ne durano 90. Un bell’esame di coscienza è da farsi, in primis Ventura forse tradito in campo dai suoi uomini e forse da se stesso. Questo crollare in campo quando mancano venti minuti alla conclusione del match sta diventando una costante (a Cagliari inziò al 75’) ed è da prendere ben in esame dal Mister.
Toro Sprecone e senza carattere, sbriciolato dal Parma
Il Toro crolla inesorabilmente a Parma affossato da quattro gol. Una sconfitta figlia degli sprechi offensivi realizzati dagli uomini di Ventura e si sa che quando sbagli troppi gol e non hai la capacità di chiudere una partita che avevi in mano e facile perdere la bussola e il tuo orientamento in campo va a infrangersi in una coltre di nebbia che invade il cervello.
Ma non solo l’attacco, infatti la retroguardia granata ha mostrato lati oscuri dettati da un Ogbonna apparso quasi sempre insicuro con la palla tra i piedi, suo il primo assist gol della partita al Parma con un retropassaggio a Gillet che solo per un non nulla non si è tramutato in gol, ed era solo il terzo minuto di gioco. Poi quel pareggio ducale con Ogbonna, che sebbene infortunato, ha dato via facile al gol del pareggio di Amauri al 31’ marcandolo malamente su calcio d’angolo. In questo periodo il difensore granata non gioca come sa e in due partite con lui in campo la difesa ha perso quella sicurezza e quello smalto di cui si era fatta forza trainante .
Una giornata granata che ha dimostrato il poco carattere di questa squadra che si è sbriciolata in un amen, ed è un peccato perché fino al 76’ il Toro era in vantaggio, con buoni fraseggi a centrocampo, ma se da una parte le ripartenze granata erano efficaci con un Parma allo sbando, dopo aver preso il gol di Santana, dall’altra si trasformavano inefficaci per gli sprechi nelle conclusioni a rete. Bianchi ha avuto due occasioni per segnare ma è rimasto ancora all’asciutto, al 13’ quando non ha sfruttato un bellissimo contropiede di Birsa che gli ha servito su un piatto d’argento un pallone da trasformare in gol e al 59’ quando sempre su servizio dello sloveno ha tirato in scivolata trovando il miracolo del portiere. Due minuti prima era Birsa che dopo un dribbling sparava una cannonata precisa che si stampava sul palo. E poi altre occasioni … Davvero un peccato aver giocato bene per 60 minuti riducendo l’avversario ad uno straccio anzi a morto e poi non saperlo strizzare bene anzi riportandolo in vita. Ancora una volta il Toro fa fatto resuscitare i morti in campo..
Cosa succede a questo Toro? Perché è cosi labile la tempra caratteriale? Perché Masiello al 79’ prende palla e con il suo solo piede sinistro cerca di attraversare orizzontalmente il campo in mezzo a selva di avversari regalando palla per il vantaggio di Sansone? Non è che il giocatore in quel momento sia stato percosso mentalmente dal pensiero: Masiello è meglio i Pelè? Pazzesca la frittata combinata dal terzino granata. Dopo il vantaggio parmense il Toro è crollato definitivamente e in maniera ingloriosa per non dire vergognosa rispetto ai tanti tifosi che assiepavano la curva di colori granata. Il triplo vantaggio è stato l’apoteosi dello sfaldamento con Amauri che va in gol nonostante sia contrastato da Rodriguez, Masiello e Glik. Qui si è perso senza onore!
Il Toro a Parma? Brutta storia, con la terz’ultima che ha ridotto sensibilmente il suo gap a soli 8 punti. Pochi? Tanti? Non ci si può sedere di sicuro. Adesso però è innegabile che in campo devono andarci i migliori, quelli che assicurano sicurezza : Rodriguez oggi è più valido di Ogbonna e D’Ambrosio è meglio di Masiello sulla sinistra con Darmian al suo posto. I numeri parlano chiaro così come le prestazioni di questo Toro che con questa difesa ha sempre fatto bene. In questa fase cruciale della stagione non si possono aspettare i recuperi dei giocatori, in campo devono andare i più in forma.
Citazione particolare in questa tremenda sconfitta va a Birsa, che è stato impeccabile assist-man a ripetizione e un palo che grida vendetta. Gli altri? Bravi per 70 minuti ma le partite ne durano 90. Un bell’esame di coscienza è da farsi, in primis Ventura forse tradito in campo dai suoi uomini e forse da se stesso. Questo crollare in campo quando mancano venti minuti alla conclusione del match sta diventando una costante (a Cagliari inziò al 75’) ed è da prendere ben in esame dal Mister.