La crisi economica che in questi mesi ha attanagliato l’intera Europa, ha colpito maggiormente la Grecia, che in questi mesi ha dovuto fare i conti con una situazione davvero insostenibile, spesso sfociata in vere e proprie guerriglie cittadine.
Eppure, nonostante la pesante crisi economica, c’è stato un settore che in questi mesi non è stato vittima del “crollo”. Si tratta del mondo dei film a luci rosse. Secondo la Sirina Production, colosso greco della pornografia, le richieste per partecipare ad un film sono in aumento: 2.500 domande nel 2011 di cui l’80-90% provenienti da cittadini greci.
Insomma, per circa l’80% dei giovani disoccupati greci, l’alternativa più valida in questi mesi è stata quella di cimentarsi nel mondo dei film a luci rosse. Il motivo? Si guadagna fin troppo bene!
Per una pellicola un po’ più spinta, un’attrice (o un attore) possono guadagnare fino a 3500 euro. Molte, perciò, sono state le madri di famiglie oppure ex impiegate che si sono date al mondo hard, pur di racimolare denaro necessario per la propria famiglia.
Proprio per questo, in questi giorni, la Sirina ha deciso di produrre un film a luci rosse, con protagoniste donne e uomini vittime della crisi economica, dal titolo: “La rivoluzione del popolo sulla moglie del Ministro”.
la crisi e i suoi lati positivi
