[O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
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Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
Permane il fatto che in quella zona negli ultimi 15 anni sono scomparsi 57 aerei.
E spesso si ritrovano alcuni componenti dell'equipaggio senza acqua nei polmoni ma con profonde ferite non attribuibili ad un incidente aereo. Con la droga campa tanta gente.
E spesso si ritrovano alcuni componenti dell'equipaggio senza acqua nei polmoni ma con profonde ferite non attribuibili ad un incidente aereo. Con la droga campa tanta gente.
Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
ho appena sentito a skytg24 che in quei viaggi, gli aerei sono messi male, crepe sui vetri, sulla carlinga e sulle ali. piloti molto anziani
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- Enrico Pallazzo
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Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
Non fu un esplosione interna ma un missile a colpire il DC9 a Ustica... Così disse la cassazione.
MA VA??????? MA DAVVERO??????? MA CHE STRANO!!!!!!!!!!!!
Lo stato deve pagare i danni alle vittime; invece a chi lanciò il missile una medaglia.
http://www.repubblica.it/cronaca/2013/0 ... ref=HREA-1
ROMA - La strage di Ustica avvenne a causa di un missile e non di una esplosione interna al Dc-9 Itavia con 81 persone a bordo, e lo Stato deve risarcire i familiari delle vittime per non aver garantito, con sufficienti controlli dei radar civili e militari, la sicurezza dei cieli. Lo sottolinea la Cassazione in sede civile nella prima sentenza definitiva di condanna al risarcimento. E' la prima verità su Ustica dopo il niente di fatto dei processi penali. "Dopo 32 anni giustizia è fatta", ha commentato a caldo, Daniele Osnato, uno dei legali delle vittime.
E' "abbondantemente e congruamente motivata la tesi del missile" accolta dalla Corte di Appello di Palermo a fondamento delle prime richieste risarcitorie contro lo Stato presentate dai familiari di tre vittime della strage di Ustica, scrive la Cassazione civile confermando che il controllo dei radar sui cieli italiani non era adeguato.
Con la sentenza 1871, depositata oggi dalla Terza sezione civile della Suprema Corte, sono stati infatti respinti i ricorsi con i quali il Ministero della Difesa e quello dei Trasporti volevano mettere in discussione il diritto al risarcimento dei familiari di tre vittime della strage, i primi a rivolgersi al giudice civile, seguiti - dopo - da quasi tutti gli altri parenti dei passeggeri del tragico volo, partito da Bologna e diretto a Palermo la sera del 27 giugno del 1980, e abbattuto nei cieli su Ustica.
Senza successo i ministeri, difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, hanno per prima cosa tentato di dire che il disastro aereo si era ormai prescritto e poi che non si poteva loro imputare "l'omissione di condotte doverose in difetto di prova circa l'effettivo svolgimento dell'evento". La Cassazione ha replicato che "è pacifico l'obbligo delle amministrazioni ricorrenti di assicurare la sicurezza dei voli", e che "è abbondantemente e congruamente motivata la tesi del missile" accolta dalla Corte di Appello di Palermo nel primo verdetto sui risarcimenti ai familiari delle vittime depositato il 14 giugno 2010.
Quanto alla prescrizione, il motivo è stato giudicato "infondato". Ad avviso della Suprema Corte, l'evento stesso dell'avvenuta vicenda della strage di Ustica "dimostra la violazione della norma cautelare".
La sentenza. I supremi giudici hanno sottolineato che non "è in dubbio che le Amministrazioni avessero l'obbligo di garantire la sicurezza dei voli". La Suprema Corte, dopo aver rigettato i ricorsi della Difesa e dei Trasporti, ha invece accolto il reclamo dei familiari delle tre vittime rinviando alla Corte di Appello di Palermo per valutare se possa essere concesso un risarcimento più elevato rispetto al milione e 240mila euro complessivamente liquidato ai familiari.
Dc-9 I-Tigi Itavia. L'aereo in volo da Bologna a Palermo con il nominativo radio IH870, scomparve dagli schermi del radar del centro di controllo aereo di Roma alle 20,59 e 45 secondi del 27 giugno 1980. L'aereo era precipitato nel mar Tirreno, in acque internazionali, tra le isole di Ponza e Ustica. All'alba del 28 giugno vennero trovati i primi corpi delle 81 vittime (77 passeggeri, tra cui 11 bambini, e quattro membri dell'equipaggio).
Il volo IH870 era partito dall' aeroporto 'Guglielmo Marconi' di Borgo Panigale in ritardo, alle 20,08 anziché alle previste 18,30 di quel venerdì sera, ed era atteso allo scalo siciliano di Punta Raisi alle 21,13. Alle 20,56 il comandante Domenico Gatti aveva comunicato il suo prossimo arrivo parlando con "Roma Controllo". Il volo procedeva regolarmente a una quota di circa 7.500 metri senza irregolarità segnalate dal pilota. L'aereo, oltre che di Ciampino (Roma), era nel raggio d'azione di due radar della difesa aerea: Licola (vicino Napoli) e Marsala.
Alle 21,21 il centro di Marsala avvertì del mancato arrivo a Palermo dell'aereo il centro operazioni della Difesa aerea di Martinafranca. Un minuto dopo il Rescue Coordination Centre di Martinafranca diede avvio alle operazioni di soccorso, allertando i vari centri dell'aeronautica, della marina militare e delle forze Usa.
Alle 21,55 decollarono i primi elicotteri per le ricerche. Furono anche dirottati, nella probabile zona di caduta, navi passeggeri e pescherecci. Alle 7,05 del 28 giugno vennero avvistati i resti del DC-9. Le operazioni di ricerca proseguirono fino al 30 giugno, vennero recuperati i corpi di 39 degli 81 passeggeri, il cono di coda dell'aereo, vari relitti e alcuni bagagli delle vittime.
L'Associazione parenti delle vittime. "Non si può che essere soddisfatti per la decisione della Cassazione di confermare l'obbligo dello Stato a risarcire i parenti delle vittime di Ustica, ma adesso lo Stato deve trovare un po' di dignità e avere il coraggio di trarre le conseguenze da tutto questo: chiedere anche ad altri paesi, coinvolti nella strage, di dire la verità. È qualcosa che ci è dovuto, molto prima dei risarcimenti", ha detto Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione parenti delle vittime strage di Ustica.
Marazzo: "Era la tesi di Cossiga". Secondo il giornalista Giampiero Marrazzo, direttore dell'Avanti!: "La sentenza definitiva della Cassazione coincide perfettamente con la tesi affermata dal Presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, nell'inchiesta da me condotta e nel procedimento portato avanti dall'avvocato Daniele Osnato, legale dei familiari delle vittime di Ustica", ha detto Marrazzo, autore insieme al collega Gianluca Cerasola del film inchiesta dal titolo "Sopra e sotto il tavolo", con le interviste esclusive ai presidenti Cossiga e Andreotti. "Nel nostro lavoro giornalistico - ha continuato - abbiamo sempre sostenuto che, secondo quanto ci riferì Cossiga, solo un missile potesse aver colpito l'aereo nei cieli di Ustica, e che nessuna altra ipotesi potesse essere reale. Pertanto - ha concluso il direttore dell'Avanti! - sono felice che vi sia, una volta per tutte, una sentenza che affermi le responsabilità di chi allora doveva controllare la sicurezza dei cieli italiani. Un ultimo passo sarà comprendere da chi sia stato sparato il missile".
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http://www.repubblica.it/cronaca/2013/0 ... ref=HREA-1
ROMA - La strage di Ustica avvenne a causa di un missile e non di una esplosione interna al Dc-9 Itavia con 81 persone a bordo, e lo Stato deve risarcire i familiari delle vittime per non aver garantito, con sufficienti controlli dei radar civili e militari, la sicurezza dei cieli. Lo sottolinea la Cassazione in sede civile nella prima sentenza definitiva di condanna al risarcimento. E' la prima verità su Ustica dopo il niente di fatto dei processi penali. "Dopo 32 anni giustizia è fatta", ha commentato a caldo, Daniele Osnato, uno dei legali delle vittime.
E' "abbondantemente e congruamente motivata la tesi del missile" accolta dalla Corte di Appello di Palermo a fondamento delle prime richieste risarcitorie contro lo Stato presentate dai familiari di tre vittime della strage di Ustica, scrive la Cassazione civile confermando che il controllo dei radar sui cieli italiani non era adeguato.
Con la sentenza 1871, depositata oggi dalla Terza sezione civile della Suprema Corte, sono stati infatti respinti i ricorsi con i quali il Ministero della Difesa e quello dei Trasporti volevano mettere in discussione il diritto al risarcimento dei familiari di tre vittime della strage, i primi a rivolgersi al giudice civile, seguiti - dopo - da quasi tutti gli altri parenti dei passeggeri del tragico volo, partito da Bologna e diretto a Palermo la sera del 27 giugno del 1980, e abbattuto nei cieli su Ustica.
Senza successo i ministeri, difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, hanno per prima cosa tentato di dire che il disastro aereo si era ormai prescritto e poi che non si poteva loro imputare "l'omissione di condotte doverose in difetto di prova circa l'effettivo svolgimento dell'evento". La Cassazione ha replicato che "è pacifico l'obbligo delle amministrazioni ricorrenti di assicurare la sicurezza dei voli", e che "è abbondantemente e congruamente motivata la tesi del missile" accolta dalla Corte di Appello di Palermo nel primo verdetto sui risarcimenti ai familiari delle vittime depositato il 14 giugno 2010.
Quanto alla prescrizione, il motivo è stato giudicato "infondato". Ad avviso della Suprema Corte, l'evento stesso dell'avvenuta vicenda della strage di Ustica "dimostra la violazione della norma cautelare".
La sentenza. I supremi giudici hanno sottolineato che non "è in dubbio che le Amministrazioni avessero l'obbligo di garantire la sicurezza dei voli". La Suprema Corte, dopo aver rigettato i ricorsi della Difesa e dei Trasporti, ha invece accolto il reclamo dei familiari delle tre vittime rinviando alla Corte di Appello di Palermo per valutare se possa essere concesso un risarcimento più elevato rispetto al milione e 240mila euro complessivamente liquidato ai familiari.
Dc-9 I-Tigi Itavia. L'aereo in volo da Bologna a Palermo con il nominativo radio IH870, scomparve dagli schermi del radar del centro di controllo aereo di Roma alle 20,59 e 45 secondi del 27 giugno 1980. L'aereo era precipitato nel mar Tirreno, in acque internazionali, tra le isole di Ponza e Ustica. All'alba del 28 giugno vennero trovati i primi corpi delle 81 vittime (77 passeggeri, tra cui 11 bambini, e quattro membri dell'equipaggio).
Il volo IH870 era partito dall' aeroporto 'Guglielmo Marconi' di Borgo Panigale in ritardo, alle 20,08 anziché alle previste 18,30 di quel venerdì sera, ed era atteso allo scalo siciliano di Punta Raisi alle 21,13. Alle 20,56 il comandante Domenico Gatti aveva comunicato il suo prossimo arrivo parlando con "Roma Controllo". Il volo procedeva regolarmente a una quota di circa 7.500 metri senza irregolarità segnalate dal pilota. L'aereo, oltre che di Ciampino (Roma), era nel raggio d'azione di due radar della difesa aerea: Licola (vicino Napoli) e Marsala.
Alle 21,21 il centro di Marsala avvertì del mancato arrivo a Palermo dell'aereo il centro operazioni della Difesa aerea di Martinafranca. Un minuto dopo il Rescue Coordination Centre di Martinafranca diede avvio alle operazioni di soccorso, allertando i vari centri dell'aeronautica, della marina militare e delle forze Usa.
Alle 21,55 decollarono i primi elicotteri per le ricerche. Furono anche dirottati, nella probabile zona di caduta, navi passeggeri e pescherecci. Alle 7,05 del 28 giugno vennero avvistati i resti del DC-9. Le operazioni di ricerca proseguirono fino al 30 giugno, vennero recuperati i corpi di 39 degli 81 passeggeri, il cono di coda dell'aereo, vari relitti e alcuni bagagli delle vittime.
L'Associazione parenti delle vittime. "Non si può che essere soddisfatti per la decisione della Cassazione di confermare l'obbligo dello Stato a risarcire i parenti delle vittime di Ustica, ma adesso lo Stato deve trovare un po' di dignità e avere il coraggio di trarre le conseguenze da tutto questo: chiedere anche ad altri paesi, coinvolti nella strage, di dire la verità. È qualcosa che ci è dovuto, molto prima dei risarcimenti", ha detto Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione parenti delle vittime strage di Ustica.
Marazzo: "Era la tesi di Cossiga". Secondo il giornalista Giampiero Marrazzo, direttore dell'Avanti!: "La sentenza definitiva della Cassazione coincide perfettamente con la tesi affermata dal Presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, nell'inchiesta da me condotta e nel procedimento portato avanti dall'avvocato Daniele Osnato, legale dei familiari delle vittime di Ustica", ha detto Marrazzo, autore insieme al collega Gianluca Cerasola del film inchiesta dal titolo "Sopra e sotto il tavolo", con le interviste esclusive ai presidenti Cossiga e Andreotti. "Nel nostro lavoro giornalistico - ha continuato - abbiamo sempre sostenuto che, secondo quanto ci riferì Cossiga, solo un missile potesse aver colpito l'aereo nei cieli di Ustica, e che nessuna altra ipotesi potesse essere reale. Pertanto - ha concluso il direttore dell'Avanti! - sono felice che vi sia, una volta per tutte, una sentenza che affermi le responsabilità di chi allora doveva controllare la sicurezza dei cieli italiani. Un ultimo passo sarà comprendere da chi sia stato sparato il missile".
« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.
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Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
Rispetto la signora Bonfietti per quello che ha detto, faccia un piccolo sforzo in più...chieda anche a chi ha abbattuto il DC-9 di spiegarci quello che è accaduto poco tempo dopo alla stazione di Bologna e per quale motivo è accaduto.
Perdonami, non posso non notare una coincidenza: a questa conclusione ci si è arrivati dopo la morte di Gheddafi, non prima.
Perdonami, non posso non notare una coincidenza: a questa conclusione ci si è arrivati dopo la morte di Gheddafi, non prima.
Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
Wolf quindi tu sposi la tesi "dell'incidente" a bologna?
cioè l'esplosione accidentale di qualcosa in trasporto? la mia è una curiosità, a mio parere è una ipotesi che non può essere smentita a priori, volevo solo conoscere la tua opinione visto che hai tirato fuori l'argomento.
cioè l'esplosione accidentale di qualcosa in trasporto? la mia è una curiosità, a mio parere è una ipotesi che non può essere smentita a priori, volevo solo conoscere la tua opinione visto che hai tirato fuori l'argomento.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
Persi contatti con caccia F-16 Usa, forse caduto in Adriatico
Era ecollato dalla base di Aviano
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 54015.html
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Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
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Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
Nik, o ci fidiamo sempre di quello che ha detto la buonanima del Presidente Cossiga o non ci fidiamo mai.nik978 ha scritto:Wolf quindi tu sposi la tesi "dell'incidente" a bologna?
cioè l'esplosione accidentale di qualcosa in trasporto? la mia è una curiosità, a mio parere è una ipotesi che non può essere smentita a priori, volevo solo conoscere la tua opinione visto che hai tirato fuori l'argomento.
Cossiga per Ustica ha raccontato di un abbattimento accaduto a seguito dell'errore di un pilota decollato da una portaerei che in quel momento incrociave nel Mediterraneo, e che il pilota si sarebbe poi suicidato per la disperazione di essere stato la causa del disastro, per la bomba di Bologna ha detto che c'era stata l'esplosione accidentale di una valigia di plastico trasportata da un corriere.
Come al solito, le notizie su Ustica sono state riportate in modo fuorviante, infatti cosa è stato deciso realmente? L'erogazione di un risarcimento forfettario pro capite di 100.000 euro per ogni vittima perché sono state rilevate carenze nel controllo di quello che avveniva nei cieli italiani e ipotizzato che il DC-9 possa essere precipitato a seguito di azione bellica diretta (=lancio missile), di collisione con altro aereo o della manovra pericolosa di quest'ultimo. Centomila euro dopo tanti anni sono solo un risarcimento morale per le famiglie e nulla di più. Ma in realtà nessuno spiega cosa sia realmente successo il giorno di Ustica.Forse quelli che sono sembrati dei depistaggi erano solo un tentativo di nascondere una verità diversa, cioè che nella zona dove è accaduto l'incidente i radar "non vedevano" perché per motivi economici la rete radar non era stata completata in quella zona dove allora non esisteva il pericolo di azioni "nemiche". Ma in quanti conoscevano questa falla? E in quel periodo dove e per chi lavoravano?
Per quanto riguarda Bologna, abbiamo alcuni "colpevoli" che, peraltro, sono fuori di prigione da anni. Forse per Ustica e Bologna, come in tanti altri casi, ci vorrebbe il coraggio di fornire la "vera" spiegazione di quanto accaduto, ci si riuscirà mai?
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Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
Temo di no: son trascorsi troppi anni e nel frattempo è morta troppa gente.wolf.55 ha scritto:Per quanto riguarda Bologna, abbiamo alcuni "colpevoli" che, peraltro, sono fuori di prigione da anni. Forse per Ustica e Bologna, come in tanti altri casi, ci vorrebbe il coraggio di fornire la "vera" spiegazione di quanto accaduto, ci si riuscirà mai?
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Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
L'analisi più bella e toccante di Ustica secondo me l'ha fatto questo signore qua:
(lo so è lungo, ma ne vale la pena)
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Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
Infatti, anche per me non si sapra' mai la verita' sopratutto per quanto riguarda Ustica;magari col tempo usciranno dei frammenti di verita' ma non in modo da completare il puzzle. Chi sa come e' andata davvero o e' ricco o e' morto.Comunque il comportamento dei militari dell'aeronautica italiana e' stato talmente vergognoso che io li avrei fucilati tutti per alto tradimento.anxxur ha scritto:Temo di no: son trascorsi troppi anni e nel frattempo è morta troppa gente.wolf.55 ha scritto:Per quanto riguarda Bologna, abbiamo alcuni "colpevoli" che, peraltro, sono fuori di prigione da anni. Forse per Ustica e Bologna, come in tanti altri casi, ci vorrebbe il coraggio di fornire la "vera" spiegazione di quanto accaduto, ci si riuscirà mai?
Su Bologna ho sempre pensato che ci fossero di mezzo o il KGB o la CIA o qualche altro spione del cazzo, per cui sono un po' piu' possibilista che col tempo qualche cosa si sapra'.
Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
Su Ustica si potrebbe fare almeno pulizia delle sciocchezze scritte, esempio
http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... -29110445/
Strage di Ustica, spunta una nuova pista
"Verità sull'incidente delle Frecce tricolori"
Oggi a Palermo comincia il processo d'appello con i ministeri della Difesa e dei Trasporti che contestano la condanna di un risarcimento da 110 milioni di euro. L'ipotesi è che l'aereo di Ivo Nutarelli, che si schiantò a Ramstein provocando la morte di 67 persone, sia stato sabotato: la sera del 27 maggio 1980 la pattuglia in volo aveva dato un "allarme generale" di cui i piloti avrebbero dovuto riferire ai magistrati pochi giorni dopo l'incidente
L'incidente di Ramstein
PALERMO - I depistaggi messi in atto sulla strage di Ustica sarebbero passati anche attraverso l'incidente aereo di Ramstein, in Germania. Era il 28 agosto del 1988 quando in circostanze assai singolari, tre piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale si scontrarono durante una esibizione provocando la morte di 67 spettatori.
I familiari delle vittime della strage di Ustica, adesso, vogliono vederci chiaro sulla morte di due di quei piloti delle Frecce Tricolori che pochi giorni dopo avrebbe dovuto presentarsi dai magistrati per riferire su cosa avessero visto di tanto rilevante nei cieli italiani la sera del 27 giugno 1980 che li aveva indotti a dare l'allarme generale prima di rientrare a Grosseto. E' la pista investigativa che il mensile 'Il Sud' riporta in un ampio servizio sull'argomento.
L'indagine difensiva è condotta dall'avvocato Daniele Osnato che assiste, con il professor Alfredo Galasso, gran parte dei parenti delle 81 persone morte in seguito all'esplosione del Dc-9 Itavia nei cieli di Ustica. Raccontati i dettagli dell'indagine e pubblica una inedita fotografia dell'aereo in fiamme del 'solista' delle Frecce Tricolori, il tenente colonnello Ivo Nutarelli, subito dopo l'impatto in volo. Analisi tecniche e testimonianze inducono la difesa a pensare che l'aereo di Nutarelli sia stato sabotato.
Quale sarà la verità?
Probabilmente un'altra. Naldini e Nutarelli nel 1980 erano istruttori a Grosseto e operavano sul TF-104G, la versione biposto e non armata dell' F-104G/S. L'aereo Itavia scompare al tramonto, il mezzo più veloce per arrivare nel cielo di Ustica non poteva essere l'elicottero HH-3F in allarme a Ciampino, dato che solo per partire ci sarebbero voluti 30 minuti dall'ordine. Allora come in altri casi è stato fatto alzare in volo un F-104 per fare una ricognizione a vista. Dato che all'epoca gli aeroporti sedi di cellule di allarme erano divisi in due gruppi Cameri-Rimini-Grazzanise e Istrana-Grosseto-Gioia del Colle che garantivano a giorni alterni la prontezza in 5 e in 30 minuti, quel giorno evidentemente a Grosseto toccava lo "scramble in five" e non a Grazzanise che era più vicino ad Ustica. Da questo arrivare a scrivere che l'incidente sarebbe avvenuto con la PAN in volo (è di base in Friuli...) e che l'incidente di Rastein del 1989 sarebbe stato la conseguenza di quello di Ustica del 1980, ci passa ...
In tutta sincerità, se fossi stato parente di una delle vittime di Ustica, sarei offeso della "mancia" di 100.000 euro ottenuta ad oltre trenta anni dall'incidente. Se oggi un pedone finisce sotto il bus mentre attraversa la strada, quale sarà l'indennizzo?
http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... -29110445/
Strage di Ustica, spunta una nuova pista
"Verità sull'incidente delle Frecce tricolori"
Oggi a Palermo comincia il processo d'appello con i ministeri della Difesa e dei Trasporti che contestano la condanna di un risarcimento da 110 milioni di euro. L'ipotesi è che l'aereo di Ivo Nutarelli, che si schiantò a Ramstein provocando la morte di 67 persone, sia stato sabotato: la sera del 27 maggio 1980 la pattuglia in volo aveva dato un "allarme generale" di cui i piloti avrebbero dovuto riferire ai magistrati pochi giorni dopo l'incidente
L'incidente di Ramstein
PALERMO - I depistaggi messi in atto sulla strage di Ustica sarebbero passati anche attraverso l'incidente aereo di Ramstein, in Germania. Era il 28 agosto del 1988 quando in circostanze assai singolari, tre piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale si scontrarono durante una esibizione provocando la morte di 67 spettatori.
I familiari delle vittime della strage di Ustica, adesso, vogliono vederci chiaro sulla morte di due di quei piloti delle Frecce Tricolori che pochi giorni dopo avrebbe dovuto presentarsi dai magistrati per riferire su cosa avessero visto di tanto rilevante nei cieli italiani la sera del 27 giugno 1980 che li aveva indotti a dare l'allarme generale prima di rientrare a Grosseto. E' la pista investigativa che il mensile 'Il Sud' riporta in un ampio servizio sull'argomento.
L'indagine difensiva è condotta dall'avvocato Daniele Osnato che assiste, con il professor Alfredo Galasso, gran parte dei parenti delle 81 persone morte in seguito all'esplosione del Dc-9 Itavia nei cieli di Ustica. Raccontati i dettagli dell'indagine e pubblica una inedita fotografia dell'aereo in fiamme del 'solista' delle Frecce Tricolori, il tenente colonnello Ivo Nutarelli, subito dopo l'impatto in volo. Analisi tecniche e testimonianze inducono la difesa a pensare che l'aereo di Nutarelli sia stato sabotato.
Quale sarà la verità?
Probabilmente un'altra. Naldini e Nutarelli nel 1980 erano istruttori a Grosseto e operavano sul TF-104G, la versione biposto e non armata dell' F-104G/S. L'aereo Itavia scompare al tramonto, il mezzo più veloce per arrivare nel cielo di Ustica non poteva essere l'elicottero HH-3F in allarme a Ciampino, dato che solo per partire ci sarebbero voluti 30 minuti dall'ordine. Allora come in altri casi è stato fatto alzare in volo un F-104 per fare una ricognizione a vista. Dato che all'epoca gli aeroporti sedi di cellule di allarme erano divisi in due gruppi Cameri-Rimini-Grazzanise e Istrana-Grosseto-Gioia del Colle che garantivano a giorni alterni la prontezza in 5 e in 30 minuti, quel giorno evidentemente a Grosseto toccava lo "scramble in five" e non a Grazzanise che era più vicino ad Ustica. Da questo arrivare a scrivere che l'incidente sarebbe avvenuto con la PAN in volo (è di base in Friuli...) e che l'incidente di Rastein del 1989 sarebbe stato la conseguenza di quello di Ustica del 1980, ci passa ...
In tutta sincerità, se fossi stato parente di una delle vittime di Ustica, sarei offeso della "mancia" di 100.000 euro ottenuta ad oltre trenta anni dall'incidente. Se oggi un pedone finisce sotto il bus mentre attraversa la strada, quale sarà l'indennizzo?
Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
A ulteriore conferma e certezza, se mai ce ne fosse bisogno, del fatto che il DC9 fu abbattuto da un missile, è la dichiarazione di Giovanardi, il quale afferma che l'aereo esplose per una bomba messa nel gabinetto dell'aereo!
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Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.
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Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
R.I.P.federicoweb ha scritto:Persi contatti con caccia F-16 Usa, forse caduto in Adriatico
Era ecollato dalla base di Aviano
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 54015.html
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Re: [O.T.] Incidenti ferroviari,aerei e stradali
si è confuso con la sua ultima evacuazione?Rodomonte ha scritto:è la dichiarazione di Giovanardi, il quale afferma che l'aereo esplose per una bomba messa nel gabinetto dell'aereo!
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)