Alessandro1976 ha scritto: Su transfermarkt.it ci sono i valori di mercato di ogni giocatore, non so quanto attendibili. Traorè 2M, Acerbi 4M, Antonini 3.8M, Flamini 4M... farebbero quasi 14M oltre i 15M di Pato e forse i 10M di Abate ci si può prendere un centrocampista buono oltre Balotelli valutato a 25M (su transfermarkt.it lo danno a 32M ma il City ha abbassato la richiesta).
Transfmarkt è il miglior sito in ottica "calciomercato". Puntuale e preciso sulle quotazioni dei giocatori e sulle date di scadenza dei contratti (oltre ovviamente a tutte le statistiche "dal campo" sempre aggiornate).
Detto ciò, però, le valutazioni economiche sul singolo giocatore sono suscettibili di rapidi e repentini cambiamenti (in base al rendimento del giocatore "sul momento"). Diciamo che in concreto non sono mai affidabili (in virtù della loro ampia modificabilità).
Un esempio per tutti. Acerbi è stato pagato da Milan 4 milioni di euro e percepisce ottocento mila euro a stagione (più del doppio di quanto prendeva al Chievo Verona). E' chiaro che in questa sessione di mercato nessun club italiano ti da 4 milioni di euro per il suo cartellino nè tantomeno pareggia l'ingaggio attualmente percepito dal giocatore. Quindi se lo cedi o lo dai in prestito (con l'impegno di dargli tu una parte di ingaggio) o difficilmente riesci a piazzarlo.
Lo stesso Traorè, arrivato a parametro a zero, percepisce circa 1,2 milioni di euro a stagione. A quelle cifre contrattuali difficilmente riesci a cederlo incassando i 2 milioni di euro del prezzo del cartellino, anzi direi che il club che vuole prenderlo conoscendo la situazione attuale è già tanto che ti offra 1 milione di euro.
Stesso discorso per Flamini che pur riducendosi cospicuamente l'ingaggio percepisce pur sempre 1,5 milioni di euro e in tal senso i 4 milioni di euro del cartellino sono utopici.
Un'altro esempio calzante è quello che riguarda Sneijder. Il suo valore sul mercato era di 19 milioni di euro (fonte transfmarkt) ma è chiaro che già incassare 10 milioni di euro sarebbe stato difficile, considerando il contratto (pesante) in scadenza e la strategia di "o ora o mai più" imbastita dalla società.
Questo per dire che i valori economici vanno sempre contestualizzati.