pare che ci sia la proposta di far tornare il grande basket a seattle (1 titolo NBA, 3 di conference e 6 di division). comprando i sacramento kings. la proposta per la costruzione della nuova arena c'è
seattle si era "tenuta" il nome supersonics vedendo la franchigia a oklahoma city nel 2008.
quindi tornerebbero con il loro nome originale e i kings sparirebbero.
ps: hai ragione termo. vogel ha fatto un ottimo lavoro. considerando che prima di lui non si arrivava neanche ai playoff. certo che se beccassero una lottery buona....
Concordo sui Pacers
Per quanto riguarda la questione Kings-Sonics ancora non c'è nulla di ufficiale, tranne il fatto che i Kings sono in vendita.
E' stata fatta una proposta di acquisto per portare la franchigia a Seattle ma i proprietari dei Kings avrebbero rifiutato chiedendo più soldi.
Le cifre sono importanti: 500 la richiesta più circa 100 di debiti verso la città di Sacramento, mentre gli acquirenti avrebbero offerto 500 all-inclusive.
Ci sono problemi per la questione Kings to Seattle.
1- I Kings sono in vendita, questo è sicuro
2- C'è un accordo firmati tra i proprietari dei Kings, la città di Sacramento e Stern per una nuova arena
3- Ci sono delle penali da pagare, dei debiti e dei costi per il trasferimento della franchigia
4- C'è una cordata di Sacramento che vuole rilevare la squadra, e non avrebbe i costi di delocalizzazione, le penali e altri cazzi e mazzi
5- I proprietari dei Kings sono noti quaqquaraqquà e mezzi lestofanti, per cui tutto è possibile
Scenari:
1- Tutto resta com'è
2- La cordata di Sacramento rielva la squadra ma resta tutto com'è lo stesso
3- I Sonic comprano i Kings
Altre ipotesi:
- Sacramento resta, e il commissioner crea un altro posto in lega per una nuova franchigia
- I new Sonics acquisiscono i Bucks che sono in difficoltà economiche e con una situazione societaria ambigua
E' partito il circo... io visto anche che siccome Seattle è un mercato ricco sia di dinero che di storia, e visto che Stern ha promesso il ritorno dell'NBA a Seattle prima della fine del suo mandato, la cosa in un modo o nell'altro si farà.
Un ulteriore posto sarebbe difficile, scombinerebbe le division. Per me o si fa con i Kings o si fa con i Bucks
mi dispiacerebbe se i kings scomparissero, hanno avuto il giocatore che più ho amato dopo reggie miller. jason williams.
intanto nella notte due giocatine le hanno fatte
i lakers perdono ancora e si allontanano sempre di più dall'ottavo posto. clippers primi. non so quante volte sia successo nella storia. bisognerebbe chiedere a buffa
EASTERN W L PCT
1 Miami 23 10 .697 -
2 New York 23 11 .676 ½
3 Indiana 21 14 .600 3
4 Atlanta 20 14 .588 3 ½
5 Chicago 19 14 .576 4
6 Brooklyn 20 15 .571 4
7 Milwaukee18 16 .529 5 ½
8 Boston 18 17 .514 6
Phila 15 22 .405 10
Toronto 13 22 .371 11
Detroit 13 23 .361 11 ½
Orlando 12 23 .343 12
Charlotte 9 25 .265 14 ½
Cleveland 9 28 .243 16
Washington 5 28 .152 18
WESTERN W L PCT
1 LA Clippers 28 8 .778 -
2 Oklahoma City 27 8 .771 ½
3 San Antonio 28 10 .737 1
4 Memphis 23 10 .697 3 ½
5 Golden State 22 12 .647 5
6 Houston 21 15 .583 7
7 Denver 21 16 .568 7 ½
8 Portland 19 15 .559 8
Utah 19 18 .514 9 ½
Minnesota 16 16 .500 10
LA Lakers 15 20 .429 12 ½
Sacramento 13 22 .371 14 ½
Dallas 13 23 .361 15
Phoenix 12 25 .324 16 ½
New Orleans 10 25 .286 17 ½
roses are red, violets are blue, i'm not good at poems. nice tits
Masuka ha scritto:mi dispiacerebbe se i kings scomparissero, hanno avuto il giocatore che più ho amato dopo reggie miller. jason williams.
Personalmente però ricordo con grande piacere i Kings guidati da Rick Adelman e con in campo i vari Jason Wiliams (sostituito poi da Mike Bibby), Bobby Jackson, Doug Christie, Stojakovic, Divac, Webber.
Come dimenticare la pazzesca finale di conference del 2002 con i Lakers (finita 4-3 per L.A. pur se tra polemiche insolite per il mondo NBA).
In quelle stagioni ricordo come il campo di Sacramento fosse considerato uno dei più caldi (e pericolosi) dell'intera NBA.
I Kings delle ultime annate obiettivamente sono impresentabili (per quanto in questa stagione qualcosina stiano facendo vedere). Diciamo che la franchigia ha intrapreso un percorso di ridimensionamento ormai difficile da arrestare. Il cambio di proprietà (e forse di sede) è la logica conseguenza di tutto ciò.
secondo me, purtroppo, ci sono troppe squadre per i giocatori talentuosi che ci sono in giro.
mi spiego meglio
con 30 squadre è normale che ci si ritrova con delle squadre materesso. charlotte, cleveland, new orleans, sacramento, washington. quindi viene da se che la gente non va al palazzetto. il buono del NBA è che se arrivi in fondo peschi alto dal draft. quindi, in teoria, ti rialzi in classifica l'anno dopo. e qualcun'altro scenderà....
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...giocatore che personalmente mi ha sempre fatto impazzire e che in NBA avrebbe potuto avere una carriera migliore. A livello caratteriale (nonostante non sia certo un giovanotto) è ancora molto acerbo.
i lakers intanto perdono malamente contro OKC e, se non ho sentito male, devono vincere le prossime 33 su 50 (contato male) per sperare nei playoff. calcolando che ai playoff l'ottava ci va con 48 vinte.
top 10 di stanotte.
bella la tripla di parker e la schiacciata di ross. il resto non mi ha fatto impazzire
roses are red, violets are blue, i'm not good at poems. nice tits
i risultati della notte:
Los Angeles Clippers – Orlando Magic 101-104
LAC: Griffin 30, Jordan 10, Green 10, Paul 10 (16 ass), Crawford 13, Barnes 10
ORL: Vucevic 18 (15 rimb), Afflalo 30, Nelson 11, Redick 21
Colpo degli Orlando Magic che fermano a 13 la striscia di vittorie consecutive dei Clippers tra le mura amiche; match deciso a 12″ dalla fine, sul -1 Clippers (101-102) e palla in mano Jamal Crawford commette un sanguinoso fallo offensivo e sul capovolgimento Vucevic schiaccia per il +3 a 8″, J-Move prova a farsi perdonare ma la sua tripla non troverà il canestro
Chicago Bulls – Phoenix Suns 81-97
CHI: Deng 13m Boozer 15 (10 rimb), Noah 10 (13 rimb), Hamilton 12
PHX: Scola 22 (10 rimb), Brown 11, Telfair 13, Beasley 20
Vittoria n° 2000 nella storia dei Phoenix Suns arrivata sul campo dei Bulls grazie ai 20 punti di un redivivo Mike Beasley; all’intervallo Phoenix avanti di 7 (42-49), nel 3° quarto Chicago non riesce mai a piazzare un break convincente e gli ospiti sfruttano i continui errori al tiro incrementando il loro vantaggio sui 13 punti (56-69) a 3’48″ dalla sirena del 3°, margine che i padroni di casa non recupereranno più.
Dallas Mavericks – Memphis Grizzlies 104-83
DAL: Marion 20, Nowitzki 17, Kaman 14, Mayo 11, Collison 10, Brand 10
MEM: Gay 12, Arthur 11, Selby 10
I Dallas Mavericks sfruttano lo sforzo dei Grizzlies nella notte precedente per battergli; nel 2° quarto i padroni di casa tirano col 58% (10/17) sparando anche 4 triple con Marion, Nowitzki, Carter e Crowder, il parziale dice 29-21 e i Mavs vanno al riposo sul +15 (54-39).
Sacramento Kings – Miami Heat 99-128
SAC: Cousins 11, Thomas 34, Johnso 11, Robinson 10
MIA: James 20, Bosh 16, Wade 11, Chalmers 34, Allen 10, Miller 12
Miami trova la sua prima vittoria esterna e lo fa bombardando da 3 Sacramento (17/37) soprattutto con Super Mario Chalmers che chiude a referto con 34 punti e 10/13 da 3; match mai messo in discussione per i campioni in carica che già all’intervallo erano avanti di 22 punti (44-66).
Dopo la vittoria in rimonta di ieri notte, gli Atlanta Hakws perdono a Whashington contro una squadra che aveva nettamente più energie sotto i tabelloni (51 a 38 il conto dei rimbalzi) e che aveva un John Wall in più, nonostante la doppia doppia di Horford da 16 punti e 12 rimbalzi. La partita è stata decisa da un parziale di 6-0 griffato da Wall, a 5′ dalla fine sul punteggio di 83-77; ma è stata definitivamente chiusa dalla schiacciata in rovesciata col punto esclamativa da Trevor Ariza con 1:22 da giocare sul 93-81.
Indiana Pacers – Charlotte Bobcats 96-88
IND: West 14 (12 rimb e 10 ass), Stephenson 17, Hill 19
CHA: Warick 13, Henderson 12, Walker 16, Gordon 21
Una tripla doppia di David West regala la quarta vittoria consecutiva ai Pacers, che amministrano forse con qualche patema di troppo i Charlotte Bobcats di un Ben Gordon da 21 punti. A metà dell’ultimo periodo sul punteggio di 76-75, un parziale di 11-3 propiziato dalla coppia Hill-Stephenson sposta definitivamente l’inerzia della partita, subito dopo arriva la tripla di Augustin a mettere tutti d’accordo.
Bella vittoria casalinga da parte dei 76ers che danno la terza sconfitta consecutiva agli Houston Rockets di un Harden da 29 punti; per i Sixers prova di un assoluta rilevanza di Jrue Holiday (30 punti). Col tabellone che recita 96-93 con 6′ da giocare prima della sirena finale, “Phila” piazza un parziale di 6-0 dal quale i Rockets non riusciranno più a risalire.
Detroit Pistons – Utah Jazz 87-90
DET: Monroe 12 (11 rimb), Knhight 16, Bynum 13
UTA: Millsap 17, Jefferson 20 (10 rimb), Foye 17, Burks 12
A Detroit arriva una pesante e inaspettata sconfitta casalinga dei Pistons, pesante perchè gli Utah JAzz vincono in rimonta, questo grazie alla solita coppia sotto le plance Jefferson-Millsap. Dopo essere arrivati sul 54-41 ad inizio terzo periodo, i Pistons si sgretolano e un parziale di 15-2 griffato Jefferson, sposta decisamente l’inerzia della gara; a metà dell’ultimop periodo sul punteggio di 74-76, i Jazz firmano un altro parziale di 7-0, da cui i Piston non si rialzeranno più.