(OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo & co.

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kayo
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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#31 Messaggio da kayo »

Alex Teflon ha scritto:Vi spiego rapidamente perché sono ragionamenti indegni: perché sono supini. Prevedono che, passivamente, uno accetti di decrescere e di morire senza affrontare il presente, o inventare il futuro. Forse è vero che io ho 66 schiavi che lavorano per me. Non credo, ma ammettiamo che sia vero. Se io accetto supinamente che questo non avvenga più, sette sicuri che ci sarà un cinese, un indiano, un malese pin nepalese a cui non frega un emerito cazzo se IO sono uno dei suoi 66 schiavi. NOI, quantomeno, abbiamo principi morali e forniamo a tutti una merdosa possibilità di vita libera. LORO, che hanno la mente sconvolta tra iper capitalismo, caste sociali e religiose, razzismo e differenze etniche, NON SI PONGONO IL PROBLEMA. noi siamo avanti di mille anni perché almeno il problema lo poniamo. Io VOGLIO il mio stile di vita, e VOGLIO che i miei figli vivano meglio di me. Voglio averne molti, voglio trasmettere i miei principi, se NON lo faremo, tutti, state tranquilli che un cinese, un arabo, un indiano, un romeno, lo faranno al posto nostro, disgregando dall'interno tutto quello che abbiamo costruito. Che, per quanto possano essere disfattiste le cronache, e' QUANTO DI MEGLIO ESISTA NEL MONDO CONOSCIUTO in termini di benessere, libertà di azione e di pensiero. ANDASSERO AFFANCULO TUTTI QUELLI CHE PENSANO DI RISOLVERE I PROBLEMI DEL MONDO CON IL RIUTILIZZO E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA. AFFANCULO!
Scusa la mia onestà, ma stai delirando.
Se si continua di questo passo a tua figlio restera solo miseria.
Di questo passo levati dalla testa che i tuoi figli avranno il tuo stile di vita. Molti non si rendono conto che stiamo vivendo un cambiamento epocale: gli equilibri politici mondiali stanno cambiando, i grandi Paesi industrializati non sono più il faro del mondo e almeno un miliardo di persone stà premendo per avere lo stile di vita cosi detto "all'occidentale".
A questi ritmi, ancora un paio di decenni, e non avremmo ne cibo ne acqua a sufficenza per sfamare le persone. Non si faranno più le guerre per il petrolio, ma per il grano.
Per evitare tutto ciò credo che siano proprio quei Paesi occidentali a dover indirizzare il mondo su nuove vie di sviluppo. Non si può chiedere alla Cina di non svilupparsi quando gli altri si sono sviluppati per un secolo senza badare a nulla.

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xx86
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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#32 Messaggio da xx86 »

Alex Teflon ha scritto:Hai la quinta elementare? Sai leggere in italiano? Ti aiuta, lo sai.
Sinceramente mi pare che sei tu quello a cui manca un minimo di testa altrimenti non scriveresti dei veri e propri deliri senza capo ne coda dicendo tutto e il suo contrario.
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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#33 Messaggio da dell »

x chiudere il discorso progresso è vitale ma con la testa
equilibrio

cito un grande che ha lottato contro l'ottusità x il progresso dell'uomo

“Noi non dobbiamo considerare che la Natura si accomodi a quello che parrebbe meglio disposto a noi, ma conviene che noi accomodiamo l’interesse nostro a quello che essa ha fatto.” Galileo Galilei
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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#34 Messaggio da xx86 »

Al di fuori della filosofia e delle parole il progresso attualmente ha 2 sole strade:

1) continuiamo a bruciare risorse e petrolio illudendoci con l'insulso mito della crescita infinita in modo da lasciare terra bruciata ai nostri figli e nipoti.

2) abbandoniamo la rincorsa alla crescita a favore dello sviluppo....uso di energie rinnovabili, uso di SMART GRIDS, cambiamento della società per quanto riguarda i consumi e coscienza di sè, cambiamento del sistema produttivo e della distribuzione.....e così si potrà dare un futuro a molte generazioni a venire.

Per fare un esempio, ecco uno scenario futuro sostenibile:

http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2012/0 ... e-can.html
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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#35 Messaggio da kayo »

xx86 ha scritto:Al di fuori della filosofia e delle parole il progresso attualmente ha 2 sole strade:

1) continuiamo a bruciare risorse e petrolio illudendoci con l'insulso mito della crescita infinita in modo da lasciare terra bruciata ai nostri figli e nipoti.

2) abbandoniamo la rincorsa alla crescita a favore dello sviluppo....uso di energie rinnovabili, uso di SMART GRIDS, cambiamento della società per quanto riguarda i consumi e coscienza di sè, cambiamento del sistema produttivo e della distribuzione.....e così si potrà dare un futuro a molte generazioni a venire.

Per fare un esempio, ecco uno scenario futuro sostenibile:

http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2012/0 ... e-can.html
Sono pienamente d'accordo con te.
Certo, una cosa del genere non si fa dalla sera alla mattina. Ci vuole tempo, perseveranza e sopratutto crederci.
Qui si parla di cambio di mentalità e per me ci vuole almeno una generazione.
Io abito in una parte dell'Italia dove si arriva all'85% dei rifiuti reciclati. Per arrivare a queste cifre ci è voluto 10 anni di insegnamenti ai bambini, di riunioni con i cittadini, di modifiche sulla raccolta dei rifiuti. Tutto questo ci ha portato anche ad avere una delle bollette dei rifiuti meno cara in Italia.

Tanto per fare un'esempio.

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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#36 Messaggio da xx86 »

kayo ha scritto:
xx86 ha scritto:Al di fuori della filosofia e delle parole il progresso attualmente ha 2 sole strade:

1) continuiamo a bruciare risorse e petrolio illudendoci con l'insulso mito della crescita infinita in modo da lasciare terra bruciata ai nostri figli e nipoti.

2) abbandoniamo la rincorsa alla crescita a favore dello sviluppo....uso di energie rinnovabili, uso di SMART GRIDS, cambiamento della società per quanto riguarda i consumi e coscienza di sè, cambiamento del sistema produttivo e della distribuzione.....e così si potrà dare un futuro a molte generazioni a venire.

Per fare un esempio, ecco uno scenario futuro sostenibile:

http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2012/0 ... e-can.html
Sono pienamente d'accordo con te.
Certo, una cosa del genere non si fa dalla sera alla mattina. Ci vuole tempo, perseveranza e sopratutto crederci.
Qui si parla di cambio di mentalità e per me ci vuole almeno una generazione.
Io abito in una parte dell'Italia dove si arriva all'85% dei rifiuti reciclati. Per arrivare a queste cifre ci è voluto 10 anni di insegnamenti ai bambini, di riunioni con i cittadini, di modifiche sulla raccolta dei rifiuti. Tutto questo ci ha portato anche ad avere una delle bollette dei rifiuti meno cara in Italia.

Tanto per fare un'esempio.
Beh ovvio, non è che basta schioccare le dita, è un percorso lungo e in salita ma non fare mai un cazzo e aspettare che siano gli altri a muoversi vuol dire che non succederà mai nulla.

Anche perchè stiamo parlando di cambiamenti di una portata pari a quella della rivoluzione industriale di fine '700.

E il grosso da fare è sulla mente delle persone, sul fare in modo che capiscano che sono perchè fanno parte di una comunità non perchè possiedono giocando a chi ce l'ha più lungo rendendosi in questo modo schiavi del sistema.
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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#37 Messaggio da dell »

kayo ha scritto:
xx86 ha scritto:Al di fuori della filosofia e delle parole il progresso attualmente ha 2 sole strade:

1) continuiamo a bruciare risorse e petrolio illudendoci con l'insulso mito della crescita infinita in modo da lasciare terra bruciata ai nostri figli e nipoti.

2) abbandoniamo la rincorsa alla crescita a favore dello sviluppo....uso di energie rinnovabili, uso di SMART GRIDS, cambiamento della società per quanto riguarda i consumi e coscienza di sè, cambiamento del sistema produttivo e della distribuzione.....e così si potrà dare un futuro a molte generazioni a venire.

Per fare un esempio, ecco uno scenario futuro sostenibile:

http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2012/0 ... e-can.html
Sono pienamente d'accordo con te.
Certo, una cosa del genere non si fa dalla sera alla mattina. Ci vuole tempo, perseveranza e sopratutto crederci.
Qui si parla di cambio di mentalità e per me ci vuole almeno una generazione.
Io abito in una parte dell'Italia dove si arriva all'85% dei rifiuti reciclati. Per arrivare a queste cifre ci è voluto 10 anni di insegnamenti ai bambini, di riunioni con i cittadini, di modifiche sulla raccolta dei rifiuti. Tutto questo ci ha portato anche ad avere una delle bollette dei rifiuti meno cara in Italia.

Tanto per fare un'esempio.

sono progetti a lungo termine che la mentalità di questo nuovo millennio fà fatica ad accettare xche spesso comportano sacrifici all'inizio
concordo su tutto
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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#38 Messaggio da xx86 »

Non sono sacrifici, si tratta solo di rendersi conto della propria condizione di pedine del sistema e cominciare a cambiare mentalità
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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#39 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Alex Teflon ha scritto:Nessuno ci ha aiutato a fare la rivoluzione industriale. Perché cazzo di Buddha dobbiamo far gliela noi?
Veramente Alex, la Rivoluzione industriale gliela abbiamo fatta eccome. Vuoi sapare la procedura? Semplice: Guerra dell'Oppio con 10 mln di tossicodipenenti in pochi anni; 200 anni di brutale sfruttamento coloniale in India (regalo di "Her Majesty": "tanto noi abbiamo le cannoniere" diceva Lord Wellington); il commodoro Matthew Perry che bombarda il villaggio giapponesi di carta (incendiato); ecc.

Un fatto fisiologico. Sono cose che gli abbiamo insegnato noi, come nel Pianeta delle Scimmie. Per i Romani i Germani erano scimpanzè che si sono ribellati. Per combatterci hanno dovuto imparare i nostri concetti e usare le nostre ami. Altrimenti finivano come i precolombiani. Adattati o muori.

Adesso fai il piangina? Ti piglia strizza? "Scusate signori Indiani, vi abbiamo occupato 200 anni ma non volevamo farlo apposta, amici come prima eh? Guardiamola così: grazie a noi avete le portaerei al posto delle piroghe. Ringraziateci senza rancore".

No alex, non funzia così :)
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#40 Messaggio da leonida »

Coscienza di quello che accade o meno, non siamo noi a decidere delle nostre sorti.

Noi non possiamo influire sul consumismo, noi consumiamo e basta.

Che poi le aziende nel ciclo di vita di un prodotto ci mettano anche la sua morte e il successivo prodotto ė assolutamente normale. Così come le aziende che creano il bisogno, prima di soddisfarlo (leggetevi No Logo di Naomi Klein, libro datato ma interessante).

Quello che può influire sul consumo ė invece la CRISI e la CONSAPEVOLEZZA

Due esempi banali, ma credo chiari.

CRISI
Abbigliamento e moda> negli ultimi 4 anni il settore chiude con il 60% in meno rispetto gli anni precedenti. Le aziende in crisi sono i così detti marchi a metà.
Il lusso ( Gucci, herpes,Valentino, Dior, Etc) cresce a due cifre.
Zara, hm, Terranova, crescono ad una cifra.
Tutto il resto crolla. Perché ?

La crisi, ovvio, ma perché c'ė chi cresce e chi cala?
Molto semplicemente perché ci siamo tutti rotti i coglioni di pagare un maglione di lana 200 euro perché ha un loghino. Mentre chi puo permetterselo ė disposto a spendere 2000 euro per una borsa di Balenciaga per affermare di essere un ricco.
Tutto il resto va da Zara.

Scusate la semplificazione, ma i concetto ė che la crisi sta cambiando il nostro modo di consumare.
Semplicemente il valore percepito dei prodotti ė cambiato, grazie ad una minore potere di acquisto tendenzialmente apriamo meglio gli occhi sui beni che compriamo, e se non ne valgono lo sforzo (prezzo) escono dalle nostre scelte.
È credetemi, le aziende oggi, iniziano a fare i conti su questo nuovo driver di acquisto.

Le conseguenze a livello industriale sono che oggi anche la Cina ė diventata troppo cara (Alex, la CGIL non ė ancora arrivata e ce la troveremo ancora per un po qui a rompere i coglioni, ma il lavoro cinese oggi costa molto di più di ieri perché anche li finalmente stanno cambiando le cose) e le aziende stanno producendo in altri paesi ancora più poveri.

La CONSAPEVOLEZZA
beh, qui non mi dilungo... Un solo esempio e una sola domanda... ma quando dovete andare in vacanza cosa fate per decidere che hotel prenotare ?

Ecco, anche tripadvisor influisce sul nostro modo di consumare, in modo molto più consapevole e eticamente corretto. Trip Advisor ci permette di andare alla sostanza del "prodotto" evitando tanti finti meccanismi di promozione.

concludo con un consiglio da veterano dei consumi (!) lasciate perdere le ricette mondiali, i massimi sistemi, le generazioni future, e le rivoluzioni industriali. Siamo nel 2013, non esistono ricette.

Si può e si deve essere più consapevoli, ma l'elefante ė grande, per mangiarlo va affettato una mangiato una fetta alla volta.
Pensiamo a noi, al nostro domani e come noi potremmo innovare la nostra vita.

Altrimenti saranno parole che riempiono l'ennesimo topic dell'ennesimo forum e basta.
oggi in tv parlavano del fatto che a livello mondiale nei paesi più ricchi ci siano anche più infelici...
...in effetti in Sierra Leone non tutti hanno il telefono, quindi lì è difficile fare questi cazzo di sondaggi. (cit.Bardamu)

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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#41 Messaggio da dell »

xx86 ha scritto:Non sono sacrifici, si tratta solo di rendersi conto della propria condizione di pedine del sistema e cominciare a cambiare mentalità
sacrifici nel senso di scomodità (si vuole sempre la soluzione più facile infischiandosene delle conseguenze future)
quoto in tutto :023
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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#42 Messaggio da dell »

Si può e si deve essere più consapevoli, ma l'elefante ė grande, per mangiarlo va affettato una mangiato una fetta alla volta.
Pensiamo a noi, al nostro domani e come noi potremmo innovare la nostra vita.
si parte sempre dalle piccole cose x cambiare tutto
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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#43 Messaggio da xx86 »

dell ha scritto:
xx86 ha scritto:Non sono sacrifici, si tratta solo di rendersi conto della propria condizione di pedine del sistema e cominciare a cambiare mentalità
sacrifici nel senso di scomodità (si vuole sempre la soluzione più facile infischiandosene delle conseguenze future)
quoto in tutto :023
Macchè scomodità, anzi sarebbe una gran pacchia se la gente aprisse la mente e capisse che rinunciare a dei beni materiali non vuol dire rinunciare al proprio status di persone libere ma emanciparsi da una società che ci vuole piegati a 90.
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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#44 Messaggio da jhonnybuccia »

l'iperconsumismo occidentale è una malattia talmente evidente che non merita commenti. la decrescita stile new age volemosse bene è talmente ridicola che ne merita ancora meno.

la scelta dell'accumulazione ha ribadito tre-quattrocento anni fa la vittoria dell'individualismo sullo spazio sociale (drogato mi correggerà se sbaglio).

viviamo semplicemente l'onda lunga di un approccio talmente arrogante da negare la finitezza del mondo (il metron e il quod sufficit).

interventi goffi e provinciali tipo quello di teflon sono la prova dei danni storici del capitalismo che non solo degrada le persone ma le convince anche di essere l'alternativa migliore.

se poi ci mettiamo la mancanza totale di percezione della storia e della prassi umana abbiamo i pensieri ridicoli letti poco sopra.
incerto al 76%.

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Re: (OT) Parliamo di argomenti socioculturali: Consumismo &

#45 Messaggio da xx86 »

leonida ha scritto:Coscienza di quello che accade o meno, non siamo noi a decidere delle nostre sorti.

Noi non possiamo influire sul consumismo, noi consumiamo e basta.

Che poi le aziende nel ciclo di vita di un prodotto ci mettano anche la sua morte e il successivo prodotto ė assolutamente normale. Così come le aziende che creano il bisogno, prima di soddisfarlo (leggetevi No Logo di Naomi Klein, libro datato ma interessante).

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Zara, hm, Terranova, crescono ad una cifra.
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Semplicemente il valore percepito dei prodotti ė cambiato, grazie ad una minore potere di acquisto tendenzialmente apriamo meglio gli occhi sui beni che compriamo, e se non ne valgono lo sforzo (prezzo) escono dalle nostre scelte.
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Le conseguenze a livello industriale sono che oggi anche la Cina ė diventata troppo cara (Alex, la CGIL non ė ancora arrivata e ce la troveremo ancora per un po qui a rompere i coglioni, ma il lavoro cinese oggi costa molto di più di ieri perché anche li finalmente stanno cambiando le cose) e le aziende stanno producendo in altri paesi ancora più poveri.

La CONSAPEVOLEZZA
beh, qui non mi dilungo... Un solo esempio e una sola domanda... ma quando dovete andare in vacanza cosa fate per decidere che hotel prenotare ?

Ecco, anche tripadvisor influisce sul nostro modo di consumare, in modo molto più consapevole e eticamente corretto. Trip Advisor ci permette di andare alla sostanza del "prodotto" evitando tanti finti meccanismi di promozione.

concludo con un consiglio da veterano dei consumi (!) lasciate perdere le ricette mondiali, i massimi sistemi, le generazioni future, e le rivoluzioni industriali. Siamo nel 2013, non esistono ricette.

Si può e si deve essere più consapevoli, ma l'elefante ė grande, per mangiarlo va affettato una mangiato una fetta alla volta.
Pensiamo a noi, al nostro domani e come noi potremmo innovare la nostra vita.

Altrimenti saranno parole che riempiono l'ennesimo topic dell'ennesimo forum e basta.
Non è vero che non possiamo influire sui consumi, i consumi chi pensi li faccia? li facciamo noi! Sono i consumatori che decidono cosa e come comprare a meno che tu non ti riconosca tra gli schiavi della pubblicità che si bevono tutto ciò che passa in tv.

@jhonnybuccia
per decrescita non si intende ritornare ad una specie di medioevo felice ma di riprogettare un sistema socio-economico più sostenibile usando le tecnologie più moderne.
Liberarci un pò alla volta dal petrolio per esempio che ormai da più di un secolo ha "drogato" la nostra economia e i nostri sistemi produttivi.
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