[O.T.] Il Toro
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Re: [O.T.] Il Toro
noi granata
abbiamo infinita pazienza
,,,
è vero che ventura sta facendo un buon lavoro
ma cribbio
queste partite si devono vincere
e altre non bisognava perderle
ieri ho sentito il risultato verso il 23 del secondo tempo
e mi sono detto tanto pareggia
ed in cuor mio ho sperato decine e decine di volte che non succedesse
rare volte ho avuto ragione
comunque sempre sempre sempre forza toro
un saluto
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ma cribbio
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e altre non bisognava perderle
ieri ho sentito il risultato verso il 23 del secondo tempo
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un saluto
"Andai nei boschi perchè desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto."
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Re: [O.T.] Il Toro
Be suvvia poteva andarvi peggio ieri, me lo immagino Donegal che sudava freddo sulla punizione di Maresca finita sulla traversa. Avrebbe retto a un'altra esultanza del genere?

Re: [O.T.] Il Toro
in quanto a cuore
quello granata è unico
,,, dovrebbero fare studi su noi tifosi per come reggiamo bene tutte le avversità
un saluto
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Re: [O.T.] Il Toro
tiffany rayne ha scritto:Be suvvia poteva andarvi peggio ieri, me lo immagino Donegal che sudava freddo sulla punizione di Maresca finita sulla traversa. Avrebbe retto a un'altra esultanza del genere?![]()







grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
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Re: [O.T.] Il Toro
26/09/2012 Torino-Udinese 0-0
Il Toro sbatte su palo e traversa. Per tre volte, con Basha, Sansone e Santana, i granata sfiorano la vittoria; il pari con l'Udinese è pieno di rimpianti. "Sono felice per la prestazione e deluso per il risultato - ammette Giampiero Ventura -, avremmo meritato di vincere. Abbiamo fatto la partita, questa prova è la conferma che siamo sulla buona strada". Il tecnico del Toro sottolinea la prova collettiva: "Dobbiamo tenere conto che avevamo quattro esordienti in A, che giocavamo contro una grande come l'Udinese, che non ha mai tirato in porta, e che noi l'anno scorso eravamo in B. Nel complesso quindi c'è rammarico per il risultato. Ma è una partita che deve dare consapevolezza ai ragazzi che si può fare bene". "Peccato per le tre grandi occasioni, abbiamo fatto un'ottima gara - concorda Valerio Di Cesare, uno degli esordienti della serata - Sono contento per il mio debutto, lo aspettavo da quando ero bambino. Nel complesso, non dobbiamo dimenticarci che il nostro obiettivo è la salvezza, siamo contenti così".
GUIDOLIN: DI NATALE VA PRESERVATO. BRKIC: PUNTO GUADAGNATO - L'Udinese, nel complesso deludente, ha sfiorato il colpo grosso con Benatia all'ultimo istante di gioco: salvataggio di Gillet proprio sulla linea con proteste dei friulani. "Dobbiamo migliorare la qualità del gioco, ma non è facile essere spregiudicati quando si gioca due partite in tre giorni - attacca Francesco Guidolin -. Domenica saremo i primi a scendere in campo alle 12.30, non è giusto, vorrei più attenzione". Il tecnico dell'Udinese spiega poi il mancato impiego di Di Natale: "È una reliquia, va preservato". "Buono il punto, non la prestazione - conferma il portiere friulano Zelijko Brkic, autore di un grande intervento su Sansone -. Ci siamo difesi abbastanza bene, ma siamo mancati un pò in attacco, abbiamo creato poco. Nel complesso è un punto guadagnato".
Il Toro sbatte su palo e traversa. Per tre volte, con Basha, Sansone e Santana, i granata sfiorano la vittoria; il pari con l'Udinese è pieno di rimpianti. "Sono felice per la prestazione e deluso per il risultato - ammette Giampiero Ventura -, avremmo meritato di vincere. Abbiamo fatto la partita, questa prova è la conferma che siamo sulla buona strada". Il tecnico del Toro sottolinea la prova collettiva: "Dobbiamo tenere conto che avevamo quattro esordienti in A, che giocavamo contro una grande come l'Udinese, che non ha mai tirato in porta, e che noi l'anno scorso eravamo in B. Nel complesso quindi c'è rammarico per il risultato. Ma è una partita che deve dare consapevolezza ai ragazzi che si può fare bene". "Peccato per le tre grandi occasioni, abbiamo fatto un'ottima gara - concorda Valerio Di Cesare, uno degli esordienti della serata - Sono contento per il mio debutto, lo aspettavo da quando ero bambino. Nel complesso, non dobbiamo dimenticarci che il nostro obiettivo è la salvezza, siamo contenti così".
GUIDOLIN: DI NATALE VA PRESERVATO. BRKIC: PUNTO GUADAGNATO - L'Udinese, nel complesso deludente, ha sfiorato il colpo grosso con Benatia all'ultimo istante di gioco: salvataggio di Gillet proprio sulla linea con proteste dei friulani. "Dobbiamo migliorare la qualità del gioco, ma non è facile essere spregiudicati quando si gioca due partite in tre giorni - attacca Francesco Guidolin -. Domenica saremo i primi a scendere in campo alle 12.30, non è giusto, vorrei più attenzione". Il tecnico dell'Udinese spiega poi il mancato impiego di Di Natale: "È una reliquia, va preservato". "Buono il punto, non la prestazione - conferma il portiere friulano Zelijko Brkic, autore di un grande intervento su Sansone -. Ci siamo difesi abbastanza bene, ma siamo mancati un pò in attacco, abbiamo creato poco. Nel complesso è un punto guadagnato".
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Re: [O.T.] Il Toro
30/09/2012
Atalanta - Torino 1 - 5
Una gioia speciale, perché il Toro non vinceva fuori casa in serie A per 5-1 da 37 anni, ed un pensiero a senso unico. “Questa vittoria la dedichiamo alla mamma del presidente Cairo – è il coro dei giocatori e di Ventura -: era una grandissima tifosa del Toro e sarebbe stata sicuramente orgogliosa della nostra prestazione”. La squadra granata, neopromossa in serie A, lancia un segnale fortissimo sul campo dell’Atalanta ed insieme alla festa per i 70 gol del capitano Bianchi fa salire sul palcoscenico il trio delle prime volte (Gazzi-Stevanovic-D’Ambrosio) e un Alessio Cerci devastante per gli avversari. “Cerci è tornato e si è visto – sorride l’ex viola -: avevo voglia di essere decisivo e tre assist in una partita non li avevo mai serviti. E’ un piccolo primato per me, ma preferisco pensare ai tre punti che abbiamo preso con una grandissima ripresa”.
Dopo un primo tempo in sofferenza, e ai limiti della svogliatezza, Cerci dal corner ha mandato in buca sia Gazzi (primo gol granata) che D’Ambrosio (primo gol in A), mentre con un cross millimetrico ha smarcato Stevanovic (anche lui al primo centro nel massimo campionato) per un gol di rara bellezza. “E’ venuto tutto di conseguenza – commenta l’esterno fortemente voluto da Ventura – e quando eravamo sereni mentalmente si è visto cosa possiamo fare. Io, poi, nella ripresa faccio sempre meglio che nei primi 45’ ed ho bisogno di toccare tanti palloni per fare bene. Il mister, poi, nell’intervallo ci ha fatto capire che c’erano gli spazi per fare bene e così è stato”.
Dopo aver segnato 4 gol in 5 partite di campionato, il Toro ne ha fatti 5 in un colpo solo e 4 in appena 14’. “Non esisteva un problema del gol – spiega Matteo Darmian, professione terzino destro – ed eravamo solo reduci da due partite in cui facevamo buone prestazioni, ma non riuscivamo a segnare. Gli attaccanti vivono per il gol, ma speriamo non di esserceli giocati tutti oggi”. Mal che vada si potrà ricorrere a D’Ambrosio, primo difensore in gol in questa stagione. “E’ un’emozione che resterà indimenticabile – commenta - e Cerci è stato fantastico: mi ha messo sulla testa un pallone con il contagiri. Segnare in serie A non è mai facile, ma con quell’assist è bastato prendere la mira”.
Dopo un po di sfortuna contro l'Udinese un po di buona sorte con l'Atalanta, risultato bello , meritato ma troppo rotondo!
Rimaniamo calmi ragazzi....... !!
Atalanta - Torino 1 - 5
Una gioia speciale, perché il Toro non vinceva fuori casa in serie A per 5-1 da 37 anni, ed un pensiero a senso unico. “Questa vittoria la dedichiamo alla mamma del presidente Cairo – è il coro dei giocatori e di Ventura -: era una grandissima tifosa del Toro e sarebbe stata sicuramente orgogliosa della nostra prestazione”. La squadra granata, neopromossa in serie A, lancia un segnale fortissimo sul campo dell’Atalanta ed insieme alla festa per i 70 gol del capitano Bianchi fa salire sul palcoscenico il trio delle prime volte (Gazzi-Stevanovic-D’Ambrosio) e un Alessio Cerci devastante per gli avversari. “Cerci è tornato e si è visto – sorride l’ex viola -: avevo voglia di essere decisivo e tre assist in una partita non li avevo mai serviti. E’ un piccolo primato per me, ma preferisco pensare ai tre punti che abbiamo preso con una grandissima ripresa”.
Dopo un primo tempo in sofferenza, e ai limiti della svogliatezza, Cerci dal corner ha mandato in buca sia Gazzi (primo gol granata) che D’Ambrosio (primo gol in A), mentre con un cross millimetrico ha smarcato Stevanovic (anche lui al primo centro nel massimo campionato) per un gol di rara bellezza. “E’ venuto tutto di conseguenza – commenta l’esterno fortemente voluto da Ventura – e quando eravamo sereni mentalmente si è visto cosa possiamo fare. Io, poi, nella ripresa faccio sempre meglio che nei primi 45’ ed ho bisogno di toccare tanti palloni per fare bene. Il mister, poi, nell’intervallo ci ha fatto capire che c’erano gli spazi per fare bene e così è stato”.
Dopo aver segnato 4 gol in 5 partite di campionato, il Toro ne ha fatti 5 in un colpo solo e 4 in appena 14’. “Non esisteva un problema del gol – spiega Matteo Darmian, professione terzino destro – ed eravamo solo reduci da due partite in cui facevamo buone prestazioni, ma non riuscivamo a segnare. Gli attaccanti vivono per il gol, ma speriamo non di esserceli giocati tutti oggi”. Mal che vada si potrà ricorrere a D’Ambrosio, primo difensore in gol in questa stagione. “E’ un’emozione che resterà indimenticabile – commenta - e Cerci è stato fantastico: mi ha messo sulla testa un pallone con il contagiri. Segnare in serie A non è mai facile, ma con quell’assist è bastato prendere la mira”.
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Re: [O.T.] Il Toro
complimenti per ieri ( "noi" erano 11 anni che non ne prendavamo 5) e complimenti per la sportività.amoidoors69 ha scritto:30/09/2012
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Una gioia speciale, perché il Toro non vinceva fuori casa in serie A per 5-1 da 37 anni, ed un pensiero a senso unico. “Questa vittoria la dedichiamo alla mamma del presidente Cairo – è il coro dei giocatori e di Ventura -: era una grandissima tifosa del Toro e sarebbe stata sicuramente orgogliosa della nostra prestazione”. La squadra granata, neopromossa in serie A, lancia un segnale fortissimo sul campo dell’Atalanta ed insieme alla festa per i 70 gol del capitano Bianchi fa salire sul palcoscenico il trio delle prime volte (Gazzi-Stevanovic-D’Ambrosio) e un Alessio Cerci devastante per gli avversari. “Cerci è tornato e si è visto – sorride l’ex viola -: avevo voglia di essere decisivo e tre assist in una partita non li avevo mai serviti. E’ un piccolo primato per me, ma preferisco pensare ai tre punti che abbiamo preso con una grandissima ripresa”.
Dopo un primo tempo in sofferenza, e ai limiti della svogliatezza, Cerci dal corner ha mandato in buca sia Gazzi (primo gol granata) che D’Ambrosio (primo gol in A), mentre con un cross millimetrico ha smarcato Stevanovic (anche lui al primo centro nel massimo campionato) per un gol di rara bellezza. “E’ venuto tutto di conseguenza – commenta l’esterno fortemente voluto da Ventura – e quando eravamo sereni mentalmente si è visto cosa possiamo fare. Io, poi, nella ripresa faccio sempre meglio che nei primi 45’ ed ho bisogno di toccare tanti palloni per fare bene. Il mister, poi, nell’intervallo ci ha fatto capire che c’erano gli spazi per fare bene e così è stato”.
Dopo aver segnato 4 gol in 5 partite di campionato, il Toro ne ha fatti 5 in un colpo solo e 4 in appena 14’. “Non esisteva un problema del gol – spiega Matteo Darmian, professione terzino destro – ed eravamo solo reduci da due partite in cui facevamo buone prestazioni, ma non riuscivamo a segnare. Gli attaccanti vivono per il gol, ma speriamo non di esserceli giocati tutti oggi”. Mal che vada si potrà ricorrere a D’Ambrosio, primo difensore in gol in questa stagione. “E’ un’emozione che resterà indimenticabile – commenta - e Cerci è stato fantastico: mi ha messo sulla testa un pallone con il contagiri. Segnare in serie A non è mai facile, ma con quell’assist è bastato prendere la mira”.
Dopo un po di sfortuna contro l'Udinese un po di buona sorte con l'Atalanta, risultato bello , meritato ma troppo rotondo!
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Re: [O.T.] Il Toro
si ma com'è che qui solo "Il Toro" ha un topic tutto suo??
Oh Donegal non fare il Gobbo a voler trattamenti extra!!
Si si lo so che è un topic vecchio, però è giusto per cacare il cazzo e per dirti che, se in tutti gli aspetti della vita ce la potremmo sucare a vicenda per affinità, da un punto di vista calcistico finirebbe male assai
Oh Donegal non fare il Gobbo a voler trattamenti extra!!
Si si lo so che è un topic vecchio, però è giusto per cacare il cazzo e per dirti che, se in tutti gli aspetti della vita ce la potremmo sucare a vicenda per affinità, da un punto di vista calcistico finirebbe male assai

Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.
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Re: [O.T.] Il Toro
superflowerpunkdiscopop ha scritto:si ma com'è che qui solo "Il Toro" ha un topic tutto suo??
Oh Donegal non fare il Gobbo a voler trattamenti extra!!
Si si lo so che è un topic vecchio, però è giusto per cacare il cazzo e per dirti che, se in tutti gli aspetti della vita ce la potremmo sucare a vicenda per affinità, da un punto di vista calcistico finirebbe male assai
Suppa, lo spiego nuovamente.
Aprii questo topic secoli fa, quando il forum era molto diverso e non si parlava così tanto di calcio... lo aprii per celebrare (mi sembra) una promozione, convinto che sarebbe andato nel dimenticatoio molto presto e poi qualcuno lo riesumò.
Io non ci scrivo più da anni, se non per intervenire e precisare quanto sopra, quando vengo tirato in ballo.
Di topic calcistici (e musicali) ce ne sono già fin troppi, se questo chiudesse oso dire che per me sarebbe addirittura un sollievo.
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Re: [O.T.] Il Toro
si si ma lo sapevo, era un modo per dirti, piano, con calma, con molto tatto...carinamente, delicatamente e con tanta vasellina, che ci potremmo prendere a coltellare 

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Re: [O.T.] Il Toro
Il Toro non è una squadra come le altre.........superflowerpunkdiscopop ha scritto:si ma com'è che qui solo "Il Toro" ha un topic tutto suo??
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Re: [O.T.] Il Toro
Come voleva dimostrarsi, il Torno dopo la roboante vittoria sull'Atalanta ( troppo roboante....) avrebbe dovuto confermarsi per dimostrare che questo poteva essere un campionato "diverso" rispetto agli ultimi anni, invece cade e di nuovo tutto scricchiola.........siamo il Toro.
Nella sua eterna capacità di farsi del male con le proprie mani il Toro incappa in una delle peggiori partite dell’intera gestione Ventura e, siccome il calcio a volte si trasforma in una scienza esatta, perde meritatamente con il Cagliari presentatosi da ultimo in classifica. Effetti collaterali della seconda sconfitta casalinga: sensibili crepe nell’entusiasmo suscitato dal 5-1 di Bergamo e nuovi interrogativi, se non ancora preoccupanti almeno fondamentali, sul futuro dei granata. Primo: il Toro non fa gol in casa da 297 minuti, a secco con Inter, Udinese e ieri. Con il Cagliari Ventura ha fatto girare quattro attaccanti (sei se si considerano anche Cerci e Stevanovic) ma il conto finale è stato di una pochezza assoluta: un tiro in porta, il gol di testa di Bianchi annullato per un fuorigioco chirurgico al 37’ della ripresa. Fine delle trasmissioni. Sgrigna e Meggiorini sono due che la porta la vedono sempre di sbieco, in casa poi con le difese asserragliate come ieri (in verità più organizzata che barricadera quella del Cagliari) la vista si fa ancora più difficile. E allora non si capisce l’ostracismo di Ventura per Sansone, uno che invece con il gol ha una certa simpatia (almeno in B), ma che entra in campo sempre quando è troppo tardi o esce quando è troppo presto (vedi gara con l’Udinese).
Per fluire (o frullare) come piace al tecnico, il gioco del Toro ha bisogno di altre frequenze, di intensità e di applicazione. Ieri ci è parso di vedere solo l’ultima delle tre condizioni. Non è bastata. Il resto si è rivelato un monotono assalto al Cagliari disposto dalla coppia Pulga-Lopez con sobrietà e qualità. Conti, Nainngolan, Astori e Ariaudo (e qui ha ragione il tecnico granata) non sono interpreti da fondo classifica, ma la facilità con cui la squadra di Cellino ha domato il Toro non è normale se paragonata alle difficoltà provate dall’Udinese e, prima ancora, dall’Inter. Il Toro ha sì un gioco, ma non ancora un’identità precisa: la caduta di tensione ci può stare senza far pensare che sia dovuta ai bagordi (verbali) post Bergamo, ma che una squadra con valori tecnici non eccelsi vada subito in difficoltà appena perde quelli agonistici deve far suonare più di un campanello.
Continua a rischiare poco il Toro, ieri, però, si è visto come a questa squadra manchi ancora la capacità di improvvisare, di cambiare copione. Come si è acceso, Cerci si è subito spento: perfetto paradigma della infelice domenica granata. E al centrocampo muscolare, comunque tonico, mancano i cromosomi per sostituirsi alla voce creatività. Intendiamoci, il Toro deve costruire e costruirsi giornata dopo giornata senza perdere di vista quei parametri che l’hanno portato fin qui, ma lo schema, se non funziona, diventa un gabbia da cui è difficile liberarsi soprattutto nelle partite all’Olimpico.
vrebbe potuto anche non perdere il Toro, il fallo di mano di Glik c’è ma lascia aperta la discussione sul rigore (trasformato da Nenè al 28’ della ripresa); nove minuti dopo il gol annullato a Bianchi è una giocata d’azzardo del guardalinee: detto questo, però, sarebbe cambiato poco. Se non la classifica. Dettaglio per ora trascurabile dai granata. Certe sveglie suonano una volta sola, ma quando (e se) si ripetono rischia di essere troppo tardi. Ventura sa di maneggiare una creatura pericolosa, non gli manca la saggezza e il realismo che ieri gli ha fatto capire - parole sue - solo dopo quindici minuti che sarebbe stata una giornata storta. La sosta arriva al punto giusto, il Toro deve rifiatare: capire gli sbagli è assolutamente possibile, ripeterli sarebbe molto rischioso.

Nella sua eterna capacità di farsi del male con le proprie mani il Toro incappa in una delle peggiori partite dell’intera gestione Ventura e, siccome il calcio a volte si trasforma in una scienza esatta, perde meritatamente con il Cagliari presentatosi da ultimo in classifica. Effetti collaterali della seconda sconfitta casalinga: sensibili crepe nell’entusiasmo suscitato dal 5-1 di Bergamo e nuovi interrogativi, se non ancora preoccupanti almeno fondamentali, sul futuro dei granata. Primo: il Toro non fa gol in casa da 297 minuti, a secco con Inter, Udinese e ieri. Con il Cagliari Ventura ha fatto girare quattro attaccanti (sei se si considerano anche Cerci e Stevanovic) ma il conto finale è stato di una pochezza assoluta: un tiro in porta, il gol di testa di Bianchi annullato per un fuorigioco chirurgico al 37’ della ripresa. Fine delle trasmissioni. Sgrigna e Meggiorini sono due che la porta la vedono sempre di sbieco, in casa poi con le difese asserragliate come ieri (in verità più organizzata che barricadera quella del Cagliari) la vista si fa ancora più difficile. E allora non si capisce l’ostracismo di Ventura per Sansone, uno che invece con il gol ha una certa simpatia (almeno in B), ma che entra in campo sempre quando è troppo tardi o esce quando è troppo presto (vedi gara con l’Udinese).
Per fluire (o frullare) come piace al tecnico, il gioco del Toro ha bisogno di altre frequenze, di intensità e di applicazione. Ieri ci è parso di vedere solo l’ultima delle tre condizioni. Non è bastata. Il resto si è rivelato un monotono assalto al Cagliari disposto dalla coppia Pulga-Lopez con sobrietà e qualità. Conti, Nainngolan, Astori e Ariaudo (e qui ha ragione il tecnico granata) non sono interpreti da fondo classifica, ma la facilità con cui la squadra di Cellino ha domato il Toro non è normale se paragonata alle difficoltà provate dall’Udinese e, prima ancora, dall’Inter. Il Toro ha sì un gioco, ma non ancora un’identità precisa: la caduta di tensione ci può stare senza far pensare che sia dovuta ai bagordi (verbali) post Bergamo, ma che una squadra con valori tecnici non eccelsi vada subito in difficoltà appena perde quelli agonistici deve far suonare più di un campanello.
Continua a rischiare poco il Toro, ieri, però, si è visto come a questa squadra manchi ancora la capacità di improvvisare, di cambiare copione. Come si è acceso, Cerci si è subito spento: perfetto paradigma della infelice domenica granata. E al centrocampo muscolare, comunque tonico, mancano i cromosomi per sostituirsi alla voce creatività. Intendiamoci, il Toro deve costruire e costruirsi giornata dopo giornata senza perdere di vista quei parametri che l’hanno portato fin qui, ma lo schema, se non funziona, diventa un gabbia da cui è difficile liberarsi soprattutto nelle partite all’Olimpico.
vrebbe potuto anche non perdere il Toro, il fallo di mano di Glik c’è ma lascia aperta la discussione sul rigore (trasformato da Nenè al 28’ della ripresa); nove minuti dopo il gol annullato a Bianchi è una giocata d’azzardo del guardalinee: detto questo, però, sarebbe cambiato poco. Se non la classifica. Dettaglio per ora trascurabile dai granata. Certe sveglie suonano una volta sola, ma quando (e se) si ripetono rischia di essere troppo tardi. Ventura sa di maneggiare una creatura pericolosa, non gli manca la saggezza e il realismo che ieri gli ha fatto capire - parole sue - solo dopo quindici minuti che sarebbe stata una giornata storta. La sosta arriva al punto giusto, il Toro deve rifiatare: capire gli sbagli è assolutamente possibile, ripeterli sarebbe molto rischioso.
Re: [O.T.] Il Toro
perde in casa dal Cagliari
la cosa puzza e tanto

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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] Il Toro
dboon ha scritto:perde in casa dal Cagliari
la cosa puzza e tanto
non capisco cosa non ti torna??
Nell'intervento precedente pare ci siano dubbi sulla parata di Glik.
Ma di cosa stiamo parlando?
ps
godo.
it's not easy to be me.......
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