pezzo bellissimo Danny quello che hai linkato
mi permetto di metterlo integrale
Allora, ve lo siete comprati l’iPhone5?
Siete andati anche voi ieri sera fuori dai negozi a fare 6 o 7 ore di coda, il panino con la frittata dentro lo zaino, il cuore palpitante di emozione, il vostro cervello grande quanto una mela palesemente morsicato?
Siete anche voi fra quelli che ogni giorno intasano la bacheca altrui con un flusso continuo di link in cui gridano al mondo quanto siano poveri e quanta fatica facciano ad arrivare alla fine del mese? Siete quelli che devolveranno un intero assegno di disoccupazione (e forse di più) alla Apple per un telefono che, tra le altre, ha pure le mappe sputtanate? Eh ma avete ragione anche voi, se uno non fa un cazzo almeno lo faccia in grande stile e giochi ad Angry Birds su uno schermo in alta risoluzione. E che diamine!
Ho sentito una tizia, intervistata mentre era in fila, dire che le ore trascorse fuori dallo store in attesa di mettere le manine sull’ambito trofeo sono state per lei una vera esperienza di vita. Hai mai pensato di fare una rettoscopia, amica chips? Anche quella è un’esperienza di vita, e ti assicuro che ci sono ottime probabilità che ti insegni più cose piuttosto che possedere un cellulare.
Lo so che ora gli applefags verranno a rompermi il cazzo perché gnegnegne ognuno i suoi soldi li spende come vuole gnegnegne. Verissimo, c’è chi sputtana lo stipendio in troie boliviane di dubbia femminilità, chi devolve intere buste paga all’acquisto di orpelli a tema felino per la propria collezione (non sto parlando della sottoscritta, giuro. Ho detto che non parlo di me!), chi non riesce a trattenersi dall’andare ogni sabato al ristorante e lasciare somme sufficienti per sfamare l’intero Uganda per una settimana, verissimo che chi vuole può pure andare a dar via il culo pur di comprarsi l’iPhone. O la propria madre, a seconda di cosa sia ciò a cui tiene di più.
Il fatto è che l’iPhone5 è la più grande cagata mai lanciata sul mercato, da un lato, mentre dall’altro è la più grande genialata mai partorita dal punto di vista commerciale. Ditemi, voi che ce l’avete in mano (il cellulare, non è mica chatroulette, questa) quale cristo di differenza c’è rispetto al 4.
È più leggero e più sottile. Ok, allora come hai fatto a portarti in giro il modello precedente, fino ad ora? Te lo tiravi dietro con il transpallet? E col fatto che è più lungo di “ben un’altra fila di icone”, come credi di poterlo infilare in tasca? Te lo appendi al collo come il campanaccio delle mucche? Occhio al vecchio joke “me lo infilo su per l’ano”: è veramente, veramente grosso.
Poi? Una risoluzione migliore per le fotografie e i video. Ok, ma lo sai che se ti tieni il tuo “vecchio” iPhone 4, con 729 euro puoi comprarti una reflex con i controcazzi? Ah, scusa, poi però non sai come fare a caricare i prodotti della tua vena artistica su internet. Hai ragione. Son problemi.
Si naviga più velocemente. Ok, poi metti che sei in treno, notoriamente schermato come un bunker antiatomico, e raccontami un po’ quanto ci vuole a caricare le pagine di Facebook (perché tanto quello fai, andare su Facebook mentre sei in viaggio)
In sostanza, da 729 a 949 euro per avere ben poco di diverso, e sicuramente nulla di migliore, rispetto a quello che puoi già avere ad un costo decisamente inferiore. È questo il prezzo dello status symbol. Sono i 300 euro di differenza da sborsare per essere ritenuto cool, trendy, per dimostrare al mondo che tu sei quello che cia l’haifoncinque, quello che se lo può permettere, che ha il telefono più lungo e il pene di conseguenza, tu sei il figo, sei il quello che non ha subito la crisi, quello che possiede ciò che qualcuno è riuscito a far credere al popolino che sia l’oggetto più figoso che l’essere umano possa avere fra le mani. Tu hai il POTERE.
E la contraddizione sta proprio nel fatto che sia ambito soprattutto da chi, in teoria, non potrebbe permetterselo. Pensate che i gestori ve lo offrano a rate per spirito di carità e filantropia? Semplicemente 729 euro (minimo) non tutti li hanno da cacciar fuori subito, ma a 39 euro al mese per 3 anni si può anche parlarne. Così, ora che avrai finito di pagarlo, sarà uscito l’iphone 8: grande come una tavola da surf, ma farà delle foto da paura.
Gli iPhonefag mi fanno anche un po’ tenerezza, in fondo. Per loro, quel telefono è una sorta di oggetto apotropaico, ciò che pensano possa elevarli ad un grado superiore nella gerarchia della razza umana, un tetrafarmaco, un esorcismo della crisi, del carobenzina e dei consiglieri che sputtanano soldi pubblici in bagordi e toga party. Uno strumento di potere sociale, che alla fine useranno per scrivere status su Facebook, postare foto su Instagram (autoscatti o piatti al ristorante), mandarsi messaggi su Whatsapp e giocare a Fruit Ninja, ma chi se ne frega, lo stanno facendo con il cellulare più sborone del mondo!
Il fatto è che, anche se sei seduto su un cesso d’oro massiccio tempestato di diamanti, con la seduta in morbida pelle di neonato siberiano e acqua Perrier nebulizzata per l’aromaterapia alle chiappe, sempre merda ti sta uscendo dal culo.
Yvonne Croce
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