Melissa P.
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sono molti i registi "tradizionali" che si sono cimentati nel porno...solo che lo fanno sotto pseudonimo.mikybet ha scritto:sarei curiosa di vedere una regista "tradizionale" alle prese con un film hard, secondo me potrebbe venir fuori un bel film.
Altrimenti, col cazzo che la RAI gli finanzia ancora qualche film "tradizionale"!



You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Mikybet,
stavolta condivido, la penso anche io così.
Il problema è a monte, ci sono già donne che operano a livello creativo nell'ambiente, ma sono mogli di... fidanzatre di... amiche di... ecc. ecc.
Quello che intendevo io si riferisce ad un cambiamento più incisivo e significativo, nuovo ossigeno, nuove menti in grado di portare innovazioni, dare un imput evolutivo, la visone erotica di una donna fuori dall'ambiente è sicuramente l'espressione di un verbo fino ad ora ignorato.
Una donna che opera nel porno attuale ha le stesse visioni e metodologie operative di un uomo, semplicemente perchè deve operare secondo i canoni stabiliti, l'innovazione consisterebbe nel dirottare idee e energie tecniche ed economiche in direzione di un mercato potenziale fin quì ignorato, le donne non consumano pornografia in modo significativo perchè questa non è strutturata secondo le loro esigenze, non certo per puritanesimo.
premiato sarà l'imprenditore che per primo coglierà questa nuova ventata, questa malcelata richiesta di pornografia emotiva.
il discorso è prettamente italiano, anche se credo che la creazione di nuove direttrici possa soddisfare gran parte del territorio europeo.
stavolta condivido, la penso anche io così.
Il problema è a monte, ci sono già donne che operano a livello creativo nell'ambiente, ma sono mogli di... fidanzatre di... amiche di... ecc. ecc.
Quello che intendevo io si riferisce ad un cambiamento più incisivo e significativo, nuovo ossigeno, nuove menti in grado di portare innovazioni, dare un imput evolutivo, la visone erotica di una donna fuori dall'ambiente è sicuramente l'espressione di un verbo fino ad ora ignorato.
Una donna che opera nel porno attuale ha le stesse visioni e metodologie operative di un uomo, semplicemente perchè deve operare secondo i canoni stabiliti, l'innovazione consisterebbe nel dirottare idee e energie tecniche ed economiche in direzione di un mercato potenziale fin quì ignorato, le donne non consumano pornografia in modo significativo perchè questa non è strutturata secondo le loro esigenze, non certo per puritanesimo.
premiato sarà l'imprenditore che per primo coglierà questa nuova ventata, questa malcelata richiesta di pornografia emotiva.
il discorso è prettamente italiano, anche se credo che la creazione di nuove direttrici possa soddisfare gran parte del territorio europeo.
IMHO è na panzana
Scopre il diario intimo della figlia minorenne e per poco non ci rimane secca. Nel taccuino nascosto dentro lo zainetto della scuola minuziosamente descritti incontri intimi con professionisti, imprenditori, alti funzionari e persino un paio di onorevoli con la fissa del sadomaso.
Dopo Melissa P. arriva Ramona S., stesso nome di comodo ma una vicenda tutt'altro che paragonabile ai Cento colpi di spazzola. Il diario della sedicenne catanese è piuttosto una denuncia in piena regola.
Una storia d'alcove che assume i contorni di un thriller raffinato condito di erotismo estremo con risvolti pedopornografici che farebbero arrossire il più navigato dei registi hard.
Una vicenda che potrebbe far tremare decine di persone influenti. Decine di integerrimi padri di famiglia al mattino, depravati al di sopra di ogni sospetto al pomeriggio...
A sedici anni, infatti, non si puó stare fuori la notte. Dunque bisogna arrangiarsi e, del resto, non è più comodo trascorrere qualche ora di sesso sfrenato dalle quindici alle venti per poi rientrare a casa e far finta di nulla? Da entrambe le parti?
Poi il gioco si fa pericoloso e agli appuntamenti da squillo in erba seguono le proposte di viaggi e soggiorni con l'obbligo di essere carine con questo e con quel tipo dal carnet facile anche se avanti negli anni.
Qualche minaccia da parte del solito amico dell'amico che organizza gli incontri e tiene la contabilità e la cosa è fatta. La ragazzina che si era venduta per curiosità e per il telefonino con la digitale inizia ad avere paura e corre ai ripari. Mamma trova il diario e la figlia le si getta al collo piangendo. Indossa ancora calze a rete e tacchi a spillo eppure nessuno, in famiglia, se n'è mai accorto. Chissà magari facendo più attenzione... Ramona piange a dirotto. Tra un singhiozzo e una confessione strappata la madre scopre un mondo sporco che va ben oltre le righe del diario.
Un mondo di degenerati disposti a tutto pur di portarsi a letto una ragazzina che potrebbe essere loro figlia. Una ragazzina con cui soddisfare i propri desideri più repressi e rivoltanti. A buon prezzo. Una ragazzina su cui sfogare i propri istinti animaleschi per vizio e per combattere la noia dei silenziosi talami domestici. Una ragazzina che solo adesso inizia a comprendere il male che s'è fatta. E la fortuna di esserne uscita viva...
Una scheda telefonica finita nella pattumiera, l'hard disk del computer riformattato e un cambio repentino di domicilio l'hanno salvata, per il momento, da chi a tutti i costi avrebbe voluto che continuasse a prostituirsi. Da chi le dava appuntamento nella solita piazzetta vicino casa. Nel centro storico di Catania. Il martedì e il giovedì di ogni settimana, sabato a richiesta. Qualche ora per duecento euro a prestazione. Extra esclusi. Si poteva arrivare anche a mille ma ci si doveva attrezzare. Borchie d'acciaio, fruste, falli di gomma, corpetti di pelle e scarpe con la punta di ferro.
Bisognava essere in due, occhioni languidi e disposte a tutto. Corpi acerbi da coprire di fango e umiliare sino all'inverosimile. Da insultare e sporcare. Da far gridare di dolore per qualche migliaio di lire del vecchio conio. In fin dei conti un affare, come racconta Ramona con lo sguardo fisso nel vuoto:â€
Scopre il diario intimo della figlia minorenne e per poco non ci rimane secca. Nel taccuino nascosto dentro lo zainetto della scuola minuziosamente descritti incontri intimi con professionisti, imprenditori, alti funzionari e persino un paio di onorevoli con la fissa del sadomaso.
Dopo Melissa P. arriva Ramona S., stesso nome di comodo ma una vicenda tutt'altro che paragonabile ai Cento colpi di spazzola. Il diario della sedicenne catanese è piuttosto una denuncia in piena regola.
Una storia d'alcove che assume i contorni di un thriller raffinato condito di erotismo estremo con risvolti pedopornografici che farebbero arrossire il più navigato dei registi hard.
Una vicenda che potrebbe far tremare decine di persone influenti. Decine di integerrimi padri di famiglia al mattino, depravati al di sopra di ogni sospetto al pomeriggio...
A sedici anni, infatti, non si puó stare fuori la notte. Dunque bisogna arrangiarsi e, del resto, non è più comodo trascorrere qualche ora di sesso sfrenato dalle quindici alle venti per poi rientrare a casa e far finta di nulla? Da entrambe le parti?
Poi il gioco si fa pericoloso e agli appuntamenti da squillo in erba seguono le proposte di viaggi e soggiorni con l'obbligo di essere carine con questo e con quel tipo dal carnet facile anche se avanti negli anni.
Qualche minaccia da parte del solito amico dell'amico che organizza gli incontri e tiene la contabilità e la cosa è fatta. La ragazzina che si era venduta per curiosità e per il telefonino con la digitale inizia ad avere paura e corre ai ripari. Mamma trova il diario e la figlia le si getta al collo piangendo. Indossa ancora calze a rete e tacchi a spillo eppure nessuno, in famiglia, se n'è mai accorto. Chissà magari facendo più attenzione... Ramona piange a dirotto. Tra un singhiozzo e una confessione strappata la madre scopre un mondo sporco che va ben oltre le righe del diario.
Un mondo di degenerati disposti a tutto pur di portarsi a letto una ragazzina che potrebbe essere loro figlia. Una ragazzina con cui soddisfare i propri desideri più repressi e rivoltanti. A buon prezzo. Una ragazzina su cui sfogare i propri istinti animaleschi per vizio e per combattere la noia dei silenziosi talami domestici. Una ragazzina che solo adesso inizia a comprendere il male che s'è fatta. E la fortuna di esserne uscita viva...
Una scheda telefonica finita nella pattumiera, l'hard disk del computer riformattato e un cambio repentino di domicilio l'hanno salvata, per il momento, da chi a tutti i costi avrebbe voluto che continuasse a prostituirsi. Da chi le dava appuntamento nella solita piazzetta vicino casa. Nel centro storico di Catania. Il martedì e il giovedì di ogni settimana, sabato a richiesta. Qualche ora per duecento euro a prestazione. Extra esclusi. Si poteva arrivare anche a mille ma ci si doveva attrezzare. Borchie d'acciaio, fruste, falli di gomma, corpetti di pelle e scarpe con la punta di ferro.
Bisognava essere in due, occhioni languidi e disposte a tutto. Corpi acerbi da coprire di fango e umiliare sino all'inverosimile. Da insultare e sporcare. Da far gridare di dolore per qualche migliaio di lire del vecchio conio. In fin dei conti un affare, come racconta Ramona con lo sguardo fisso nel vuoto:â€
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[quote="dostum"]IMHO è na panzana
Le mia amiche, e sono tante, continuano... Una mi ha confessato che proseguirà sino al matrimonio con il suo ragazzo. Proviene da una famiglia povera e non potrebbe permettersi nemmeno il vestito, figuriamoci cerimonia e banchetto. Ha quindici anni e una sua conoscente di un altro giro appena quattordici...Comunque nessuno mi ha usato violenza, mi hanno soltanto usata...â€
Le mia amiche, e sono tante, continuano... Una mi ha confessato che proseguirà sino al matrimonio con il suo ragazzo. Proviene da una famiglia povera e non potrebbe permettersi nemmeno il vestito, figuriamoci cerimonia e banchetto. Ha quindici anni e una sua conoscente di un altro giro appena quattordici...Comunque nessuno mi ha usato violenza, mi hanno soltanto usata...â€
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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"Le mia amiche, e sono tante, continuano... Una mi ha confessato che proseguirà sino al matrimonio con il suo ragazzo. Proviene da una famiglia povera e non potrebbe permettersi nemmeno il vestito, figuriamoci cerimonia e banchetto. Ha quindici anni e una sua conoscente di un altro giro appena quattordici...Comunque nessuno mi ha usato violenza, mi hanno soltanto usata...â€
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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