Dubito che le percentuali degli stranieri presenti nei campi emiliani siano del 90%. Certamente sarà una percentuale più alta rispetto alla media straniero per abitante delle zone. Questo è dovuto al fatto che, lo straniero, ha meno agganci parentali su cui riparare, meno disponibilità economica per sopperire ad una situazione di disagio, dimora in abitazioni fatiscenti e vecchie, quindi più colpite e pertanto inagibili.ermi ha scritto: il resto del lavoro lo fanno in nero , si rivolgono al comune come indigenti con una serie di pargoli e questi senza battere ciglio gli danno casa e gli pagano luce e gas (ti apro una parentesi )nei campi della protezione civile(parliamo di terremotati) il 90% sono extra , in non si muovono , aspettano che gli diano la casa , intanto vengono mantenuti per tutto il resto IO NON SONO RAZZISTA MA CERTE COSE MI FANNO INCAZZARE e aggiungo una situazione avvenuta in un campo allestito dalla chiesa di Fossoli (frazione di Carpi), questi andavano alla mattina ha vedere cosa avevano preparato da mangiare , se era di loro gradimento si presentavano in massa, resosi conto di questo il parroco ha deciso che tutti dovevano versare 1 € pensando di sfoltire il tutto ,risultato come prima , in poche ore ha chiuso il campo e la mensa
Molti paesi hanno rimpatriato a loro spese le famiglie, dividendole pertanto dal padre, che è rimasto per presidiare casa e lavoro. Gli stessi hanno chiesto una moratoria perché, nel momento in cui i capannoni (con altissime percentuali di immigrati) hanno chiuso perché non agibili, rischiano di essere rimpatriati per mancanza di lavoro. Pagando doppiamente un evento naturale.
Ora, tu non sarai razzista e il solo fatto di dirlo non depone a tuo favore, ma la realtà è ben diversa da come la descrivi.