[O.T.] Libri consigliati?

[Mavco Pizellonio]

Lo so zio, grazie.

Comunque nessuno (NESSUNO) ha capito se il concorsone sarà riservato agli abilitati (quindi sarei fuori), o ai non abilitati (quindi potrei entrarci per musica o per storia e filosofia, e non intendo fare né l'una né l'altra cosa, avendo scelto la classe di storia e lettere - o come cazzo si chiama, "materie umanistiche eccetera eccetera").

[Miss Spring]

Mavco, hai fatto il quizzone per il TFA (classi 43-50, se ho ben capito)? Io non ho l'abilitazione per il sostegno, ma in effetti ti permette di lavorare con una certa sicurezza. Pare che il concorso sia solo per noi abilitati, ma tutta la questione mi sembra una gran cazzata.
Chiedo scusa per l'OT (Pimpi, sii misericordiosa), ma mi emoziono sempre quando scopro che un giovine vuole fare l'insegnante!

[Mavco Pizellonio]

Non ho fatto il quizzone perché non ho ancora dato le materie di lettere.

Avrei potuto farlo per filosofia ma filosofia alla lunga è un brutto cavallo su cui puntare ma soprattutto di filosofia non so niente.

L'abilitazione per il sostegno, a quanto mi dicono, non c'è modo per ottenerla, al momento.

[CianBellano]

Nel frattempo, dal momento che domani ho un esame importante e non potrei permettermelo, stamattina ho riletto Todo Modo di Sciascia, che ho "capito" dopo tanto tempo.

Se qualcuno decidesse di accostarsi a questo autore lo invito, con presunzione solo apparente, a rivolgersi al sottoscritto.

C'è, credo, un percorso ideale da seguire, non rigido, ma pure necessario, o comunque conveniente.

Consiglio quindi Todo Modo, ma giungendovi attraverso questo percorso minimo:



(molto più de Il giorno della civetta, il modo più semplice ma già "completo" per accostarsi a questo autore)

Sono innamorato di questo libro.
Letto per la prima volta da bambino, mi era stato presentato come "un giallo in cui non si scopre il colpevole".
In realtà è molto di più e il colpevole si scopre eccome.
Il finale (e per finale intendo l'ultima frase del libro) è tra le cose più divertenti e cattive che io abbia mai letto.

Da bambino ti sei perso però il groppo in gola causato dall'eccellentissima signora vedova.
Questo perché da piccolo non potevi essere "quel" tipo di "cretino".
Quando lo hai riletto, magari più grande, ti è venuto quel soffocante groppo in gola oppure ormai conoscendo la storia non hai ricevuto la mazzata? (io l'ho letto due-tre anni fa, il mio primo Sciascia)

[CanellaBruneri]

Posto che Sciascia vada letto tutto (così come tutti i Siciliani, e Mavco saprà spiegarmi perchè la grande letteratura Italiana del XX secolo è praticamente tutta Siciliana), aggiungo la parte più saggistica della sua produzione, di eccelso livello:

- I PUGNALATORI
- LA SCOMPARSA DI MAJORANA
- L' "AFFAIRE" MORO

[Bardamu]

Da bambino ti sei perso però il groppo in gola causato dall'eccellentissima signora vedova.
Questo perché da piccolo non potevi essere "quel" tipo di "cretino".
Quando lo hai riletto, magari più grande, ti è venuto quel soffocante groppo in gola oppure ormai conoscendo la storia non hai ricevuto la mazzata? (io l'ho letto due-tre anni fa, il mio primo Sciascia)

Mi do sempre una botta in testa prima di rileggere un libro.

A parte gli scherzi, sì, l'ho avuto anche rileggendolo.
Mavco non condividerà, in altra occasione ha detto di non capire chi rilegge i libri, ma a me capita di emozionarmi rileggendo un libro come se lo stessi leggendo per la prima volta.

Da bambino (avevo 9 anni) ho inteso quel cretino come: "Quel cretino è morto perchè non badava agli affari suoi." e, essendo io cresciuto in Calabria, era un concetto che capivo perfettamente. Quasi lo condividevo vergognandomene, tuttavia una parte di me si incazzava nel leggerlo. Da adulto ne ho apprezzato l'umorismo (amaro, certo).
Alle elementari ci fecero guardare un film chiamato "Il coraggio di parlare", storia di un ragazzino che decideva di testimoniare contro la 'ndrangheta, e ricordo molti miei compagni che dicevano:
"Ma guarda che cretino!"
(contrariamente a ciò che molti pensano, i bambini non sono eroi - tranne che nei film di Spielberg)

Ma il professor Laurana, secondo me, era un cretino anche perchè era l'unico a non sapere chi fosse il colpevole.

[Miss Spring]

Accidenti, mi sto sentendo super-inadeguata... Ho letto solo Todo modo, da ragazzina, e A ciascuno il suo non ce l'ho neppure in casa... Devo correre in libreria?

[CianBellano]

Racconta la sicilia e bla bla bla magistralmente, scrivo bla bla perché sono cose che chiunque abbia letto sciascia si premure di anteporre a qualsiasi discorso sull'autore. Premessa sacrosanta per altro.
Però la "chicca" di quel libro secondo me è la vedova, e solo un uomo secondo me può infliggersi appieno la potenza di quel libro.

[CianBellano]

Ah leggo ora il post di miss che potrebbe equivocare: non te lo stavo sconsigliando. Ce l'avevo con bardamu, ex bambino lettore impertinente.
Continuo a pensare che essendo donna non godrai di quell'aspetto del libro. Però è bello comunque, e si legge in poche ore.
Cammina a passo svelto in libreria.

[Bardamu]

L'ho capito che ti piaceva la vedova.
Ora piantala o ti metto in ignore.

[Miss Spring]

Prendo la borsa... Per un attimo ho pensato che potesse trattarsi di gender literature...

[Mavco Pizellonio]

Ma il professor Laurana, secondo me, era un cretino anche perchè era l'unico a non sapere chi fosse il colpevole.

[Scopri]Spoiler

Ovviamente.

Nell'edizione che ho io è riportata una citazione di Calvino, che scrivendo a Sciascia diceva:

ho letto il tuo giallo che non è un giallo, con la passione con cui si leggono i gialli, e in più il divertimento di vedere come il giallo viene smontato, anzi come viene dimostrata l'impossibilià del romanzo giallo nell'ambiente siciliano.

Il giallo è, per antonomasia, il genere letterario che si fonda sulla ricostruzione di una contatenazione logica degli eventi.

Laurana è un cretino perché applica la logica in un mondo - che per il momento è la Sicilia, e dal Il Contesto in poi sarà l'Italia, e poi forse l'esistenza stessa - in cui la logica non c'è. Quella frase finale, quelle tre parole, gettano una nuova luce su quanto si è letto in precedenza.

Non è un caso se il mondo cui appartiene Laurana è quello dei libri. Laurana è un uomo colto in un mondo in cui la cultura, come la logica, non serve.

Ne Il giorno della civetta il contrasto viene creato facendo agire un elemento esterno (il capitano Bellodi è di Parma) nell'ambiente siciliano. In A ciascuno il suo è bastato far reagire con quel mondo inaccessibile un "uomo dei libri", ancorché siciliano.

[scb]

I siciliani sono maestri nel descrivere le donne e gli impulsi che esse suscitano, poco da fare.

Probabilmente questo deriva dalla loro cultura millenaria e dal modo in cui questa cultura "vede" la donna.

Sprazzi di questa attitudine si possono trovare anche nel ben più popolare Camilleri (oh ragazzi, parliamoci chiaramente, ho letto anche Sciascia e Pirandello, ora non è che mi lapidate perchè mi piacciono i racconti di Montalbano).

Anche, in misura minore, nel siculo forumistico Mavco.

Comunque è vero, la letteratura italiana senza la Sicilia sarebbe ben poca cosa.

[OSCAR VENEZIA]

Anche, in misura minore, nel siculo forumistico Mavco.

Io ho letto solo scritti del siculo forumistico Mavco ( giacchè non leggo romanzi per scelta personale).
Però penso che la misura sia sensibilmente inferiore.

[Mavco Pizellonio]

Anche, in misura minore, nel siculo forumistico Mavco.

Io ho letto solo scritti del siculo forumistico Mavco ( giacchè non leggo romanzi per scelta personale).
Però penso che la misura sia sensibilmente inferiore.

Ovvio.

Ma se non leggi romanzi il tuo termine di paragone è il nulla, quindi la misura dei miei scritti è sensibilmente superiore alla tua media.

Un piccolo passo per te, un passo assolutamente insignificante per me.