Minko1981 ha scritto:Artie ha scritto:Minko1981 ha scritto:Art. 38. .....I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Avete un idea di cosa sia uno Stato e di quale sia la sua funzione?
L'indennità (di disoccupazione) spetta a tutti i lavoratori subordinati senza distinzione di qualifica, compresi i lavoratori a domicilio e gli stranieri extracomunitari.
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l’indennità di disoccupazione ordinaria è pari al 60% della retribuzione – percepita nei tre mesi precedenti la fine del rapporto di lavoro – per i primi 6 mesi, al 50% per il settimo e ottavo mese e al 40% per i mesi successivi.
da:
http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=7163
8 mesi di disoccupazione (12 per gli ultra 50enni), questo spetta ai disoccupati, non una rendita a vita
Per adesso hanno percepito lo stipendio non la cassintegrazione, e la rendita a vita come la chiami tu non la vogliono, vogliono lavorare e avere uno stipendio.
Per fare cio' andrebbero messi in condizione di poter lavorare, ovvero, in una regione dove l'energia costa molto di piu' che nel resto dell'Italia, lo Stato dovrebbe rimediare a questo problema e far si che anche la Sardegna possa dotarsi di un economia industriale come il resto d'Italia. Se partendo da una posizione paritaria rispetto agli altri questi restano comunque fuori mercato allora tutti i vostri discorsi sono accettabili, ma dato che cosi' non e', quelli dell'Alcoa cosi come i lavoratori del petrolchimico di PortoTorres, o quelli di Ottana, e tutti i lavoratori dell'industria sarda, hanno tutte le ragioni per lamentarsi. Cosa diversa invece per i minatori del Sulcis, li e' giusto che si chiuda, cosi come e' giusto che lo Stato provveda a progettare un nuovo futuro per quei lavoratori. O si pretende che sia un minatore a progettare delle riconversioni economiche a larga scala?
Io capisco che in un periodo di crisi generale, solidarieta' tra poveri ce ne sia poca, ma il rancore lo trovo assurdo.
Gli italiani, da idioti quali sono, governati per decenni da una banda di ladri, prendendolo sempre nel culo nel silenzio generale, adesso si svegliano tutto d'un tratto reazionari.
Mah..
Ho semplicemente risposto alla tua citazione della costituzione.
l'Italia non abbandona i lavoratori, ma gli permette per un certo periodo di vivere dignitosamente grazie alla disoccupazione, alla cassa integrazione, ecc, fino alla mobilità, che può durare anche 5 anni e oltre.
Durante questo periodo SI DOVREBBE far di tutto per trovare una nuova occupazione, anche emigrando, anche accettando lavori più umili e meno pagati.
Ieri in tv c'era un allevatore che diceva che negli ultimi cinque anni ha ricevuto solo due richieste (2) di lavoro da parte di italiani, le altre tutte da parte di stranieri, e con uno stipendio di 1300 euro.
Questo scaricare su politica e sindacati tutte le responsabilità non mi piace. Mi sento di sinistra però riconosco che gli italiani sono pigri, troppo, non vogliono migliorarsi, non vogliono spostarsi, non vogliono rischiare... e piangono sempre, senza dignità, fanno i finti duri ma in realtà vogliono l'elemosina.
Vedo gli emiliani che hanno subito il terremoto e ogni volta non posso che ammirarli, vogliono riprendersi, lavorare, migliorare.