(o.t.)Il lavoro è un diritto?

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baroccosiffredi
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#241 Messaggio da baroccosiffredi »

Drogato_ di_porno ha scritto:mah, Pagnoncelli ha detto che tra gli elettori del PD Renzi è al 30%, Bersani al 47%.

Per contro Renzi è amatissimo dagli elettori del centro destra, e qui ha ragione Sallusti: "il nemico del mio nemico è mio amico". è il motivo per cui al ballottaggio di Parma i pidiellini hanno votato Pizzarotti...avrebbero votato Lupo Alberto pur di far perdere il candidato PD.

Ma il PD se è un partito di centro (ormai) se si allea(va) con Casini cosa facevano? Il centro/centro? Mi sa che non facevano centro, però magari mi sbaglio. :-?

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Drogato_ di_porno
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#242 Messaggio da Drogato_ di_porno »

cmq Renzi se la cava discretamente nel contraddittorio tv...ieri l'ho visto migliorato.

sappiamo da protagora che ciò che conta è convincere l'uditorio senza credere ad una parola di ciò che dici.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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nik978
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#243 Messaggio da nik978 »

Parakarro ha scritto:
Drogato_ di_porno ha scritto:Come ha giustamente ricordato Renzi a Ballarò, se l'azienda se ne va deve restituire gli aiuti statali.

Non è che possono scappare col bottino.
che porco maiale è Renzi.
quando la merda è alta, nuota come una nutria e sguazza felice.

se vince le primarie voto PDL

la chrysler ha restituito tutto ad obama se mi ricordo bene,
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Super Zeta
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#244 Messaggio da Super Zeta »

..una volta si andava in lambretta, ora si va in giro per il mondo, ora si sentenzia che lavoratori che perdono il lavoro sono "zucche vuote" perchè non hanno saputo programmare/prevedere il loro futuro, i manager di tali aziende, invece superpagati anche quando vanno in fallimento, non contano nulla, ecco perchè il pd è peggio del pdl..manco per il cazzo darò il voto a questi trasformisti, e veder helmut e Nick dialogare mi fa pensare che il modello perfetto sia quello del lavoro da schiavi di una volta, aumentare la produttività del lavoro, cita proprio oggi rigor montis o meglio full monty , per aumentare le retribuzioni che sono ferme, bloccate anzi retrocesse da 10 anni e passa, ma i manager, i direttori generali, gli amministratori, i presidenti di una paccata di società o pseudotali non si toccano, meno che meno la "casta politica"...manco i portaborse si riescono a mettere in regola e poi parlano di legalità
" sono un lavoratore dell'RDB di Piacenza, mio padre geometra ha finito la sua bella carriera in questa ditta negli ani 80, ed io e mio fratello siamo entrati, prima come operai ai forni, poi come impiegati, questo è andato avanti per 20 anni, poi è arrivata la quotazione in borsa visto che RDB era una garanzia, poi sono arrivati i capitali stranieri e poi è arrivata la crisi edilizia, i conti dei manager non tornavano più, solo i loro tornaconti, la parola crisi si faceva sempre più strada, la cassa integrazione, la chiusura di stabilimenti, un nuovo assetto societario..belle parole e promesse, intanto io e mio fratello abbiamo io 53 e lui 40 cazzo facciamo??abbiamo famiglia, un 53 enne chi cazzo lo prende??..manco il 40 enne...intanto viene dichiarato il fallimento dell'RDB, vengono nominati dei commissari..sottopagati sicuramente, che devono relazionare la situazione della società e per fortuna sulla stampa cittadina di oggi si legge "Rdb,nuova chance:arriva il commissario Amministrazione straordinaria al posto del fallimento. Sindacati: notizia positiva"..vero dovevamo guardarci intorno e prendere altre strade"
chissà perchè le fabbrichette gestite dalle vecchie generazioni hanno funzionato alla grande, hanno dato lavoro, creato indotto e poi una volta vendute alle multinazionali sono finite male?..altro esempio della mia realtà piacentina ..la Mandelli (meccatronica) azienda leader negli 80...qualcosa non funza
essere assunti in questa azienda equivaleva ad essere assunti in banca



Trez perdonami la franchezza hai fatto tre interventi uno peggio dell'altro

Tralasciando la vagonata di frasi fatte e luoghi comuni da bar dello sport sulla politica e sui manager brutti e cattivi che abbiamo già affrontato in queste pagine (le hai lette?) e dove siamo tutti d'accordo

ieri sentivo in tv molta retorica circa il fatto che un imprenditore non dovrebbe guadagnare più di 10 volte lo stipendio dell'ultimo operaio della sua fabbrica. La trovo una gran cagata. Ma al contempo ritengo che i manager dovrebbero guadagnare in misura dei miglioramenti economici che portano concretamente all'azienda che amministrano e se non ne portano il loro stipendio potrebbe benissimo essere pari a zero euro, altro che fissi milionari e bonus stratosferisci per l'uscita dopo gestioni disastrose tipo, per fare un esempio nel mazzo, Catania alle Fs.

Il nano Brunetta che predica efficenza e poi si fa fare un casello autostradale a Ravello dove ha la casa di vacanze spendendo 16 milioni di euro di soldi pubblici perchè il casello di Angri, distante ben 2 km gli faceva fatica, andrebbe processato per danno erariale, idem Scajola per la tratta Alitalia Imperia-Roma (perennemente deserta) e idem tutti quei manager che hanno rubato finanziamenti a pioggia.
Ma qui non stiamo discutendo le colpe di chi comanda ma quelle dei lavoratori! La nenia che l'operaio è sempre una vittima deve finire. Fatevi autocritica signori invece di guardare sempre in casa d'altri. Se uno ha più colpe di voi non vuol dire che voi siete innocenti!

Tu nella peggiore tradizione italica sei andato a lavorare nella ditta dove lavorava papà, tuo fratello idem. (prima cosa che non mi piace, zero iniziativa, scelte tue, basta però che poi non te ne lamenti quando ne paghi il prezzo cosa che invece adesso fai)
Sbandieri nei tuoi post che negli anni 80 essere assunto in certe aziendine equivaleva essere assunti in banca e qui ci sono due sunti che non mi piacciono in una sola frase.
La prima è la logica contorta che siccome negli anni 80 le cose andavano in un certo modo dovrebbero scorrere identiche vita natural durante anche se sono passati 30 anni, che nel mondo del lavoro sono un'era geologica. Tu vai ancora in videoteca a noleggiare le vhs? Eppure il videotecaro che ha chiuso non viene sotto casa tua con i forconi a dirti che sei una merda perchè lo hai abbandonato per farti le seghe a gratis su internet...

La seconda è quella da culo bullonato: il lavoro in banca, il posticino sicuro, qui entro ragazzo ed esco pensionato. Sono scelte, a mio avviso sbagliate ma se poi vi trovate 30 anni dopo a rischio lavoro e con una paga bassa sarebbe carino anche guardarsi allo specchio e capire che la situazione è principalmente frutto delle vostre scelte
Sui sig.ri Alcoa si diceva che la Sardegna non offre nulla, vogliamo dire che è così anche per la Lombardia? Tu risiedi a Piacenza

Scrivi: Un 53 enne chi cazzo lo prende? e ancor una volta ti racconti più di quanto credi. Sei capace solo di pensare di passare da un posto da dipendente ad un altro. In questo periodo dove vedevi sgretolarsi le tue certezze lavorative non hai mai pensato di impiegare il tuo tempo libero per provare ad affiancare la tua attività con qualche iniziativa autonoma che magari sviluppandosi avrebbe potuto diventare la tua nuova autonoma fonte di reddito?
magari non facevi centro al primo colpo ma facendo andare il cervello prima o poi con un po' di fortuna avresti avuto qualcosa di cui essere fiero

Nella mia attività io offro costantemente lavoro: non do nessun vincolo di orario (può essere fatto nei ritagli di tempo) e non c'è nessun costo di formazione o cagate varie. Si guadagna bene, basta credere in se stessi, avere un po' di lungimiranza, essere svegli e attendere i frutti dei primi mesi di lavoro, poi tutto si alimenta da sè attraverso il passaparola. In 10 anni secondo te quanti sono passati dalle parole ai fatti degli innumerevoli presunti aspiranti collaboratori? Li conto sulla punta di una mano. Gli altri aspettano che il lavoro gli caschi dal cielo

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Bola
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#245 Messaggio da Bola »

Il discorso di Zeta non fa una piega ma su una cosa ho un appunto:

Non possiamo avere tutti una partita iva e un'attività economica personale. Nel terziario magari no, ma nella produzione gli operai e la base è indispensabile.

Questo non toglie che questa debba essere composta da chi non è riuscito o non ha voluto crearsi un'alternativa. Una specie di selezione naturale, mica è una vergogna fare l'operaio.
Solo che poi si deve mettere in conto di poter perdere il lavoro per problemi non strettamente propri, è una caratteristica del lavoro dipendente: poche responsabilità ma appunto "dipendenza" da altri per il mantenimento e la sicurezza del reddito.

Poi che nel caso specifico gli aiuti vadano restituiti e messi a disposizione di chi ha perso il lavoro penso sia oggettivamente condivisibile, perchè è quello lo scopo per cui erano stati dati all'inizio.

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Trez
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#246 Messaggio da Trez »

fortunatamente la storia che ho postato non è la mia, ma è di un mio amico, cmq mi ci sarei potuto trovare visto che il posto fisso è sempre stato visto in famiglia come una priorità
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

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baroccosiffredi
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#247 Messaggio da baroccosiffredi »

Bola ha scritto:Il discorso di Zeta non fa una piega ma su una cosa ho un appunto:

Non possiamo avere tutti una partita iva e un'attività economica personale. Nel terziario magari no, ma nella produzione gli operai e la base è indispensabile.

Questo non toglie che questa debba essere composta da chi non è riuscito o non ha voluto crearsi un'alternativa. Una specie di selezione naturale, mica è una vergogna fare l'operaio.
Solo che poi si deve mettere in conto di poter perdere il lavoro per problemi non strettamente propri, è una caratteristica del lavoro dipendente: poche responsabilità ma appunto "dipendenza" da altri per il mantenimento e la sicurezza del reddito.

Poi che nel caso specifico gli aiuti vadano restituiti e messi a disposizione di chi ha perso il lavoro penso sia oggettivamente condivisibile, perchè è quello lo scopo per cui erano stati dati all'inizio.

Si è vero, volevo scrivere una cosa simile ma non trovavo le parole adatte. Credo si cerchi di emarginare e considerare come "zucche vuote" anche tutti coloro che il coraggio di fare certe scelte magari non ce l'hanno, del resto come citava qualcuno, di cui adesso mi sfugge il nome,"Il carattere di un uomo è il suo destino" Se tutti fossimo così bravi a cavarcela da soli e a cogliere le giuste opportunità, probabilmente non ci sarebbero questi problemi.

Poi c'è anche chi le caratteristiche non le ha ma ci prova e i fallimenti registrati annualmente sono lì a ricordarcelo.

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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#248 Messaggio da Minko1981 »

Artie ha scritto:
Minko1981 ha scritto:Art. 38. .....I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Avete un idea di cosa sia uno Stato e di quale sia la sua funzione?
L'indennità (di disoccupazione) spetta a tutti i lavoratori subordinati senza distinzione di qualifica, compresi i lavoratori a domicilio e gli stranieri extracomunitari.
...
l’indennità di disoccupazione ordinaria è pari al 60% della retribuzione – percepita nei tre mesi precedenti la fine del rapporto di lavoro – per i primi 6 mesi, al 50% per il settimo e ottavo mese e al 40% per i mesi successivi.


da: http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=7163

8 mesi di disoccupazione (12 per gli ultra 50enni), questo spetta ai disoccupati, non una rendita a vita
Per adesso hanno percepito lo stipendio non la cassintegrazione, e la rendita a vita come la chiami tu non la vogliono, vogliono lavorare e avere uno stipendio.
Per fare cio' andrebbero messi in condizione di poter lavorare, ovvero, in una regione dove l'energia costa molto di piu' che nel resto dell'Italia, lo Stato dovrebbe rimediare a questo problema e far si che anche la Sardegna possa dotarsi di un economia industriale come il resto d'Italia. Se partendo da una posizione paritaria rispetto agli altri questi restano comunque fuori mercato allora tutti i vostri discorsi sono accettabili, ma dato che cosi' non e', quelli dell'Alcoa cosi come i lavoratori del petrolchimico di PortoTorres, o quelli di Ottana, e tutti i lavoratori dell'industria sarda, hanno tutte le ragioni per lamentarsi. Cosa diversa invece per i minatori del Sulcis, li e' giusto che si chiuda, cosi come e' giusto che lo Stato provveda a progettare un nuovo futuro per quei lavoratori. O si pretende che sia un minatore a progettare delle riconversioni economiche a larga scala?
Io capisco che in un periodo di crisi generale, solidarieta' tra poveri ce ne sia poca, ma il rancore lo trovo assurdo.

Gli italiani, da idioti quali sono, governati per decenni da una banda di ladri, prendendolo sempre nel culo nel silenzio generale, adesso si svegliano tutto d'un tratto reazionari.
Mah..
Ove non è rischio, non vi può essere gloria

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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#249 Messaggio da Helmut »

Minko1981 ha scritto:
Artie ha scritto:
Minko1981 ha scritto:Art. 38. .....I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Avete un idea di cosa sia uno Stato e di quale sia la sua funzione?
L'indennità (di disoccupazione) spetta a tutti i lavoratori subordinati senza distinzione di qualifica, compresi i lavoratori a domicilio e gli stranieri extracomunitari.
...
l’indennità di disoccupazione ordinaria è pari al 60% della retribuzione – percepita nei tre mesi precedenti la fine del rapporto di lavoro – per i primi 6 mesi, al 50% per il settimo e ottavo mese e al 40% per i mesi successivi.


da: http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=7163

8 mesi di disoccupazione (12 per gli ultra 50enni), questo spetta ai disoccupati, non una rendita a vita
Se ne é parlato qualche post più su, e la Sardegna presto sarà il terminale energetico del gasdotto Algeria/Sardegna/Piombino.
E’ assurda l’industria manifatturiera in un’isola, i costi di trasporto per l’export inciderebbero troppo. Quindi, con energia a costo accettabile data dal gas algerino, si potrà rilanciare il petrolifero, il metallurgico, il chimico strategico, tutte attività che necessitano il mare per la forte incidenza dei trasporti.
Ma ci vuole tempo, gli investimenti di capitale hanno i loro tempi e i loro cicli.



Per adesso hanno percepito lo stipendio non la cassintegrazione, e la rendita a vita come la chiami tu non la vogliono, vogliono lavorare e avere uno stipendio.
Per fare cio' andrebbero messi in condizione di poter lavorare, ovvero, in una regione dove l'energia costa molto di piu' che nel resto dell'Italia, lo Stato dovrebbe rimediare a questo problema e far si che anche la Sardegna possa dotarsi di un economia industriale come il resto d'Italia. Se partendo da una posizione paritaria rispetto agli altri questi restano comunque fuori mercato allora tutti i vostri discorsi sono accettabili, ma dato che cosi' non e', quelli dell'Alcoa cosi come i lavoratori del petrolchimico di PortoTorres, o quelli di Ottana, e tutti i lavoratori dell'industria sarda, hanno tutte le ragioni per lamentarsi. Cosa diversa invece per i minatori del Sulcis, li e' giusto che si chiuda, cosi come e' giusto che lo Stato provveda a progettare un nuovo futuro per quei lavoratori. O si pretende che sia un minatore a progettare delle riconversioni economiche a larga scala?
Io capisco che in un periodo di crisi generale, solidarieta' tra poveri ce ne sia poca, ma il rancore lo trovo assurdo.

Gli italiani, da idioti quali sono, governati per decenni da una banda di ladri, prendendolo sempre nel culo nel silenzio generale, adesso si svegliano tutto d'un tratto reazionari.
Mah..
Se ne é parlato qualche post più su, e la Sardegna presto sarà il terminale energetico del gasdotto Algeria/Sardegna/Piombino.
E’ assurda l’industria manifatturiera in un’isola, i costi di trasporto per l’export inciderebbero troppo. Quindi, con energia a costo accettabile data dal gas algerino, si potrà rilanciare il petrolifero, il metallurgico, il chimico strategico, tutte attività che necessitano il mare per la forte incidenza dei trasporti.
Ma ci vuole tempo, gli investimenti di capitale hanno i loro tempi e i loro cicli.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#250 Messaggio da Bola »

baroccosiffredi ha scritto:
Bola ha scritto:Il discorso di Zeta non fa una piega ma su una cosa ho un appunto:

Non possiamo avere tutti una partita iva e un'attività economica personale. Nel terziario magari no, ma nella produzione gli operai e la base è indispensabile.

Questo non toglie che questa debba essere composta da chi non è riuscito o non ha voluto crearsi un'alternativa. Una specie di selezione naturale, mica è una vergogna fare l'operaio.
Solo che poi si deve mettere in conto di poter perdere il lavoro per problemi non strettamente propri, è una caratteristica del lavoro dipendente: poche responsabilità ma appunto "dipendenza" da altri per il mantenimento e la sicurezza del reddito.

Poi che nel caso specifico gli aiuti vadano restituiti e messi a disposizione di chi ha perso il lavoro penso sia oggettivamente condivisibile, perchè è quello lo scopo per cui erano stati dati all'inizio.

Si è vero, volevo scrivere una cosa simile ma non trovavo le parole adatte. Credo si cerchi di emarginare e considerare come "zucche vuote" anche tutti coloro che il coraggio di fare certe scelte magari non ce l'hanno, del resto come citava qualcuno, di cui adesso mi sfugge il nome,"Il carattere di un uomo è il suo destino" Se tutti fossimo così bravi a cavarcela da soli e a cogliere le giuste opportunità, probabilmente non ci sarebbero questi problemi.

Poi c'è anche chi le caratteristiche non le ha ma ci prova e i fallimenti registrati annualmente sono lì a ricordarcelo.
Non credo che si cerchi di emarginare nessuno, il discorso è solo quello del "se non ci provi o se non ne sei capace accetti quello che ti arriva perchè è avvenuto solo per tua colpa e/o mancanze"

Sul tema del topic: No, il posto fisso non è un diritto, ma un'alternativa si. Però bisogna capire che non sempre si ha la pappa pronta, ma bisogna anche sbattersi, trasferirsi, magari emigrare come facevano i nostri vecchi e come fanno in altre parti del mondo.

E' questa la mobilità che non deve essere confusa con la precarietà. Lasciare un posto dove non c'è più niente per noi e andare a cercarsi fortuna altrove.
Certo a parole è facile e la realtà è più dura, ma in futuro sarà indispensabile, almeno a mio avviso e l'alternativa è non farcela.

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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#251 Messaggio da Super Zeta »

Minko1981 ha scritto:Per adesso hanno percepito lo stipendio non la cassintegrazione, e la rendita a vita come la chiami tu non la vogliono, vogliono lavorare e avere uno stipendio.
Al momento ricevono sussidi sotto forma di stipendio in quanto il loro stipendio non si ripaga. Questo da tempo immemore
Non vogliono un lavoro, vogliono QUEL lavoro. Che è una cosa molto diversa e che continuate a far finta di non capire
Ripeto, furgone e via scaricar pacchi in Dhl. Un mio amico si è tirato il culo qualche anno e poi con quello che ha messo via si è comprato la licenza taxi.
Ma bisogna aver voglia di darsi da fare altro che tirar rondelle in testa a chi sta lavorando come loro...

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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#252 Messaggio da Giulio Tremonti »

Bola ha scritto:Infatti il problema è quello. Gli aiuti devono prestiti e non soldi a fondo perduto. Servono per risolvere una crisi o superare un momentaccio per salvaguardare i posti di lavoro e un'azienda importante per il territorio.

Ma se si chiude uno stabilimento per mere ragioni di convenienza economica, quegli aiuti vanno restituiti fino all'ultimo cent :-?
La proprietà ha sfruttato un'opportunità che offriva un ente pubblico, non capisco che cosa gli si deve imputare. Secondo te se senza le agevolazioni che i politici offrivano per motivi elettorali avrebbero investito in Alcoa?

Anche gli operai hanno percepito stipendi pagati dai contribuenti. Che fanno, devono restituire anche loro?
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)

[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]

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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#253 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Giulio Tremonti ha scritto:
Bola ha scritto:Infatti il problema è quello. Gli aiuti devono prestiti e non soldi a fondo perduto. Servono per risolvere una crisi o superare un momentaccio per salvaguardare i posti di lavoro e un'azienda importante per il territorio.

Ma se si chiude uno stabilimento per mere ragioni di convenienza economica, quegli aiuti vanno restituiti fino all'ultimo cent :-?
La proprietà ha sfruttato un'opportunità che offriva un ente pubblico, non capisco che cosa gli si deve imputare. Secondo te se senza le agevolazioni che i politici offrivano per motivi elettorali avrebbero investito in Alcoa?

Anche gli operai hanno percepito stipendi pagati dai contribuenti. Che fanno, devono restituire anche loro?
Penso si riferisse a quanto non ancora speso
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#254 Messaggio da linebacker »

nik978 ha scritto:
Parakarro ha scritto:
Drogato_ di_porno ha scritto:Come ha giustamente ricordato Renzi a Ballarò, se l'azienda se ne va deve restituire gli aiuti statali.

Non è che possono scappare col bottino.
che porco maiale è Renzi.
quando la merda è alta, nuota come una nutria e sguazza felice.

se vince le primarie voto PDL

la chrysler ha restituito tutto ad obama se mi ricordo bene,
Drogato ha postato in precedenza il link al riguardo. Gli Usa hanno una legge chiarissima su questo punto. Noi, molto meno.

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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#255 Messaggio da baroccosiffredi »

Bola ha scritto:
Non credo che si cerchi di emarginare nessuno, il discorso è solo quello del "se non ci provi o se non ne sei capace accetti quello che ti arriva perchè è avvenuto solo per tua colpa e/o mancanze"

Si infatti non volevo dire quello, ma quello che hai aggiunto tu.

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