Antonchik ha scritto:tiffany rayne ha scritto:
Se Boateng non è in grado di dare una mano al centrocampo in fase difensiva allora secondo me è piu' dannoso che utile al Milan. In quella posizione allora era meglio un Cassano che ha sempre l'assist in canna. Boateng è giovane, forte e non può stare a guardare e aspettare da fermo la palla mentre la sua squadra si difende.
Nel Milan se corrono solo in 8 e i tre d'attacco se ne sbattono altamente della fase difensiva vuol dire che non esiste gioco di squadra. Nella Juventus della passata stagione correvano tutti e tutti difendevano anche a costo di perdere lucidità in zona gol. Giocando cosi ha vinto il campionato da imbattuta pur non avendo sul piano tecnico in assoluto la squadra piu' forte.
Dunque il Milan, come tra l'altro dici anche tu, deve ovviare alle deficienze tecniche di questa stagione con un gioco di squadra migliore di quello visto nelle ultime due stagioni. Non deve solo mettere incontristi a centrocampo perchè i signori li davanti se no si stancano.
Il Boa può tornare a dare una mano, ma non sempre. Non è un punto fisso in fase legnaggio, ed è giusto così. Lui gioca da incursore, prova il dribbling, il tiro, i tagli, ma non aspettiamoci filtranti o imbeccaggio delle punte, se non una tantum.
Si potrebbe addirittura dire, senza nemmeno esagerare, che Boateng è una punta centrale che parte da lontano. E non è un caso che Allegri vorrebbe alternarlo con Emanuelson, che è uno che è in grado di saltare l'uomo, e quindi partire da lontano.
E' un gioco particolare in fase offensiva, a tratti inedito, che va sicuramente rodato e studiato meglio, in virtù anche dei nuovi arrivi.
Sono d'accordo con te che però in quella posizione ci starebbe meglio un numero 10 classico, che Cassano non è, è una seconda punta.
Sul discorso delle punte non sono d'accordo perchè la Juve ha giocato con un modulo diverso.
Noi non abbiamo esterni d'attacco ma piuttosto punte larghe per slabrare la difesa avversaria (ci riusciremo prima o poi) ed il centrocampo solido serve proprio a questo, fare filtro e nel contempo lasciare gli attaccanti liberi e, in teoria, più lucidi. E sono d'accordo con Allegri, perchè un attaccante lucido è sulla carta un vantaggio notevole sotto porta.
In conclusione è un discorso di scelte, la tua ultima affermazione è poi molto soggettiva, perchè tu parli di scelte per vincere.
Francamente a me ora interessano soltanto le scelte per costruire un nuovo tipo di gioco, un nuovo progetto. Migliorare ma gradualmente e in modo più stabile.
In un certo senso, in modo scientifico.
Che andiamo in campo con il rischio di perdere, me ne frega una cippa. Sarà che come tifoso ho un attimo la pancia piena e voglio novità avendone le palle piene della vecchia squadra compresa l'aggiunta degli ultimi due anni, Ibra? Mi permetto questo slancio d'arroganza.