[O.T.] PAOLO DI CANIO !!!!!!!!

Scatta il fluido erotico...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1

Messaggio
Autore
Avatar utente
PICCHIO007
Impulsi avanzati
Impulsi avanzati
Messaggi: 702
Iscritto il: 25/11/2004, 9:10

#76 Messaggio da PICCHIO007 »

donegal ha scritto:
klinger ha scritto: ... quasi come vedere enzino maresca fare le corna alla panchina del toro
E, dopo il fischio finale, è scappato negli spogliatoi alla velocità  della luce, come il più vile tra i conigli.
Mezzasega Maresca, aveva fatto un gesto da derby e si è sputtanato per vigliaccheria... Ogni tifoseria si sceglie un idolo su misura :lol:
mi sembra che stai esagerando tu adesso caro Donegal non credi??
ma peche' vi brucia il culo a tutti se la lazio vince?? mah....cmq ha fatto bene Paolo ad esultare cosi', non ha offeso nessuno e si è sfogato dopo 15 anni che aspettava questa emozione! avete mai giocato a calcio?? beh......rifletti donegal prima di tirare conclusione affrettate!
NON SI OFFENDE IL POPOLO LAZIALE! BOIA CHI MOLLA! :evil: :evil: :evil: :evil:

Avatar utente
Paperinik
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 29246
Iscritto il: 31/08/2002, 2:00
Località: In giro per la mia mente

#77 Messaggio da Paperinik »

Evvai con gli slogan fascisti...
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.

06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI

☪️ancer of humanity

Avatar utente
donegal
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 11750
Iscritto il: 03/07/2002, 2:00
Località: Torino, neh !
Contatta:

#78 Messaggio da donegal »

PICCHIO007 ha scritto:
donegal ha scritto:
klinger ha scritto: ... quasi come vedere enzino maresca fare le corna alla panchina del toro
E, dopo il fischio finale, è scappato negli spogliatoi alla velocità  della luce, come il più vile tra i conigli.
Mezzasega Maresca, aveva fatto un gesto da derby e si è sputtanato per vigliaccheria... Ogni tifoseria si sceglie un idolo su misura :lol:
mi sembra che stai esagerando tu adesso caro Donegal non credi??
ma peche' vi brucia il culo a tutti se la lazio vince?? mah....cmq ha fatto bene Paolo ad esultare cosi', non ha offeso nessuno e si è sfogato dopo 15 anni che aspettava questa emozione! avete mai giocato a calcio?? beh......rifletti donegal prima di tirare conclusione affrettate!
NON SI OFFENDE IL POPOLO LAZIALE! BOIA CHI MOLLA! :evil: :evil: :evil: :evil:
Non ti ho capito nè tu hai capito quello che ho scritto, presumo.
Se la Lazio vince o perde, come dicono dalle parti del Papero, m'importa una sega 8)

Maresca ha fatto un gesto da derby e al fischio dell'arbitro è scappato via : avrebbe potuto farsi difendere da gladiatore DelPiero se qualcuno lo avesse voluto aggredire :lol:
Non condanno il gesto delle corna (anche se sono granata), in un derby ci puó stare benissimo. Ma bisogna avere il fegato di accettare le reazioni senza scappare negli spogliatoi, tutto qui. Non sono comunque quelle le cose che mi fanno incazzare, semmai sono i furti perennemente impuniti...

Che conclusioni affrettate avrei tirato fuori, se Di Canio non l'ho neanche citato ?

PS
Faccio parte della vecchia guardia, preferisco di gran lunga i giocatori sanguigni e "cattivi" (anche se fascisti) alle mammolette che si macchiano di comportamenti antisportivi come Inzaghi o Casiraghi, ecco perchè preferisco il calcio inglese a quello nostrano.
Ultima modifica di donegal il 07/01/2005, 16:23, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
Despe1
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1941
Iscritto il: 15/11/2001, 1:00
Località: Milano

#79 Messaggio da Despe1 »

Donegal, che stai a di' ??? Casiraghi che c'entra con Inzaghi (sia Pippo che Simone) ?
Casiraghi era uno che le dava e le prendeva senza simulare cadute e senza scappare negli spogliatoi, altro stile rispetto agli inzaghini....

Avatar utente
donegal
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 11750
Iscritto il: 03/07/2002, 2:00
Località: Torino, neh !
Contatta:

#80 Messaggio da donegal »

Despe1 ha scritto:Donegal, che stai a di' ??? Casiraghi che c'entra con Inzaghi (sia Pippo che Simone) ?
Casiraghi era uno che le dava e le prendeva senza simulare cadute e senza scappare negli spogliatoi, altro stile rispetto agli inzaghini....
La fretta nello scrivere :wink:

comunque non sopportavo più neanche il vecchio Baresi quando alzava il braccio per fuorigioco inesistenti e gli arbitri fischiavano sulla fiducia.
Anche quello lo trovo calcio da mammolette, erano episodi non degni della sua carriera.

Avatar utente
Drogato_ di_porno
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 77925
Iscritto il: 20/06/2002, 2:00

#81 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Despe1 ha scritto:Ma cos'è che s'è fatto tatuare sul braccio sinistro ? Una cascata di spermatozoi ?
Magari è uno Stuka che sgancia il suo carico di bombe... :)

Immagine

Questa mi era sfuggita. Di Canio è un convinto fascista e non lo ha mai rinnegato, più volte durante i commenti notturni agli europei della scorsa estate le telecamere inquadravano la scritta "DUX" tatuata sul suo braccio destro.
A me Di Canio non è antipatico, condivido le sue analisi e ne ammiro la forte personalità , ma dovrebbe evitare il saluto romano per non aizzare qualche esaltato.

THE ANSWER
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 3704
Iscritto il: 11/11/2001, 1:00
Località: roma
Contatta:

#82 Messaggio da THE ANSWER »

Super Zeta ha scritto:Micene qundo sei tranquillo rileggi quello che hai scritto e cerca di capire che avete solo perso meritatamente una partita e un giocatore tifoso si è divertito un po' a provocarvi.

A giudicare da quello che scrivi ci è riuscito a meraviglia...

confermo.................e domani per alimentare questo bel sentimento..............andiamo a comprare la scirpa di Paoletto :) :) :)

Avatar utente
Trez
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 28097
Iscritto il: 17/04/2001, 2:00
Località: piacenza

#83 Messaggio da Trez »

Di Canio ha preso molto da Cantonà .....quasi campioni...ma sempre quasi...ma molto furbi, molto ben impostati come immagine e se devo dire la mia da esterno dico che mi piace + un Di Canio che uno che parla con gli uccelli e che dopo che non pija + "pasticche e pasticcone" non fa + il marziano......mah sto calcio moderno....WW il Borgorosso!!!!! :DDD :DDD :DDD :DDD

Avatar utente
Paperinik
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 29246
Iscritto il: 31/08/2002, 2:00
Località: In giro per la mia mente

#84 Messaggio da Paperinik »

Di Canio che si e' messo a fare il saluto romano dopo il derby? Mi ricordo male o in Italia sia l'apologia che la ricostituzione del partito fascista sono reato? Come mai il losco individuo non e' ancora stato denunciato da nessuno?
Domenica sono più che mai contro chi doveva (e deve) fare la nostra fine e contro chi ci ha presi (e prende tuttora) per il culo senza rispetto. Lazietta merda.

Avatar utente
sandrino
Impulsi avanzati
Impulsi avanzati
Messaggi: 562
Iscritto il: 28/03/2002, 1:00
Località: treviso - stoccarda

#85 Messaggio da sandrino »

tratto da dagospia.com

PAOLO DI CANIO, ULTIMO EROE: SPORCO, BRUTTO E FASCISTA
UNO SCATTO DI REPUBBLICA.IT LO IMMORTALA IN UN SALUTO ROMANO
LA MUSSOLINI COMMOSSA, ZUFFA TRA I ROMANISTI GASPARRI E STORACE


1 - CAMERATA DI CANIO, PRESENTE!
Testo e immagini da www.repubblica.it

Il derby è finito da pochi minuti. Paolo Di Canio trascinatore dei biancocelesti si scatena. In maglietta corre sotto la curva nord. Esulta con gli ultras laziali. E' un tripudio di abbracci e urla. Di Canio si sbraccia. E uno scatto lo immortala con un braccio destro proteso al cielo. Una scena vista altre volte nel corso di questo campionato. "E' un saluto fascista, una vergogna per il calcio, per la città  e per la Lazio" dice il diessino Enzo Foschi.
Non sono certo un mistero le simpatia politiche di Di Canio. Nella sua vendutissima autobiografia c'è un capitolo dedicato a Benito Mussolini. Sul suo braccio fa bella mostra un tatuaggio di tre lettere: dux. Un omaggio che fa esultare Alessandra Mussolini: "Che bello quel saluto romano, mi ha affascinato tanto. Mi ha commosso e gli scriveró un biglietto di ringraziamento". Si schiera con Di Canio anche l'ex direttore di Liberazione, il quotidiano di Rifondazione Comunista, Sandro Curzi: "Tra me e lui le idee politiche sono decisamente opposte, ma non vorrei che questo episodio servisse da pretesto per discriminarlo".
Nel frattempo intorno al nome di Di Canio si consuma una querelle politica tutta interna ad Alleanza nazionale. Le ostilità  le apre il ministro romanista Maurizio Gasparri che stuzzica il governatore del Lazio Francesco Storace. Oggetto, una possibile candidatura di Di Canio alle prossime regionali. "Capisco che alla ricerca di voti ci si attacchi a tutto, e non c'è dubbio che per il bacino d'utenza di Storace, Di Canio possa portare consensi, peró consiglierei di riequilibrare: per ogni laziale ci sono sette romanisti, è statisticamente provato..." dice Gasparri. Ma Storace nega tutto: "E' una bubbola che gira da tanto tempo. Di Canio è un calciatore e non credo che gli interessi fare il consigliere regionale".

2 - "E' UN PROVOCATORE, PAGHERà€", "E ALLORA LA MAGLIETTA DI TOTTI?"
Matteo Tonelli per www.repubblica.it

La colonna sonora dell'esultanza laziale sono le urla di Guido De Angelis, voce storica della radiofonia biancoceleste, che accompagnano la tripletta con cui la Lazio si è aggiudica il derby con la Roma. Accendi la radio e dalle frequenze di Radio Spazio Aperto senti De Angelis che grida "gol di Di Canio! Gli abbiamo fatto male ancora una volta come 15 anni fa". Giri la manopola e trovi Mario Corsi, a capo di una delle trasmissioni radiofoniche più ascoltate dai tifosi giallorossi, che sintetizza così la sconfitta: "La Lazio ha meritato di vincere. Noi abbiamo un portiere che è una pippa ed è di Bergamo, un centrocampo di ballerine (usati anche altri termini) e un allenatore incapace". Analisi impietosa, come quella che "Marione" riserva a Di Canio: "E' un infame, fa il paladino delle curve per finta. Difende i diffidati e poi ritratta dicendo che parlava solo dei suoi amici".
Non è una sorpresa. C'è Di Canio al centro delle discussione del giorno dopo. E non poteva essere altrimenti. Bruciano ai tifosi della Roma quelle tre dita alzate in segno di gioia, quell'esultanza in faccia alla curva sud. "L'abbiamo già  fatto scappare da Roma 15 anni fa (dopo il famoso dito alzato davanti alla sud ndr), lo faremo scappare ancora" avverte un rabbioso tifoso della Roma.
Sul fronte Lazio capita di sentire più volte la voce di Di Canio a fine partita: "Con questa maglia addosso non ho paura di nulla". E molte sono le voci che si levano in suo difesa: "Lo attaccano per quello che ha fatto, mentre quando Totti ci ha fatto la maglietta 'vi ho purgato ancora', erano tutti a dire che era una cosa spiritosa" si lamenta Giovanni. "Di Canio è stato due anni e mezzo nella Lazio e sembra uno che ha giocato con noi per 15 anni" dice De Angelis. Che non dimentica i gemelli Filippini, autori ieri sera, di una vigorosa prova: "Per loro serve la cittadinanza onoraria".
Sul fronte giallorosso, invece, è tempo di processi: "Del Neri ha sbagliato la formazione e non ha saputo dare grinta ai giocatori" dice Alessandro. "Non si puó perdere senza lottare - accusa Marco - è stata una Roma senza carattere". E poi c'è chi, via sms, si lascia andare ai rimpinati: "Era meglio che Totti faceva scena quando l'hanno colpito con il petardo..". Fine delle trasmissioni. Fino al prossimo derby.

3 - SPORCO, BRUTTO E FASCISTA (E CELEBRATO DAL MANIFESTO)
Guido Liguori e Antonio Smargiasse per il Manifesto del 31 Gennaio 2002

"A' Cragnotti, comprace Di Canio!": è questo il leit-motiv che si è sentito e si sente all'Olimpico e in molte radio romane, specie quelle che danno più spazio alla voce degli ultras e dei tifosi di Curva Nord della Lazio. Le recenti, clamorose contestazioni in casa biancoceleste - legate al momento incerto della squadra, ma rafforzate dal contrasto non recente tra la visione "moderna" del calcio di Cragnotti e il "romanticismo" degli Irriducibili - hanno trovato nell'estroso calciatore, da parecchi anni in Inghilterra, un punto di riferimento quasi naturale. Di Canio è cresciuto nelle giovanili della Lazio e in questa squadra esordì, segnando un gol decisivo in un derby capitolino, il primo che si giocava dopo molti anni. Giocatore di talento, ma anche tifoso della squadra in cui militava, fu presto suo malgrado ceduto alla Juventus.
Un beniamino del pubblico laziale, dunque, un calciatore-tifoso in un'epoca che sembra non prevedere questa parte in commedia. Ma sono solo questi i motivi che fanno oggi di Di Canio un "mito" per la Curva Nord? Cerchiamo di scoprirlo leggendo L'autobiografia del calciatore, apparsa nel 2000 in Inghilterra, dove divenne un best-seller, oggi disponibile anche in edizione italiana, sia pure - non si puó tacerlo - in una pessima traduzione, per i tipi di una piccola casa editrice di Milano (Edizioni Libreria dello sport, pp. 224, 14,98 euro).
Il libro, scritto in collaborazione con il giornalista italo-inglese Gabriele Marcotti, è qualcosa di più di un semplice libro sul calcio, sia per la prima parte, che contiene un bello spaccato di vita proletaria degli anni settanta, sia per le vicende in cui si è trovato coinvolto il protagonista nella sua vita professionale, sia perchè Di Canio non lesina giudizi sulla società , sulla politica e sul calcio, dimostrando di avere una visione del mondo assai discutibile, ma certo interessante. Andiamo con ordine.
Paolo Di Canio nasce nel 1968 in un "lotto" (agglomerato di case popolari) del Quarticciolo, quartiere proletario romano, periferia in cui la vita è dura, i sacrifici tanti, ma in cui non mancavano quelle tipiche forme di solidarietà  e vita comunitaria che oggi sembrano scomparse.
Paolo è figlio di un operaio edile, un muratore, come dice con un orgoglio che gli fa onore, rivendicando al mestiere del padre uno status spesso misconosciuto: "Un uomo in giacca e cravatta che sta dietro una scrivania, chiama gente al telefono e vende loro prodotti finanziari è visto come rispettabile. Ma un muratore passa i propri giorni usando la sua mente, le sue arti, i suoi attrezzi e le sue nude mani per costruire qualcosa di tangibile, funzionale e spesso molto bello... C'è la credenza comune che i lavoratori manuali non usino il loro cervello... anche se sei un calciatore o un muratore, la qualità  del tuo lavoro ha una diretta correlazione tra la tua intelligenza e l'etica del lavoro".
La vita di Paolo è come tante altre, al Quarticciolo come a Pietralata come a San Basilio: sei persone in due stanzette; i soldi che non bastano mai; i ragazzi che trasformano gli spazi di cemento per stendere il bucato in campi da calcio dove occorre dribblare anche i pali di ferro che tengono su le corde; il furto di una sgangherata bicicletta del fratello maggiore per sentirsi re per un giorno (il "re del Quarticciolo"), dividendo con gli amici pagnottelle e gettoni di sala-giochi ricavati dalle diecimilalire avute in cambio della "refurtiva"; il sogno di una promozione sociale che sembra per un momento trovare la strada del cinema, come in Bellissima! di Visconti, con madri ingenue e "cinematografari" con poco cuore e tanta fame di soldi.
Poi venne il calcio. Là  dove migliaia di ragazzini vedono naufragare sogni e speranze coltivate in anni di allenamenti e sacrifici, i pochi che riescono diventano "re" davvero, e non per un solo giorno. Gli inizi sono difficili: il carattere di Di Canio è scontroso, quasi rissoso, impulsivo. La voglia di ribellarsi all'ingiustizia, vera o presunta che sia, l'incapacità  di tacere con un pizzico di opportunismo, gli creano sempre qualche problema: sarà  una costante della sua carriera. "Amo dire sempre quel che penso", afferma, ma non pare una dote apprezzata nell'ambiente. Un infortunio leggero, curato male mentre è in prestito alla Ternana, porta quasi all'amputazione di una gamba (sembra una storia alla Caro diario).
Poi la carriera prende il volo: Lazio, Juventus (con Maifredi e Trapattoni, con cui litiga furiosamente), Napoli (con Lippi, che Di Canio rifiuta di seguire di nuovo alla Juve), Milan (con Capello: "Da quel momento, più sto lontano da Capello, meglio è"). Infine, la scelta del calcio anglosassone, prima al Celtic (la formazione della pugnace minoranza cattolica di Glasgow), poi allo Sheffield Wednesday, infine al West Ham di Londra, dove resta molti anni. Cresce in bravura, ma soprattutto è sempre un idolo per i tifosi. Una carriera importante, con il limite di doversi sentire sempre protagonista e l'incapacità  di convivere con quelle società  nelle quali, appunto, essere protagonista è tutt'altro che facile (ma ora all'orizzonte sembra profilarsi il Manchester Utd).
"Io capisco i tifosi, capisco i loro sacrifici, capisco perchè vogliono sempre tutto da chi scende in campo", dice Di Canio, che racconta anche di quando - giocatore della Lazio primavera - partiva con gli Irriducibili per seguire da ultras la prima squadra, anche in trasferta. Una esperienza che non rinnega, di cui racconta risvolti al limite della legalità , e che contribuisce a mettere a fuoco con intelligenza anche negli aspetti più inquietanti, come l'uso di droghe o la violenza. A questo proposito, peró, l'episodio più curioso è quello vissuto con due amici del Quarticciolo... romanisti. Riconosciuto come giocatore della Lazio e al centro di una rissa con alcuni tifosi giallorossi, i due ragazzi che sono con lui non solo si battono al suo fianco, e lo aiutano a eclissarsi prima dell'arrivo della polizia, ma in carcere "convincono" gli assalitori a non fare il nome del calciatore, per non stroncarne la carriera: l'amicizia come valore al di là  del tifo.
Per un calciatore così, che si definisce innanzitutto "uno che lotta", che non si tira indietro, nella strada, nella vita e sul campo, l'incontro con il calcio inglese è quasi un destino. E qui un mondo da scoprire, per il lettore italiano, sia pure con qualche apprezzamento esageratamente generoso verso i sudditi di Sua Maestà  (in tutto il libro, scritto per il mercato inglese, un occhio al marketing è fin troppo presente). Infine, l'inferno e il paradiso. Prima, con lo Sheffield Wednesday, una lunga squalifica per aver spintonato un arbitro. Quindi, con la maglia del West Ham, la fama internazionale, e il premio della Uefa per il fair-play, per aver rinunciato a segnare un gol quasi certo per dar modo di soccorrere immediatamente il portiere avversario infortunato. Un episodio che ha fatto meritatamente il giro del mondo, un gesto istintivo che ha riportato positivamente in primo piano il personaggio.
Infine, la politica. Si sa che Di Canio è di destra, e anche di recente alcuni suoi apprezzamenti su Mussolini hanno fatto clamore. Nella sottolineatura di questo aspetto c'è molto della "maledizione Lazio" - la società  forse più maltrattata dai media: tutto ció che di negativo puó riguardarla viene cucinato in ogni salsa. Per capire: il fatto che Totti abbia recentemente partecipato a un banchetto elettorale di un candidato di Alleanza Nazionale non ha provocato clamore, la notizia è apparsa senza molta evidenza su Repubblica, poi su di essa è calata una spessa e sapiente coltre di silenzio. Tornando a Di Canio, bisogna arrivare alle ultime pagine del volume per soddisfare la legittima curiosità  sull'argomento.
Dopo aver speso parole positive su Martin Luther King e Bob Kennedy, ed espresso rammarico per il fatto che una società  comunista sembra non poter funzionare ("sarebbe un mondo perfetto se tutti andassimo d'accordo, se fossimo tutti felici, se potessimo dividere equamente tutto e lavorassimo duramente per il bene comune. Ma questo sarebbe un mondo Comunista e... la storia ha dimostrato che questo stato di cose non funziona"), Di Canio alla fine "si svela": pur senza dirsi esplicitamente "fascista" (un omaggio conformista ai lettori inglesi?), ribadisce la sua ammirazione (anche se non incondizionata: "Ingannó le persone, le sue azioni furono vili e calcolate") per Mussolini, afferma di essere "un nazionalista e un patriota", di essere schierato a destra, pur affrettandosi a specificare che "questo non significa essere un nazi o un razzista... triste che questa parola, nazionalismo, sia diventato sinonimo di razzismo e xenofobia... il nostro governo fa poco per gli immigrati, così loro fanno semplicemente le cose a modo loro... mi piacerebbe se un immigrato potesse venire in Italia e, dopo pochi anni, dire: "Questo è il mio paese. Sono italiano"".
A condizione - aggiunge peró il calciatore - che non voglia trasformare il "nostro" in un paese... musulmano! Dichiarazioni da simpatizzante di destra, spesso ingenue e confuse, anche per questo significative, se è vero che un recente sondaggio di Sciuscià  ha sostenuto che il 25% dei giovani italiani dà  un giudizio positivo di Mussolini. E sugli immigrati una percentuale ancora maggiore, soprattutto in quei tanti "Quarticcioli" che circondano le grandi città  più o meno da presso, hanno posizioni ben più xenofobe del calciatore che da anni vive nella multietnica capitale inglese.
Nonostante i suoi giudizi storico-politici, la "veracità " di Paolo Di Canio suggerisce rispetto e simpatia. Il suo ritorno alla Lazio è un'idea altamente improbabile (quale allenatore potrebbe lasciare in panchina un Irriducibile?). Il suo "mito" presso tanti ragazzi di curva, se appare perfettamente comprensibile, è qualcosa che non ci lascia soddisfatti e tranquilli: se lui è divenuto un mito, oggi, sia pure per un settore limitato di "ragazzi di strada", è perchè "c'è del marcio in Danimarca". O, per meglio dire, in tutta la nostra vecchia Europa.

Dagospia 07 Gennaio 2005

http://213.215.144.81/public_html/esclusivo.html
non aver paura della gente cattiva, bensà­ della gente ignorante

Pisulinus Interruptus
Primi impulsi
Primi impulsi
Messaggi: 38
Iscritto il: 25/12/2004, 18:10

#86 Messaggio da Pisulinus Interruptus »

giobe70 ha scritto:11.43 del 7/1/05 stima per Di Canio 90/100
Inchiostro Simpatico ha scritto: ---cut---
N.B. Mettiamoci pure che il suo idolo è Benito Mussolini ed il gioco è fatto
11.44 del 7/1/05 stima per Di Canio 0/100 :cry:

ciao
Gio

23.03 del 07.01.2005: stima per Di Canio 110/100 (vedi sopra..)
Il rischio nella vita e' un dovere, non importa vivere a lungo, conta vivere giovani.

Avatar utente
Drogato_ di_porno
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 77925
Iscritto il: 20/06/2002, 2:00

#87 Messaggio da Drogato_ di_porno »

RITIRO TUTTO QUANTO DI BUONO HO DETTO SU DI CANIO. PASSI PER IL REATO DI APOLOGIA DEL FASCISMO PERCHà‰ ANCHE LUCARELLI SE NE ERA USCITO CON UN CAZZATA SULLA TIFOSERIA LIVORNESE DI SINISTRA.

HO APPENA VISTO UNA DICHIARAZIONE DI SKY DOVE DI CANIO BATTENDOSI IL PETTO DEDICA LA VITTORIA A TUTTI I "DIFFIDATI".

I "DIFFIDATI", PER COLORO CHE NON LO SAPESSERO, SONO I TEPPISTI DELLO STADIO.

MI ALLINEO CON MICENE, MERITA UNA SQUALIFICA ESEMPLARE.

Avatar utente
donegal
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 11750
Iscritto il: 03/07/2002, 2:00
Località: Torino, neh !
Contatta:

#88 Messaggio da donegal »

Vuoi vedere che non era un saluto fascista ma stava solo salutando sua zia in tribuna ? :lol:



In serata il giocatore della Lazio dà  la sua versione dei fatti e fa riferimento ad Alessandra Mussolini chiamandola con il cognome da coniugata, Floriani. "Alla luce delle considerazioni espresse da qualcuno - afferma l'attaccante biancoceleste -, tra cui la signora Floriani, faccio presente che sono un giocatore professionista e vorrei sottolineare che le mie esultanze non hanno nulla a che vedere con comportamenti politici di alcun tipo, in particolar modo quelli espressi dalla signora Floriani".

Avatar utente
Paperinik
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 29246
Iscritto il: 31/08/2002, 2:00
Località: In giro per la mia mente

#89 Messaggio da Paperinik »

Io capisco i tifosi, capisco i loro sacrifici, capisco perchè vogliono sempre tutto da chi scende in campo
Questa sarebbe meglio se la dicesse qualcuno di una squadra che só io, detta da un laziale un pó stona...

THE ANSWER
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 3704
Iscritto il: 11/11/2001, 1:00
Località: roma
Contatta:

#90 Messaggio da THE ANSWER »

Drogato_ di_porno ha scritto:RITIRO TUTTO QUANTO DI BUONO HO DETTO SU DI CANIO. PASSI PER IL REATO DI APOLOGIA DEL FASCISMO PERCHà‰ ANCHE LUCARELLI SE NE ERA USCITO CON UN CAZZATA SULLA TIFOSERIA LIVORNESE DI SINISTRA.

HO APPENA VISTO UNA DICHIARAZIONE DI SKY DOVE DI CANIO BATTENDOSI IL PETTO DEDICA LA VITTORIA A TUTTI I "DIFFIDATI".

I "DIFFIDATI", PER COLORO CHE NON LO SAPESSERO, SONO I TEPPISTI DELLO STADIO.

MI ALLINEO CON MICENE, MERITA UNA SQUALIFICA ESEMPLARE.

la correggo io la dichiarazione.................PAOLO parlava solo di alcuni diffidati, dei quali tutta a Roma, sanno essere innocenti.................non dei diffidati in genere.

ora vorrei sapere quale dichiarazione hai visto su sky....................perchè in quella fatta di fretta subito dopo uscito dal campo, poteva esserci equivoco............sul chiarimento invece , 30 minuti dopo la fine della partita, sempre su sky, ha chiarito nel modo sopra descritto da me.

è chiaro che se hai visto l'intervista in un tg di sky o altro...............il lavoro di questi giornalisti o giornalai , si commenta da solo :) :)

Rispondi

Torna a “Ifix Tcen Tcen”