O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
lavora cosi' bene monti ed il suo governo che lo spread è a 488....un genio!!!
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
aggiorniamo...-5 a 500.COMPLIMENTI a questa banda di incapaciSoniaaquino ha scritto:lavora cosi' bene monti ed il suo governo che lo spread è a 488....un genio!!!
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
La crescita economica mondiale è debole. Peggio. Sta rallentando. Colpa sia dei Paesi avanzati che di quelli emergenti, dalla Cina all'India tutti stanno segnando il passo. Quest'anno si salva solo la Germania le cui stime sono stale alzate fino all'1%. La fotografia è stata scattata dal Fondo monetario internazionale nell'aggiornamento delle sue stime crescita. E così nel loro rapporto gli economisti di Washington chiedono un'azione immediata che eviti l'ulteriore deterioramento del quadro: "La ripresa globale, già tutt'altro che sostenuta dall'inizio, ha mostrato negli ultimi tre mesi segni di ulteriore indebolimento". In generale, l'organizzazione di Washington ha rivisto al ribasso le previsioni pubblicate ad aprile: la crescita del Pil mondiale si fermerà al 3,5% quest'anno e al 3,9% il prossimo, rispettivamente lo 0,1% e lo 0,2% in meno rispetto a quanto pubblicato in primavera.
Italia. Le stime sul Pil italiano sono tuttavia più ottimiste rispetto a quelle del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, secondo l'economia si contrarrà di almeno il 2,4%. Secondo il Fmi la contrazione sarà dell'1,9% quest'anno e dello 0,3% il prossimo. Promossa la situazione dei conti pubblici. Il deficit per il 2012 e il 2013, affermano i tecnici dell'Fondo, "continua a essere largamente in linea con le attese" e "l'aggiustamento fiscale" previsto "per i prossimi due anni consentirà al Governo di ottenere un piccolo avanzo strutturale nel 2013". In particolare, il rapporto tra deficit e Pil si attesterà al 2,6% quest'anno, con un peggioramento dello 0,2% rispetto alle stime di aprile e all'1,5% il prossimo, quando farà meglio dello 0,1% rispetto alle previsioni di primavera. Il dato aggiustato per il ciclo punta a un disavanzo dello 0,5% quest'anno e a un avanzo dello 0,7% il prossimo. Preoccupa ancora il debito pubblico, su cui pesa il finanziamento del Fondo Salva stati, che salirà al 125,8% del Pil quest'anno e al 126,4% il prossimo.
Misure urgenti. A pesare sull'andamento dell'economia sono soprattutto la crisi del debito in Europa e l'andamento inferiore alle previsioni di alcuni dei Paesi emergenti. "Ci sono ancora seri rischi per l'economia globale", avverte il capo economista del Fondo, Olivier Blanchard. E il principale è che "un'azione politica ritardata o insufficiente possa portare a un'ulteriore acuirsi della crisi dell'area dell'euro". Il Fondo definisce le recenti misure decise dall'Eurogruppo "un passo nella giusta direzione" e in grado di "rompere il negativo legame tra debiti sovrani e banche in direzione di un'unione bancaria". Ma, non manca di avvertire il rapporto, "il recente deterioramento sul mercato dei debiti sovrani dimostra che una tempestiva messa in atto di queste misure, assieme a ulteriori progressi sul versante delle unioni bancaria e fiscale, deve essere una priorità". In questo contesto c'è quindi spazio per un ulteriore allentamento della politica monetaria nell'area euro. Secondo il Fmi la Banca centrale europea dovrebbe assicurare la trasmissione efficace della propria politica e continuare a fornire ampia liquidità al sistema. Questo potrebbe richiedere quindi misure non standard, come la riattivazione del Securities Market Programme, ulteriori LTRO con requisiti di capitale più bassi o l'introduzione di acquisti di asset stile allentamento monetario.
Le stime. Per il momento la revisione delle stime sul Pil nell'Eurozona è comunque limitata: invariata la contrazione dello 0,3% prevista per quest'anno, ridotta dello 0,2% allo 0,7% la crescita per il prossimo. A far da traino sarà la Germania che si vede alzare dello 0,4% all'1% la previsione di crescita per il 2012 e tagliare dello 0,1% all'1,4% quella per il 2013. Nel complesso le economie avanzate cresceranno dell'1,4% quest'anno (dato invariato rispetto ad aprile) e dell'1,9% il prossimo (-0,2%). Il risultato migliore sarà quello degli Stati Uniti il cui Pil dovrebbe segnare un incremento del 2% nel 2012 (-0,1%) e del 2,3% il prossimo (-0,1%). Peggio del previsto andranno le economie emergenti, destinate secondo il Fondo a crescere del 5,6% nel 2012 e del 5,9% nel 2013, con una riduzione pari rispettivamente allo 0,1 e allo 0,2%. Particolarmente pesante il taglio fissato per l'economia indiana: -0,7% in entrambi gli anni, per una crescita pari al 6,1% nel 2012 e al 6,5% nel 2013. Il Pil cinese salirà invece dell'8% (-0,2%) quest'anno e dell'8,5% (-0,3%) il prossimo.
Gli investitori. A preoccupare il Fondo monetario internazionale e gli investitori più della Grecia dove "la situazione rimane fluida" sono soprattutto Italia e ancora di più la Spagna dove "le turbolenze di mercato si sono intensificate a causa delle rinnovate preoccupazioni sulla salute del sistema finanziario e delle possibili implicazioni sui conti". Anche perché "nonostante un pacchetto di consolidamento" il deficit spagnolo è destinato a salire più rapidamente di quanto previsto in precedenza. E, come se non bastasse, "il flusso in uscita dei capitali privati continua a erodere la base degli investitori stranieri in Italia e in Spagna". Il Fondo sottolinea quindi come le due operazioni di iniezione di liquidità varate dalla Bce hanno "sostenuto la domanda di debito sovrano" nei paesi periferici dell'Eurozona, come appunto Italia e Spagna, ma "questo effetto positivo è scomparso".
Questi sono i dati superpositivi di questo governo....POVERI NOI!!!!!!

Italia. Le stime sul Pil italiano sono tuttavia più ottimiste rispetto a quelle del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, secondo l'economia si contrarrà di almeno il 2,4%. Secondo il Fmi la contrazione sarà dell'1,9% quest'anno e dello 0,3% il prossimo. Promossa la situazione dei conti pubblici. Il deficit per il 2012 e il 2013, affermano i tecnici dell'Fondo, "continua a essere largamente in linea con le attese" e "l'aggiustamento fiscale" previsto "per i prossimi due anni consentirà al Governo di ottenere un piccolo avanzo strutturale nel 2013". In particolare, il rapporto tra deficit e Pil si attesterà al 2,6% quest'anno, con un peggioramento dello 0,2% rispetto alle stime di aprile e all'1,5% il prossimo, quando farà meglio dello 0,1% rispetto alle previsioni di primavera. Il dato aggiustato per il ciclo punta a un disavanzo dello 0,5% quest'anno e a un avanzo dello 0,7% il prossimo. Preoccupa ancora il debito pubblico, su cui pesa il finanziamento del Fondo Salva stati, che salirà al 125,8% del Pil quest'anno e al 126,4% il prossimo.
Misure urgenti. A pesare sull'andamento dell'economia sono soprattutto la crisi del debito in Europa e l'andamento inferiore alle previsioni di alcuni dei Paesi emergenti. "Ci sono ancora seri rischi per l'economia globale", avverte il capo economista del Fondo, Olivier Blanchard. E il principale è che "un'azione politica ritardata o insufficiente possa portare a un'ulteriore acuirsi della crisi dell'area dell'euro". Il Fondo definisce le recenti misure decise dall'Eurogruppo "un passo nella giusta direzione" e in grado di "rompere il negativo legame tra debiti sovrani e banche in direzione di un'unione bancaria". Ma, non manca di avvertire il rapporto, "il recente deterioramento sul mercato dei debiti sovrani dimostra che una tempestiva messa in atto di queste misure, assieme a ulteriori progressi sul versante delle unioni bancaria e fiscale, deve essere una priorità". In questo contesto c'è quindi spazio per un ulteriore allentamento della politica monetaria nell'area euro. Secondo il Fmi la Banca centrale europea dovrebbe assicurare la trasmissione efficace della propria politica e continuare a fornire ampia liquidità al sistema. Questo potrebbe richiedere quindi misure non standard, come la riattivazione del Securities Market Programme, ulteriori LTRO con requisiti di capitale più bassi o l'introduzione di acquisti di asset stile allentamento monetario.
Le stime. Per il momento la revisione delle stime sul Pil nell'Eurozona è comunque limitata: invariata la contrazione dello 0,3% prevista per quest'anno, ridotta dello 0,2% allo 0,7% la crescita per il prossimo. A far da traino sarà la Germania che si vede alzare dello 0,4% all'1% la previsione di crescita per il 2012 e tagliare dello 0,1% all'1,4% quella per il 2013. Nel complesso le economie avanzate cresceranno dell'1,4% quest'anno (dato invariato rispetto ad aprile) e dell'1,9% il prossimo (-0,2%). Il risultato migliore sarà quello degli Stati Uniti il cui Pil dovrebbe segnare un incremento del 2% nel 2012 (-0,1%) e del 2,3% il prossimo (-0,1%). Peggio del previsto andranno le economie emergenti, destinate secondo il Fondo a crescere del 5,6% nel 2012 e del 5,9% nel 2013, con una riduzione pari rispettivamente allo 0,1 e allo 0,2%. Particolarmente pesante il taglio fissato per l'economia indiana: -0,7% in entrambi gli anni, per una crescita pari al 6,1% nel 2012 e al 6,5% nel 2013. Il Pil cinese salirà invece dell'8% (-0,2%) quest'anno e dell'8,5% (-0,3%) il prossimo.
Gli investitori. A preoccupare il Fondo monetario internazionale e gli investitori più della Grecia dove "la situazione rimane fluida" sono soprattutto Italia e ancora di più la Spagna dove "le turbolenze di mercato si sono intensificate a causa delle rinnovate preoccupazioni sulla salute del sistema finanziario e delle possibili implicazioni sui conti". Anche perché "nonostante un pacchetto di consolidamento" il deficit spagnolo è destinato a salire più rapidamente di quanto previsto in precedenza. E, come se non bastasse, "il flusso in uscita dei capitali privati continua a erodere la base degli investitori stranieri in Italia e in Spagna". Il Fondo sottolinea quindi come le due operazioni di iniezione di liquidità varate dalla Bce hanno "sostenuto la domanda di debito sovrano" nei paesi periferici dell'Eurozona, come appunto Italia e Spagna, ma "questo effetto positivo è scomparso".
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Sonia, sei parente di Belnudo?Soniaaquino ha scritto:chissà perchè però non se la prende con i veri evasori fiscali....anzi alcuni li mette proprio nel suo governoHelmut ha scritto:Se non hai la TV non la paghi.Soniaaquino ha scritto:ed io che non ho la tv,e la radio, perchè dovrei pagarla???
Il culo Monti vuole romperlo solo a quel 60% che ha la TV e non paga un cazzo.![]()
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
chi cazz'è belnudo??hoover ha scritto:Sonia, sei parente di Belnudo?Soniaaquino ha scritto:chissà perchè però non se la prende con i veri evasori fiscali....anzi alcuni li mette proprio nel suo governoHelmut ha scritto:Se non hai la TV non la paghi.Soniaaquino ha scritto:ed io che non ho la tv,e la radio, perchè dovrei pagarla???
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“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Monti ha sostituito come Sex Toy l'orrendo gnomo Sarcozzi ed in cambio ne asseconda qualsiasi porcheria


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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
il canone RAI nella bolletta energetica sarebbe un risparmio (tempo e seccature) per tutti quelli che lo pagano, non vedo perché non farlo. Ops, ci sono quelli che non pagano, a loro non conviene, poverini.
Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Inculare chiappona X salvarci?


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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
mica sara' questo il motivo del ritorno di Silvio ??
ingroppare la Merkel

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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
Presto Monti gli romperà il culo costringendoli a pagare. Non vedo l'ora.GeishaBalls ha scritto:Ops, ci sono quelli che non pagano, a loro non conviene, poverini.



"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
La Kanzlerin Schwanzkopf prepara una PIOGGIA di aiuti per l'Italia


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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
ma è vera sta cosa che gira in rete?
Ecco cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti) in 56 giorni di governo: ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate. Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”. Touchè. Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”. Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione. Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali. Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale. Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate. Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare. Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.
Risultato: ma guarda un po’ SURPRISE!! Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.
Ecco cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti) in 56 giorni di governo: ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate. Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”. Touchè. Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”. Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione. Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali. Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale. Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate. Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare. Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.
Risultato: ma guarda un po’ SURPRISE!! Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.
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Parakarro ha scritto:ma è vera sta cosa che gira in rete?
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Risultato: ma guarda un po’ SURPRISE!! Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.
è verissimo(altre fonti dicono di no)
p.s: lo spread la francia lo ha avuto sempre basso ..al max è arrivato a 190...oggi viaggia a 86
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Re: O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?
http://coen.blogautore.repubblica.it/20 ... -hollande/
l'articolo è preso da qua...ma molti dicono che non sia vero.BOH
l'articolo è preso da qua...ma molti dicono che non sia vero.BOH