L'avevo già incontrata qualche annetto fa e ho voluto tornarci. Era una bella giornata, strade semideserte, un senso di tranquillità...l'ho contattata una seconda volta per la conferma dell'indirizzo, ultimo controllo su Maps, mi sono docciato, rasato, preparato e tutto, ho preso delle pillole per l'ansia e sono andato.
Raggiungerla è stato insolitamente facile, pensavo che mi sarei perso. La contatto sotto l'appartamento e mi apre dopo una decina di secondi, salendo le scale fino al terzo piano. Una porta si apre. Entrando nell'appartamento comincio ad avvertire sintomi a me troppo spesso conosciuti: comincio a tremare, ad avvertire una specie di alienazione mentale e capivo poco; la intravedo dietro la porta, mi porge la mano che vedo dopo i fochi, come si dice qui, gettando lo sguardo su punti morti nell'ingresso...non so, mi sentivo strano. Brutto segno. Dopo qualche secondo di social time in cui le dico di averla già incontrata, mi sciolgo un pochino e andiamo in camera, nella quale parliamo dei menù della casa.
Quello che abbiamo fatto lo tralascio. Quello che volevo dire è che è stata l'ennesima volta priva di trasporto, non capisco il perché e ne sono un po' spaventato. Va bene il discorso del rapporto a pago che non da niente, ma io non capisco, non provavo niente se non un sentimento a cui non so dare nome. Non riesco a godere sessualmente, non ero eccitato, non ero padrone della situazione, non ero niente. Se uno subisce una stimolazione sessuale, deve comunque esserci una risposta fisica o emotiva, no? Non ho auto neanche un'erezione e non sono neanche venuto, non riuscivo neanche a spugnettarmi. Dopo un'oretta (o almeno credo, non sono stato capace di avvertire lo scorrere del tempo) mi ha congedato. Mi rivesto, ultime chiacchiere, le dico se è disponibile ad un'uscita per realizzare una mia fantasia, valuterò l'offerta. Sono uscito che mi sono sentito..boh, non so neanche come.
Quest'esperienza mi ha fatto pensare che, senza tanti giri di parole, molto probabilmente sono incapace di fare sesso, sono biologicamente inadatto per farlo, tant'è che ormai d'estate l'unica cosa mi sembra di provare guardando le tizie mezze nude a giro non è l'attrazione fisica ma una sorta di paura, di frustrazione. Faccio sesso 1 volta l'anno, quasi per sforzarmi a sperare che stavolta andrà diversamente, e non provo niente, cazzo. A 28 anni non ho neanche più voglia di farlo, neanche mi si parasse davanti sasha grey. Ho la libido di un centenario, ma forse neanche...il corpo femminile non mi da più nessuna emozione, forse ne sono visivamente sovrastimolato. L'unica cosa che posso fare con una donna nuda accanto a me è mettermi sdraiato di schiena e smanettarmi, con lei che magari mi stimola le palle.
Uscendo, nel giardino condominiale, da lontano ho visto una ragazzina su un'altalena. Mi è venuto da pensare che non avrei combinato niente neppure se fossi stato con lei. Che non combinerei niente con nessuna e che le donne sono incapaci di farmi provare emozioni ed eccitazione a livello sessuale. Che io comunque non sarei un buon amante ma che comunque non importa perché non amerò nessuno.
Mi sento un po' inutile, perché mi sto rendendo conto che sono un uomo inutile perché viene meno la valenza del mio organo sessuale, già messa a dura prova dopo anni di visioni di pornelli, e la mia funzione procreativa. A quale donna può importare uno incapace di fare sesso? Con quale spirito posso pensare di essere un buon amante? Cosa cazzo può fregarmene di "trombare", di conoscere donne (tanto le donne si conoscono con il fine di trombarle, poche palle), se da anni, esperienza dopo esperienza, torno a casa a palle piene senza che in un'ora si sia rizzato? Anni che guardo la gente trombare, e mi rendo conto solo ora delle pippe che mi faccio io e della solitudine che v'è in esse...
