io non sono tenero con grillo, ma va detto che non si candida perchè nel non statuo dell m5s c'è l'obbligo di non avere condanne passate in giudicato.. lui ce l'ha. quindi coerentemente non può candidarsi.Stickman ha scritto:Grillo non si candida, ottimo. Potere senza responsabilità, la nuova frontiera.
Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
I 1000 miliardi di euro prestati dalla BCE alle banche sono serviti per accelerare il rientro dei titoli pubblici nelle nazioni di emissione. Le banche nazionali li hanno usati per rastrellare i titoli dall'estero invece di finanziare le imprese e rilanciare l'economia. I Btp tornano in Italia, i Bonos in Spagna, i titoli portoghesi in Portogallo, eccetera. In pratica ognuno si riprende i suoi titoli. Torna a casa Lassie. Ogni titolo è bello a mamma sua. Una tendenza iniziata già dopo la crisi finanziaria del 2008 con la fuga dai titoli PIGS. Allora i nostri Btp detenuti all'estero erano il 54% del totale, nel 2012 sono scesi al 32%. I Bonos spagnoli all'estero si sono quasi dimezzati in quattro anni, dal 60% al 34%.
Se una nazione detiene la quasi totalità dei suoi titoli di debito si scongiura sulla carta ogni possibile contagio europeo. Il crollo di un castello di carte. Il Giappone è un esempio. Ha un rapporto debito pubblico-PIL superiore al 200%. Il debito è però posseduto dai giapponesi, quindi nessun pericolo di default, né di destabilizzazione di altri Stati. Avviene invece l'aumento dell'inflazione unito alla diminuzione dei salari. Che è quello che sta succedendo in Italia. Gli stipendi sono i più bassi d'Europa con tendenza al peggioramento, dovuto al carico fiscale che li divora e che cresce insieme all'inflazione.
L'aumento della forbice tra bassi redditi e caro vita sta diventando la norma con milioni di nuovi poveri. Il tutto per tenere in piedi un Sistema che, presto o tardi, comunque collasserà. In questo rientro in Patria dei capitali, chi recita il ruolo dello spallone di fontiera di una volta, le banche, si fa pure pagare l'aggio dallo Stato. Lo Stato italiano presta soldi nostri, attraverso la BCE, alle proprie banche all'uno per cento di interesse. Le banche che comprano i Btp incassano il 5/6 % di interesse dallo Stato. Un euro su quattro delle nostre tasse serve a pagare gli interessi sul debito. Si può quindi affermare che questo giro del fumo serve a finanziare le banche attraverso il Fisco. Forse è il caso di nazionalizzarle.
http://www.beppegrillo.it/2012/05/torna ... index.html
Helmut non ho capito quel "forse"...
Se una nazione detiene la quasi totalità dei suoi titoli di debito si scongiura sulla carta ogni possibile contagio europeo. Il crollo di un castello di carte. Il Giappone è un esempio. Ha un rapporto debito pubblico-PIL superiore al 200%. Il debito è però posseduto dai giapponesi, quindi nessun pericolo di default, né di destabilizzazione di altri Stati. Avviene invece l'aumento dell'inflazione unito alla diminuzione dei salari. Che è quello che sta succedendo in Italia. Gli stipendi sono i più bassi d'Europa con tendenza al peggioramento, dovuto al carico fiscale che li divora e che cresce insieme all'inflazione.
L'aumento della forbice tra bassi redditi e caro vita sta diventando la norma con milioni di nuovi poveri. Il tutto per tenere in piedi un Sistema che, presto o tardi, comunque collasserà. In questo rientro in Patria dei capitali, chi recita il ruolo dello spallone di fontiera di una volta, le banche, si fa pure pagare l'aggio dallo Stato. Lo Stato italiano presta soldi nostri, attraverso la BCE, alle proprie banche all'uno per cento di interesse. Le banche che comprano i Btp incassano il 5/6 % di interesse dallo Stato. Un euro su quattro delle nostre tasse serve a pagare gli interessi sul debito. Si può quindi affermare che questo giro del fumo serve a finanziare le banche attraverso il Fisco. Forse è il caso di nazionalizzarle.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
magari quando sale con i suoi al potere fa cambiare le leggi e diventa duce supremo conducator comandante assolutonik978 ha scritto:io non sono tenero con grillo, ma va detto che non si candida perchè nel non statuo dell m5s c'è l'obbligo di non avere condanne passate in giudicato.. lui ce l'ha. quindi coerentemente non può candidarsi.Stickman ha scritto:Grillo non si candida, ottimo. Potere senza responsabilità, la nuova frontiera.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
È UN Paese sospeso, quello che emerge dal sondaggio dell'Atlante Politico di Demos. Un Paese spaesato, in cerca di prospettive politiche ancora incerte. E per ora, comunque, insoddisfacenti. Il governo, dopo il sensibile calo di fiducia subìto fra marzo e aprile (circa 20 punti in meno), sembra aver recuperato consenso, fra i cittadini. Oggi il 45 per cento degli italiani ne valuta positivamente l'operato. Una quota elevata, se si pensa alle difficoltà economiche e sociali del periodo. E al malessere suscitato dalle politiche fiscali, in particolare dall'Imu, giudicata negativamente dal 70 per cento degli intervistati. Se si pensa, inoltre, che quasi il 50% degli italiani giustifica le proteste - talora clamorose - contro Equitalia. Nonostante tutto ciò, una consistente maggioranza della popolazione (60%) continua a credere che, alla fine, il governo "ce la farà" a condurci fuori dalla crisi. E per questo, probabilmente, ne sopporta le scelte, per quanto con insofferenza.
D'altronde, Monti stesso, personalmente, è giudicato positivamente da oltre il 50% degli intervistati. E si conferma, quindi, il leader "politico" più affidabile, presso gli italiani. Molto più di qualunque altro leader di partito o aspirante tale. Da Bersani a Di Pietro, passando per Fini, Casini e Montezemolo. Mentre la popolarità di coloro che avevano guidato la maggioranza di governo per circa un decennio, Berlusconi e Bossi, è scesa ai minimi storici. La perdita di credibilità personale - e familiare - di Bossi ha coinvolto tutta la Lega. Compreso Maroni. Da ciò la crisi che ha affondato il centrodestra, attualmente privo di leadership ma anche di riferimenti politici.
Gli orientamenti di voto riflettono questo senso di spaesamento, rivelato - e accentuato - dalle recenti amministrative. Segnalano, in particolare: a) lo sfaldamento del Pdl, ormai dimezzato, rispetto alle elezioni politiche del 2008; b) la frana della Lega scivolata poco sopra il 4%, come 10 anni fa; c) Mentre il Pd e l'Idv tengono bene, anche se non riescono a intercettare lo sfarinamento dei partiti di centrodestra. Il Pd, in particolare, si conferma primo partito in Italia. D'altronde, secondo gli intervistati, è la formazione politica che si è rafforzata maggiormente, in seguito alle elezioni amministrative. d) Insieme, ovviamente, al Movimento 5 Stelle (M5S), promosso e ispirato da Beppe Grillo. Il quale, dal punto di vista elettorale, è stimato oltre il 16%, poco al di sotto del Pdl. Il successo alle recenti amministrative ha contribuito ad allargare ulteriormente la sua base elettorale. Il M5S è divenuto, infatti, il collettore privilegiato dell'insoddisfazione sociale verso il sistema partitico. Un sentimento generalizzato, che non dà segni di rallentamento.
Oltre il 40% degli intervistati, infatti, vede nella "protesta contro i partiti" la principale ragione di successo del Movimento. Una valutazione condivisa anche dal 27% degli elettori del M5S, i quali, però, danno maggiore importanza ad altri argomenti: l'estraneità dei candidati alle logiche di potere e la concretezza dei programmi proposti ai cittadini. Resta, comunque, l'incognita sulla capacità del Movimento di "tenere" la scena politica, oltre a quella elettorale. Soprattutto, oltre i confini locali. Infatti, quasi metà degli italiani (la maggioranza) ritiene il M5S in grado di "amministrare" le città e il territorio. Ma quasi 7 persone (e 4 elettori del M5S) su 10 non lo considerano capace di governare, a livello nazionale.
Da ciò l'impressione di un Paese sospeso. In attesa di un cambiamento ancora incompiuto. A cui Grillo e il M5S hanno offerto una risposta, uno sbocco. Sfruttato da molti elettori che, in un primo tempo, non li avevano presi in considerazione. Non è un caso se, rispetto a un mese fa, l'elettorato del M5S ha modificato sensibilmente il profilo sociopolitico. In particolare, al suo interno sono aumentati: a) gli elettori dei comuni medio-piccoli; b) le persone di età medio-alta; c) le componenti di centro-destra; d) gli elettori provenienti dalla Lega e dal Pdl. In altri termini: il M5S ha intercettato il disagio diffuso fra gli elettori. L'ha canalizzato, dandogli visibilità. Ma senza risolverlo.
La domanda di cambiamento politico, infatti, resta molto estesa, al punto che circa un terzo degli elettori sostiene che, se si presentasse un partito "nuovo", guidato da un leader "nuovo" e "vicino alla gente": lo voterebbe "sicuramente". Si tratta di un orientamento trasversale. Particolarmente accentuato nella base elettorale dei soggetti politici che in precedenza detenevano il monopolio della rappresentanza del "nuovo", come la Lega. Ma anche l'Idv e Sel. Tuttavia, questo orientamento appare ampio anche fra gli elettori dell'Udc, alla ricerca, da tempo, di un modo - e di uno sbocco - per uscire dal "centro", che rischia di trasformarsi in un ghetto. Schiacciato da destra, sinistra e, ora, anche dal M5S.
Siamo, dunque, in una fase fluida. Il "mercato elettorale" è instabile, in cerca di un'offerta politica adeguata. Che stenta a delinearsi. Così cresce la voglia di "nuovo". Anche se per gran parte degli elettori (quasi sette su dieci) il "nuovo" è il "vecchio" rivisto e ri-qualificato. Per cui si traduce, anzitutto, nella domanda di "rinnovamento" degli attuali partiti. Ma il "rinnovamento", per la grande maggioranza degli elettori (il 61%), significa "ricambio e svecchiamento" della classe dirigente. D'altra parte, fra i motivi che hanno favorito il M5S alle recenti amministrative, un ruolo importante è stato sicuramente giocato dalla figura e dall'immagine dei candidati. Giovani e preparati. Estranei a lobby e interessi. In grado di esprimere opinioni competenti sulla realtà locale. Senza slogan e senza retorica. Ciò suggerisce che, per rispondere all'insofferenza verso i partiti, che si respira nell'aria, non sarebbero necessarie grandi rivoluzioni - politiche e antipolitiche.
Basterebbe che i principali partiti attualmente presenti sulla scena politica fossero in grado di rinunciare alle logiche oligarchiche e centralizzatrici che li guidano.
Basterebbe che offrissero maggiore spazio e ruolo ai dirigenti e ai militanti giovani, presenti e impegnati sul territorio. (Ce ne sono molti, nonostante tutto, ma vengono puntualmente scoraggiati).
Basterebbe. Ma non ne sono capaci. Così, avanza la richiesta del Nuovo-a-ogni-costo. Ormai, un mito, più che una rivendicazione. Travolge tutto. E rende la "nostra" Democrazia: "provvisoria". La Politica e i partiti: inattuali.
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HRER2-1
D'altronde, Monti stesso, personalmente, è giudicato positivamente da oltre il 50% degli intervistati. E si conferma, quindi, il leader "politico" più affidabile, presso gli italiani. Molto più di qualunque altro leader di partito o aspirante tale. Da Bersani a Di Pietro, passando per Fini, Casini e Montezemolo. Mentre la popolarità di coloro che avevano guidato la maggioranza di governo per circa un decennio, Berlusconi e Bossi, è scesa ai minimi storici. La perdita di credibilità personale - e familiare - di Bossi ha coinvolto tutta la Lega. Compreso Maroni. Da ciò la crisi che ha affondato il centrodestra, attualmente privo di leadership ma anche di riferimenti politici.
Gli orientamenti di voto riflettono questo senso di spaesamento, rivelato - e accentuato - dalle recenti amministrative. Segnalano, in particolare: a) lo sfaldamento del Pdl, ormai dimezzato, rispetto alle elezioni politiche del 2008; b) la frana della Lega scivolata poco sopra il 4%, come 10 anni fa; c) Mentre il Pd e l'Idv tengono bene, anche se non riescono a intercettare lo sfarinamento dei partiti di centrodestra. Il Pd, in particolare, si conferma primo partito in Italia. D'altronde, secondo gli intervistati, è la formazione politica che si è rafforzata maggiormente, in seguito alle elezioni amministrative. d) Insieme, ovviamente, al Movimento 5 Stelle (M5S), promosso e ispirato da Beppe Grillo. Il quale, dal punto di vista elettorale, è stimato oltre il 16%, poco al di sotto del Pdl. Il successo alle recenti amministrative ha contribuito ad allargare ulteriormente la sua base elettorale. Il M5S è divenuto, infatti, il collettore privilegiato dell'insoddisfazione sociale verso il sistema partitico. Un sentimento generalizzato, che non dà segni di rallentamento.
Oltre il 40% degli intervistati, infatti, vede nella "protesta contro i partiti" la principale ragione di successo del Movimento. Una valutazione condivisa anche dal 27% degli elettori del M5S, i quali, però, danno maggiore importanza ad altri argomenti: l'estraneità dei candidati alle logiche di potere e la concretezza dei programmi proposti ai cittadini. Resta, comunque, l'incognita sulla capacità del Movimento di "tenere" la scena politica, oltre a quella elettorale. Soprattutto, oltre i confini locali. Infatti, quasi metà degli italiani (la maggioranza) ritiene il M5S in grado di "amministrare" le città e il territorio. Ma quasi 7 persone (e 4 elettori del M5S) su 10 non lo considerano capace di governare, a livello nazionale.
Da ciò l'impressione di un Paese sospeso. In attesa di un cambiamento ancora incompiuto. A cui Grillo e il M5S hanno offerto una risposta, uno sbocco. Sfruttato da molti elettori che, in un primo tempo, non li avevano presi in considerazione. Non è un caso se, rispetto a un mese fa, l'elettorato del M5S ha modificato sensibilmente il profilo sociopolitico. In particolare, al suo interno sono aumentati: a) gli elettori dei comuni medio-piccoli; b) le persone di età medio-alta; c) le componenti di centro-destra; d) gli elettori provenienti dalla Lega e dal Pdl. In altri termini: il M5S ha intercettato il disagio diffuso fra gli elettori. L'ha canalizzato, dandogli visibilità. Ma senza risolverlo.
La domanda di cambiamento politico, infatti, resta molto estesa, al punto che circa un terzo degli elettori sostiene che, se si presentasse un partito "nuovo", guidato da un leader "nuovo" e "vicino alla gente": lo voterebbe "sicuramente". Si tratta di un orientamento trasversale. Particolarmente accentuato nella base elettorale dei soggetti politici che in precedenza detenevano il monopolio della rappresentanza del "nuovo", come la Lega. Ma anche l'Idv e Sel. Tuttavia, questo orientamento appare ampio anche fra gli elettori dell'Udc, alla ricerca, da tempo, di un modo - e di uno sbocco - per uscire dal "centro", che rischia di trasformarsi in un ghetto. Schiacciato da destra, sinistra e, ora, anche dal M5S.
Siamo, dunque, in una fase fluida. Il "mercato elettorale" è instabile, in cerca di un'offerta politica adeguata. Che stenta a delinearsi. Così cresce la voglia di "nuovo". Anche se per gran parte degli elettori (quasi sette su dieci) il "nuovo" è il "vecchio" rivisto e ri-qualificato. Per cui si traduce, anzitutto, nella domanda di "rinnovamento" degli attuali partiti. Ma il "rinnovamento", per la grande maggioranza degli elettori (il 61%), significa "ricambio e svecchiamento" della classe dirigente. D'altra parte, fra i motivi che hanno favorito il M5S alle recenti amministrative, un ruolo importante è stato sicuramente giocato dalla figura e dall'immagine dei candidati. Giovani e preparati. Estranei a lobby e interessi. In grado di esprimere opinioni competenti sulla realtà locale. Senza slogan e senza retorica. Ciò suggerisce che, per rispondere all'insofferenza verso i partiti, che si respira nell'aria, non sarebbero necessarie grandi rivoluzioni - politiche e antipolitiche.
Basterebbe che i principali partiti attualmente presenti sulla scena politica fossero in grado di rinunciare alle logiche oligarchiche e centralizzatrici che li guidano.
Basterebbe che offrissero maggiore spazio e ruolo ai dirigenti e ai militanti giovani, presenti e impegnati sul territorio. (Ce ne sono molti, nonostante tutto, ma vengono puntualmente scoraggiati).
Basterebbe. Ma non ne sono capaci. Così, avanza la richiesta del Nuovo-a-ogni-costo. Ormai, un mito, più che una rivendicazione. Travolge tutto. E rende la "nostra" Democrazia: "provvisoria". La Politica e i partiti: inattuali.
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HRER2-1
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
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Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
Premesso che credo che quella norma statutaria sia stata inserita proprio nell'ottica cui si riferisce Stickman, non sono tanto sicuro che l'assenza del protagonista sia una mossa giusta in un'elezione politica.nik978 ha scritto:io non sono tenero con grillo, ma va detto che non si candida perchè nel non statuo dell m5s c'è l'obbligo di non avere condanne passate in giudicato.. lui ce l'ha. quindi coerentemente non può candidarsi.Stickman ha scritto:Grillo non si candida, ottimo. Potere senza responsabilità, la nuova frontiera.
Farà come il subcomandante Marcos e riempirà le piazze di urla e parolacce, ma il suo nome non sarà in lista.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
Dalla relazione finale del commissario straordinario per Parma pare che i milioni di debito che gravano sulle casse comunali siano ben 846.
Fossi in Pizzarotti mi sparerei
Fossi in Pizzarotti mi sparerei
Ultima modifica di Defender il 05/06/2012, 17:08, modificato 1 volta in totale.
Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
è una bella via di fuga.Defender ha scritto:Dalla relazione finale del commissario straordinario per Parma pare che i milioni di debito che gravano sulle casse comunali sono ben 846.
Fossi in Pizzarotti mi sparerei
ci sentiremo ripetere che tutto il male viene dall'amministrazione precedente.
e come dargli torto?
visto il bilancio del commissario straordinario, ci sarebbe da domandarsi dove fossero i sindaci revisori, la corte dei conti, le banche, etc. che han sempre certificato il bilancio del comune.
p.s.
probabilmente in quel passivo non compaiono il valore degli immobili di proprietà del comune o le aree di trasformazione da inserire sul mercato. va bene la finanza creativa, ma un bilancio che lo scorso anno era un debito controllato, non può oggi presentare un bel -846 mln. altrimenti sarebbe un falso in atto pubblico, come i bilanci parmalat o il bilancio della Grecia nel 2006 - 2008, o il bilancio italiano per entrare nell'euro firmato da Ciampi. e in quanto tale, vanno arrestati immediatamente!
mah....
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
Il fatto che siamo tutti in mano alle banche è da tempo piuttosto chiaro, cristallino direi.
Sono curioso - nell'accezione positiva del termine - di vedere come la politica di Grillo si confronterà con questo "problemino", piuttosto complicato da risolvere.
Anni fa, se non vado errato, Beppe Grillo lanciò una crociata contro banche, signoraggio e compagnia bella che poi abbandonò.
Cosa farà adesso ?
Sono curioso - nell'accezione positiva del termine - di vedere come la politica di Grillo si confronterà con questo "problemino", piuttosto complicato da risolvere.
Anni fa, se non vado errato, Beppe Grillo lanciò una crociata contro banche, signoraggio e compagnia bella che poi abbandonò.
Cosa farà adesso ?
"M'andrebbe bene anche una bucaioooooola. M'andrebbero le spose e le ragaaaaaaaazze. L'è tanto tempo che c'ho i' letto a una piazza sola, s'arebbe l'ora d'aveccelo a du' piaaaaaaaazze"
Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
La crociata contro il signoraggio ha visto ben altri interpreti, altro che beppegrilloSuperX ha scritto:Il fatto che siamo tutti in mano alle banche è da tempo piuttosto chiaro, cristallino direi.
Sono curioso - nell'accezione positiva del termine - di vedere come la politica di Grillo si confronterà con questo "problemino", piuttosto complicato da risolvere.
Anni fa, se non vado errato, Beppe Grillo lanciò una crociata contro banche, signoraggio e compagnia bella che poi abbandonò.
Cosa farà adesso ?
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
Naturalmente ! Però era partito pure lui, e poi si fermò. Ad onore del vero non ho mai capito perché.scb ha scritto:La crociata contro il signoraggio ha visto ben altri interpreti, altro che beppegrilloSuperX ha scritto:Il fatto che siamo tutti in mano alle banche è da tempo piuttosto chiaro, cristallino direi.
Sono curioso - nell'accezione positiva del termine - di vedere come la politica di Grillo si confronterà con questo "problemino", piuttosto complicato da risolvere.
Anni fa, se non vado errato, Beppe Grillo lanciò una crociata contro banche, signoraggio e compagnia bella che poi abbandonò.
Cosa farà adesso ?
Forse non l'ho capito perché lo seguo/l'ho seguito solo saltuariamente, comunque vada ribadisco la mia curiosità su cosa si inventerà domani per risolvere il problema.
"M'andrebbe bene anche una bucaioooooola. M'andrebbero le spose e le ragaaaaaaaazze. L'è tanto tempo che c'ho i' letto a una piazza sola, s'arebbe l'ora d'aveccelo a du' piaaaaaaaazze"
Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
un ottimo test per Beppe vediam che succede
l'unico consiglio che posso dargli
e' :
muovi le chiappe e vai a Parma

l'unico consiglio che posso dargli
e' :
muovi le chiappe e vai a Parma

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"
ma è vero che Pizzarotti è finito in copertina su "CHI" ?
(andiamo bene....)
(andiamo bene....)
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