[O.T.] DELITTI
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Re: [O.T.] DELITTI
http://www.corriere.it/cronache/12_apri ... 349a.shtml
uno così merita l'ergastolo, e invece avrà parecchie attenuanti per via della cocaina, del raptus eecc....
però voglio anche dire che uno che è così si vede che è così! che cazzo ti metti con uno dle genere ?
uno così merita l'ergastolo, e invece avrà parecchie attenuanti per via della cocaina, del raptus eecc....
però voglio anche dire che uno che è così si vede che è così! che cazzo ti metti con uno dle genere ?
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Re: [O.T.] DELITTI
Altri milioni di euro buttati via per niente.Ho seguito un po' questa storia sin dagli inizi e solo per le testimonianze assurde di quelli che cercavano di dare un alibi al Busco...,ecco per me non ci sono dubbi.anxxur ha scritto:Via Poma resta un giallo: assolto Busco
22 anni dopo la verità è ancora lontana
Sentenza per l'omicidio di Simonetta Cesaroni: la corte d'Assise d'Appello annulla la condanna a 24 anni inflitta in primo grado all'ex fidanzato, che piange in aula
ROMA - Raniero Busco è innocente, «assolto per non aver commesso il fatto». Arriva dopo 22 anni la sentenza che rivela la verità giudiziaria sull'omicidio di Simonetta Cesaroni, massacrata con 29 coltellate il 7 agosto 1990. La Prima sezione della Corte d'Assise d'Appello del Tribunale di Roma, che venerdì 27 aprile si era ritirata in camera di Consiglio intorno alle 11, ha impiegato circa due ore e mezza per decidere la conclusione del nuovo processo per il caso di via Poma. Intorno alle 13.30 la pronuncia: Busco è stato dichiarato non colpevole. E' stata così annullata la sentenza di primo grado che aveva condannato l'ex fidanzato di Simonetta a 24 anni di reclusione. La sentenza è stata accolta da un urlo di sollievo. «Da oggi ricomincio a vivere - ha detto Busco -. Quando è uscita la Corte, in un attimo, ho rivisto tutta la mia vita». La verità, l'identità del «mostro» che assassinò la giovane romana, resta un giallo.
Da: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 3727.shtml
E poi uno che di nome fa Raniero meriterebbe l'ergastolo a prescindere.
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 77543
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
Re: [O.T.] DELITTI
Rapina in casa, due anziani massacrati per duecento euro a Ferentino nel frusinate
Frosinone - (Adnkronos) - La coppia è stata soccorsa solo questa mattina quando è arrivata la figlia a fargli visita e li ha trovati esanimi. Sono stati aggrediti con pugni e calci nella loro abitazione. E' caccia ai tre banditi probabilmente stranieri. Frosinone, 28 apr. - (Adnkronos) - Due anziani coniugi sono stati aggrediti e picchiati a sangue nella loro abitazione a Ferentino, nel frusinate, da una banda di rapinatori. I due sono stati soccorsi solo questa mattina, dopo essere rimasti tutta la notte in casa, impossibilitati a lanciare l'allarme. Ad accorgersi di quanto era accaduto è stata la figlia che questa mattina è andata a fare visita agli anziani genitori e li ha trovati esanimi. Soccorsi dall'eliambulanza, i due sono stati trasportati a Roma, dove ora si trovano ricoverati in gravi condizioni uno al Gemelli e uno al Policlinico Umberto I. I carabinieri, intervenuti sul posto, cercano tre banditi, probabilmente stranieri. Magro il bottino della rapina che ammonta a soli 200 euro.
Frosinone - (Adnkronos) - La coppia è stata soccorsa solo questa mattina quando è arrivata la figlia a fargli visita e li ha trovati esanimi. Sono stati aggrediti con pugni e calci nella loro abitazione. E' caccia ai tre banditi probabilmente stranieri. Frosinone, 28 apr. - (Adnkronos) - Due anziani coniugi sono stati aggrediti e picchiati a sangue nella loro abitazione a Ferentino, nel frusinate, da una banda di rapinatori. I due sono stati soccorsi solo questa mattina, dopo essere rimasti tutta la notte in casa, impossibilitati a lanciare l'allarme. Ad accorgersi di quanto era accaduto è stata la figlia che questa mattina è andata a fare visita agli anziani genitori e li ha trovati esanimi. Soccorsi dall'eliambulanza, i due sono stati trasportati a Roma, dove ora si trovano ricoverati in gravi condizioni uno al Gemelli e uno al Policlinico Umberto I. I carabinieri, intervenuti sul posto, cercano tre banditi, probabilmente stranieri. Magro il bottino della rapina che ammonta a soli 200 euro.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
- Barabino
- Bannato
- Messaggi: 17014
- Iscritto il: 08/07/2001, 2:00
- Località: Un non-luogo vicino a Grosseto...
- Contatta:
Re: [O.T.] DELITTI
Rapina fallita a due gioiellieri: muore ex componente banda Magliana
....Roma, 28 apr. (LaPresse) - Un morto e tre feriti: è il bilancio dell'ennesimo tentativo di rapina, sfociato in una sparatoria, che ha avuto luogo intorno alle cinque di stamattina a Roma, in largo Guido Buzzelli, nel quartiere Spinaceto. Tre rapinatori su un furgone hanno atteso l'auto con a bordo due gioiellieri che, con un carico di 75mila euro in oro, si stavano recando a una fiera all'estero. Prima hanno speronato l'auto, poi uno dei due gioiellieri, armato, ha iniziato a sparare. E' nato un conflitto a fuoco, durante il quale è rimasto ucciso uno dei tre rapinatori. Un secondo è stato ferito gravemente mentre il terzo è riuscito a scappare. Ferita a una mano anche per uno dei gioiellieri, i fratelli Luca e Andrea Polimadei, di 31 e 36 anni. La polizia ha proceduto all'identificazione della vittima: è Angelo Angelotti, 61 anni, affiliato all'ex banda della Magliana. Il rapinatore che era riuscito a scappare è stato rintracciato all'ospedale Cto, dove si era recato per farsi curare una ferita da arma da fuoco al torace e poi sottoposto ad intervento chirurgico.
COMMENTO:
poveretto: tra una settimana sarebbe andato in pensione
....Roma, 28 apr. (LaPresse) - Un morto e tre feriti: è il bilancio dell'ennesimo tentativo di rapina, sfociato in una sparatoria, che ha avuto luogo intorno alle cinque di stamattina a Roma, in largo Guido Buzzelli, nel quartiere Spinaceto. Tre rapinatori su un furgone hanno atteso l'auto con a bordo due gioiellieri che, con un carico di 75mila euro in oro, si stavano recando a una fiera all'estero. Prima hanno speronato l'auto, poi uno dei due gioiellieri, armato, ha iniziato a sparare. E' nato un conflitto a fuoco, durante il quale è rimasto ucciso uno dei tre rapinatori. Un secondo è stato ferito gravemente mentre il terzo è riuscito a scappare. Ferita a una mano anche per uno dei gioiellieri, i fratelli Luca e Andrea Polimadei, di 31 e 36 anni. La polizia ha proceduto all'identificazione della vittima: è Angelo Angelotti, 61 anni, affiliato all'ex banda della Magliana. Il rapinatore che era riuscito a scappare è stato rintracciato all'ospedale Cto, dove si era recato per farsi curare una ferita da arma da fuoco al torace e poi sottoposto ad intervento chirurgico.
COMMENTO:
poveretto: tra una settimana sarebbe andato in pensione

-
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 14379
- Iscritto il: 20/04/2007, 12:49
- Località: Sulle rive dell'Aposa
Re: [O.T.] DELITTI
L'articolo che hai postato non contiene un particolare importante: un dei due rapinatori feriti, Stefano Pompili, nel 1999 era stato arrestato per l'omicidio di un gioielliere avvenuto durante una rapina a Firenze, nel 1992.Barabino ha scritto:Rapina fallita a due gioiellieri: muore ex componente banda Magliana
....Roma, 28 apr. (LaPresse) - Un morto e tre feriti: è il bilancio dell'ennesimo tentativo di rapina, sfociato in una sparatoria, che ha avuto luogo intorno alle cinque di stamattina a Roma, in largo Guido Buzzelli, nel quartiere Spinaceto. Tre rapinatori su un furgone hanno atteso l'auto con a bordo due gioiellieri che, con un carico di 75mila euro in oro, si stavano recando a una fiera all'estero. Prima hanno speronato l'auto, poi uno dei due gioiellieri, armato, ha iniziato a sparare. E' nato un conflitto a fuoco, durante il quale è rimasto ucciso uno dei tre rapinatori. Un secondo è stato ferito gravemente mentre il terzo è riuscito a scappare. Ferita a una mano anche per uno dei gioiellieri, i fratelli Luca e Andrea Polimadei, di 31 e 36 anni. La polizia ha proceduto all'identificazione della vittima: è Angelo Angelotti, 61 anni, affiliato all'ex banda della Magliana. Il rapinatore che era riuscito a scappare è stato rintracciato all'ospedale Cto, dove si era recato per farsi curare una ferita da arma da fuoco al torace e poi sottoposto ad intervento chirurgico.
COMMENTO:
poveretto: tra una settimana sarebbe andato in pensione
Domanda: CHE CAZZO CI FACEVA COSTUI IN LIBERA CIRCOLAZIONE???
"Sapeva molte cose, ma tutte male"
Re: [O.T.] DELITTI
un caso ancora aperto e misterioso IL DELITTO GIANNI VERSACE
http://www.dagospia.com/rubrica-1/varie ... -38512.htm

Non era un serial killer l'uomo che il 15 luglio 1997 uccise Gianni Versace sparandogli a bruciapelo sulla porta della sontuosa villa a Miami, dove lo stilistista viveva come una star. Era qualcosa di più complicato e spaventoso. Aveva appena ammazzato quattro persone, una alla volta, in una folle cavalcata di morte da Minneapolis a Chicago, alla Pennsylvania e infine alla Florida.
E non era nemmeno, se vogliamo usare un termine molto corrente di questi tempi, un barbaro emerso all'improvviso da un territorio sconosciuto. «Purtroppo non c'è motivo di farne un mostro. Era una persona normale, un "sociopatico" come lo sono tanti, forse la maggioranza delle persone, nella nostra società».
Per arrivare a questa conclusione Gary Indiana ha lavorato duro, trascorrendo mesi nelle città dove ha vissuto Andrews Cunanan, figlio di un filippino e di un'italiana, fascinoso e intelligente omosessuale che amava soprattutto spendere soldi (anzi, mostrare che li spendeva, esibire la sua prodigalità).
Lo scrittore americano, cresciuto nel mondo della pop art lavorando con gli artisti, cercava una spiegazione, e non è detto che l'abbia trovata. Il risultato è però un libro affascinante e terribile, reportage narrativo dal forte impianto romanzesco, con documenti, testimonianze, materiali di indagine, appena tradotto in una collana diretta da Walter Siti per Textus Edizioni, casa editrice dell'Aquila che sta risollevandosi dalle rovine del terremoto. Tre mesi di febbre era già in lavorazione quando la scossa sismica distrusse gli uffici (e uccise un redattore).
Gary Indiana spiega di non aver voluto scrivere un libro alla Truman Capote. Semmai si è ispirato a Kaputt di Curzio Malaparte, ci dice a Firenze dove presenterà la sua opera e parteciperà oggi a una performance con Sandra Ceccarelli e Marco Mazzoni, per l'inaugurazione di una istallazione del duo italoamericano Lovett-Codagnone al Museo Marino Marini.
L'eco del delitto Versace ormai si è spenta, con tutte le domande e i buchi neri che portava con sé. Andrews Cunanan si sparò dopo pochi giorni sulla house-boat di un faccendiere tedesco, e le indagini si chiusero lì, dando luogo però a infinite speculazioni. Chi aveva armato la mano dell'omicida? La cosa più spaventevole è che la risposta trovata da Indiana è «tutti e nessuno».
«Non siamo neppure in grado di dire se Cunanan, prima di sparargli, sapesse chi era Versace». In realtà stava ammazzando per risolvere i problemi che di volta in volta si presentavano. «L'interpretazione che se ne è data, del fallito che uccide il personaggio noto per odio-amore nei confronti della sua notorietà, in questo caso non funziona». Anzi, non funziona quasi mai. Lo scrittore americano è affascinato da questi delitti compulsivi (non li vuole definire assassinii seriali).
Tre mesi di febbre è parte di una trilogia dedicata a casi spaventosi e apparentemente inspiegabili di cronaca nera. Scava nel mondo dei «sociopatici», quelli per cui «fare soldi è il valore supremo, e che usano gli altri per ottenere certi risultati», e si accorge che è il nostro mondo. Non tutti i sociopatici commettono delitti simili. «Si può avere successo senza ammazzare la gente. Anche se a volte la si ammazza indirettamente. Ma non generalizziamo: in questo caso abbiamo una persona con poco senso della realtà, e non preparata alle delusioni».
L'assassino di Versace spende la sua breve vita spacciandosi sempre per qualcun altro, mettendo in scena di sé identità sempre diverse e affascinanti dal punto di vista sociale, sfruttando ricchi protettori, all'occasione rubacchiando, impasticcandosi e soprattutto mentendo. Ma quando tutta questa enorme bolla si sgonfia, uccide.
Direi che tutto è cominciato con Psycho, ricorda il film di Hitchcock?».
http://www.dagospia.com/rubrica-1/varie ... -38512.htm

Non era un serial killer l'uomo che il 15 luglio 1997 uccise Gianni Versace sparandogli a bruciapelo sulla porta della sontuosa villa a Miami, dove lo stilistista viveva come una star. Era qualcosa di più complicato e spaventoso. Aveva appena ammazzato quattro persone, una alla volta, in una folle cavalcata di morte da Minneapolis a Chicago, alla Pennsylvania e infine alla Florida.
E non era nemmeno, se vogliamo usare un termine molto corrente di questi tempi, un barbaro emerso all'improvviso da un territorio sconosciuto. «Purtroppo non c'è motivo di farne un mostro. Era una persona normale, un "sociopatico" come lo sono tanti, forse la maggioranza delle persone, nella nostra società».
Per arrivare a questa conclusione Gary Indiana ha lavorato duro, trascorrendo mesi nelle città dove ha vissuto Andrews Cunanan, figlio di un filippino e di un'italiana, fascinoso e intelligente omosessuale che amava soprattutto spendere soldi (anzi, mostrare che li spendeva, esibire la sua prodigalità).
Lo scrittore americano, cresciuto nel mondo della pop art lavorando con gli artisti, cercava una spiegazione, e non è detto che l'abbia trovata. Il risultato è però un libro affascinante e terribile, reportage narrativo dal forte impianto romanzesco, con documenti, testimonianze, materiali di indagine, appena tradotto in una collana diretta da Walter Siti per Textus Edizioni, casa editrice dell'Aquila che sta risollevandosi dalle rovine del terremoto. Tre mesi di febbre era già in lavorazione quando la scossa sismica distrusse gli uffici (e uccise un redattore).
Gary Indiana spiega di non aver voluto scrivere un libro alla Truman Capote. Semmai si è ispirato a Kaputt di Curzio Malaparte, ci dice a Firenze dove presenterà la sua opera e parteciperà oggi a una performance con Sandra Ceccarelli e Marco Mazzoni, per l'inaugurazione di una istallazione del duo italoamericano Lovett-Codagnone al Museo Marino Marini.
L'eco del delitto Versace ormai si è spenta, con tutte le domande e i buchi neri che portava con sé. Andrews Cunanan si sparò dopo pochi giorni sulla house-boat di un faccendiere tedesco, e le indagini si chiusero lì, dando luogo però a infinite speculazioni. Chi aveva armato la mano dell'omicida? La cosa più spaventevole è che la risposta trovata da Indiana è «tutti e nessuno».
«Non siamo neppure in grado di dire se Cunanan, prima di sparargli, sapesse chi era Versace». In realtà stava ammazzando per risolvere i problemi che di volta in volta si presentavano. «L'interpretazione che se ne è data, del fallito che uccide il personaggio noto per odio-amore nei confronti della sua notorietà, in questo caso non funziona». Anzi, non funziona quasi mai. Lo scrittore americano è affascinato da questi delitti compulsivi (non li vuole definire assassinii seriali).
Tre mesi di febbre è parte di una trilogia dedicata a casi spaventosi e apparentemente inspiegabili di cronaca nera. Scava nel mondo dei «sociopatici», quelli per cui «fare soldi è il valore supremo, e che usano gli altri per ottenere certi risultati», e si accorge che è il nostro mondo. Non tutti i sociopatici commettono delitti simili. «Si può avere successo senza ammazzare la gente. Anche se a volte la si ammazza indirettamente. Ma non generalizziamo: in questo caso abbiamo una persona con poco senso della realtà, e non preparata alle delusioni».
L'assassino di Versace spende la sua breve vita spacciandosi sempre per qualcun altro, mettendo in scena di sé identità sempre diverse e affascinanti dal punto di vista sociale, sfruttando ricchi protettori, all'occasione rubacchiando, impasticcandosi e soprattutto mentendo. Ma quando tutta questa enorme bolla si sgonfia, uccide.
Direi che tutto è cominciato con Psycho, ricorda il film di Hitchcock?».
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 77543
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
Re: [O.T.] DELITTI
uno dei miei più grandi terrori...quando andavo sulle giostre più spericolate non mi spaventavano l'altitudine, le giravolte ecc...avevo il terrore del cedimento meccanico. ad es. quando andai sulle montagne russe durante il percorso non mi davano noia le vertigini o lo stomaco sotto-sopra, piuttosto avevo delle visioni di cedimenti di pezzi meccanici (vero motivo di adrenalina, mi capita anche a terra).
Crolla giostra nel luna park
dieci feriti, grave una ragazzina
L'incidente nella tarda serata di ieri. Sui seggiolini un gruppo di ragazze tra i 13 e i 17 anni, che sono finite a terra e rischiando di investire le persone che assistevano alla scena. La più grave è una straniera di 13 anni, ricoverata in ospedale
Uno scricchiolio, poi lo schianto improvviso della giostra e le risate che si trasformano in urla di terrore. Ha provocato dieci feriti, uno dei quali grave, il crollo di una giostra nel luna park di Carpi, nel Modenese, nella zona piscine.
L'incidente nella tarda serata di ieri, mentre la giostra stava compiendo gli ultimi giri. Sopra un gruppo di ragazze tra i 13 e i 17 anni, che si sono ferite finendo a terra e rischiando di investire le persone che assistevano alla scena. La più grave è una straniera di 13 anni, ricoverata in ospedale.
Dai primi accertamenti effettuati da vigili del fuoco e polizia risulta che a provocare la caduta degli avventori in quel momento sulla giostra è stata la rottura di un braccio meccanico che la sorregge. Al momento del crollo, il 'tappeto volante' si trovava nel suo punto più basso e questo avrebbe evitato che il bilancio dell'incidente fosse più grave. La giostra del luna park, che aveva aperto i battenti proprio ieri sera, è stata messa sotto sequestro.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 77543
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
Re: [O.T.] DELITTI
Le vicende processuali per l'omicidio di Luca Massari sono sconvolgenti, d'ora in poi tanto vale lasciare impuniti gli omicidi. Sconvolgente la legge ultra-garantista della Finocchiaro.
Io prenderei la Finocchiaro e i magistrati giudicanti e li sottoporrei al trattamento subito da Massari.
Io prenderei la Finocchiaro e i magistrati giudicanti e li sottoporrei al trattamento subito da Massari.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] DELITTI
di sconvolgente c'è che questi submans sono tanti e possono permettersi di creare un clima di omertà attorno a loro.
vivono assieme a noi e nelle nostre stesse c'ttà................
speo confemrino le condanne e i facciano la galera che meritano..ma purtroppo l'humus sociale di degrado è tale e quale e continua a generare mostri di questo tipo...
vivono assieme a noi e nelle nostre stesse c'ttà................
speo confemrino le condanne e i facciano la galera che meritano..ma purtroppo l'humus sociale di degrado è tale e quale e continua a generare mostri di questo tipo...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 77543
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
Re: [O.T.] DELITTI
strage a brindisi
Brindisi, bomba davanti a una scuola. Morta una ragazza di 16 anni, gravissima una sua compagna. Sette i feriti
È viva Veronica Capodieci, di 16 anni, che sembrava essere la seconda vittima dell'attentato a Brindisi, secondo informazioni fornite dalla polizia in alcuni concitati momenti sul luogo dell'esplosione. Ne dà notizia la direzione sanitaria dell'ospedale, spiegando che le condizioni di Veronica rimangono gravissime ma sono stabili.
Stamattina nell'esplosione avvenuta davanti all'istituto professionale "Morvillo-Falcone" è invece morta dopo la sua compagna Melissa. Sette i feriti, tutti ricoverati nell'ospedale "Perrino" di Brindisi. L'ordigno, collocato davanti a un muretto della scuola e non in un cassonetto come ipotizzato in un primo momento, è esploso questa mattina intorno alle 7,45-7,50.
L'ordigno era composto da tre bombole di gas collegate tra loro. Gli investigatori, secondo quanto si apprende, non hanno però ancora stabilito il tipo di innesco che ha dato il via all'esplosione.
«È stato fatto per uccidere: a quell'ora le ragazze entravano, proprio a quell'ora. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza». Lo dice all'Ansa Angelo Rampino, il preside dell'Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi dove stamani è avvenuta l'esplosione.
L'attentato è di «una crudeltà senza precedenti». Così il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri a Sky tg24. Quanto alla pista mafiosa, il ministro chiarisce che «non abbiamo elementi per poterlo dire con certezza anche perchè è una tipologia di attentato non consueto, non tipico dei messaggi di mafia».
Roberto Saviano scrive su Twitter: «Un pensiero a Melissa e alle vittime. Ciò che mi distrugge è che l'obiettivo fosse proprio la scuola». Lo scrittore sottolinea che «molti sono concordi su Sacra Corona Unita».
Le scuole a Brindisi sono state abbandonate dagli studenti e dagli alunni che i genitori hanno preferito riportare a casa. Lo si apprende dal sindaco, Mimmo Consales, che appena si è diffusa la notizia dell'attentato si è recato alla scuola e poi in ospedale. Non c'è stato alcun ordine di evacuazione che peraltro - fanno notare al dicastero di viale Trastevere - sarebbe potuto arrivare soltanto dal ministero dell'Interno.
«Ci sono troppe coincidenze in questa vicenda. Mi auguro che siano solo tali, anche se in questo momento la nostra unica preoccupazione è quella dei ragazzi». Lo ha detto il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.
Le "coincidenze" citate dal sindaco riguardano l'arrivo oggi a Brindisi della Carovana antimafia, il fatto che l'attentato sia avvenuto a qualche giorno dal ventesimo anniversario della strage di Capaci dinanzi ad un istituto intitolato a Francesca Morvillo e a Giovanni Falcone.
Troppe «coincidenze» per escludere che dietro l'esplosione all'istituto Falcone-Morvillo di Brindisi non ci sia un attentato criminale. A non escluderlo, è il parroco della Chiesa del Cristo a Brindisi, che riflette: «è significativa la data. A giorni ricorrerá l'anniversario della strage di Capaci in cui morirono Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo. Ebbene, non mi pare casuale che la scuola dove è avvenuta l'esplosione sia proprio intitolata a loro. È chiaro che non si è trattato di una bravata», insiste il sacerdote.
Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si sta recando sul luogo. Qui si trova l'assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati: «Ci sono i vigili del fuoco - racconta - non ci sono studenti, un muro della scuola è completamente annerito e ci sono detriti ovunque. È un disastro». Vendola e Amati andranno poi nell'ospedale per incontrare i feriti. Anche il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo è in partenza per Brindisi.
Anche il presidente della Repubblica «sta seguendo gli sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all'intera collettivitá brindisina». Lo si legge in un comunicato dell'ufficio stampa del Quirinale.
Brindisi, bomba davanti a una scuola. Morta una ragazza di 16 anni, gravissima una sua compagna. Sette i feriti
È viva Veronica Capodieci, di 16 anni, che sembrava essere la seconda vittima dell'attentato a Brindisi, secondo informazioni fornite dalla polizia in alcuni concitati momenti sul luogo dell'esplosione. Ne dà notizia la direzione sanitaria dell'ospedale, spiegando che le condizioni di Veronica rimangono gravissime ma sono stabili.
Stamattina nell'esplosione avvenuta davanti all'istituto professionale "Morvillo-Falcone" è invece morta dopo la sua compagna Melissa. Sette i feriti, tutti ricoverati nell'ospedale "Perrino" di Brindisi. L'ordigno, collocato davanti a un muretto della scuola e non in un cassonetto come ipotizzato in un primo momento, è esploso questa mattina intorno alle 7,45-7,50.
L'ordigno era composto da tre bombole di gas collegate tra loro. Gli investigatori, secondo quanto si apprende, non hanno però ancora stabilito il tipo di innesco che ha dato il via all'esplosione.
«È stato fatto per uccidere: a quell'ora le ragazze entravano, proprio a quell'ora. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza». Lo dice all'Ansa Angelo Rampino, il preside dell'Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi dove stamani è avvenuta l'esplosione.
L'attentato è di «una crudeltà senza precedenti». Così il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri a Sky tg24. Quanto alla pista mafiosa, il ministro chiarisce che «non abbiamo elementi per poterlo dire con certezza anche perchè è una tipologia di attentato non consueto, non tipico dei messaggi di mafia».
Roberto Saviano scrive su Twitter: «Un pensiero a Melissa e alle vittime. Ciò che mi distrugge è che l'obiettivo fosse proprio la scuola». Lo scrittore sottolinea che «molti sono concordi su Sacra Corona Unita».
Le scuole a Brindisi sono state abbandonate dagli studenti e dagli alunni che i genitori hanno preferito riportare a casa. Lo si apprende dal sindaco, Mimmo Consales, che appena si è diffusa la notizia dell'attentato si è recato alla scuola e poi in ospedale. Non c'è stato alcun ordine di evacuazione che peraltro - fanno notare al dicastero di viale Trastevere - sarebbe potuto arrivare soltanto dal ministero dell'Interno.
«Ci sono troppe coincidenze in questa vicenda. Mi auguro che siano solo tali, anche se in questo momento la nostra unica preoccupazione è quella dei ragazzi». Lo ha detto il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.
Le "coincidenze" citate dal sindaco riguardano l'arrivo oggi a Brindisi della Carovana antimafia, il fatto che l'attentato sia avvenuto a qualche giorno dal ventesimo anniversario della strage di Capaci dinanzi ad un istituto intitolato a Francesca Morvillo e a Giovanni Falcone.
Troppe «coincidenze» per escludere che dietro l'esplosione all'istituto Falcone-Morvillo di Brindisi non ci sia un attentato criminale. A non escluderlo, è il parroco della Chiesa del Cristo a Brindisi, che riflette: «è significativa la data. A giorni ricorrerá l'anniversario della strage di Capaci in cui morirono Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo. Ebbene, non mi pare casuale che la scuola dove è avvenuta l'esplosione sia proprio intitolata a loro. È chiaro che non si è trattato di una bravata», insiste il sacerdote.
Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si sta recando sul luogo. Qui si trova l'assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati: «Ci sono i vigili del fuoco - racconta - non ci sono studenti, un muro della scuola è completamente annerito e ci sono detriti ovunque. È un disastro». Vendola e Amati andranno poi nell'ospedale per incontrare i feriti. Anche il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo è in partenza per Brindisi.
Anche il presidente della Repubblica «sta seguendo gli sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all'intera collettivitá brindisina». Lo si legge in un comunicato dell'ufficio stampa del Quirinale.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
- criptico
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 17195
- Iscritto il: 30/12/2008, 21:04
- Località: Profondo sud
- Contatta:
Re: [O.T.] DELITTI
E' un attentato veramente "strano" perché il nome della scuola e il fatto che oggi arrivi a Brindisi la Carovana antimafia, non sono a mio avviso sufficienti per attribuire a chicchessia di "organizzato", il fattaccio. In assenza poi di una rivendicazione, le ipotesi sono molteplici ma, tutto sommato, si brancola nel buio.Drogato_ di_porno ha scritto:strage a brindisi
Le "coincidenze" citate dal sindaco riguardano l'arrivo oggi a Brindisi della Carovana antimafia, il fatto che l'attentato sia avvenuto a qualche giorno dal ventesimo anniversario della strage di Capaci dinanzi ad un istituto intitolato a Francesca Morvillo e a Giovanni Falcone.
Siccome le bombole che hanno provocato l'esplosione non erano lì per caso, penso che ci vuole proprio una mente criminale per programmare un attentato del genere sapendo a priori che una o più giovani vite prese a casaccio, ci avrebbero rimesso la vita.

La via in su è la via in giù. (Eraclito)
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 77543
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
Re: [O.T.] DELITTI
il terrorismo mafioso-politico-di Stato (a volte - se non sempre - le 3 parole coincidono) è da sempre uno dei tratti distintivi di questo paese
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
- criptico
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 17195
- Iscritto il: 30/12/2008, 21:04
- Località: Profondo sud
- Contatta:
Re: [O.T.] DELITTI
A Brindisi, in un Istituto scolastico professionale, un sabato qualunque?
Analisi un pò azzardata e - forse - anche troppo generica, a mio avviso.
Analisi un pò azzardata e - forse - anche troppo generica, a mio avviso.
La via in su è la via in giù. (Eraclito)
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 77543
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
Re: [O.T.] DELITTI
dai primi riscontri sembra che la pista più seguita sia quella mafiosa (Sacra Corona Unita)
per il resto (ma questa è mia opinione) non va dimenticato l'attentato ad Adinolfi. In Italia sono 50 anni che in periodi di tensione politica e sociale scoppiano bombe o si spara. ma questa, ripeto, è mia dietrologia.
per il resto (ma questa è mia opinione) non va dimenticato l'attentato ad Adinolfi. In Italia sono 50 anni che in periodi di tensione politica e sociale scoppiano bombe o si spara. ma questa, ripeto, è mia dietrologia.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
- criptico
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 17195
- Iscritto il: 30/12/2008, 21:04
- Località: Profondo sud
- Contatta:
Re: [O.T.] DELITTI
Condivido e non la chiamerei "dietrologia".Drogato_ di_porno ha scritto: In Italia sono 50 anni che in periodi di tensione politica e sociale scoppiano bombe o si spara. ma questa, ripeto, è mia dietrologia.

Servizi segreti deviati, potenti lobby economiche, forse anche qualche "mela marcia" tra i porporati oltre Tevere. Era dal G8 di Genova che stavano con le mani in mano. Troppo tempo.
Ma non capisco "perché" a Brindisi, molto secondaria città del meridione.
La via in su è la via in giù. (Eraclito)