Mumble mumble... dopo una notte di digiuno, raccoglimento, veglia, preghiera, esercizi spirituali, macumbe, vodoo, danze della pioggia...non sono riuscito a vedere la partita. Ho smanettato sul satellite e ho visto Bayern-Marsiglia su Sat1, a onor del vero ogni 20 secondi giravo su telelombardia, telenova, telereporter, italia7...tutte reti di proprietà di Silvio Berlusconi. La soddisfazione nel vedere le facce di Vito Elia, Cristiano Ruiu, Collovati e delle decine di milanisti al soldo di Silvio è un'emozione
non mai provata. Come quando scopri che una bella ragazza ti osserva di nascosto
Detto questo, ho visto gli highlights quindi le mie possono essere considerazioni parziali:
- Ho contato 20 occasioni per il Barca, del Milan tolto il gol non ricordo niente. Dagli highlights si è vista una sola squadra in campo, probabilmente vedendo la partita il dominio non sarà stato così netto. Ma almeno 5-6 volte (sulle 20 occasioni) i catalani hanno tirato dentro l'area di rigore e Messi ha sbagliato un gol dentro l'area piccola. Forse questo è il limite di Messi e del Barca, già evidenziato ad es. in partite come l'andata con l'Arsenal dell'anno scorso. La leggerezza con cui sprecano occasioni.
- Il tanto criticato Messi, quello che "segna solo su rigore con le italiane", ha fatto accellerazioni ubriacanti. Sul retropassaggio allucinante di Mexes Messi è partito dietro il francese e gli è finito 2 metri avanti. Le gambine di Messi roteavano al doppio della velocità e il modo in cui Mexes arrancava disperato è inguardabile. Ho letto una statistica: i giocatori del Barca, "non al meglio", hanno corso complessivamente 5 km più di quelli del Milan...
-Il primo rigore è sacrosanto, il secondo non c'era. Nesta ha peccato un po' di ingenuità. Probabilmente i due rigori nettissimi dell'andata (Puyol e Sanchez) sono stati compensati. Quello su Ibrahimovic non mi sembrava rigore, anche se col metro di giudizio del secondo ci poteva stare. Vorrei togliermi un sassolino dalla scarpa: si dice che "il secondo rigore ha cambiato la partita". Se devo essere sincero, la penso come Mascherano: il secondo rigore ha cambiato poco, il Barca attaccava prima e attaccava dopo.
- Ibra tolto l'assist non l'ho visto, Boateng non era in condizione, Robinho come non averlo, Seedorf non è più presentabile, Pato è progioniero delle fiamme della lussuria. Buone le prove di Ambrosini (c'ha 2 coglioni d'acciaio), tutto sommato di Nesta, Nocerino.
- L'anno scorso sono stato crocifisso in sala mensa nel difendere Mourinho. I milanisti mi piazzavano a ripetizione il video di Mourinho "Porquè? Porquè?". Adesso si potrebbe fare un video di Allegri che con accento toscano dica "Perhè? Perhè?"
-Possesso palla 31 a 69: ora, voglio dire, questo Milan può esultare per una condizione del genere? L'erede del Milan di Ancelotti può esultare come dopo una vittoria per il 2-3 di novembre? Per una partita pareggiata 2-2 a settembre, con 89 minuti di possesso blaugrana? Può esultare come una vittoria dopo lo 0-0 di San Siro? Il leggendario Milan di Silvio può fondarsi su parole d'ordine quali "dobbiamo giocare in modo intelligente", "tenere bene il campo", "sfruttare le 2 occasioni che il Barca ci lascia", "sì ma il Barca tira poco in porta", "dobbiamo fare una buona prova difensiva" (e quella offensiva?). Questo è il Milan più conservativo dell'era Berlusconi (fa il paio con Zaccheroni).
Ciò detto, onore al Milan, perchè via Mou e la Juve di Lippi l'Italia in Coppa dei Campioni è il Milan. I milanisti sono soli da sempre nell'Europa che conta. C'è poco da fare è così. Al vecchio leone Silvio glielo dobbiamo.
Due parole sul Bayern: il Marsiglia ha fatto 2 tiri in porta all'inizio poi è stato travolto dai tedeschi privi di Robben e Gomez. Ribery all'Allianz fa paura. Però rispetto al Barca, quando il Bayern attacca la squadra si allunga, lasciando un buco in mezzo, mentre Mascherano accorcia tenendo alta la difesa. Il Barca è una squadra eccezionale. É la mia squadra dei sogni.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)