le prostitute cinesi-prima esperienza

[Fred Connelly]

Ma questo extra che hai descritto come inaspettato l'hai contrattato economicamente? Quanto ti ha chiesto?

[nik978]

; lei continua dirmene di tutti i colori, che il cazzo era troppo grosso;

capita...a volte rifiutano.ma a volte fanno mooolta scena..

lei allegra come una pasqua, anche se aveva ancora voglia di farmi il culo, ci arriva quasi danzando, io, invece, con lo sguardo a terra, noto solo che effettivamente la sua collega si stava sistemando le unghie.
in qualche maniera, mentre stò pagando, lei cerca di rassicurarmi, ma parla più in cinese che non in italiano, quindi non è che mi avesse convinto del tutto, ma solo quanto bastava

ecco..era una scena

(infatti, un pò per il rimorso, il giorno dopo sono andato a vedere se lei effettivamente stava bene. infatti lei stava bene, ed anche là sotto era tutto ok, ho controllato, è il mio portafogli che stà meno bene.2 massaggi in 2 giorni è eccessivo).

e lei da brava pragmatica come tutte le cinesi ha ottenuto quello che voleva..


Non te la prendere, se vediamo della figa non capimo un cazzo e io mica sono esente (almeno i primi tempi), ma lei ha ottenuto tutto quella che voleva comportandosi CON MALIZIA così...

[tiro74]

Mi sa che la nostra lili sa benissimo come fare il suo lavoro speravo in uno sviluppo un po' diverso, ma mai mi sarei aspettato che uscissi da un centro di massaggi al cazzo cinese con una ricevuta fiscale!!! puoi scaricarla volendo?

Ad ogni modo... lascia riposare un attimo il portafogli e facci sapere come va le prossime volte, dove tu la castigherai a dovere!

[minosse]

uellà, quanto pubblico.

@ tiro con la ricevuta ci ho già fatto l'aereoplanino. credo proprio che questo fine settimana i massaggi li lascio perdere. ho idea che andrò a mignotte.
@ nik che possa aver fatto la sceneggiata è possibile, non lo escludo, ma non ho avuto quella impressione, e sono convinto che se ha sentito dolore può essere stato più per la posizione in cui era messa che non per le mie dimensioni. ma è anche possibile che io sia un pollo e mi sia fatto abbindolare.
@ fred. no, non ho contrattato nulla per l'extra. mi ha chiesto dopo il sovrapprezzo, rispetto alle mie 2 ore, ma avrei anche potuto non pagarlo, solo che non ero nello stato mentale per farlo.

[nik978]

la sceneggiata sta nel fatto che se si fosse incazzata per davvero si sarebbe comportata diversamente (fidati di me..so cosa vuol doire quando si arrabbiano per problemi di dimensioni ed è successo anche a me, lei non si è arrabbiata..)

in cina tutto ha una ricevuta. chiunque ti da la ricevuta. non hai scampo.
probabilmente han pensato che anche in italia funzioni così..

[minosse]

allora, anche lei voleva vincere l'oscar, peccato che non era nelle nominations, nik, però ai miei occhi è carina assai.

a riguardo della fattura, come ho scritto, son tornato ieri (volevo essere sicuro che stesse davvero bene. sò pollo, che volete!), al momento di pagare ho rotto le balle per la ricevuta. mica me l'han fatta, mi ha detto una roba del tipo oggi è domenica, ieri era un'altro giorno!

fino ad adesso solo in 3 posti mi hanno chiesto l'extra per prestazioni fuori norma, in questo centro in cui sono ormai cliente abituale non l'hanno mai fatto (mai esplicitamente in mia presenza, si la toccatina alle balle c'è, ma se chiedi di più, fanno una faccia! ne ho visti e sentiti di persone che sono state respinte perchè chiedevano del sesso. oh, magari lo fanno solo con alcuni fidati, o magari lili è più zoccola delle altre, e ci starebbe pure!), comuque nei centri in cui sono stato non ho avuto problemi a segarmi davanti loro senza problemi pure quando non mi avevano chiesto l'extra.

comunque,la stronzetta, ieri, mi ha infradiciato la mano sinistra. al palato non era male affatto!

[dostum]

Le fiolentine

Si presentavano come centri estetici e per massaggi eseguiti con tecniche orientali, ma nelle pubblicità su Internet e sui quotidiani promettevano persino di poter curare la prostata e la sterilità: poco credibili, e così, fatti i controlli, i carabinieri del Nas hanno chiuso 1 centro gestito da cinesi in via Fra' Diamante, a Firenze, e proposta la chiusura di altri tre ai comuni di Firenze e Sesto.
Motivo, le carenze igienico-sanitarie e della prevenzione, in particolare per i rischi da infezione e per danni dermatologici ai clienti ignari. Tra le irregolarità riscontrate dal Nas, è emerso anche l'impiego di personale senza specifici diplomi da estetista che sono obbligatori, né quello di base per le dipendenti, né di livello superiore per le responsabili dei centri, tutte donne cinesi di età tra i 21 e 42 anni.
Il Nas sospetta anche che i centri possano celare forme di prostituzione. In particolare ci sarebbe una segnalazione ai carabinieri di una giovane estetista fiorentina la quale riferirebbe che durante un colloquio di lavoro, le sarebbe stato detto che avrebbe dovuto intrattenere anche sessualmente i clienti. Inoltre, dagli accertamenti è emerso che i prestanome delle società titolari dei centri estetici sono italiani, così come i professionisti che curavano le pratiche presso i Comuni e la Camera di commercio.
I sette centri estetici sono stati trovati a Firenze in via Caboto, viale Corsica, via Frà Diamante, lungarno del Tempio, via Sestese, via Vecchi e a Sesto Fiorentino in via Garibaldi. Secondo i carabinieri i sette centri, così come altri in città, sono stati aperti rapidamente nel giro degli ultimi due mesi.

[lapotenza]

a breve sarò 2 giorni a pisa e firenze...... centri massaggi da quelle parti? che mi consigliate?

[dostum]

Modena, 7 marzo 2012 - Prima il massaggio, quello normale. Poi, volendo, c’era il 'resto'. Ma il gran finale arrivava solo con una bella ‘mancia’. I racconti dei clienti, tanti, coincidono perfettamente: in quei due centri estetici la specialità della casa erano la manipolazioni hard. Per questo i carabinieri nei giorni scorsi hanno messo sotto sequestro il centro benessere situato al civico 4 di via Minghelli, a Vignola, all’angolo con il centralissimo viale Mazzini. Dopo aver chiuso, alcune settimane prima, quello di via per Spilamberto 388, sopra la farmacia di Brodano.

E assieme ai sigilli sull’ingresso delle due attività, sono arrivate anche un paio di denunce a piede libero per le rispettive titolari. Due giovani cinesi di 24 e 25 anni, accusate ora di favoreggiamento alla prostituzione, secondo gli inquirenti gestivano 3-4 ragazze a testa, loro connazionali, facendo incassi da capogiro.
Su cosa succedesse ai clienti, una volta stesi sul lettino, la voce a Vignola era già inziata a girare lo scorso autunno. Racconti da bar e spacconate da parte di chi aveva provato, chiacchiere che col tempo avevano innescato il passaparola e stimolato le segnalazioni di alcuni vicini, infastiditi da tutto quel via vai.
Così i carabinieri vignolesi si sono mossi, ma ci volevano le prove, i riscontri. I dettagli. E chi, meglio di tutta quella folla di appassionati dei massaggi...
A quel punto sono iniziati gli appostamenti dei militari di fronte ai due centri benessere, prima in via per Spilamberto e poi in via Minghelli. Chi usciva sorridente da quei portoni veniva poi contattato dai carabinieri, e inevitabilmente finiva per raccontare loro, per filo e per segno, cosa accadeva là dentro. Troppa la paura che in qualche modo, durante le indagini, il loro vizietto venisse a galla. Non mancava nemmeno chi ci andava con l’auto della moglie.

Il tempo di mettere nero su bianco, e sono arrivati i sequestri dei locali e le denunce. Provvedimenti, questi, che per il momento non hanno comunque toccato le due estetiste italiane — si sono dette «estranee a tutta la faccenda» — alle quali si riferivano le licenze necessarie, per legge, all’apertura dei centri estetici.
In alcuni casi quello dei clienti si è rivelato addirittura un doppio ‘tradimento’ nei confronti delle loro massaggiatrici. Infatti, c’è chi è stato pizzicato all’uscita di entrambi i centri: chiuso il primo, per poche settimane era passato al secondo. Un piccolo esodo che ora fa supporre, per queste vittime della schiena a pezzi, altre destinazioni molto simili

[dostum]

IMHO idea della Carta Fedeltà è eccellente

08/03/2012 17:35

Era un vero e proprio supermarket del sesso il centro estetico cinese sequestrato in via Colonnello Fincato dai Carabinieri della Compagnia di Verona, che hanno arrestato due cittadine cinesi con l'accusa di sfruttamento della prostituzione.

Per i clienti c'era anche la "tessera fedeltà": si pagavano in anticipo cinque prestazioni sessuali e la sesta era gratuita.

Durante il blitz dei carabinieri è stato sequestrato un rudimentale vocabolario cinese-italiano, nel quale erano tradotte le parole e le frasi più utilizzate nel gergo sessuale.

Secondo gli investigatori le due titolari del centro massaggi "hard" denunciavano un fatturato di 4600 euro al mese, ma in realtà il volume d'affari mensile superava i 50mila euro

[dostum]

Facciamo volale l'aeleo?




PADOVA. «Facciamo volare l’aereo?». Una domanda in codice per trasformare un massaggio orientale in una prestazione sessuale. Ecco come le massaggiatrici del «Centro massaggi orientali Angela» di via Carini comunicavano con i clienti. Era proprio questa frase una delle prime cose che i gestori del centro insegnavano alle nuove arrivate. C’è voluto un anno di indagini, con appostamenti e perquisizioni, alla Polizia Municipale per poter porre sotto sequestro l’immobile e per ottenere gli arresti domiciliari per la titolare con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Il 7 febbraio 2011 infatti al reparto attività economiche della polizia Municipale è arrivata una segnalazione scritta da parte di alcuni cittadini sul fatto che nel centro massaggi si facesse in realtà ben altro. Sono così scattati gli appostamenti e gli interrogatori di alcuni clienti del centro. Al termine del massaggio veniva offerta una prestazione sessuale a pagamento: chi acconsentiva pagava alla massaggiatrice il prezzo della prestazione extra e alla cassa saldava il massaggio.

Il centro massaggi è gestito da Zhang Suli, cittadina cinese di 34 anni residente a Monselice, ma di fatto domiciliata a Padova, con un figlio di 2 anni. All’interno del centro gli agenti hanno trovato quattro giovani massaggiatrici di nazionalità cinese in regola can il permesso di soggiorno. Grazie alle intercettazioni ambientali è stato ricostruito che le prestazioni "extra" erano praticate sistematicamente e che la titolare le favoriva perché aumentavano la clientela. Le massaggiatrici usavano tra loro un dialetto della regione del Wenzu: non è stato semplice perciò capire che «far volare l'aereo» significava «masturbare il cliente».

[dostum]

Chiusi centri massaggi cinesi a Perugia e Foligno: un arresto per sfruttamento prostituzione
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Nel quadro dell'intensificazione delle attività di polizia economica e finanziaria disposte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza a contrasto delle attività illecite mascherate da schermi legali, il Nucleo di Polizia Tributaria di Perugia sotto l'egida della Procura della Repubblica, ha individuato un centro massaggi operante nel capoluogo, gestito da soggetti cinesi, nel quale, oltre all'attività di massaggi, venivano praticate "prestazioni sessuali" da parte delle massaggiatrici orientali.

L'intera struttura è stata così sottoposta a sequestro e la titolare della stessa una cittadina cinese è stata arrestata per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravati.

L'intera vicenda si è sviluppata sulla base di una tipica attività d'indagine attraverso le canoniche attività di osservazione con appostamenti. I successivi approfondimenti investigativi, attraverso l'incrocio tra i dati acquisiti attraverso l'osservazione diretta in loco e le risultanze delle banche dati, consentivano di maturare il fondato convincimento per cui il continuo andirivieni di persone di sesso maschile durante l'orario di apertura del centro, quotidianamente accertato dalle 10 a mezzanotte, fosse riconducibile anche all'esercizio di attività per così dire a carattere complementare.

Conferme a tale circostanza venivano acquisite in esito all'accesso operato di militari all'interno del centro massaggi, dove, rilevata nell'immediatezza la presenza di soggetti in atteggiamenti equivoci, dopo un iniziale disorientamento e in un evidente stato di imbarazzo gli stessi confermavano che le massaggiatrici, tutte di origine orientale, oltre ai massaggi fornivano anche "prestazioni sessuali" dietro pagamento di un sovrapprezzo in funzione della diversa e particolare prestazione resa; corrispettivo che veniva corrisposto direttamente alla titolare del centro massaggi.

A conclusione dell'attività di polizia economica, si è proceduto a trarre in arresto la titolare del centro, a sottoporre a sequestro preventivo l'immobile sede dell'attività e il denaro contante pari a € 5.000 ivi rinvenuto, sicuramente provento dell'illecita attività, nonché alcuni prodotti made in Cina usati per trattamenti del corpo risultati privi dell'attestazione di conformità e sicurezza a tutela dei consumatori.

Le attività di polizia sono state contestualmente eseguite anche presso un ulteriore centro massaggi sito in Foligno, collegato a quello di Perugia. Le parallele attività di polizia amministrativa condotte con l'ausilio degli ispettori dell'I.N.P.S. e della A.U.S.L., ognuno per i profili di rispettiva competenza, hanno rilevato l'impiego di lavoratori irregolari in misura pari ad almeno il 20% del totale degli occupati, per cui conseguirà la chiusura in via amministrativa di entrambi i centri massaggi con conseguente recupero dei contributi non pagati nonché la rilevazione di consistenti difformità urbanistiche rispetto ai requisiti igienici e di aerazione del locale perugino che saranno oggetto di segnalazione al Comune al fine di attestarne l'inagibilità.



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[nik978]

Facciamo volale l'aeleo?




PADOVA. «Facciamo volare l’aereo?». Una domanda in codice per trasformare un massaggio orientale in una prestazione sessuale. Ecco come le massaggiatrici del «Centro massaggi orientali Angela» di via Carini comunicavano con i clienti. Era proprio questa frase una delle prime cose che i gestori del centro insegnavano alle nuove arrivate. C’è voluto un anno di indagini, con appostamenti e perquisizioni, alla Polizia Municipale per poter porre sotto sequestro l’immobile e per ottenere gli arresti domiciliari per la titolare con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Il 7 febbraio 2011 infatti al reparto attività economiche della polizia Municipale è arrivata una segnalazione scritta da parte di alcuni cittadini sul fatto che nel centro massaggi si facesse in realtà ben altro. Sono così scattati gli appostamenti e gli interrogatori di alcuni clienti del centro. Al termine del massaggio veniva offerta una prestazione sessuale a pagamento: chi acconsentiva pagava alla massaggiatrice il prezzo della prestazione extra e alla cassa saldava il massaggio.

Il centro massaggi è gestito da Zhang Suli, cittadina cinese di 34 anni residente a Monselice, ma di fatto domiciliata a Padova, con un figlio di 2 anni. All’interno del centro gli agenti hanno trovato quattro giovani massaggiatrici di nazionalità cinese in regola can il permesso di soggiorno. Grazie alle intercettazioni ambientali è stato ricostruito che le prestazioni "extra" erano praticate sistematicamente e che la titolare le favoriva perché aumentavano la clientela. Le massaggiatrici usavano tra loro un dialetto della regione del Wenzu: non è stato semplice perciò capire che «far volare l'aereo» significava «masturbare il cliente».

è sicuro una trzdzione farlocca del mandarinissimo "sbattere contro un aereo" che c'è pure su wiki.
dǎ fēijī (simplified Chinese: 打飞机; traditional Chinese: 打飛機) = male masturbation (lit. "hitting an airplane"). A term which originated from the Cantonese language.

e lo avevo scoperto anche prima (beh ecco è una delle prime cose zozze che impari visto che in cina il massaggio è spesso happy ending"

ma che traduttori hanno in questura??

[minosse]

Un mesetto fa, dopo che mi ero pompato per bene una delle mie abituali prostitute cinesi, per venire mi levo il guanto segandomi su di lei.
Le vengo sopra il cespuglietto, e questa felice come una pasqua se ne esce con oggi piove sole! per qualche secondo son rimasto lì come un beota.

[dostum]

Via Clispi


Vicenza, prostitute, sigilli all'appartamento
L'INDAGINE. La polizia ha messo sotto sequestro una casa di viale Crispi presa in affitto da una cinese e in cui lavoravano sue connazionali. Si facevano pubblicità su siti web e chiedevano dai 30 ai 50 euro. Nel mirino degli agenti ora ci sono altri locali in centro storico

La polizia ha sequestrato un appartamento di viale Crispi. . I poliziotti si fingono clienti e la contattano. Lei, che è reperibile 24 ore no-stop e non spegne mai il cellulare, trova subito il tempo per fissare un appuntamento. Solo quando apre scopre che, alla porta, non c'è un uomo interessato ad avere un rapporto sessuale ma un agente. Fine dell'attività redditizia: scattano i sigilli e la denuncia. L'appartamento a luci rosse chiude mentre i clienti, ancora all'oscuro di tutto, continuano a cercarla al cellulare: a giudicare dal numero di chiamate sembra proprio che il lavoro non mancasse. LE INDAGINI. Era da un po' che la squadra mobile teneva d'occhio Du Hua, una cinese di 43 anni regolare e sposata con un italiano. Tre anni fa aveva preso in affitto un appartamento nella palazzina di via Crispi, al civico 12 e alcuni residenti della zona avevano notato un via-vai continuo di uomini, a tutte le ore del giorno e della notte. La conferma quando è stato scoperto un annuncio su un sito internet in cui «una ragazza di 26 anni, bravissima e sensuale» invitava gli uomini a chiamarla se volevano «giocare e divertirsi». Sono scattate le indagini e i sospetti si sono rivelati fondati: nell'appartamento non lavorava solo lei. Secondo la polizia c'erano altre donne, sempre cinesi, che si alternavano continuamente. Una casa d'appuntamenti vera e proprio anche se mascherata da centro massaggi. La donna, infatti, aveva aperto una regolare partita Iva per questa attività e, in casa, aveva cercato di allestire, in modo un po' troppo sbrigativo e poco convincente, un angolo massaggi. LA DENUNCIA. Du Hua (difesa dall'avv. Chiara Bellini) che è un volto noto alle forze dell'ordine, è stata indagata per favoreggiamento della prostituzione. Al momento del controllo, insieme a lei, c'era una prostituta di 52 anni che, in base a quanto ricostruito, avrebbe iniziato a lavorare da pochi giorni per la connazionale. Di certo è stata riconosciuta dai clienti: ascoltati dalla polizia, hanno dichiarato che, oltre all'affittuaria, nell'appartamento c'erano sempre altre prostitute, una o due donne al massimo che vi lavoravano per periodi più o meno lunghi. I CLIENTI. La squadra mobile ha sequestrato il computer trovato nell'appartamento di viale Crispi e 1100 euro in contanti. Per ogni prestazione si chiedevano dai 30 ai 50 euro e ogni giorno i clienti erano una trentina, di certo mai sotto i venti. Impiegati e liberi professionisti, tutti vicentini, di età compresa tra i 25 e i 40 anni circa. Molti quelli che, lavorando in città, approfittavano della pausa pranzo per l'incontro con le prostitute cinesi. Chiamavano pensando di trovare una ragazza di 26 anni e si ritrovavano di fronte a donne che avevano il doppio degli anni ma, evidentemente, si trattava di un particolare secondario e non avevano mai nulla da obiettare. Dopo aver preso l'appuntamento per telefono i clienti dovevano telefonare una seconda volta quando arrivavano nella via. Solo allora veniva loro detto quale fosse l'appartamento. Una sorta di misura di sicurezza che, probabilmente, la donna preferiva adottare sperando, in questo modo, di non finire nel mirino dei poliziotti. Dopo i sigilli in viale Crispi potrebbero scattarne altri. La squadra mobile, infatti, sta tenendo d'occhio altri appartamenti in centro storico che, anche in questo caso, sarebbero stati trasformati in veri e propri bordelli e vedrebbero al lavoro sempre delle prostitute cinesi.