Neil McCauley ha scritto:La morte di Lucio Dalla, questo piccolo grandissimo uomo, è una tristezza doppia. Per lui, che non incontrerò più in Piazza Maggiore o sotto il Pavaglione, come ancora pochi giorni fa. E per me, che ho così conferma che una Bologna che c' era, tanto tempo fa, non c'è definitivamente più.
Eh.........per dieci anni sono stato suo vicino di casa, e quando era in città era un vero spasso. Ricordo che nella bella stagione si metteva su una seggiola sulla strada e tutti quelli che passavono gli dicevano " ciao lucio" oppure per i più timidi "buongiorno signor Dalla" e rispondeva sempre teatralmente, o scappellandosi, o facendo sempre una piccola buffonata per strappare un sorriso, perchè a lui piaceva la gente sorridente. Con, me, che gioco forza ci si incrociava spesso, lo salutavo sempre, e mi ricordo che alla 50 volta che ci incrociavamo, io lo salutavo, e lui rispondeva con quei gorgheggi senza parole che metteva nelle canzoni, ed il gioco era di capire cosa volesse dire.
Sembra di parlare di un piccolo villaggio, ma, prima della decadenza, Bologna può capirla solo chi l'ha vissuta, ben sapendo che "nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino", a meno che non si sia di Berlino, naturalmente