TeNz ha scritto:Tennista ha scritto:Io credo che ci siano molte più probabilità che sia Allegri a lasciare il Milan piuttosto che Pato.. viste anche le diverse dichiarazioni del Presidente riguardo alla posizione in campo in cui il mister rossonero lo fa puntalmente giocare.
Cedere il brasiliano sarebbe veramente un delitto, a mio parere peggio della cessione di Ricky.. il 22 ha giocato per anni nel Milan al 100% e ci ha fatto vincere tutto, il papero deve ancora esprimersi al massimo, vista anche l'età, e in maglia rossonera non ha vinto quasi niente (solo il tricolore l'anno scorso).
Sono convinto che la società non lo venderà per nessun motivo, nemmeno su richiesta dello stesso giocatore.
fossi nella società lo venderei a gennaio.
rotto 6 mesi all'anno.
poco duttile tatticamente.
aria
Dipende sempre da chi arriva.
Il problema di Pato è solo fisico. Se riesci a risolvere quello di giocatori, così veloci e tecnici, ne vedo pochi nell'universo e sicuramente chi li ha non te li regala.
Antonchik ha scritto:IMHO l'unico davvero indispensabile dei tre è Xavi.
quello che ti fa fare il salto di qualità definitivo è Inesta.
Messi è soltanto la ciliegina sulla torta.
I pareggi/sconfitta del Barcellona di quest'anno ti smentiscono. Basterebbe guardarle, le partite.
Poi logicamente ad una squadra che fa tanto possesso palla orizzontale, non ha una torre e sfrutta poco le fasce (al massimo fa cross bassi e ho notato che quando aveva i centrali titolari spaccati non batteva neanche i corner) gente che salta l'uomo e apre e chiude una triangolazione gli serve come il pane.
Termopiliano ha scritto:Visto e considerato che siamo a ridosso del "fine anno" penso sia tempo di bilanci.
Per ciò che mi riguarda, calcisticamente, è stato un 2011 tutto sommato positivo (annata che diventa "a corrente alternata" se aggiungiamo anche l'aspetto cestistico, ma questa è un'altra storia).
La Lazio pur mancando la qualificazione in Champions league si è resa protagonista di un'ottima annata. Si poteva chiudere al meglio (almeno una vittoria tra Udinese e Chievo nelle ultime due gare) ma si è fatto comunque tanto e molto bene (da 7 pieno, direi).
Speriamo che il 2012 possa essere l'anno della consacrazione ad alti livelli (sia in Italia che, piano piano, in Europa) e possa darci tante soddisfazioni.
Concordo. Peccato per il suicidio collettivo della scorsa stagione quando prima della scivolata di Biava a San Siro avevano un piede e mezzo in Champions.
Aggiungo la bravura sul mercato, a parte i paracarri Cisse/Cana/Gonzales.
Klose ed Hernandes riconcigliano con il calcio, Konko, Marchetti e Lulic sono giocatori continui ed importanti.