[O.T.] Osservatorio Teheran
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Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
Considerando quello che ha combinato agli ultimi mondiali Khamenei
mette la Nazionale nelle mani di Allah
Maradona in Iran
Sarà il nuovo ct?
Secondo il quotidiano sportivo 'Khabar Varzeshi' la federazione locale starebbe pensando al Pide de Oro per la panchina della nazionale. Imminente un incontro
TEHERAN - Dall'Argentina all'Iran. Potrebbe essere questo il percorso di Diego Armando Maradona. Secondo la stampa iraniana i vertici della federazione starebbero pensando all'ex Pibe de Oro come nuovo ct della nazionale della Repubblica Islamica. L'indiscrezione, riportata dal diffuso quotidiano sportivo iraniano 'Khabar Varzeshi', sarebbe suffragata da un'imminente visita a Teheran dell'agente dell'ex calciatore di Napoli e Barcellona per discutere i termini dell'operazione.
Secondo il giornale, sarà il presidente della federazione iraniana, Ali Kaffashian, a incontrare l'entourage di Maradona, alla ricerca di una nuova panchina dopo la delusione ai mondiali in Sudafrica alla guida dell'Argentina e il successivo licenziamento. 'Khabar Varzeshi' riporta, inoltre, che nei mesi scorsi l'ex campione sudamericano avrebbe inviato la sua maglia da gioco al presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, in segno di amicizia.
L'Iran è alla ricerca di un nuovo ct dopo che l'allenatore attuale, Afshin Ghotbi, ha annunciato che non intende rinnovare il contratto in scadenza nel gennaio 2011. Nei giorni scorsi erano circolate voci su un interessamento per l'ex allenatore del Barcellona, Frank Rijkaard, subito smentite dallo stesso Kaffashian.
mette la Nazionale nelle mani di Allah
Maradona in Iran
Sarà il nuovo ct?
Secondo il quotidiano sportivo 'Khabar Varzeshi' la federazione locale starebbe pensando al Pide de Oro per la panchina della nazionale. Imminente un incontro
TEHERAN - Dall'Argentina all'Iran. Potrebbe essere questo il percorso di Diego Armando Maradona. Secondo la stampa iraniana i vertici della federazione starebbero pensando all'ex Pibe de Oro come nuovo ct della nazionale della Repubblica Islamica. L'indiscrezione, riportata dal diffuso quotidiano sportivo iraniano 'Khabar Varzeshi', sarebbe suffragata da un'imminente visita a Teheran dell'agente dell'ex calciatore di Napoli e Barcellona per discutere i termini dell'operazione.
Secondo il giornale, sarà il presidente della federazione iraniana, Ali Kaffashian, a incontrare l'entourage di Maradona, alla ricerca di una nuova panchina dopo la delusione ai mondiali in Sudafrica alla guida dell'Argentina e il successivo licenziamento. 'Khabar Varzeshi' riporta, inoltre, che nei mesi scorsi l'ex campione sudamericano avrebbe inviato la sua maglia da gioco al presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, in segno di amicizia.
L'Iran è alla ricerca di un nuovo ct dopo che l'allenatore attuale, Afshin Ghotbi, ha annunciato che non intende rinnovare il contratto in scadenza nel gennaio 2011. Nei giorni scorsi erano circolate voci su un interessamento per l'ex allenatore del Barcellona, Frank Rijkaard, subito smentite dallo stesso Kaffashian.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
Complotto Sionista
?
Iran, un’enorme stella di David scoperta all’aeroporto di Teheran
Il disegno “regalo” degli ingegneri israeliani all’epoca dello Scià. La scoperta con Google earth
Roma, 1 dic (Il Velino) - In più di 30 anni, nessuno se n’era mai accorto. Ci sono voluti i satelliti di Google Earth e la vista aguzza di un cibernauta per svelare la presenza di una grande stella di David sul tetto dell’edificio dell’Iran Air, la compagnia aerea iraniana. Un affronto per la Repubblica islamica, che da anni minaccia la distruzione dello Stato ebraico. A lasciare in dono la loro “firma”, nei pressi dell’aeroporto di Teheran, furono gli ingegneri israeliani che all’epoca dello Scià progettarono e realizzarono l’edificio. A quel tempo le relazioni i voli fra i due Paesi erano regolari e le relazioni eccellenti, tanto che Tel Aviv riforniva Teheran perfino di armi. Ma in un momento in cui i rapporti sono al minimo storico, con continue annunci di attacco da parte iraniana, una simile scoperta - come ha reso noto Al-Arabiya (poi ripresa dal Jerusalem Post) - ha suscitato profonda irritazione nelle autorità del Paese. Che non a caso hanno subito annunciato l’intenzione di rimuovere e distruggere la Stella a sei punte. Tre mesi fa un’analoga scoperta, sempre nella capitale iraniana, era stata fatta anche nel luogo più simbolico dell’identità islamica della Repubblica iraniana: piazza della Rivoluzione.




Iran, un’enorme stella di David scoperta all’aeroporto di Teheran
Il disegno “regalo” degli ingegneri israeliani all’epoca dello Scià. La scoperta con Google earth
Roma, 1 dic (Il Velino) - In più di 30 anni, nessuno se n’era mai accorto. Ci sono voluti i satelliti di Google Earth e la vista aguzza di un cibernauta per svelare la presenza di una grande stella di David sul tetto dell’edificio dell’Iran Air, la compagnia aerea iraniana. Un affronto per la Repubblica islamica, che da anni minaccia la distruzione dello Stato ebraico. A lasciare in dono la loro “firma”, nei pressi dell’aeroporto di Teheran, furono gli ingegneri israeliani che all’epoca dello Scià progettarono e realizzarono l’edificio. A quel tempo le relazioni i voli fra i due Paesi erano regolari e le relazioni eccellenti, tanto che Tel Aviv riforniva Teheran perfino di armi. Ma in un momento in cui i rapporti sono al minimo storico, con continue annunci di attacco da parte iraniana, una simile scoperta - come ha reso noto Al-Arabiya (poi ripresa dal Jerusalem Post) - ha suscitato profonda irritazione nelle autorità del Paese. Che non a caso hanno subito annunciato l’intenzione di rimuovere e distruggere la Stella a sei punte. Tre mesi fa un’analoga scoperta, sempre nella capitale iraniana, era stata fatta anche nel luogo più simbolico dell’identità islamica della Repubblica iraniana: piazza della Rivoluzione.

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Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
questa e' fantastica..
Ok gli israeliani magari hanno modi di fare un po discutibili, spesso o sempre ti fan cadere tutto dall'alto, ma a volte mi rendo conto che possono permetterselo!!!
Ok gli israeliani magari hanno modi di fare un po discutibili, spesso o sempre ti fan cadere tutto dall'alto, ma a volte mi rendo conto che possono permetterselo!!!
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
Morte alle puttane gonfiabili infedeli!
Teheran. Malgrado gli strali degli ayatollah, preoccupati dell'occidentalizzazione dei costumi, sempre più iraniani acquistano bambole gonfiabili, magari in segno di sfida con una morale pubblica che condanna ogni comportamento non giudicato il linea con l'Islam. La diffusione di questi giocattoli erotici, come riferisce l'agenzia d'informazione “Fars”, ha raggiunto la soglia di un vero e proprio allarme sociale per il governo, al punto che le autorità hanno deciso di aprire un'inchiesta per fare luce sulla vicenda. La diffusione delle bambole gonfiabili sul mercato nero ha scatenato molte speculazioni in Iran su come sia stato possibile far entrare questi oggetti nella Repubblica Islamica. Secondo voci non confermate, le bambole in realtà sarebbero state importate da società affiliate al ministero della Salute iraniano, ma Erahim Motavelian, vice ministro del dicastero, ha smentito quest'ipotesi, sostenendo che questi giochi erotici sono in realtà contrabbandati illegalmente dall'estero. "La dignità dell'Iran non permette l'importazione e la distribuzione di tali articoli", ha tuonato Motavelian, secondo il quale il governo perseguirà legalmente i responsabili dell'importazione di bambole gonfiabili. Il ministero della Salute è autorizzato ad acquistare dall'estero manichini o anche bambole ma solo per scopi medici e scientifici e dietro un esplicito permesso. A causa delle restrizioni in vigore, in Iran è proibito il consumo di alcol e la distribuzione di cd e dvd occidentali. Questi prodotti sono però disponibili al mercato nero, dove non e' difficile imbattersi anche in articoli a sfondo erotico
Teheran. Malgrado gli strali degli ayatollah, preoccupati dell'occidentalizzazione dei costumi, sempre più iraniani acquistano bambole gonfiabili, magari in segno di sfida con una morale pubblica che condanna ogni comportamento non giudicato il linea con l'Islam. La diffusione di questi giocattoli erotici, come riferisce l'agenzia d'informazione “Fars”, ha raggiunto la soglia di un vero e proprio allarme sociale per il governo, al punto che le autorità hanno deciso di aprire un'inchiesta per fare luce sulla vicenda. La diffusione delle bambole gonfiabili sul mercato nero ha scatenato molte speculazioni in Iran su come sia stato possibile far entrare questi oggetti nella Repubblica Islamica. Secondo voci non confermate, le bambole in realtà sarebbero state importate da società affiliate al ministero della Salute iraniano, ma Erahim Motavelian, vice ministro del dicastero, ha smentito quest'ipotesi, sostenendo che questi giochi erotici sono in realtà contrabbandati illegalmente dall'estero. "La dignità dell'Iran non permette l'importazione e la distribuzione di tali articoli", ha tuonato Motavelian, secondo il quale il governo perseguirà legalmente i responsabili dell'importazione di bambole gonfiabili. Il ministero della Salute è autorizzato ad acquistare dall'estero manichini o anche bambole ma solo per scopi medici e scientifici e dietro un esplicito permesso. A causa delle restrizioni in vigore, in Iran è proibito il consumo di alcol e la distribuzione di cd e dvd occidentali. Questi prodotti sono però disponibili al mercato nero, dove non e' difficile imbattersi anche in articoli a sfondo erotico
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Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
Versione 3D
25 ottobre scorso è uscito in Usa un nuovo videogioco, Battlefield III, che simula un attacco americano contro l'Iran. La radio iraniana Irib non l'ha presa bene: «Il videogioco uscito stranamente in un periodo in cui si sono intensificate le accuse e le operazioni di guerra psicologica degli Usa ai danni dell'Iran, ha una storia che pare essere studiata con precisi obbiettivi: bisogna uccidere un terrorista iraniano e mentre questo succede inizia pure l'invasione dell'Iran ad opera degli Stati Uniti. Nel gioco quindi, sono tante le scene in cui il protagonista, un ufficiale Usa dal nome Blackburn, combatte contro gli iraniani o distrugge zone del territorio iraniano. Si tratta certamente di un altro lurido sforzo per far entrare nell'opinione pubblica degli Stati Uniti e inculcare soprattutto nella mente dei giovani il fatto che gli iraniani sarebbero terroristi o che sarebbero pericolosi. L'altro fatto da non ignorare è che il gioco cerca di rendere "normale" per la società americana ed in genere occidentale il pensiero dell'attacco all'Iran».
Gli iraniani questa volta non possono certamente essere accusati di paranoia complottistica: da mesi , prima gli israeliani, poi i francesi ed i britannici, hanno fatto balenare più volte l'idea di un attacco militare contro gli impianti nucleari iraniani per impedire che gli ayatollah fabbrichino la bomba sciita.
Ma a Teheran la preoccupazione è salita alle stelle negli ultimi giorni e nelle ultime ore, con lo stillicidio di dichiarazioni ed articoli di giornali, a Washington come a Tel Aviv, di un attacco contro l'Iran che pure, a differenza di Israele che freme per lanciare missili e cacciabombardieri, aderisce al Trattato di non proliferazione nucleare ed è membro dell'Intenational atomic energy agency Iaea) alla quale gli israeliani non hanno mai permesso di avvicinarsi alla loro centrale nucleare nel Negev ed alle loro armi nucleari delle quali nessuno conosce il numero e la potenza. Gli iraniani e gli arabi dicono che lo Stato ebraico ha centinaia di testate atomiche, probabilmente esagerano, ma probabilmente esagera ancora di più oggi il presidente israeliano Shimon Peres che ha ribadito che «L'Iran è il principale pericolo, sia per Israele che per il mondo intero». Due giorni fa lo stesso Peres, in una intervista ad una televisione israeliana, aveva confermato che «Un attacco all'Iran da parte di Israele e di altri Paesi è sempre più verosimile. E' più vicino di un'opzione diplomatica» e il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta cercando l'appoggio dei deputati della Knesset, il parlamento israeliano, per l'approvazione di un piano d'attacco contro i siti nucleari iraniani. A metterci come sempre una parola di "pace" è arrivato oggi il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad : «Gli Stati Uniti temono la capacità militare dell'Iran. Abbiamo differenti capacità militari rispetto ad altri Paesi della regione [...] L'Iran può colpire fino a Israele e l'Occidente. E' Israele che ha circa 300 testate atomiche"[...] Ma i sionisti sono destinati a scomparire».
Tutti attendono la pubblicazione per domani del nuovo rapporto dell'Iaea che dalle prime notizie accuserebbe l'Iran di sviluppare un programma di armi atomiche, ma ieri il ministro degli esteri iraniano, Ali Akbar Salehi, ha messo le mani avanti dicendo che «L'Agenzia internazionale per l'energia atomica è politicamente influenzata da Paesi ostili all'Iran e i suoi documenti sono contraffatti al pari di una moneta falsa». Dal canto suo il capo dell'Agenzia nazionale per l'energia atomica iraniana, Fereidun Abbasi, ha detto che «LIran, nonostante le sanzioni internazionali, potrà presto entrare sul mercato come Paese esportatore di tecnologia nucleare».
Ma la preoccupazione per l'impazienza israeliana aumentano anche in occidente, proprio mentre l' l'agenzia infopal informa che «Dopo il rifiuto dell'autorizzazione a sorvolare lo spazio aereo turco, l'aviazione israeliana ha cercato nuove alleanze nella regione, con due settimane di esercitazioni congiunte con l'aviazione italiana in Sardegna. Un numero di squadroni di F-15 e F-16 partiti dalle basi di Nevatim e di Tel Nof hanno partecipato a manovre a bassa quota, di combattimento e di intercettazione a lungo raggio».
Secondo l'Irib, «Fonti dell'aviazione hanno riferito che è stato permesso di volare su tutta l'isola sarda, la cui area equivale a quella di Israele. In questa circostanza, per la prima volta Israele ha inviato un nuovo aereo radar militare (Awacs) chiamato Eitam. L'Aviazione italiana ha usato diversi aerei compreso l'Eurofighter Typhoon, e la cosa ha rappresentato molto per Israele, dal momento che ne è dotata anche l'Arabia Saudita. Il "team rosso", quello italiano, ha svolto il ruolo del nemico ed entrambi i team hanno simulato intercettazioni. Le manovre a bassa quota sono state importanti per le missioni nelle quali è richiesto impedire l'individuazione da parte del radar del nemico».
Il Jerusalem Post scrive: «Di fronte alla minaccia iraniana, l'aviazione israeliana ha intensificato le proprie esercitazioni all'estero negli ultimi anni, soprattutto in seguito al rifiuto turco di permettere ai jet israeliani di addestrarsi nel proprio spazio aereo».
Anche i già bellicosi francesi cercano di buttare acqua su un fuoco che potrebbe trasformarsi in un incendio nucleare che brucerebbe l'intero Medio Oriente: il ministro degli esteri francese Alain Juppé ha detto in un'intervista ad Europe 1: «Abbiamo preso delle sanzioni che non cessiamo di completare, possiamo ancora indurirle per far pressione sull'Iran. Continueremo su questa strada perché un intervento militare potrebbe creare una situazione totalmente de stabilizzatrice nella regione, bisogna fare di tutto per evitare l'irreparabile»
Scendono in campo anche gli amici russi dell'Iran, che hanno costruito la centrale nucleare iraniana e rifornito Teheran dell'uranio e delle strutture che Israele vorrebbe bombardare. Oggi il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha detto che «Un attacco israeliano contro le installazioni nucleari iraniane sarebbe un grave errore. Non è la prima volta che dirigenti israeliani avocano l'eventualità di un blitz contro l'Iran. La nostra posizione al riguardo è ben conosciuta: sarebbe un pesante errore dalle conseguenze imprevedibili».
25 ottobre scorso è uscito in Usa un nuovo videogioco, Battlefield III, che simula un attacco americano contro l'Iran. La radio iraniana Irib non l'ha presa bene: «Il videogioco uscito stranamente in un periodo in cui si sono intensificate le accuse e le operazioni di guerra psicologica degli Usa ai danni dell'Iran, ha una storia che pare essere studiata con precisi obbiettivi: bisogna uccidere un terrorista iraniano e mentre questo succede inizia pure l'invasione dell'Iran ad opera degli Stati Uniti. Nel gioco quindi, sono tante le scene in cui il protagonista, un ufficiale Usa dal nome Blackburn, combatte contro gli iraniani o distrugge zone del territorio iraniano. Si tratta certamente di un altro lurido sforzo per far entrare nell'opinione pubblica degli Stati Uniti e inculcare soprattutto nella mente dei giovani il fatto che gli iraniani sarebbero terroristi o che sarebbero pericolosi. L'altro fatto da non ignorare è che il gioco cerca di rendere "normale" per la società americana ed in genere occidentale il pensiero dell'attacco all'Iran».
Gli iraniani questa volta non possono certamente essere accusati di paranoia complottistica: da mesi , prima gli israeliani, poi i francesi ed i britannici, hanno fatto balenare più volte l'idea di un attacco militare contro gli impianti nucleari iraniani per impedire che gli ayatollah fabbrichino la bomba sciita.
Ma a Teheran la preoccupazione è salita alle stelle negli ultimi giorni e nelle ultime ore, con lo stillicidio di dichiarazioni ed articoli di giornali, a Washington come a Tel Aviv, di un attacco contro l'Iran che pure, a differenza di Israele che freme per lanciare missili e cacciabombardieri, aderisce al Trattato di non proliferazione nucleare ed è membro dell'Intenational atomic energy agency Iaea) alla quale gli israeliani non hanno mai permesso di avvicinarsi alla loro centrale nucleare nel Negev ed alle loro armi nucleari delle quali nessuno conosce il numero e la potenza. Gli iraniani e gli arabi dicono che lo Stato ebraico ha centinaia di testate atomiche, probabilmente esagerano, ma probabilmente esagera ancora di più oggi il presidente israeliano Shimon Peres che ha ribadito che «L'Iran è il principale pericolo, sia per Israele che per il mondo intero». Due giorni fa lo stesso Peres, in una intervista ad una televisione israeliana, aveva confermato che «Un attacco all'Iran da parte di Israele e di altri Paesi è sempre più verosimile. E' più vicino di un'opzione diplomatica» e il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta cercando l'appoggio dei deputati della Knesset, il parlamento israeliano, per l'approvazione di un piano d'attacco contro i siti nucleari iraniani. A metterci come sempre una parola di "pace" è arrivato oggi il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad : «Gli Stati Uniti temono la capacità militare dell'Iran. Abbiamo differenti capacità militari rispetto ad altri Paesi della regione [...] L'Iran può colpire fino a Israele e l'Occidente. E' Israele che ha circa 300 testate atomiche"[...] Ma i sionisti sono destinati a scomparire».
Tutti attendono la pubblicazione per domani del nuovo rapporto dell'Iaea che dalle prime notizie accuserebbe l'Iran di sviluppare un programma di armi atomiche, ma ieri il ministro degli esteri iraniano, Ali Akbar Salehi, ha messo le mani avanti dicendo che «L'Agenzia internazionale per l'energia atomica è politicamente influenzata da Paesi ostili all'Iran e i suoi documenti sono contraffatti al pari di una moneta falsa». Dal canto suo il capo dell'Agenzia nazionale per l'energia atomica iraniana, Fereidun Abbasi, ha detto che «LIran, nonostante le sanzioni internazionali, potrà presto entrare sul mercato come Paese esportatore di tecnologia nucleare».
Ma la preoccupazione per l'impazienza israeliana aumentano anche in occidente, proprio mentre l' l'agenzia infopal informa che «Dopo il rifiuto dell'autorizzazione a sorvolare lo spazio aereo turco, l'aviazione israeliana ha cercato nuove alleanze nella regione, con due settimane di esercitazioni congiunte con l'aviazione italiana in Sardegna. Un numero di squadroni di F-15 e F-16 partiti dalle basi di Nevatim e di Tel Nof hanno partecipato a manovre a bassa quota, di combattimento e di intercettazione a lungo raggio».
Secondo l'Irib, «Fonti dell'aviazione hanno riferito che è stato permesso di volare su tutta l'isola sarda, la cui area equivale a quella di Israele. In questa circostanza, per la prima volta Israele ha inviato un nuovo aereo radar militare (Awacs) chiamato Eitam. L'Aviazione italiana ha usato diversi aerei compreso l'Eurofighter Typhoon, e la cosa ha rappresentato molto per Israele, dal momento che ne è dotata anche l'Arabia Saudita. Il "team rosso", quello italiano, ha svolto il ruolo del nemico ed entrambi i team hanno simulato intercettazioni. Le manovre a bassa quota sono state importanti per le missioni nelle quali è richiesto impedire l'individuazione da parte del radar del nemico».
Il Jerusalem Post scrive: «Di fronte alla minaccia iraniana, l'aviazione israeliana ha intensificato le proprie esercitazioni all'estero negli ultimi anni, soprattutto in seguito al rifiuto turco di permettere ai jet israeliani di addestrarsi nel proprio spazio aereo».
Anche i già bellicosi francesi cercano di buttare acqua su un fuoco che potrebbe trasformarsi in un incendio nucleare che brucerebbe l'intero Medio Oriente: il ministro degli esteri francese Alain Juppé ha detto in un'intervista ad Europe 1: «Abbiamo preso delle sanzioni che non cessiamo di completare, possiamo ancora indurirle per far pressione sull'Iran. Continueremo su questa strada perché un intervento militare potrebbe creare una situazione totalmente de stabilizzatrice nella regione, bisogna fare di tutto per evitare l'irreparabile»
Scendono in campo anche gli amici russi dell'Iran, che hanno costruito la centrale nucleare iraniana e rifornito Teheran dell'uranio e delle strutture che Israele vorrebbe bombardare. Oggi il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha detto che «Un attacco israeliano contro le installazioni nucleari iraniane sarebbe un grave errore. Non è la prima volta che dirigenti israeliani avocano l'eventualità di un blitz contro l'Iran. La nostra posizione al riguardo è ben conosciuta: sarebbe un pesante errore dalle conseguenze imprevedibili».
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Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
Gliela tirano giu'.
Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
Però ha un bel design questo coso altro che l'U2

NEW YORK - La televisione iraniana ha mostrato questa sera le immagini del drone-spia perso dalla Cia la settimana scorsa in Iran. Appare praticamente intatto e quindi, con ogni probabilita', non si e' schiantato e non e' stato abbattuto: e' stato 'dirottato'; ma mentre c'e' chi gia' sostiene che forse c'e' lo zampino dei russi, a Washington il problema principale sembra essere il fatto che gli iraniani, e i loro alleati, ora possono studiarsi con calma una delle tecnologie militari americane piu' sofisticate e segrete. E gli iraniani, che ne sono ben consapevoli, hanno subito colto l'occasione per provocare il Pentagono: ''Gli esperti militari sanno molto bene quanto siano preziose le informazioni contenute in questo drone'', ha affermato all'agenzia Fars il generale Amir Ali Hajizadeh, capo delle Forze Aeree delle Guardie della Rivoluzione islamica iraniana. Secondo le indicazioni, si tratta di un Sentinel Lockheed Martin RQ 170 stealth, uno dei piu' avanzati aerei senza pilota della flotta militare americana; utilizzato anche per sorvegliare il compound in Pakistan dove si nascondeva Osama bin Laden, prima che venisse ucciso nel blitz dei Navy Seals, lo scorso primo maggio. E' pressoche' invisibile ai radar, ed e' anche dotato di un sistema di autodistruzione, proprio per evitare situazioni come questa, ma che evidentemente in questo caso non ha funzionato. Gli iraniani hanno affermato di averlo ''costretto'' ad atterrare il 4 dicembre nei pressi della citta' di Kashmar, a circa 225 km dal confine con l'Afghanistan. La maggiore preoccupazione degli Usa, ha scritto l'iraniana Fars, ''e' che l'Iran possa usare il velivolo intatto per esaminare le vulnerabilita' della tecnologia stealth e prendere contromisure per le sue difese aaeree. E anche che la Cina e altri avversari degli Usa possano aiutare l'Iran ad estrarre dati dal drone che rivelino la storia dei suoi voli, gli obiettivi che ha spiato e altre capacita'...Il colpo e' stato cosi' duro per gli Stati Uniti che ancora non vogliono accettare il fatto che il velivolo e' stato preso con un cyber-attacco''. Un cyber-attacco forse reso possibile grazie ad una tecnologia fornita da Mosca a Teheran. Un esperto del settore aeronautico citato in siti di informazione americani sull'argomento, Stephen Trimble, ha infatti sottolineato che la perdita del prezioso drone è avvenuta appena sei settimane dopo che la Russia ha consegnato all'Iran un sofisticato apparato per l'alterazione e il disturbo delle comunicazioni e dei sistemi radar e di guida di bombe e missili, denominato Avtobaza. Le sanzioni imposte a Teheran impediscono la vendita di gran parte degli armamenti all'Iran, un apparecchio come l'Avtobaza sembra pero' non essere colpito dalle restrizioni, perché rientra nei sistemi di difesa passiva. Una ipotesi che sembra trovare conferma nelle parole del generale Hajizadeh, secondo cui il drone Sentinel, ''dopo essere entrato nella parte Est del nostro Paese, e' caduto nella trappola delle nostre forze aeree e portato a terra con il minimo danno''.

NEW YORK - La televisione iraniana ha mostrato questa sera le immagini del drone-spia perso dalla Cia la settimana scorsa in Iran. Appare praticamente intatto e quindi, con ogni probabilita', non si e' schiantato e non e' stato abbattuto: e' stato 'dirottato'; ma mentre c'e' chi gia' sostiene che forse c'e' lo zampino dei russi, a Washington il problema principale sembra essere il fatto che gli iraniani, e i loro alleati, ora possono studiarsi con calma una delle tecnologie militari americane piu' sofisticate e segrete. E gli iraniani, che ne sono ben consapevoli, hanno subito colto l'occasione per provocare il Pentagono: ''Gli esperti militari sanno molto bene quanto siano preziose le informazioni contenute in questo drone'', ha affermato all'agenzia Fars il generale Amir Ali Hajizadeh, capo delle Forze Aeree delle Guardie della Rivoluzione islamica iraniana. Secondo le indicazioni, si tratta di un Sentinel Lockheed Martin RQ 170 stealth, uno dei piu' avanzati aerei senza pilota della flotta militare americana; utilizzato anche per sorvegliare il compound in Pakistan dove si nascondeva Osama bin Laden, prima che venisse ucciso nel blitz dei Navy Seals, lo scorso primo maggio. E' pressoche' invisibile ai radar, ed e' anche dotato di un sistema di autodistruzione, proprio per evitare situazioni come questa, ma che evidentemente in questo caso non ha funzionato. Gli iraniani hanno affermato di averlo ''costretto'' ad atterrare il 4 dicembre nei pressi della citta' di Kashmar, a circa 225 km dal confine con l'Afghanistan. La maggiore preoccupazione degli Usa, ha scritto l'iraniana Fars, ''e' che l'Iran possa usare il velivolo intatto per esaminare le vulnerabilita' della tecnologia stealth e prendere contromisure per le sue difese aaeree. E anche che la Cina e altri avversari degli Usa possano aiutare l'Iran ad estrarre dati dal drone che rivelino la storia dei suoi voli, gli obiettivi che ha spiato e altre capacita'...Il colpo e' stato cosi' duro per gli Stati Uniti che ancora non vogliono accettare il fatto che il velivolo e' stato preso con un cyber-attacco''. Un cyber-attacco forse reso possibile grazie ad una tecnologia fornita da Mosca a Teheran. Un esperto del settore aeronautico citato in siti di informazione americani sull'argomento, Stephen Trimble, ha infatti sottolineato che la perdita del prezioso drone è avvenuta appena sei settimane dopo che la Russia ha consegnato all'Iran un sofisticato apparato per l'alterazione e il disturbo delle comunicazioni e dei sistemi radar e di guida di bombe e missili, denominato Avtobaza. Le sanzioni imposte a Teheran impediscono la vendita di gran parte degli armamenti all'Iran, un apparecchio come l'Avtobaza sembra pero' non essere colpito dalle restrizioni, perché rientra nei sistemi di difesa passiva. Una ipotesi che sembra trovare conferma nelle parole del generale Hajizadeh, secondo cui il drone Sentinel, ''dopo essere entrato nella parte Est del nostro Paese, e' caduto nella trappola delle nostre forze aeree e portato a terra con il minimo danno''.
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Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
accidenti che colpaccio..
Non credo gli americani ignorassero che un drone potesse essere "Hackerato"...mi stupisco un po che non abbia avuto un sistema di autodistruzione ad hoc.

Non credo gli americani ignorassero che un drone potesse essere "Hackerato"...mi stupisco un po che non abbia avuto un sistema di autodistruzione ad hoc.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
Gia'... MOOLTO strano.
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Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
Nel 2005 il segretario alla difesa Donald Rumsfeld e il Pentagono hanno approvato la radiazione degli ultimi U-2 operativi entro il 2012.
Nel 2009 il Congresso non ha approvato la legge che conteneva la radiazione dell'U2 in quanto non ci sono mezzi adeguati a sostituirlo.
Anche l'Aeronautica è fortemente contraria a questa legge perché aprirebbe delle lacune nelle sue capacità di ricognizione aerea ad alta quota, almeno finché i droni RQ-4 Global Hawk e RQ-170 Sentinel non saranno completamente operativi...
...e non catturabili dal nemico aggiungo!
Indubbiamente i nuovi droni hanno una linea molto più avvenieristica.
Inoltre le forme aerodinamiche sono completamente diverse.
Nel 2009 il Congresso non ha approvato la legge che conteneva la radiazione dell'U2 in quanto non ci sono mezzi adeguati a sostituirlo.
Anche l'Aeronautica è fortemente contraria a questa legge perché aprirebbe delle lacune nelle sue capacità di ricognizione aerea ad alta quota, almeno finché i droni RQ-4 Global Hawk e RQ-170 Sentinel non saranno completamente operativi...
...e non catturabili dal nemico aggiungo!

Indubbiamente i nuovi droni hanno una linea molto più avvenieristica.
Inoltre le forme aerodinamiche sono completamente diverse.



Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio. (O.Wilde) - Uomini siate, e non pecore matte. (D.Alighieri)
A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina. (G.Andreotti?) - Non mi piace morire... per questo sará l'ultima cosa che faró in vita mia. (R.Benigni?)
Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte. (E.A.Poe)
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Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte. (E.A.Poe)
Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
....TROOOPPO strano...Alex Teflon ha scritto:Gia'... MOOLTO strano.
Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
Certo che i miricani a figure di merda e faccia come il culo non li batte nessuno...
US asks Iran to return captured drone
US asks Iran to return captured drone
[Scopri]Spoiler
President Barack Obama has said the US government has requested that Tehran return the surveillance drone captured by Iran's military earlier this month.
Mr Obama said he would not comment on classified intelligence matters, but confirmed: "We have asked for it back. We'll see how the Iranians respond."
Iranian TV broadcast pictures of the intact RQ-170 Sentinel last week.
Tehran said the aircraft was brought down using electronic warfare; Washington insisted it malfunctioned.
Earlier on Monday, Iranian state TV reported that military experts were in the final stages of recovering data from the drone.
A member of the Iranian parliament's national security committee, Parviz Sorouri, said the information they extracted would be used to "file a lawsuit against the United States over the invasion" by the aircraft.
'Provocations'
US Secretary of State Hillary Clinton admitted that she did not think it likely that the drone would be returned.
"We are very clearly making known our concerns. We submitted a formal request for the return of our lost equipment, as we would in any situation. Given Iran's behaviour to date, we do not expect them to reply," she said.
She said that despite numerous "provocations" from Iran, the US would continue to pursue a "diplomatic approach".
The Revolutionary Guards, whose officers were filmed inspecting the drone on Thursday, said it crossed Iran's eastern border with Afghanistan and travelled 250km (155 miles) inside its airspace, before being brought down in a cyber attack.
However, US officials have said that intelligence assessments indicated that Iran neither shot down the aircraft nor used electronic warfare or cyber-technology to force it from the sky. They blamed a malfunction.
They are, however, concerned that Iran or its allies may be able to determine the chemical composition of the drone's radar-deflecting paint, or copy its engine, control systems, and sophisticated cameras and sensors, which allow it to monitor the ground from high altitude.
The Iranian government has sent a letter of protest to the United Nations, accusing the US of "provocative and secret actions" violating international law, and warning against any "repetition of such actions".
A former US official has said the Pentagon was using the drone to keep watch on Iran's controversial nuclear programme. Western powers believe Iran is trying to develop nuclear weapons, which it denies.
Mr Obama said he would not comment on classified intelligence matters, but confirmed: "We have asked for it back. We'll see how the Iranians respond."
Iranian TV broadcast pictures of the intact RQ-170 Sentinel last week.
Tehran said the aircraft was brought down using electronic warfare; Washington insisted it malfunctioned.
Earlier on Monday, Iranian state TV reported that military experts were in the final stages of recovering data from the drone.
A member of the Iranian parliament's national security committee, Parviz Sorouri, said the information they extracted would be used to "file a lawsuit against the United States over the invasion" by the aircraft.
'Provocations'
US Secretary of State Hillary Clinton admitted that she did not think it likely that the drone would be returned.
"We are very clearly making known our concerns. We submitted a formal request for the return of our lost equipment, as we would in any situation. Given Iran's behaviour to date, we do not expect them to reply," she said.
She said that despite numerous "provocations" from Iran, the US would continue to pursue a "diplomatic approach".
The Revolutionary Guards, whose officers were filmed inspecting the drone on Thursday, said it crossed Iran's eastern border with Afghanistan and travelled 250km (155 miles) inside its airspace, before being brought down in a cyber attack.
However, US officials have said that intelligence assessments indicated that Iran neither shot down the aircraft nor used electronic warfare or cyber-technology to force it from the sky. They blamed a malfunction.
They are, however, concerned that Iran or its allies may be able to determine the chemical composition of the drone's radar-deflecting paint, or copy its engine, control systems, and sophisticated cameras and sensors, which allow it to monitor the ground from high altitude.
The Iranian government has sent a letter of protest to the United Nations, accusing the US of "provocative and secret actions" violating international law, and warning against any "repetition of such actions".
A former US official has said the Pentagon was using the drone to keep watch on Iran's controversial nuclear programme. Western powers believe Iran is trying to develop nuclear weapons, which it denies.
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: [O.T.] Osservatorio Teheran
Iniziano a crearsi i primi pretesti}}Tristan ha scritto:Certo che i miricani a figure di merda e faccia come il culo non li batte nessuno...
US asks Iran to return captured drone
[Scopri]SpoilerPresident Barack Obama has said the US government has requested that Tehran return the surveillance drone captured by Iran's military earlier this month.
Mr Obama said he would not comment on classified intelligence matters, but confirmed: "We have asked for it back. We'll see how the Iranians respond."
Iranian TV broadcast pictures of the intact RQ-170 Sentinel last week.
Tehran said the aircraft was brought down using electronic warfare; Washington insisted it malfunctioned.
Earlier on Monday, Iranian state TV reported that military experts were in the final stages of recovering data from the drone.
A member of the Iranian parliament's national security committee, Parviz Sorouri, said the information they extracted would be used to "file a lawsuit against the United States over the invasion" by the aircraft.
'Provocations'
US Secretary of State Hillary Clinton admitted that she did not think it likely that the drone would be returned.
"We are very clearly making known our concerns. We submitted a formal request for the return of our lost equipment, as we would in any situation. Given Iran's behaviour to date, we do not expect them to reply," she said.
She said that despite numerous "provocations" from Iran, the US would continue to pursue a "diplomatic approach".
The Revolutionary Guards, whose officers were filmed inspecting the drone on Thursday, said it crossed Iran's eastern border with Afghanistan and travelled 250km (155 miles) inside its airspace, before being brought down in a cyber attack.
However, US officials have said that intelligence assessments indicated that Iran neither shot down the aircraft nor used electronic warfare or cyber-technology to force it from the sky. They blamed a malfunction.
They are, however, concerned that Iran or its allies may be able to determine the chemical composition of the drone's radar-deflecting paint, or copy its engine, control systems, and sophisticated cameras and sensors, which allow it to monitor the ground from high altitude.
The Iranian government has sent a letter of protest to the United Nations, accusing the US of "provocative and secret actions" violating international law, and warning against any "repetition of such actions".
A former US official has said the Pentagon was using the drone to keep watch on Iran's controversial nuclear programme. Western powers believe Iran is trying to develop nuclear weapons, which it denies.

Il drone Americano è proprietà Iraniana
[Scopri]Spoiler
Questa è la risposta secca che il Ministro della Difesa Iraniano, Ahmad Vahidi ha dato alla richiesta, avanzata dal Presidente USA, Barack Obama, di restituzione del drone RQ-170 Sentinel catturato mentre sorvolava lo spazio aereo ai confini con l’Afghanistan.
“Il drone spia è ora di proprietà Iraniana e noi decideremo cosa farne…Invece di scusarsi con la Nazione Iraniana, gli Stati Uniti sfacciatamente chiedono di riaverlo…l’Iran non cesserà di difendere la sua Nazione e i suoi interessi”, questi alcuni passaggi dell’intervista rilasciata dal Ministro della Difesa.
In precedenza il suo portavoce, Ramin Mehmanparast, aveva dichiarato: ”Sembra che Obama abbia dimenticato che è stato violato lo spazio aereo Iraniano, che stavano effettuando operazioni di spionaggio in violazione alle leggi internazionali e che hanno interferito negli affair interni del nostro Paese”.
Cosa è possibile ricavare dal drone?
Innanzitutto bisognerebbe sapere quali informazioni contiene il drone e se gli ingegneri Iraniani siano in grado, da soli, di riuscire ad estrarle ovvero forzare i sistemi di sicurezza di cui sicuramente il velivolo è dotato.
Sicuramente, studiando la sua forma e la composizione della vernice è possibile ricavare la sua “segnatura radar” o “radar cross-section” (RCS), cioè se e quanto un radar sia in grado di rilevarlo, e questo potrebbe costituire un input per costruire un tale radar. In breve, il radar rileva le tracce degli aerei in base al loro eco di ritorno che è funzione delle dimensioni, forma e orientamento dell’aereo. Queste caratteristiche vengono assimilate ad una sfera metallica che genererebbe lo stesso effetto, che viene appunto chiamata “Radar Cross-Section”. Per sfuggire ai radar gli aerei militari usano, quindi, forme particolari e vernici che, rispettivamente, riducono e assorbono l’energia elettromagnetica emessa dal radar e quindi riflettono meno, divenendo poco “visibili”.
Studiando l’avionica e le apparecchiature di bordo è possibile fare un balzo tecnologico nel futuro, poiché il Sentinel sarà certamente dotato di circuiti ad altissima tecnologia, quella che gli Americani custodiscono gelosamente e non rendono accessibile nemmeno gli Alleati o Amici. Costituiscono il know-how che consente loro di sopravanzare il resto del mondo. Si tratta di scoprire come sono fatti i sensori elettro-ottici, i radar e i computer di bordo, il sistema di trasmissione dei dati, la loro cifratura e le comunicazioni via satellite, gli algoritmi che controllano l’aereo, eccetera.
In altri termini, se gli esperti riescono ad entrare nel sistema e nel software di bordo allora sì che avranno aperto il “vaso di pandora”, avranno scoperto qualcosa di estremamente utile, altrimenti potranno solo replicare un aereo che vola, ma senza le stesse capacità o caratteristiche, sarebbe un bel involucro e nulla più.
L’Iran ha dimostrato di avere ottimi ingegneri e tecnici, di essere in grado di costruire aerei, drone, navi, missili e sistemi di comando e controllo e, quindi, ha le potenzialità per arrivare a scoprire quanto possibile dal drone catturato. Inoltre, in questo potrebbe essere aiutato dalla Russia e dalla Cina, anche loro interessate a scoprire i lati deboli della grande potenza Americana.
di Vito Di Ventura
http://www.italnews.info/2011/12/14/il- ... -iraniana/
“Il drone spia è ora di proprietà Iraniana e noi decideremo cosa farne…Invece di scusarsi con la Nazione Iraniana, gli Stati Uniti sfacciatamente chiedono di riaverlo…l’Iran non cesserà di difendere la sua Nazione e i suoi interessi”, questi alcuni passaggi dell’intervista rilasciata dal Ministro della Difesa.
In precedenza il suo portavoce, Ramin Mehmanparast, aveva dichiarato: ”Sembra che Obama abbia dimenticato che è stato violato lo spazio aereo Iraniano, che stavano effettuando operazioni di spionaggio in violazione alle leggi internazionali e che hanno interferito negli affair interni del nostro Paese”.
Cosa è possibile ricavare dal drone?
Innanzitutto bisognerebbe sapere quali informazioni contiene il drone e se gli ingegneri Iraniani siano in grado, da soli, di riuscire ad estrarle ovvero forzare i sistemi di sicurezza di cui sicuramente il velivolo è dotato.
Sicuramente, studiando la sua forma e la composizione della vernice è possibile ricavare la sua “segnatura radar” o “radar cross-section” (RCS), cioè se e quanto un radar sia in grado di rilevarlo, e questo potrebbe costituire un input per costruire un tale radar. In breve, il radar rileva le tracce degli aerei in base al loro eco di ritorno che è funzione delle dimensioni, forma e orientamento dell’aereo. Queste caratteristiche vengono assimilate ad una sfera metallica che genererebbe lo stesso effetto, che viene appunto chiamata “Radar Cross-Section”. Per sfuggire ai radar gli aerei militari usano, quindi, forme particolari e vernici che, rispettivamente, riducono e assorbono l’energia elettromagnetica emessa dal radar e quindi riflettono meno, divenendo poco “visibili”.
Studiando l’avionica e le apparecchiature di bordo è possibile fare un balzo tecnologico nel futuro, poiché il Sentinel sarà certamente dotato di circuiti ad altissima tecnologia, quella che gli Americani custodiscono gelosamente e non rendono accessibile nemmeno gli Alleati o Amici. Costituiscono il know-how che consente loro di sopravanzare il resto del mondo. Si tratta di scoprire come sono fatti i sensori elettro-ottici, i radar e i computer di bordo, il sistema di trasmissione dei dati, la loro cifratura e le comunicazioni via satellite, gli algoritmi che controllano l’aereo, eccetera.
In altri termini, se gli esperti riescono ad entrare nel sistema e nel software di bordo allora sì che avranno aperto il “vaso di pandora”, avranno scoperto qualcosa di estremamente utile, altrimenti potranno solo replicare un aereo che vola, ma senza le stesse capacità o caratteristiche, sarebbe un bel involucro e nulla più.
L’Iran ha dimostrato di avere ottimi ingegneri e tecnici, di essere in grado di costruire aerei, drone, navi, missili e sistemi di comando e controllo e, quindi, ha le potenzialità per arrivare a scoprire quanto possibile dal drone catturato. Inoltre, in questo potrebbe essere aiutato dalla Russia e dalla Cina, anche loro interessate a scoprire i lati deboli della grande potenza Americana.
di Vito Di Ventura
http://www.italnews.info/2011/12/14/il- ... -iraniana/