A parte il mutatis mutandis, che è semplicemente insostenibile, ci sarebbe pure da aggiungere che i rivoluzionari impavidi sono ben altri rispetto a Bossi, e li si offende paragonandoli al Senatur.BARNEY ha scritto:
che tristezza la Lega Nord ed il suo malandato leader, Umberto Bossi.
da rivoluzionario impavido a docile cane da guardia di Roma Ladrona (lautamente foraggiato, come si vocifera, da Papi).
giusto così, l'anomalia era che un semi-analfabeta come Bossi potesse avere tutto questo seguito per 20 anni.
Tra molti anni, quando la presente fase politic sarà conclusa, qualche storiografo dovrà interrogarsi sulle ragioni per cui un semi-analfabeta (Bossi) ed un uomo palesemente interessato soltanto ai propri personali interessi (Berlusconi) possano avere riscosso così tanto successo e così tanta compiacenza dei "poteri forti" (Confindustria e Corriere della Sera in primis) da avere in mano le sorti della 5° potenza industriale del mondo.
Mutatis mutandis, è la stessa sitazuone per cui ancora oggi gli storiografi indagano le ragioni per cui molti cittadini tedeschi chiusero gli occhi di fronte al noto e risaputo genocidio del popolo ebraico.
[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
[/quote]BARNEY ha scritto:
Tra molti anni, quando la presente fase politic sarà conclusa, qualche storiografo dovrà interrogarsi sulle ragioni per cui un semi-analfabeta (Bossi) ed un uomo palesemente interessato soltanto ai propri personali interessi (Berlusconi) possano avere riscosso così tanto successo e così tanta compiacenza dei "poteri forti" (Confindustria e Corriere della Sera in primis) da avere in mano le sorti della 5° potenza industriale del mondo.
Mutatis mutandis, è la stessa sitazuone per cui ancora oggi gli storiografi indagano le ragioni per cui molti cittadini tedeschi chiusero gli occhi di fronte al noto e risaputo genocidio del popolo ebraico.
La prima frase sopra riportata testimonia, se mai ce ne fosse bisogno, l'idea che si ha della politica in Italia.
Per analizzare la parabola di uno che è diventato presidente del consiglio non si nomina nemmeno il termine elezioni , tanto si sa che non contano niente, ci si chiede direttamente il perchè una associazione di categoria e un giornale gli abbiano dato tanta condiscendenza.
La seconda frase , se ho ben capito , traccia una specie di parallelo fra l'ascesa di Hitler e quella di Berlusconi . E chi farebbe la parte degli ebrei , non si capisce bene.
Scusa ma oltre a scorgervi un retroterra culturale agghiacciante si vedono nettamente i precipitati ideologici residuati della ubriacatura marxista dei decenni scorsi conditi da considerazioni grottesche.
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
ma l' ItaGlia adesso a che livello di scala
e' come potenza al mondo ?
col PIL prossimo allo zero
questo articolo e' del 2006
http://www.granma.cu/italiano/2006/juli ... breza.html
e' come potenza al mondo ?

col PIL prossimo allo zero
questo articolo e' del 2006
http://www.granma.cu/italiano/2006/juli ... breza.html
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“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Credo invece che barney sia stato frainteso.OSCAR VENEZIA ha scritto:La prima frase sopra riportata testimonia, se mai ce ne fosse bisogno, l'idea che si ha della politica in Italia.BARNEY ha scritto:
Tra molti anni, quando la presente fase politic sarà conclusa, qualche storiografo dovrà interrogarsi sulle ragioni per cui un semi-analfabeta (Bossi) ed un uomo palesemente interessato soltanto ai propri personali interessi (Berlusconi) possano avere riscosso così tanto successo e così tanta compiacenza dei "poteri forti" (Confindustria e Corriere della Sera in primis) da avere in mano le sorti della 5° potenza industriale del mondo.
Mutatis mutandis, è la stessa sitazuone per cui ancora oggi gli storiografi indagano le ragioni per cui molti cittadini tedeschi chiusero gli occhi di fronte al noto e risaputo genocidio del popolo ebraico.
Per analizzare la parabola di uno che è diventato presidente del consiglio non si nomina nemmeno il termine elezioni , tanto si sa che non contano niente, ci si chiede direttamente il perchè una associazione di categoria e un giornale gli abbiano dato tanta condiscendenza.
La seconda frase , se ho ben capito , traccia una specie di parallelo fra l'ascesa di Hitler e quella di Berlusconi . E chi farebbe la parte degli ebrei , non si capisce bene.
Scusa ma oltre a scorgervi un retroterra culturale agghiacciante si vedono nettamente i precipitati ideologici residuati della ubriacatura marxista dei decenni scorsi conditi da considerazioni grottesche.
Non è mia abitudine fare difese di ufficio di persone che sanno benissimo difendersi da sè, e barney è tra queste.
Però, con il mutatis mutandis (usato magari un pò impropriamente, ma mica tanto) Barney voleva semplicemente dire: fatte le dovte proporzioni. Tutto qua.
Ora, se si è filo berlusconiani ovviamente si dice che quanto sdcritto da berney è un'atrocità. Se invece si ritiene che berlusconi sia, in pochi termini e senza tanti giri di parole, una delle figure più negative della storia d'Italia, ed io lo penso, il paragone non mi sembra tanto assurdo. Ci si dovrebbe chiedere, con l'occhio dello storico, quindi non ora, ma in un tempo futuro, il perchè una persona così è riuscita ad ottenere tanto consenso e per tanto tempo, quando era sotto gli occhi di tutti il reale motivo della sua discesa in campo.
E Oscar, sinceramente, citare il termine elezioni è un giochino dialettico un pò trito e povero. Nessuno qui sminuisce il valore delle elezioni, anzi, è proprio perchè è stato eletto (simbolo estremo del consenso) che si dovrebbe fare un'indagine storica.
Ah, dimenticavo, Hitler fu ELETTO. Arrivò al potere, nella Repubblica di Weimar, a mezzo elezioni.
E quindi, dire: non si nomina nemmeno il termine elezioni, come risposta ad un interrogativo ben più grande, mi sembra un pò come se in una situazione del genere:
stragi del sabato sera: bisognerebbe indagare sulle ragioni sociali di tale fenomeno, così diffuso
uno rispondesse:
non si nomina nemmeno il termine automobile.
Si punta il dito sul mezzo, quando l'indagine vuole, e deve, andare più a fondo.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

1- SCAJOLANI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI. DIVISI TRA BARRICADIERI E TRATTIVISTI LA DOMANDA PREVALENTE E RIPETUTA È UNA SOLA: “A CHE GIOCO STIAMO GIOCANDO?”. LA FRASE ATTRIBUITA A SILVIO B.: ”SCAJOLA NON MI TRADIRÀ MAI”. POTREBBE ANCHE SIGNIFICARE, SECONDO ALCUNI MALIZIOSI, “SCAJOLA NON È IN CONDIZIONE DI TRADIRMI”
2- MA BERLUSCA HA DECISO: A GENNAIO "SFIDUCIA AMICA" E IN PRIMAVERA SI VA A VOTARE
3- ALL'ARRIVO DELLA SENTENZA MILLS, SCONTATA PER DICEMBRE, NAPOLITANO HA DETTO A LETTA CHE NON CONSENTIRÀ ALL'ITALIA DI ESSERE GOVERNATA PER UN SOLO GIORNO DA UN PREMIER CONDANNATO, ANCHE SE SOLO IN APPELLO IN ATTESA DELLA CASSAZIONE
4- B. NON HA ALCUNA INTENZIONE DI ANDARE A VOTARE STANDO FUORI PALAZZO CHIGI. È PRESUMIBILE UN ACCORDO CON IL COLLE SUPREMO: A FRONTE DI UNA "SFIDUCIA AMICA" VOTATA AL SENATO, IL GOVERNO SI DIMETTE, NON SI PUÒ CREARE UNA NUOVA MAGGIORANZA E SI TORNA AL VOTO. CON LA LEGGE ELETTORALE IN VIGORE (BYE BYE REFERENDUM)
5- PROBLEMS: LA LEGA CHE SOGNA UN GOVERNO ALFANO-MARONI FINO AL 2013 E FAR DIGERIRE AI CIRCA QUATTROCENTO PARLAMENTARI DI PRIMA NOMINA IL FATTO DI NON MATURARE IL VITALIZIO PARLAMENTARE SE LE CAMERE VERRANNO SCIOLTE IN ANTICIPO
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Premetto i ringraziamenti all'amico scb, che ha intelligentemente - come al solito - colto il senso del mio post.OSCAR VENEZIA ha scritto:BARNEY ha scritto:
Tra molti anni, quando la presente fase politic sarà conclusa, qualche storiografo dovrà interrogarsi sulle ragioni per cui un semi-analfabeta (Bossi) ed un uomo palesemente interessato soltanto ai propri personali interessi (Berlusconi) possano avere riscosso così tanto successo e così tanta compiacenza dei "poteri forti" (Confindustria e Corriere della Sera in primis) da avere in mano le sorti della 5° potenza industriale del mondo.
Mutatis mutandis, è la stessa sitazuone per cui ancora oggi gli storiografi indagano le ragioni per cui molti cittadini tedeschi chiusero gli occhi di fronte al noto e risaputo genocidio del popolo ebraico.
La prima frase sopra riportata testimonia, se mai ce ne fosse bisogno, l'idea che si ha della politica in Italia.
Per analizzare la parabola di uno che è diventato presidente del consiglio non si nomina nemmeno il termine elezioni , tanto si sa che non contano niente, ci si chiede direttamente il perchè una associazione di categoria e un giornale gli abbiano dato tanta condiscendenza.
La seconda frase , se ho ben capito , traccia una specie di parallelo fra l'ascesa di Hitler e quella di Berlusconi . E chi farebbe la parte degli ebrei , non si capisce bene.
Scusa ma oltre a scorgervi un retroterra culturale agghiacciante si vedono nettamente i precipitati ideologici residuati della ubriacatura marxista dei decenni scorsi conditi da considerazioni grottesche.
Il "mutatis mutandis" (cambiate le cose che devono essere cambiate) è una sintesi che sta a significare: tenuto conto del diverso contesto storico e politico e della oggettiva maggiore gravità degli atti e delle decisioni di Hitler rispetto a quelle di Berlusconi (chi mai potrebbe negarlo??) , mi ponevo e pongo il quesito di come un intero popolo (quello tedesco ieri: quello italiano oggi) possano essere vittime di una così clamorosa e perniciosa ubriacatura ideologica collettiva, così forte da impedirgli di distinguere ciò che è giusto da ciò che è ingiusto.
Votare Berlusconi non ha alcuna giustificazione: chi non vuole la sinistra al governo (ed è legittimo, ci mancherebbe!!) oggi può votare il Terzo Polo, che, con tutti i limiti e le critiche che gli si possono rivolgere, è comunque di gran lunga più presentabile e pulito del PdL.
Preciso un aspetto che mi sta a cuore e che gli amici della destra NON hanno compreso: per me Berlusconi non è nemmeno di destra, ma è soltanto un affarista, privo di qualunque scrupolo e valore morale, guidato da un'unica bussola, la tutela dei suoi interessi (giudiziari ed imprenditoriali), con ogni e qualsiasi mezzo, lecito o illecito che sia.
Occupa uno spazio politico che corrisponde al centro-destra, soltanto in quanto, all'esito delle prime inchieste di Mani Pulite, la dissoluzione della DC (e, in parte, del PSI, che raccoglieva consensi anti -PCI) lasciava spazi politici nel campo moderato e cattolico privi di adeguata rappresentanza parlamentare: di qui la sua decisione di occupare quello spazio vuoto corrispondente al centro destra italiano (sezione locale del Partito Popolare Europeo) dopo avere flirtato, per decenni, con PSI di Craxi, derivazione italiana del Partito Socialista Europeo .
Per assurdo, se fosse stato necessario e se occorresse, Berlusconi, per tutelare i suoi interessi (giudiziari ed imprenditoriali) avrebbe stretto allenanze anche con Bertinotti e Cossutta ieri e stringerebbe alleanze, oggi, anche con Vendola o Marco Rizzo: ciò in quanto della politca, dei suoi valori e degli stessi SUOI ELETTORI (tra cui alcuni dei nostri forumisti) non gli importa nulla, essendo la "causa" della sua discesa in capo la tutela dei suoi interessi.
Quanto all'argomento elezioni, per me non ha grande rilevanza.
Sia in quanto, di per sè l'essere eletto non garantisce del tasso di democratività del leader (anche Hitler venne regolarmente eletto in base ad elezioni democraticamente svoltesi) sia in quanto, come è noto, Berlusconi ha avuto per tanti anni il monopolio della intera televisione privata ( e con ottime rappresentanze anche nella Rai: da Vespa a Minzolini, da Socci a Ferrara) e dispone tuttora di quotidiani, riviste, magazines con cui influenza l'opinione pubblica, deforma la verità dei fatti e conduce campagne di violenta aggrassione ad personam, come solo il nazista Goebbels sapeva fare (i casi Boffo, Fini, Veronica Lario, letteralmente messi alla berlina, insultati e vilipesi coram populo da "Il Giornale" ne sono testimonianza diretta).
Questi forumisti della "destra liberale" con la puzza sotto il naso (zio e Oscar Venezia) dovrebbero porsi una domanda semplice semplice e darsi una risposta altrettanto lineare:
- in quale democrazia liberale (al netto delle altre criticità, orami note in tutto il mondo), il proprietario di mezzi di comunicazione di massa avrebbe potuto concorrere alla carica di primi ministro???
Se sono onesti intellettualemnte, dopo essersi dati l'UNICA RISPOSTA POSSIBILE, comprenderanno come Berlusconi è stato davvero molto fortunato a nascere e a vivere nella nostra Italietta ...
Altrove, probabilmente, non solo non sarebbe mai stato premier, ma non sarebbe neppure un cittadino libero da ormai molti anni.
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Avevo sollevato perplessità sul mutatis mutandis di Barney, ma dopo questo suo intervento non mi resta che fargli i complimenti.
Ha espresso perfettamente quanto andrebbe stampato in un volantino e distribuito a tutti coloro che hanno votato Berlusconi ritenendosi elettori della destra liberale. Mi ci metto, purtroppo, dentro, perché io sono uno di quelli che nel 2008 ha votato B., compiendo, me ne rendo conto ogni giorno di più, uno sbaglio gigantesco.
Ha espresso perfettamente quanto andrebbe stampato in un volantino e distribuito a tutti coloro che hanno votato Berlusconi ritenendosi elettori della destra liberale. Mi ci metto, purtroppo, dentro, perché io sono uno di quelli che nel 2008 ha votato B., compiendo, me ne rendo conto ogni giorno di più, uno sbaglio gigantesco.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Di qua a Dicembre ne succedono di cose............................


MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
BARNEY ha scritto:Premetto i ringraziamenti all'amico scb, che ha intelligentemente - come al solito - colto il senso del mio post.OSCAR VENEZIA ha scritto:BARNEY ha scritto:
Tra molti anni, quando la presente fase politic sarà conclusa, qualche storiografo dovrà interrogarsi sulle ragioni per cui un semi-analfabeta (Bossi) ed un uomo palesemente interessato soltanto ai propri personali interessi (Berlusconi) possano avere riscosso così tanto successo e così tanta compiacenza dei "poteri forti" (Confindustria e Corriere della Sera in primis) da avere in mano le sorti della 5° potenza industriale del mondo.
Mutatis mutandis, è la stessa sitazuone per cui ancora oggi gli storiografi indagano le ragioni per cui molti cittadini tedeschi chiusero gli occhi di fronte al noto e risaputo genocidio del popolo ebraico.
La prima frase sopra riportata testimonia, se mai ce ne fosse bisogno, l'idea che si ha della politica in Italia.
Per analizzare la parabola di uno che è diventato presidente del consiglio non si nomina nemmeno il termine elezioni , tanto si sa che non contano niente, ci si chiede direttamente il perchè una associazione di categoria e un giornale gli abbiano dato tanta condiscendenza.
La seconda frase , se ho ben capito , traccia una specie di parallelo fra l'ascesa di Hitler e quella di Berlusconi . E chi farebbe la parte degli ebrei , non si capisce bene.
Scusa ma oltre a scorgervi un retroterra culturale agghiacciante si vedono nettamente i precipitati ideologici residuati della ubriacatura marxista dei decenni scorsi conditi da considerazioni grottesche.
Il "mutatis mutandis" (cambiate le cose che devono essere cambiate) è una sintesi che sta a significare: tenuto conto del diverso contesto storico e politico e della oggettiva maggiore gravità degli atti e delle decisioni di Hitler rispetto a quelle di Berlusconi (chi mai potrebbe negarlo??) , mi ponevo e pongo il quesito di come un intero popolo (quello tedesco ieri: quello italiano oggi) possano essere vittime di una così clamorosa e perniciosa ubriacatura ideologica collettiva, così forte da impedirgli di distinguere ciò che è giusto da ciò che è ingiusto.
Votare Berlusconi non ha alcuna giustificazione: chi non vuole la sinistra al governo (ed è legittimo, ci mancherebbe!!) oggi può votare il Terzo Polo, che, con tutti i limiti e le critiche che gli si possono rivolgere, è comunque di gran lunga più presentabile e pulito del PdL.
Preciso un aspetto che mi sta a cuore e che gli amici della destra NON hanno compreso: per me Berlusconi non è nemmeno di destra, ma è soltanto un affarista, privo di qualunque scrupolo e valore morale, guidato da un'unica bussola, la tutela dei suoi interessi (giudiziari ed imprenditoriali), con ogni e qualsiasi mezzo, lecito o illecito che sia.
Occupa uno spazio politico che corrisponde al centro-destra, soltanto in quanto, all'esito delle prime inchieste di Mani Pulite, la dissoluzione della DC (e, in parte, del PSI, che raccoglieva consensi anti -PCI) lasciava spazi politici nel campo moderato e cattolico privi di adeguata rappresentanza parlamentare: di qui la sua decisione di occupare quello spazio vuoto corrispondente al centro destra italiano (sezione locale del Partito Popolare Europeo) dopo avere flirtato, per decenni, con PSI di Craxi, derivazione italiana del Partito Socialista Europeo .
Per assurdo, se fosse stato necessario e se occorresse, Berlusconi, per tutelare i suoi interessi (giudiziari ed imprenditoriali) avrebbe stretto allenanze anche con Bertinotti e Cossutta ieri e stringerebbe alleanze, oggi, anche con Vendola o Marco Rizzo: ciò in quanto della politca, dei suoi valori e degli stessi SUOI ELETTORI (tra cui alcuni dei nostri forumisti) non gli importa nulla, dovendosi identificare la "causa" della sua discesa in campo nella mera tutela dei suoi interessi.
Quanto all'argomento elezioni, per me non ha grande rilevanza.
Sia in quanto, di per sè l'essere eletto non garantisce del tasso di democratività del leader (anche Hitler venne regolarmente eletto in base ad elezioni democraticamente svoltesi) sia in quanto, come è noto, Berlusconi ha avuto per tanti anni (ed ha ancor oggi) il monopolio della intera televisione privata (con fedeli luogotenenti anche nella televisione pubblica: da Del Noce a Vespa, da Minzolini a Socci passando per Ferrara) e dispone tuttora di quotidiani, riviste, magazines con cui influenza l'opinione pubblica, deforma la verità dei fatti e conduce campagne di violenta aggrassione ad personam, come solo il nazista Goebbels, resposnabile della propaganda, sapeva fare (i casi Boffo, Fini, Veronica Lario, letteralmente messi alla berlina, insultati e vilipesi coram populo da "Il Giornale" ne sono testimonianza diretta).
Questi forumisti della "destra liberale" con la puzza sotto il naso (zio e Oscar Venezia) dovrebbero porsi una domanda semplice semplice e darsi una risposta altrettanto lineare:
- in quale democrazia liberale (al netto delle altre criticità, do ordine giudiziario, morale e politico, ormai note in tutto il mondo), il proprietario di mezzi di comunicazione di massa avrebbe potuto concorrere alla carica di primi ministro???
Se sono onesti intellettualemnte, dopo essersi dati l'UNICA RISPOSTA POSSIBILE, comprenderanno come Berlusconi è stato davvero molto fortunato a nascere e a vivere nella nostra Italietta ...
Altrove, probabilmente, non solo non sarebbe mai stato premier, ma non sarebbe neppure un cittadino libero da ormai molti anni.
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Barney ( hai un nick che mi suscita ammirazione)... Ora non ho tempo.
Ci tengo solo a dire che gli arrosti vengon bene a casa tua.
A dopo.
Ci tengo solo a dire che gli arrosti vengon bene a casa tua.
A dopo.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Che risposta efficace.zio ha scritto:Ci tengo solo a dire che gli arrosti vengon bene a casa tua.
A dopo.

Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
il mutatis mutandis in genere si crea fra situazioni analogiche e non diverse.BARNEY ha scritto: Premetto i ringraziamenti all'amico scb, che ha intelligentemente - come al solito - colto il senso del mio post.
Il "mutatis mutandis" (cambiate le cose che devono essere cambiate) è una sintesi che sta a significare: tenuto conto del diverso contesto storico e politico e della oggettiva maggiore gravità degli atti e delle decisioni di Hitler rispetto a quelle di Berlusconi (chi mai potrebbe negarlo??) , mi ponevo e pongo il quesito di come un intero popolo (quello tedesco ieri: quello italiano oggi) possano essere vittime di una così clamorosa e perniciosa ubriacatura ideologica collettiva, così forte da impedirgli di distinguere ciò che è giusto da ciò che è ingiusto.
non c'è alcuna analogia fra il potere di hitler e quello di berlusconi. neppure nella presa del potere. basta leggersi un libretto di storia, anche solo il bignami per capirlo.
diversa invece è la questione che riassumo in questi termini: come può una democrazia piena evitare di andare a premiare col voto formazioni antidemocratiche o populistiche?
in italia solo il fascismo è vietato per cui una formazione dichiaratamente fascista non potrebbe palesarsi al voto. hamas nelle elezioni palestinesi, pur essendo una formazione terroristica e formalmente fascista si è presentata e le ha vinte. a napoli un sindaco palesemente masaniello e con pochissimo appeal di programma ha sbaragliato forze politiche di centrodestra e di centrosinistra.
quindi la risposta è semplice: una democrazia deve far leva sulla maturità del suo elettorato.
questa annotazione è una stupidata perchè il terzo polo elettoralmente ancora non esiste e chissà se esisterà. inoltre votare il terzo polo, coi numeri attuali e con i leader che ci stanno, equivale a mandare la sinistra al governo, di cui tu legittimi un pensiero contro.BARNEY ha scritto: Votare Berlusconi non ha alcuna giustificazione: chi non vuole la sinistra al governo (ed è legittimo, ci mancherebbe!!) oggi può votare il Terzo Polo, che, con tutti i limiti e le critiche che gli si possono rivolgere, è comunque di gran lunga più presentabile e pulito del PdL.
questo è smentito dai fatti. berlusconi è sceso in politica per il disgregarsi sociale di due grandi partiti di riferimento popolare: la DC e il PSI. è stata una mossa decisa dalla responsabilità reale di un imprenditore. in quel periodo molti imprenditori e uomini di cultura sono stati sollecitati ad entrare in campo, poiché i leader della prima repubblica erano irrimediabilmente compromessi.BARNEY ha scritto: Preciso un aspetto che mi sta a cuore e che gli amici della destra NON hanno compreso: per me Berlusconi non è nemmeno di destra, ma è soltanto un affarista, privo di qualunque scrupolo e valore morale, guidato da un'unica bussola, la tutela dei suoi interessi (giudiziari ed imprenditoriali), con ogni e qualsiasi mezzo, lecito o illecito che sia.
Occupa uno spazio politico che corrisponde al centro-destra, soltanto in quanto, all'esito delle prime inchieste di Mani Pulite, la dissoluzione della DC (e, in parte, del PSI, che raccoglieva consensi anti -PCI) lasciava spazi politici nel campo moderato e cattolico privi di adeguata rappresentanza parlamentare: di qui la sua decisione di occupare quello spazio vuoto corrispondente al centro destra italiano (sezione locale del Partito Popolare Europeo) dopo avere flirtato, per decenni, con PSI di Craxi, derivazione italiana del Partito Socialista Europeo .
Per assurdo, se fosse stato necessario e se occorresse, Berlusconi, per tutelare i suoi interessi (giudiziari ed imprenditoriali) avrebbe stretto allenanze anche con Bertinotti e Cossutta ieri e stringerebbe alleanze, oggi, anche con Vendola o Marco Rizzo: ciò in quanto della politca, dei suoi valori e degli stessi SUOI ELETTORI (tra cui alcuni dei nostri forumisti) non gli importa nulla, essendo la "causa" della sua discesa in capo la tutela dei suoi interessi.
occorre anche dire che proprio craxi contribuì in maniera decisiva (ma canella se ha cuore di leggere sarà più preciso di me) a fare entrare la quercia (ex PCI) nell'internazionale socialista, cosa per la quale dovette lamentarsi con Ochetto per le coltellate che d'alema e veltroni gli han rifilato dopo che lui si era speso per gli ex comunisti per affrancarli dal disastro culturale post muro di berlino.
certamente Berlusconi si è collocato nell'area di centro del pensiero politico perché appartiene a quel pensiero politico tant'è che ha sempre cercato nel partito popolare europeo il riferimento ideale.
le elezioni sono fondamentali per una democrazia. il volere del popolo. per questo ben venga la riforma della legge elettorale. ho firmato anche io.BARNEY ha scritto: Quanto all'argomento elezioni, per me non ha grande rilevanza.
Sia in quanto, di per sè l'essere eletto non garantisce del tasso di democratività del leader (anche Hitler venne regolarmente eletto in base ad elezioni democraticamente svoltesi) sia in quanto, come è noto, Berlusconi ha avuto per tanti anni il monopolio della intera televisione privata ( e con ottime rappresentanze anche nella Rai: da Vespa a Minzolini, da Socci a Ferrara) e dispone tuttora di quotidiani, riviste, magazines con cui influenza l'opinione pubblica, deforma la verità dei fatti e conduce campagne di violenta aggrassione ad personam, come solo il nazista Goebbels sapeva fare (i casi Boffo, Fini, Veronica Lario, letteralmente messi alla berlina, insultati e vilipesi coram populo da "Il Giornale" ne sono testimonianza diretta).
sulle deformità del sistema democratico ho già scritto sopra, sul resto, il monopolio io lo vedo a sinistra. si urla per dieci minuti di ferrara? e quando ci sorbivamo il vecchietto biagi che ad ogni pater noster urlava contro berlusconi? suvvia.... dite voi che le trasmissioni più guardate sono quelle di sinistra! e allora di cosa vi preoccupate?
io credo occorra avere maggior stima dell'elettorato. gli ultimi referendum hanno dimostrato che su alcuni temi c'è grande consapevolezza.
ma forse a te, barney (gran nome!) l'elettorato è intelligente quando vota a sinistra? altrimenti diventa ebete, mafioso, etc. a seconda della regione.
sicuramente in un altro paese un premier che fa festini o feste con modelle o escort si sarebbe dimesso immediatamente. ma questa è l'italia. e vale per tutti.BARNEY ha scritto: Questi forumisti della "destra liberale" con la puzza sotto il naso (zio e Oscar Venezia) dovrebbero porsi una domanda semplice semplice e darsi una risposta altrettanto lineare:
- in quale democrazia liberale (al netto delle altre criticità, orami note in tutto il mondo), il proprietario di mezzi di comunicazione di massa avrebbe potuto concorrere alla carica di primi ministro???
Se sono onesti intellettualemnte, dopo essersi dati l'UNICA RISPOSTA POSSIBILE, comprenderanno come Berlusconi è stato davvero molto fortunato a nascere e a vivere nella nostra Italietta ...
Altrove, probabilmente, non solo non sarebbe mai stato premier, ma non sarebbe neppure un cittadino libero da ormai molti anni.
e poi io non ho la puzza sotto il naso.
e poi: chi è il sindaco di new york?
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
oh, zio, meno male che non avevi tempo...




E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
infatti ho aspettato a scrivere! altrimenti avrei risposto subito tanto m'appassiona la polemica!rufus t. firefly ha scritto:oh, zio, meno male che non avevi tempo...![]()
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"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
le tre i dei ministri di berlusconi:
inglese, idiota, imbecille.
La russa e l'inglese....
http://tinyurl.com/638vzba
inglese, idiota, imbecille.
La russa e l'inglese....
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