Storia di un ex bambino fottuto dal porno

[dostum]

IMHO l'importante è che sia una abitazione ALLEGRA

[Woyzeck]

Scusa potresti argomentare questa tua teoria. Te lo chiedo perchè sono un giovane (oddio vado per i trenta, non so se sia giusto dirmi giovane) lavoratore sociopatico che medita il trasferimento. Ho sempre pensato che le città piene di giovani studenti fossero migliori per socializzare, proprio perchè più vive e con più gente sempre in giro interessata a fare conoscenza. Non è così?

E le grandi metropoli come Milano che sono centri universitari ma anche del lavoro e di mille cose come le vedi? Nei piccoli centri la gente non è più chiusa verso lo straniero?

A farla breve ti potrei semplicemente dire che non si è mai così soli come quando si è in mezzo agli altri.

A farla lunga gli è che se sei un vero sociopatico per me città come Siena (piccole e iperuniversitarie) sono un terno al lotto dove si perde facile e si perde tutto. Come vero sociopatico è altamente improbabile che tu possa vincere le tue incapacità sociali proprio dove la concorrenza è spietata e il livello richiesto elevato. Trovo troppo alto il rischio di ritrovarsi a far da spettatore esterno non più ad un mondo normale ma ad uno dove c'è gente che vive anni irripetibili. Nsomma, la puoi spezzarti definitivamente.

Se poi agigungi che sei lavoratore e non studente il gioco è fatto: le occasioni d'incontro per te sono minori, gli anni '70 sono finiti da un pezzo e quando dici che fai l'operaio invece che una fricchettona che te lo succhia tendi ad apparire come un ignorante sfigato, loro faranno le 4 del mattino di mercoledì tu dovrai alzarti alle 7 il giovedì e, più in generale, loro avranno meno preoccupazioni e più soldi a disposizione. Con queste premesse un sociopatico ndo cazzo vuole andare?


Una realtà meno artificiosa, più vicina al mondo del lavoro e più mansueta è invece più coerente con una persona che per i rapporti sociali ha bisogno non di millemila fragili occasioni, ma di essere rassicurato e aspettato nei suoi tempi lunghi e difficoltosi.


Nsomma, un pò come quando a 16 anni per alcuni era meglio il campeggio della discoteca.



Poi se uno non è un sociopatico ma solo una persona al momento profondamente scolgionata è un altro paio di maniche.
E poi vale sempre la regola che non ci sono regole e tutto può accadere.




Eviterei pure città come Roma o Milano.



Piccole cittadini non iperuniversitarizzate del centronordmeglionord.


anche perchè se fallisci lì c'è sempre tempo per diventare un puttaniere asociale della periferia di Milano che prima o poi darà ragione a Dostum.

[Paperinik]

Io vado e andrò dove cazzo mi pare.

[Miro88]

Continui ad ipotizzare Siena e Bologna o stai prendendo in considerazione anche le piccole realtà del nord, come aveva suggerito saggiamente Woyzeck?
Io che le conosco, specialmente quelle del nord-est te le consiglierei, fermo restando che sta a te naturalmente la scelta..

[Paperinik]

Io potrei prendere in considerazione tutto, a me basta che sia una città media, tranquilla ma non da clima cimiteriale, buona qualità della vita, ambiente e verde, lavoro potrei tornare anche in pelletteria, nient'altro.

Il nordest mi pare industrializzato come qui, quindi mi donerebbe la stessa depressione..poi felice di essere smentito.

[Antonchik]

A me pare che stai descrivendo Siena.

L'ho visitata qualche mese fa e mi è parsa molto carina, piena di verde, a misura d'uomo, civile, te la fai tutta a piedi in 25 minuti, piazza del campo è sempre gremita di gente e ci sono molti studenti che (e per questo non concordo con Woyczek) la rendono più viva dell'entroterra pratese con le sue fabbriche cinesi e il nulla dei campi.

[Miro88]

Appena ho letto la tua descrizione ho pensato a Bolzano..ci ho lavorato sia l'estate scorsa che quella precedente, come barista..città tranquilla, fresca d'estate, con tanto verde, ordine e ottima qualità della vita.

Del nordest ti sconsiglierei la "mia" Verona e Padova, mentre mi sentirei di consigliarti Treviso..piccola, raccolta, anche se forse un po' bigotta, anzi un po' tanto..ma la gente, a quanto vedo ogni weekend si fa abbastanza i cazzi propri..

Poi sono opinioni personali figlie di esperienze personali..

[dostum]

Appena ho letto la tua descrizione ho pensato a Bolzano..ci ho lavorato sia l'estate scorsa che quella precedente, come barista..città tranquilla, fresca d'estate, con tanto verde, ordine e ottima qualità della vita.

Poi sono opinioni personali figlie di esperienze personali..

Naaa è già presa

Il mostro di Bolzano
Marco Bergamo nasce a Bolzano nel 1966; ha un’infanzia difficile, segnata dalla solitudine e dall’isolamento. Crescendo, Bergamo diviene anche sonnambulo ed erotomane, con la fissazione per gli indumenti femminili, provando piacere ed eccitazione nel rubarli, e una passione particolarmente accntuata per le armi da taglio.
Marco Bergamo
A diciannove anni compie il suo primo omicidio; la vittima è una giovane ragazza di quindici anni, Marcella Casagrande. L’assassino la sorprende alle spalle, accoltellandola più volte e tenendola per i capelli, i modo da poter sferrare il colpo letale al collo.

La seconda vittima è Annamaria Cipolletti, insegnante quarantenne che di notte si prostituisce; la donna viene ritrovata in casa sua, uccisa da diciannove coltellate inferte con maestria. Viene ritrovato un foglietto con scritto “Marco andato via”.

Renate Rauch viene uccisa per terza; il cadavere della prostituta di ventiquattro anni viene rinvenuto in un parcheggio, dilaniata da molteplici pugnalate mortali. Pochi giorni dopo, Bergamo lascia un messaggio sulla tomba della sua vittima: “Mi spiace, ma quello che ho fatto doveva essere fatto e tu lo sapevi: ciao Renate! Firmato M.M”. Gli investigatori, collegando i due biglietti ritrovati e connessi ai delitti, ipotizzano che la firma sia una ripetizione voluta dell’iniziale del nome Marco, ad indicare il desiderio di controllo e potere dell’assassino.

Gli omicidi continuano. Renate Troger, prostituta, viene ritrovata strangolata in un piazzale; questa volta, le coltellate sono state inferte sul corpo già senza vita.

L’ultima vittima è Marika Zorzi, di soli diciotto anni; Bergamo vuole festeggiare il suo ventiseiesimo compleanno e il modo migliore gli sembra quello di infliggere ventotto coltellate contro la giovane prostituta, abbandonandola agonizzante sul ciglio di una strada.

Dalle perizie psichiatriche gli inquirenti individuano due interessanti elementi: Bergamo viene dichiarato capace di intendere e di volere al momento degli efferati omicidi, oltre che ossessionato dall’odio verso il genere femminile. È lo stesso Bergamo a dichiarare che “La donna è proprio un essere ignobile, egoista, una persona che usa l’uomo, come l’uomo fuma una sigaretta“.

[Woyzeck]

ci sono molti studenti che (e per questo non concordo con Woyczek) la rendono più viva dell'entroterra pratese

Ma quello che dico io, infatti, è che Siena è fin troppo bella e piena di giovani esuberanti.


Hai idea di cosa significhi inserirsi tra uno studente americano dell'università per stranieri, una fica francese che stà li rimirar Lippo Lippi e un senese purosangue che ignora chi sia Zidane e sa tutto di Luigi Bruschelli detto "trecciolino"?

[Woyzeck]

Appena ho letto la tua descrizione ho pensato a Bolzano..

Io farei carte false per un'esperienza a Trento.

[Antonchik]

ci sono molti studenti che (e per questo non concordo con Woyczek) la rendono più viva dell'entroterra pratese

Ma quello che dico io, infatti, è che Siena è fin troppo bella e piena di giovani esuberanti.


Hai idea di cosa significhi inserirsi tra uno studente americano dell'università per stranieri, una fica francese che stà li rimirar Lippo Lippi e un senese purosangue che ignora chi sia Zidane e sa tutto di Luigi Bruschelli detto "trecciolino"?

No, non ne ho idea, ma alla fin fine è pur sempre meglio che starsene nell'entroterra pratese, no? E' tutto lì il succo, io rispetto al papero sono fortunato perchè vivo in una grande città e quindi non mi manca cosa fare e vedo sempre la vita intorno a me, caotica, di merda, ma vita.

Fossi stato a prato penso che ora sarei molto più schizzato di quel che sono.

p.s. siete sicuro che il nord-est sia meglio? Lo suggerirei al papero solo se decidesse di canalizzare la sua rabbia in una carriera da scrittore di testi per band death metal amatoriali venete.

[Miro88]

Perchè quest'idea del nord-est Antonchik?

[Woyzeck]

No, non ne ho idea, ma alla fin fine è pur sempre meglio che starsene nell'entroterra pratese, no? E' tutto lì il succo, io rispetto al papero sono fortunato perchè vivo in una grande città e quindi non mi manca cosa fare e vedo sempre la vita intorno a me, caotica, di merda, ma vita.

Fossi stato a prato penso che ora sarei molto più schizzato di quel che sono.

p.s. siete sicuro che il nord-est sia meglio? Lo suggerirei al papero solo se decidesse di canalizzare la sua rabbia in una carriera da scrittore di testi per band death metal amatoriali venete.

A parte che io rispondevo a sperminator e mi riferivo ad un ipotetico sociopatico come da sue parole (lo specifico altrimenti il papero s'incazza e se la prende pure col povero Dostum).

Non è un'alternativa secca tra restare o andare proprio lì, si ragionava in termini di "cosa scegliere".

Questo supponedo una certa possibilità di scelta, poi la realtà dice che non sempre c'è questa possibilità e che l'importante è levare le tende. Allora si, ben venga anche l'Hinterland Milanese o la Borghesiana a Roma.

[dostum]

Perchè quest'idea del nord-est Antonchik?

E' zona ricca di selvaggina.......................

[Woyzeck]

Però dai, dillo che hai un fottuto archivio di immagini coi paperi.

Dillo!!!

Ha, ha, ha.


Quest'ultima è un stupenda.