Va bene drogato. Ma il buon shopenauer ti direbbe anche che il Berlusconi dovrebbe essere un individuo triste e depresso visto che la volonta' non porta altro che dolore etc. etc.Drogato_ di_porno ha scritto:Sì ma Husker, lui lo ha capito perchè lo ha sperimentato sulla sua pelle (il desiderio di figa). L'edonismo più forsennato è la chiave per comprendere il fenomeno e il pianeta Berlusconi.Husker_Du ha scritto:Perche' da imprenditore con fiuto aveva capito cosa vogliono gli italiani. Vogliono un prodotto in cui ci sia della figa.
Schopenhauer, confutando Kant, diceva che non possiamo conoscere il noumeno per via "esterna" (gnoseologicamente). Infatti con Kant la conoscenza partiva ancora dalla passività, dall'esterno, dall'oggetto, che entrava poi nelle forme a priori di spazio e di tempo (a differenza dell'idealismo, a partire da Fichte è l'inverso, il soggetto crea l'oggetto). Però possiamo conoscere il noumeno per via interna. "Internamente" riusciamo a percepire ciò che gnoseologicamente ci era precluso: la "volontà" di esistere e di scopare, che si rivela in noi come uno che non riuscendo a penetrare le mura di un fortino scavando un tunnel entra tradimento (se rischiesto posterò il passaggio specifico di Schopenhauer).
Silvio sentendo su di sè la schiavitù formidabile per la bella figa ha intuito che avrebbe avuto lo stesso effetto su di noi (schiacciati dal cattolicesimo sessuofobico). Ovviamente sottoforma di donnine in tv (specchietti per le allodole, per fare audience su politica, pubblicità di prodotti e programmi).
Se Silvio fosse stato un frigido insensibile alla gnokka, non avrebbe mai potuto farlo perchè non avrebbe conosciuto tale potere. Silvio è come tutti noi, ogni italiano è un po' Silvio. Ma in lui il desiderio di figa era qualcosa di sovrumano che ha parzialmente dominato ottenendo soldi e potere, ma ne è rimasto alfine travolto (dalla sua stessa creatura: l'ufficio casting di mediaset). Come un mago vittima della sua magia.
Era tutto scritto.
Forse dovresti utilizzare una visione piu' nietzschana di volonta' di potenza e godereccia nel caso del Silvio nostro.