[O.T.] Basket NBA

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Pasko
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Re: [O.T.] Basket NBA

#1786 Messaggio da Pasko »

Gerda ha scritto:http://www.gazzetta.it/Basket/Italia/07 ... 5429.shtml

Promessa azzurra muore travolta dai carabinieri
Drammatico incidente a Roma, perde la vita Mario delle Cave, 18 anni, promessa della Stella e della Nazionale.
A ucciderlo un furgone impazzito all'uscita della tangenziale.

Nel pomeriggio di oggi, a Roma, ha perso la vita il giovane Mario Delle Cave, promessa del club Stella Azzurra e del basket italiano. A travolgerlo un furgone dei Carabinieri mentre era a bordo di uno scooter. Il 18enne giocava playmaker e aveva già fatto parte dell'Under 16 e dell'Under 18 azzurra. Ancora da chiarire la dinamica esatta dello scontro: Delle Cave e un amico si trovavano su un motorino fermi al semaforo dove Tor di Quinto ridiventa via Flaminia (negli anni '70 c'era il centro sportivo della Lazio di Maestrelli e Chinaglia). Il furgone è sopraggiunto dalla tangenziale e non si è fermato. Se per il giovane non c'è stato niente da fare, l'amico se l'è cavata con una profonda ferita al polpaccio.
A poche centinaia di metri dal luogo dell'incidente si trova il centro sportivo della Capitolina Rugby, che ospita anche una zona dedicata al basket in cui si allena la Stella Azzurra. La Stella è una gloriosa società romana che negli anni '60 disputò la serie A (con il nome dell'allora sponsor Ramazzotti) e dal cui vivaio è venuto fuori Andrea Bargnani, l'unico italiano ad essere scelto con il numero 1 al draft della Nba. Mario Delle Cave ne faceva parte assieme al fratello maggiore Gianni, che ha 20 anni ed è considerato anche lui un talento.
Nato in Bolivia il 25 febbraio del 1993, il giovane Mario era cresciuto a Roma, ben presto nella foresteria del club, anche per l'assenza dei genitori, entrambi in carcere. Nel gruppo era quello sempre sorridente, solare, che organizzava le feste e faceva il dj. Poi c'era il basket che era tutta la sua vita, dalla maglia numero 8 della Stella Azzurra alle prime convocazioni nell'Under 16 e nell'Under 18 nazionale. A Roma faceva anche l'istruttore del minibasket. Il motorino non lo usava quasi mai, la sua vita - compreso Natale e Capodanno - si svolgeva tutta lì, al club. Quest'anno era tornato a vivere coi genitori, ma la vita era la stessa di sempre. L'ultimo viaggio verso il campo gli è stato fatale.
La Federazione italiana pallacanestro ha manifestato cordoglio per la scomparsa dell'azzurrino della Stella Azzurra di Roma: "Il presidente Dino Meneghin e la Fip - così in una nota sul sito della Federazione - si uniscono con calorosa partecipazione al terribile dolore del fratello Gianni, della famiglia di Mario e di tutta la Stella Azzurra".
figlio mio, ma tu aspetti che crepa la gente per postare su SZ? Prima la squdra di hockey, mo st'altro poveraccio... vado a grattarmi le balle...
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
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(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
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linebacker
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Re: [O.T.] Basket NBA

#1787 Messaggio da linebacker »

mi ricordo l'anno in cui la Stella Azzurra salutò il basket che conta, la allora A2. fu un terremoto per la capitale, che vide retrocedere e poi quasi scomparire per motivi economici sia la Stella che la Lazio. Gli imprenditori avevano già deciso di puntare tutto sul Bancoroma che poi, con bianchini coach e Larry Wright in campo vince scudetto e coppa dei campioni.
è sempre doloroso leggere di uno sportivo giovane che se ne va così, proprio quando il meglio per lui doveva ancora arrivare anche e soprattutto dalla vita.

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linebacker
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Re: [O.T.] Basket NBA

#1788 Messaggio da linebacker »

nik978 ha scritto:
linebacker ha scritto:esatto.un animale da tabelloni, fisico e reattività.ma come giustamente diceva superpippa, è un prodotto per il basket - atletica di oggi.tanto per restare in tema Francia, un Ostrowski, in un confronto diretto, pur pagando in termini di atleticità, lo avrebbe fatto a pezzi con la sua completezza tecnica, per chi se lo ricorda, e la sua intelligenza tattica.
se solo i nostri piccoli si fossero ricordati che, quando un lungo spalle a canestro, faccia all angolo del campo, si trova il marcatore diretto leggermente spostato obliquamente alla sua sinistra, sul fianco, per impedirgli di riaprire verso la lunetta,e può solo prendere la linea di fondo (come faceva lui), avrebbe commesso la sagra dello sfondamento.ma siamo sempre lì:i fondamentali dell'aiuto difensivo ormai sono materia per studi esoterici. Diciamo che Noah va bene per il basket di oggi, tutto qua.

a noi facevano una testa cosi sui lunghi in quella posizione..
tenergli sempre la "lunetta" coperta..addirittura chi difendeva a uomo sul play (se non erano play troppo "incursori' e si poteano lasciare un po sguarniti) doveva piazzarsi sulla linea di passaggio..chi difendeva l'ala piu prosisma ovviamete doveva far di tutto per evitare che il lungo potesse ridarla..
ecco quindi che tutto il lavoro sporco lo faceva il lungo in difesa che non doveva farsi passare e non doveva fare fallo..
s doveva "solo" portarlo sul fonod e "piedone sulla linea..."

ecco che il lungo e' reso inoffensivo e deve darla via per linee laterali.a meno di avere un buon tiro (ma essendo anche io un lungo difficlmente i lunghi tiravano bene con me davanti..a meno di monstre con elevazioni pazzesche nel tiro in sospensione da fermo o, caso unico, gente sopra l'1.95)


difendendo a zona il rischio era che dal lungo all'angolo partisse una riga di passaggi veloci ala play ala (o altro pivot) a giungere dalla parte opposta..ma al mio livello di norma si difendeva al 99% a uomo...
perfetto, Nik. oggigiorno, nelle piccole società, ci sono ancora coaches che insegnano questo. ma più sali di livello, più ti chideono di correre e saltare, più che di ragionare ed applicare i fondamentali. Come scrisse il compianto Elliott Van Zandt, quando prese in mano per la prima volta nel dopoguerra la nazionale di basket, nel taccuino degli appunti: "fundamental fundamentals" e "rebounds". i primi li stiamo dimenticando (non solo noi), i secondi li si prendono saltando come animali, senza senso di posizione o tagliafuori anche qui, fondamentali dimenticati. Mi ricordo Wes Unseld. solo due metri, 130 kg di muscoli,non santava niente. ma era il miglior rimbalzista Nba, perché ti piazzava dei tagliafuori che anche gente di quasi 20 cm più di lui (tipo Gilmore e Jabbar) non riusciva a combinare più nulla.

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Il Conte
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Re: [O.T.] Basket NBA

#1789 Messaggio da Il Conte »

linebacker ha scritto:perfetto, Nik. oggigiorno, nelle piccole società, ci sono ancora coaches che insegnano questo. ma più sali di livello, più ti chideono di correre e saltare, più che di ragionare ed applicare i fondamentali. Come scrisse il compianto Elliott Van Zandt, quando prese in mano per la prima volta nel dopoguerra la nazionale di basket, nel taccuino degli appunti: "fundamental fundamentals" e "rebounds". i primi li stiamo dimenticando (non solo noi), i secondi li si prendono saltando come animali, senza senso di posizione o tagliafuori anche qui, fondamentali dimenticati. Mi ricordo Wes Unseld. solo due metri, 130 kg di muscoli,non santava niente. ma era il miglior rimbalzista Nba, perché ti piazzava dei tagliafuori che anche gente di quasi 20 cm più di lui (tipo Gilmore e Jabbar) non riusciva a combinare più nulla.
...e pensa che Unseld si classificò al primo posto tra i rimbalzisti solo nella stagione 74/75 (14,75 rpp) :)

in quanto a senso della posizione e capacità di prendere rimbalzi in relazione alla propria struttura fisica (203cm x 95kg) questo signore ne avrebbe da insegnare a tanti :wink:

Immagine

91/92 - 18,66 rpp
92/93 - 18,26 rpp
93/94 - 17,30 rpp
94/95 - 16,80 rpp
95/96 - 14,88 rpp
96/97 - 16,05 rpp
97/98 - 15,01 rpp
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Porcok
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Re: [O.T.] Basket NBA

#1790 Messaggio da Porcok »

Il Conte ha scritto:
linebacker ha scritto:perfetto, Nik. oggigiorno, nelle piccole società, ci sono ancora coaches che insegnano questo. ma più sali di livello, più ti chideono di correre e saltare, più che di ragionare ed applicare i fondamentali. Come scrisse il compianto Elliott Van Zandt, quando prese in mano per la prima volta nel dopoguerra la nazionale di basket, nel taccuino degli appunti: "fundamental fundamentals" e "rebounds". i primi li stiamo dimenticando (non solo noi), i secondi li si prendono saltando come animali, senza senso di posizione o tagliafuori anche qui, fondamentali dimenticati. Mi ricordo Wes Unseld. solo due metri, 130 kg di muscoli,non santava niente. ma era il miglior rimbalzista Nba, perché ti piazzava dei tagliafuori che anche gente di quasi 20 cm più di lui (tipo Gilmore e Jabbar) non riusciva a combinare più nulla.
...e pensa che Unseld si classificò al primo posto tra i rimbalzisti solo nella stagione 74/75 (14,75 rpp) :)

in quanto a senso della posizione e capacità di prendere rimbalzi in relazione alla propria struttura fisica (203cm x 95kg) questo signore ne avrebbe da insegnare a tanti :wink:

Immagine

91/92 - 18,66 rpp
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Già: the Worm Rodman
Un mito.
Tra l'altro si dice che la sua attitudine al rimbalzo fosse frutto di una dedizione incredibile ed un lavoro di studio certosino. Una volta Buffa disse che prima delle partite Rodman passava ore sulla cyclette a riscaldarsi e studiare il comportamento al tiro ed a rimbalzo degli avversari di giornata
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Re: [O.T.] Basket NBA

#1791 Messaggio da superpippa »

secondo me è anche dovuto al fatto che come capiva il gioco rodman imho pochi.
Vorrrei tanto aver avuto un passato tragico, giustificherebbe il mio presente
..

Phoenix Marie, Isis Love, Presley Maddox, Isabella Soprano, Julia Ann, Maria Ozawa, Andie Valentino, TIffany Thompson,
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Re: [O.T.] Basket NBA

#1792 Messaggio da Il Conte »

superpippa ha scritto:secondo me è anche dovuto al fatto che come capiva il gioco rodman imho pochi.
"Questo ci fa vincere...gli altri dateli via pure ma questo no, questo ci fa vincere!" (Cit. di tale Michael Jeffrey Jordan :wink:)
Che mondo sarebbe senza Speranzini?!

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Re: [O.T.] Basket NBA

#1793 Messaggio da theinvoker »

superpippa ha scritto:secondo me è anche dovuto al fatto che come capiva il gioco rodman imho pochi.
oppure anche al fatto che non faceva altro in campo

superpippa
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Re: [O.T.] Basket NBA

#1794 Messaggio da superpippa »

theinvoker ha scritto:
superpippa ha scritto:secondo me è anche dovuto al fatto che come capiva il gioco rodman imho pochi.
oppure anche al fatto che non faceva altro in campo
qualcuno attento alla fase difensiva potrebbe non essere d'accordo in linea di massima.. :DDD

il personaggio poi, non si discute. carmen electra, la bombata al telefono in diretta radio. altra categoria.
Vorrrei tanto aver avuto un passato tragico, giustificherebbe il mio presente
..

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Re: [O.T.] Basket NBA

#1795 Messaggio da il mauri »

superpippa ha scritto:
theinvoker ha scritto:
superpippa ha scritto:secondo me è anche dovuto al fatto che come capiva il gioco rodman imho pochi.
oppure anche al fatto che non faceva altro in campo
qualcuno attento alla fase difensiva potrebbe non essere d'accordo in linea di massima.. :DDD

il personaggio poi, non si discute. carmen electra, la bombata al telefono in diretta radio. altra categoria.

grandissima tecnica a rimbalzo, aveva la caratteristica di effettuare 3-4 salti consecutivi fino a quando prendeva la palla.

18.6 rimbalzi a partita di media sono una pazzia, cmq il miglior Rodman secondo me è il più giovane, quello ai tempi di Detroit...
che squadra quella...
it's not easy to be me.......

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#1796 Messaggio da linebacker »

il mauri ha scritto:
superpippa ha scritto:
theinvoker ha scritto:
superpippa ha scritto:secondo me è anche dovuto al fatto che come capiva il gioco rodman imho pochi.
oppure anche al fatto che non faceva altro in campo
qualcuno attento alla fase difensiva potrebbe non essere d'accordo in linea di massima.. :DDD

il personaggio poi, non si discute. carmen electra, la bombata al telefono in diretta radio. altra categoria.

grandissima tecnica a rimbalzo, aveva la caratteristica di effettuare 3-4 salti consecutivi fino a quando prendeva la palla.

18.6 rimbalzi a partita di media sono una pazzia, cmq il miglior Rodman secondo me è il più giovane, quello ai tempi di Detroit...
che squadra quella...


proprio questo era il suo punto forte. la reattività. prima di lui, negli anni '70, c'era stato Paul Silas che, pur essendo solo 2 metri, prendeva vagonate di rimbalzi. Quando Dan Peterson, allora allenatore (non trovata pubblicitaria come lo scorso anno...) lo incontrò e cercò di rubargli qualche segreto, si sentì rispondere:"coach, nessun segreto. Andavo e basta, in continuazione". come contraltare, invece c'era Moses Malone:lui aveva veramente l'istinto del rimbalzo, capiva dove sarebbe caduto con un certo anticipo. prima di ingolfarsi troppo di birra, era un' arma impropria.

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#1797 Messaggio da linebacker »

il mauri ha scritto:
superpippa ha scritto:
theinvoker ha scritto:
superpippa ha scritto:secondo me è anche dovuto al fatto che come capiva il gioco rodman imho pochi.
oppure anche al fatto che non faceva altro in campo
qualcuno attento alla fase difensiva potrebbe non essere d'accordo in linea di massima.. :DDD

il personaggio poi, non si discute. carmen electra, la bombata al telefono in diretta radio. altra categoria.

grandissima tecnica a rimbalzo, aveva la caratteristica di effettuare 3-4 salti consecutivi fino a quando prendeva la palla.

18.6 rimbalzi a partita di media sono una pazzia, cmq il miglior Rodman secondo me è il più giovane, quello ai tempi di Detroit...
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proprio questo era il suo punto forte. la reattività. prima di lui, negli anni '70, c'era stato Paul Silas che, pur essendo solo 2 metri, prendeva vagonate di rimbalzi. Quando Dan Peterson, allora allenatore (non trovata pubblicitaria come lo scorso anno...) lo incontrò e cercò di rubargli qualche segreto, si sentì rispondere:"coach, nessun segreto. Andavo e basta, in continuazione". come contraltare, invece c'era Moses Malone:lui aveva veramente l'istinto del rimbalzo, capiva dove sarebbe caduto con un certo anticipo. prima di ingolfarsi troppo di birra, era un' arma impropria.

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Re: [O.T.] Basket NBA

#1798 Messaggio da linebacker »

il mauri ha scritto:
superpippa ha scritto:
theinvoker ha scritto:
superpippa ha scritto:secondo me è anche dovuto al fatto che come capiva il gioco rodman imho pochi.
oppure anche al fatto che non faceva altro in campo
qualcuno attento alla fase difensiva potrebbe non essere d'accordo in linea di massima.. :DDD

il personaggio poi, non si discute. carmen electra, la bombata al telefono in diretta radio. altra categoria.

grandissima tecnica a rimbalzo, aveva la caratteristica di effettuare 3-4 salti consecutivi fino a quando prendeva la palla.

18.6 rimbalzi a partita di media sono una pazzia, cmq il miglior Rodman secondo me è il più giovane, quello ai tempi di Detroit...
che squadra quella...


proprio questo era il suo punto forte. la reattività. prima di lui, negli anni '70, c'era stato Paul Silas che, pur essendo solo 2 metri, prendeva vagonate di rimbalzi. Quando Dan Peterson, allora allenatore (non trovata pubblicitaria come lo scorso anno...) lo incontrò e cercò di rubargli qualche segreto, si sentì rispondere:"coach, nessun segreto. Andavo e basta, in continuazione". come contraltare, invece c'era Moses Malone:lui aveva veramente l'istinto del rimbalzo, capiva dove sarebbe caduto con un certo anticipo. prima di ingolfarsi troppo di birra, era un' arma impropria.

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#1799 Messaggio da nik978 »

linebacker ha scritto:
nik978 ha scritto:
linebacker ha scritto:esatto.un animale da tabelloni, fisico e reattività.ma come giustamente diceva superpippa, è un prodotto per il basket - atletica di oggi.tanto per restare in tema Francia, un Ostrowski, in un confronto diretto, pur pagando in termini di atleticità, lo avrebbe fatto a pezzi con la sua completezza tecnica, per chi se lo ricorda, e la sua intelligenza tattica.
se solo i nostri piccoli si fossero ricordati che, quando un lungo spalle a canestro, faccia all angolo del campo, si trova il marcatore diretto leggermente spostato obliquamente alla sua sinistra, sul fianco, per impedirgli di riaprire verso la lunetta,e può solo prendere la linea di fondo (come faceva lui), avrebbe commesso la sagra dello sfondamento.ma siamo sempre lì:i fondamentali dell'aiuto difensivo ormai sono materia per studi esoterici. Diciamo che Noah va bene per il basket di oggi, tutto qua.

a noi facevano una testa cosi sui lunghi in quella posizione..
tenergli sempre la "lunetta" coperta..addirittura chi difendeva a uomo sul play (se non erano play troppo "incursori' e si poteano lasciare un po sguarniti) doveva piazzarsi sulla linea di passaggio..chi difendeva l'ala piu prosisma ovviamete doveva far di tutto per evitare che il lungo potesse ridarla..
ecco quindi che tutto il lavoro sporco lo faceva il lungo in difesa che non doveva farsi passare e non doveva fare fallo..
s doveva "solo" portarlo sul fonod e "piedone sulla linea..."

ecco che il lungo e' reso inoffensivo e deve darla via per linee laterali.a meno di avere un buon tiro (ma essendo anche io un lungo difficlmente i lunghi tiravano bene con me davanti..a meno di monstre con elevazioni pazzesche nel tiro in sospensione da fermo o, caso unico, gente sopra l'1.95)


difendendo a zona il rischio era che dal lungo all'angolo partisse una riga di passaggi veloci ala play ala (o altro pivot) a giungere dalla parte opposta..ma al mio livello di norma si difendeva al 99% a uomo...
perfetto, Nik. oggigiorno, nelle piccole società, ci sono ancora coaches che insegnano questo. ma più sali di livello, più ti chideono di correre e saltare, più che di ragionare ed applicare i fondamentali. Come scrisse il compianto Elliott Van Zandt, quando prese in mano per la prima volta nel dopoguerra la nazionale di basket, nel taccuino degli appunti: "fundamental fundamentals" e "rebounds". i primi li stiamo dimenticando (non solo noi), i secondi li si prendono saltando come animali, senza senso di posizione o tagliafuori anche qui, fondamentali dimenticati. Mi ricordo Wes Unseld. solo due metri, 130 kg di muscoli,non santava niente. ma era il miglior rimbalzista Nba, perché ti piazzava dei tagliafuori che anche gente di quasi 20 cm più di lui (tipo Gilmore e Jabbar) non riusciva a combinare più nulla.

io ero scarso in attacco.ero 0 fisico e avevo solo un buon tiro (potevo farti 98/100 sui liberi..). ma non saltavo e correvo poco. Ero bravissimo nella visione di gioco, ma avevo un approcciosbagliato alla partita e avevo sempre paura....ma negli anni in difesa ero migliorato e l'ultimo anno ero costantemente su 8 punti 10 rimbalzi (minimo) a partita.
Sul tagliafuori..mi ricordo quando mi dettero da marcare uno alto 1.98x90kg (io ero 1.86x74 all'epoca). Si parlava di ragazzi di 15 anni eh!!una bestia cosi MAI VISTA.
Ero terrorizzato e il mio alllenatore mi disse :"taglialo fuori e stai a vedere che ti passa la paura".
beh...ragazzi NOn si muoveva. costantemente fuori dall'area..non faceva un passo (presi piu rimbalzi io).
Certo se decideva di tirare da fermo avevo poco da fare, ma epr frotuna ne ifilo' pochi.

certo se solo avesse spinto un po di piu, probabilmente sarei volato in tribuna:D
diciamo che il fondamentale serve, ma se si butta sul gicoo fisico e veloce diventa dura riuscire ad applicare tutti i fondamentali...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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Re: [O.T.] Basket NBA

#1800 Messaggio da superpippa »

per quella che l'attuale direzione dell'evoluzione cestistica, la fisicità sarà sempre più rilevante.
Paradossalmente però, soprattutto sotto canestro i lunghi monodimensionali saranno sempre più penalizzati da quelli con mani educate.
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