quella è ribellione all'autorità della famigliaShirley ha scritto:E molti paradossalmente di buona famiglia o comunque non facenti parte della working class.

un papà troppo severo, conformismo, perbenismo, bacchettonismo...ci si sfoga così

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quella è ribellione all'autorità della famigliaShirley ha scritto:E molti paradossalmente di buona famiglia o comunque non facenti parte della working class.
vertigoblu ha scritto:intervista ad alan moore sui disordini dei giorni passati.
12 agosto 2011 - 11:35
L'attuale situazione in Inghilterra sembra poter essere definita come un'ondata criminale di stampo consumista che non denota nessuna connotazione politica. Se l'unico obiettivo della furia distruttiva è quello di procurarsi scarpe nuove, cellulari o TV al plasma è difficile vederci niente di più che una furtiva spedizione organizzata da un'orda di idioti opportunisti.
È quel genere, peraltro prevedibile, di collasso sociale che si avrà inevitabilmente se i governi non avranno il coraggio di affrontare le banche e le corporation, i veri responsabili per le condizioni economiche attuali, e anzi continueranno a voler tagliare le più semplici infrastrutture a una sottoclasse di persone che rappresenta la fascia più vulnerabile, meno istruita e volatile della società: gente che non ha legami con la società e che quindi si sente di non aver nulla da perdere.
Ci troviamo davanti a un'esplosione vulcanica, orrenda e senza cervello, che ha messo a repentaglio le vite e i mezzi di persone innocenti. La distruzione del palazzo della Sony a Enfield ha praticamente spazzato via le piccole e valorose etichette musicali indipendenti che là tenevano in magazzino la loro merce. Ma sospetto che questi siano quel genere di eventi che, purtroppo, vedremo accadere più spesso in futuro sia in Inghilterra che nel resto del mondo sviluppato.
Visto che non sono generalmente noto per aver scritto opere in favore dello sciacallaggio, posso solo immaginare di essere stato contattato in quanto, in passato, ho espresso il mio sostegno ad atti di protesta politica avvenuti in questo Paese e in altri. In particolare le cyber-proteste compiute da gruppi come LulzSec e Anonymous. Il fatto che io sia un convinto anarchico è pure noto, e mi domando se, a questo punto, la parola “anarchia” sia stata confusa con la parola “caos”. Quello che è accaduto in Inghilterra negli ultimi giorni è un esempio della seconda, e non ha nulla a che vedere con la prima - e la reazione della polizia lo ha chiaramente dimostrato.
La Metropolitan Police ha infatti provato di essere perfettamente capace - in alcuni casi letalmente capace - di contenere legittime proteste di tipo politico ma sembra meno abile, quasi riluttante, quando si tratta di gestire uno sciame di predoni il cui unico obiettivo politico è quello di accaparrarsi un nuovo paio di Nike. Poiché Scotland Yard, poco prima dei disordini, ha chiesto ai cittadini di osservare i loro vicini se li sospettano parte di movimenti anarchici, non mi sorprenderei se certe frange dell'establishment e dei media inglesi fossero molto propensi a formare un legame tra leggittime proteste di stampo politico e questa mandria di avidi dai pugni facili responsabili per i disordini.
Vi sono anche elementi felici di addossare la colpa ai social network o a strumenti di comunicazione come i BlackBerry - tutto tranne l'evidente: che abbiamo affidato l'economia mondiale a giocatori d'azzardo compulsivi e incompetenti. Se, per parte mia, io sono famoso per essere un Amish quando si tratta di aver a che fare con ogni tipo di tecnologia che postdati il cavallo e il calesse (evito anche le email), vorrei sottolineare che l’unico atto veramente anarchico è stato commesso da quei gruppi di volontari che, il giorno successivo ai disordini, sono usciti armati di scope per ripulire i danni. E si sono coordinati a quanto pare grazie a Twitter.
Quindi, per riassumere. Sono in favore di proteste genuine e intelligenti nonché di atti di resistenza nei confronti di quelle istituzioni politiche e finanziarie che non hanno svolto il loro dovere di proteggere le società per le quali lavorano. Ma mi oppongo con tutte le mie forze ad atti di violenza di ogni tipo, compreso la follia teppistica a cui stiamo assistendo. Eppure ripeto: se permettiamo al tessuto delle nostre società di scivolare in questo stato di assoluta devastazione, allora ci dobbiamo aspettare tali azioni distruttive e senza senso.
Buona fortuna e cerchiamo ovunque di occuparci delle comunità che abbiamo.
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/alan-moore-lond ... z1VZNzSJOj
Ha ragionissima, questo abbinare il caos all'anarchia e' una cosa veramente odiosa e furbetta. (Che da facoltà alla democrazia di poter fare tutto quello che cazzo vuole nel nome dell'ordine)vertigoblu ha scritto: Visto che non sono generalmente noto per aver scritto opere in favore dello sciacallaggio, posso solo immaginare di essere stato contattato in quanto, in passato, ho espresso il mio sostegno ad atti di protesta politica avvenuti in questo Paese e in altri. In particolare le cyber-proteste compiute da gruppi come LulzSec e Anonymous. Il fatto che io sia un convinto anarchico è pure noto, e mi domando se, a questo punto, la parola “anarchia” sia stata confusa con la parola “caos”. Quello che è accaduto in Inghilterra negli ultimi giorni è un esempio della seconda, e non ha nulla a che vedere con la prima - e la reazione della polizia lo ha chiaramente dimostrato.
sulla prima considerazione strano non fosse strasalato il fish and chips.bellavista ha scritto:Bene, dato che la rivolta è passata dedico questo 3d al mio soggiorno di un mese a Londra.
Prime considerazioni:
-come prima cosa ho assaggiato il piatto nazionale fish&chips e non sa assolutamente di un cazzo. Non vuol dire che fa schifo, vuole dire che è come ingoiare qualcosa quasi insapore.
-seconda considerazione, invece, sulle donne. Ero stato qui l'ultima volta 12 anni fa, e mi ricordo un immondezzaio totale. Ora la situazione è decisamente migliorata. Si vedono dei bei fighini in giro.
-terza considerazione: sono qui da 2 giorni e da 2 giorni piove. il famoso clima londinese
per il resto stay tuned
Bella, devi provare la Steak and Kidney pie, quello si che e' un piatto della tradizione culinaria vera inglese.bellavista ha scritto: Prime considerazioni:
-come prima cosa ho assaggiato il piatto nazionale fish&chips e non sa assolutamente di un cazzo. Non vuol dire che fa schifo, vuole dire che è come ingoiare qualcosa quasi insapore.
Te lo dico quando tu mi racconti come hai passato le tue 3 settimane a londra nel lontano 2007 (o era il 2009) quello dove volevi passare a trombarti le cinesi per intenderci.Mavco Pizellonio ha scritto:Bella, è una vita che voglio chiedertelo. Ma tu fai l'occhiolino anche di persona?
O meglio: tu appartieni a quella precisa categoria di persone che fanno l'occhiolino?