[O.T.] Crisi economica

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2851 Messaggio da Barabino »

Kronos ha scritto: comincia con rimettere in cassa dello stato 330 miliardi di euro di TASSE EVASE non pagate e poi forse ne riparliamo.
Ma guarda che su quei soldi dello scudo fiscale, erano state pagate le tasse... non il 5%, dico in origine.

Cosa ti fa pensare che dei soldi in banca o contanti siano per forza
soldi in nero? Da cosa li distingui?

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2852 Messaggio da Barabino »

Kronos ha scritto:
con la superficie coltivabile globalmente in diminuzione, con la progressiva perdita d risorse idriche potabili e con stili di vita non esattamente ecosostenibili non e' che magari e' una questione di risorse da utilizzare e non di banconote?
Sul problema di fondo, sono d'accordo con te, ma in che modo il movimento anti-signoraggio sostiene di essere eco-sostenibile? Non vedo il nesso fra le due istanze... :-(

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2853 Messaggio da Kronos »

Barabino ha scritto:
Ma con Bretton Woods anche i governi europei non avrebbero potuto portare avanti un sacco di politiche sociali in deficit...
no avrebbero semplicemente dovuto scegliere se imbarcarsi in guerre del cazzo o pensare ai propri cittadini e alle loro esigenze.

dai, cerca di capire che sia ai governi "buoni" che a quelli "cattivi" piace spendere... e indebitarCI.
demagogia itagliota. guarda ai paesi scandinavi che sono a posto con i conti e nessuno si e' permesso di metterla in culo alla comunita' per proprio tornaconto elettorale.
Se tu ti sei abituato ai socialisti craxiani da bere e agli amichetti democristiani dello squalo sbardella cazzi tuoi, ma smettila con ste cazzate populiste che non se ne puo' piu'.
Finche' l'economia cresceva, i politici potevano raccontare che il maggiore gettito fiscale futuro avrebbe ripagato il debito in futuro; ma se l'economia non cresce, la menzogna non regge piu'.
gia' peccato che l'economia da noi non cresca tipo da 10/11 anni. pero' hai continuato a votarli tutto soddisfatto no?

Kronos ha scritto: Ma a differenza di te io SO chi mi difende veramente, non mi faccio fuorviare...
il nano lo hai votato quindi zitto e paga.
Tutto fino all'ultimo centesimo e con gli interessi.

meritertesti una class action, interdizione al voto a vita per manifesta incapacita' di intendere ed esproprio di ogni tuo bene per ripagare i danni fatti da quei deliquenti che hai votato.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2854 Messaggio da Kronos »

Barabino ha scritto: Ma guarda che su quei soldi dello scudo fiscale, erano state pagate le tasse... non il 5%, dico in origine.

Cosa ti fa pensare che dei soldi in banca o contanti siano per forza
soldi in nero? Da cosa li distingui?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08 ... no/151628/

I trecento miliardi che lo Stato non vuole
Mafiosi, corrotti ed evasori ringraziano

Tanto vale l'economia nera italiana. Recuperarne una parte è possibile e alleggerirebbe i sacrifici di famiglie e pensionati. Tra le proposte non accolte dal governo Berlusconi, la ritassazione dei capitali scudati e norme più severe per rompere il sistema delle mazzette. Mentre il nuovo codice contro la criminalità organizzata ostacola la confisca dei beni
Trecentotrenta miliardi di euro ogni anno, un oceano di soldi. Dove si potrebbe andare a pescare, in un momento in cui il governo vara una manovra che promette almeno tre anni di lacrime e sangue, con più tasse e drastici tagli alla spesa pubblica. E’ l’oceano dell’economia illegale italiana. In dettaglio: 150 miliardi, il fatturato della criminalità organizzata, secondo la Commissione parlamentare antimafia (e 180 mila posti di lavoro persi al Sud, secondo il Censis); 60 miliardi il costo pubblico della corruzione secondo la Corte dei conti, cioè mille euro tondi a cittadino, neonati compresi; 120 miliardi di evasione fiscale, stima il ministero dell’Economia, con l’Italia al primo posto in Europa per la quota di reddito non dichiarato, il 51,1 per cento secondo un recente studio di Krls-Network of Business Ethic.

Totale: 330 miliardi di euro all’anno che sfuggono a ogni imposizione, un ordine di grandezza a cui arriva anche la stima dell’Istat, che valuta il “sommerso” tra i 255 e i 275 miliardi di euro, cioè tra il 16 e il 17 per cento del Pil. Un dato strutturale dell’economia italiana, che mette insieme fenomeni diversi, dallo scontrino non battuto al carico di cocaina sbarcato al porto di Gioia Tauro, e tutte le sfumature di illegalità che ci stanno in mezzo, dal lavoro nero alle mazzette.

Ma ora che il governo impone sacrifici ai lavoratori, ai pensionati, ai giovani, alle famiglie, qualcuno comincia a mettere la questione sul tavolo. Quei soldi si possono recuperare. Né tutti, né subito, naturalmente. Ma l’oceano è talmente vasto che anche una piccola percentuale avrebbe un impatto sostanzioso sulle casse dello Stato.

A lanciare il sasso nello stagno ci ha provato Avviso pubblico, la rete di oltre 180 enti pubblici contro le mafie presieduta da Andrea Campinoti, sindaco di Certaldo in provincia di Firenze. “Non ci risulta”, si legge in un comunicato dell’associazione, che nei vari “tavoli” tra governo e parti sociali “sia stato affrontato il tema dei costi economici e sociali dell’illegalità”. Eppure “i costi delle mafie, della corruzione, dell’evasione fiscale e dell’economia sommersa incidono pesantemente sulla qualità della nostra economia, della nostra sicurezza, della giustizia e della vita in generale”. Ogni singolo italiano paga un “ticket dell’illegalità” pari a 5.500 euro all’anno, cioè 15 euro al giorno.

La manovra appena approvata contiene alcuni provvedimenti che pescano nelle acque grigie dell’economia, come la tracciabilità delle transazioni sopra i 2.500 euro (prevista con soglie ancora più basse dal governo Prodi e cancellata dal centrodestra tornato in sella nel 2008) e le misure più severe per chi non emette fattura. Ma si può fare molto di più e il tema non è più appannaggio esclusivo dei soliti paladini della legalità: “Rinnovo la mia proposta al Governo di trattare i grandi evasori fiscali come i grandi criminali mafiosi, con la sanzione conseguente della immediata confisca dei beni”, ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro pochi giorni prima dell’approvazione della manovra.

Nessuno dei suoi sembra averlo seguito, ma almeno è un segnale. Perché se no va a finire che “pagano tutti meno gli evasori”, ha scritto il direttore di Avvenire Marco Tarquinio. Cioè “gli unici che non hanno legge, che non subiscono tagli, che dribblano i sacrifici. Chi ci governa e chi siede in Parlamento ricordi che, da oggi, tutto ciò che verrà scontato e addirittura condonato o perdonato a quest’altra casta peserà 45 miliardi di volte in più nel giudizio degli italiani onesti”.

La senatrice del Pd Simonetta Rubinato ha calcolato che potrebbero essere raccolti ben 18 miliardi di euro chiedendo un “contributo di solidarietà” a chi ha rimpatriato i capitali beneficiando dello “scudo fiscale”. L’aliquota potrebbe essere del 18 per cento, spiega la senatrice, “che aggiunto al 5 per cento già versato all’erario, equivale all’aliquota più bassa dell’Irpef, cioè 23 per cento”. Così si potrebbe “evitare di dover ancora una volta chiedere sacrifici ai ceti medio-bassi già duramente provati dalla crisi”. L’idea è entrata nel pacchetto di sette controproposte del Pd alla manovra economica approvata dal governo, insieme alla tracciabilità delle transazioni superiori ai mille euro (invece di 2.500), al pagamento elettronico di prestazioni e servizi, all’obbligo di tenuta dell’abo clienti-fornitori per le imprese. Tutti provvedimenti messi in cantiere quattro anni fa dal governo Prodi e immediatamente cancellati dalla maggioranza berlusconiana, perché mica si può vivere “in uno stato di polizia”.

Insomma, per rimettere le mani su parte dell’economia illegale italiana, lo Stato potrebbe fare molto, molto di più.

CORRUZIONE. Pochi lo ricordano, ma in Italia è in vigore una norma sulla confisca dei beni ai corrotti, sul modello di quanto si fa con i mafiosi. Fu approvata, anche questa dal governo Prodi, con la Finanziaria nel 2007, ma da allora è rimasta “in sonno” perché i successori berlusconiani non si sono mai preoccupati dei decreti attuativi. “Potrebbe essere un primo passo, il gettito sarebbe simbolico, ma il segnale forte”, afferma Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso pubblico. Insieme a Libera, l’associazione ha lanciato una campagna di raccolta firme perché governo e parlamento adottino le convenzioni internazionali e le direttive europee in materia di corruzione e diano seguito alla norma sulla confisca. “Significherebbe per esempio introdurre il reato di corruzione tra privati, più adatto ai meccanismi di oggi, dato che molte malversazioni avvengono in società partecipate dal pubblico, ma regolate dal diritto privato”, continua Romani.

E’ una delle previsioni della Convenzione di Strasburgo sulla corruzione, approvata nel 1999 e mai adottata in Italia (già oggetto della campagna per una nuova legge anticorruzione condotta su Il Fatto Quotidiano da Marco Travaglio), “insieme alla normativa sui collaboratori di giustizia e persino i test di integrità”, continua Romani, “grazie ai quali la polizia può mettere alla prova i funzionari pubblici con finte offerte di mazzette”. Sarebbe come pescare a strascico, nel paese delle “cricche”. Invece il governo Berlusconi ha chiuso l’Alto commissariato per la lotta alla corruzione e lo ha sostituito con un “ufficetto”, il Saet, Servizio anticorruzione trasparenza. E il decreto anticorruzione, approvato in Senato il 15 giugno, non contiene grandi novità, a parte un leggero inasprimento delle pene e norme sull’ineleggibilità ancora da definire.

Perché più che riprendersi i soldi dei corrotti, combattere efficacemente il sistema delle tangenti permetterebbe allo Stato “di recuperare negli anni parecchi miliardi di euro”, commenta Alberto Vannucci, professore di scienza politica all’Università di Pisa, dove tiene un Master su criminalità organizzata e corruzione. “I 60 miliardi stimati dalla Corte dei conti rappresentano non solo le tangenti, ma i costi aggiuntivi che queste determinano per la collettività. I nostri studi dicono che in Italia le opere pubbliche arrivano a costare il 40-50 per cento in più rispetto agli altri paesi europei. Per un certo periodo subito dopo Mani pulite si registrò una drastica riduzione, perché evidentemente il sistema si era momentaneamente fermato. Un ulteriore danno sociale consiste nella gigantesca distorsione della concorrenza a svantaggio dell’imprenditore onesto, capace ed efficiente, che viene estromesso dal mercato, mentre prosperano le ‘cricche’ di amici e parenti”.

Transparency, la più autorevole organizzazione internazionale in materia, colloca l’Italia al 63esimo posto della sua classifica, tra il Ruanda e la Georgia, ma “se depuriamo il fattore reddito, visto che normalmente nei paesi più poveri c’è più corruzione, risultamo secondi al mondo dopo la Grecia”. Eppure il governo Berlusconi non sembra percepire l’emergenza, né le possibilità di recuperare soldi in questo campo invece che dalle tasche dei soliti noti. “Un modo per farlo sarebbe l’imposta sui grandi patrimoni”, suggerisce il professore, “che in Italia sono anche frutto dell’economia illecita. Basti pensare che l’83 per cento degli affitti è percepito in nero, secondo un recente rapporto del ministero dell’Economia. E le rendite finanziarie, altro tipico sbocco del denaro accumulato in nero, finora sono state sempre tassate coi guanti bianchi”. Infine, la tassazione extra dei capitali scudati “sarebbe facilmente applicabile, demandando la riscossione alle banche che hanno gestito il rientro. Certo, la prossima volta nessuno aderirebbe più allo scudo, ma a me personalmente sembra una buona ragione in più per farlo”.

MAFIA. Giusto una settimana prima della manovra “lacrime e sangue”, il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo codice antimafia. Una grande occasione per aggredire con maggior vigore le immense ricchezze delle cosche. Un’occasione sprecata, hanno commentato invece molti osservatori, a cominciare dall’ex presidente della Commissione parlamentare Giuseppe Lumia. Anzi, un regalo ai boss, soprattutto la nuova nornativa sui beni mafiosi, che fissa un limite di 18 mesi tra il sequestro e la confisca, un tempo giudicato troppo breve, data l’estrema difficoltà delle indagini patrimoniali e gli esigui mezzi messi in campo dallo Stato. Così come rischia di vanificare molti sforzi la possibilità, per chi viene assolto dall’accusa di associazione mafiosa, di chiedere la restituzione del bene confiscato. Una misura all’apparenza garantista, che in realtà affossa l’intuizione di Pio La Torre sul doppio binario delle indagini penalli e di quelle patrimoniali.

Il nuovo codice antimafia “dimentica” un’altra richiesta univoca di chi si occupa di lotta alla mafia: la riforma del reato di voto di scambio, l’articolo 416 ter del codice penale che oggi punisce soltanto il politico che compra voti in cambio di soldi, un caso molto raro. Che cosa c’entra con i conti dello Stato? Molto, perché di solito il politico colluso “compra” il voto mafioso in cambio di appalti, forniture, assunzioni. Moltiplicando il caso singolo per la capillarità del controllo dei clan in ampie aree del paese (e non solo al Sud), si arriva a una voragine che ingoia denaro della collettività in cambio di opere e servizi scadenti, e a volte non realizzati affatto. “Avevamo chiesto che l’azienda mafiosa sorpresa in un cantiere pubblico dovesse anche restituire i soldi incassati dallo Stato”, ricorda Romani di Avviso pubblico. “Con la normativa attuale, invece, il cantiere si ferma e basta, con un doppio danno per i cittadini, che poi finiscono per pensare che la mafia dà lavoro e l’antimafia lo toglie. Ma il nostro suggerimento è caduto nel vuoto”.

EVASIONE E SOMMERSO. “Pagano i soliti noti”, è stato il commento più diffuso alla manovra bis. E’ scomparsa anche l’imposta di solidarietà ad hoc per i redditi da lavoro autonomo superiori ai 55 mila euro, un implicito tentativo di recuperare una piccola parte delle tasse evase dalla categoria. Qualche provvedimento è stato preso, sulla tracciabilità e sulle sanzioni a chi non emette fattura, ma appare poca cosa davanti alla prateria di miliardi che si aprirebbe di fronte a una seria caccia all’evasore. Invece, poco meno di un mese fa il direttore dell’Agenzia delle entrate Attilio Befera ha annunciato “meno controlli alle piccole e medie imprese”, sia pure con una “maggiore qualità”.

Intanto i giornali pubblicano gli sconcertanti redditi medi ricavati dalle dichiarazioni Irpef dei lavoratori autonomi: 46.200 euro per i dentisti, 46.700 per gli avvocati, 17.700 per i concessionari di automobili, 14.500 per i ristoratori, 14.300 per gioiellieri e orologiai. E così via. Il 12 agosto, a Firenze, La Guardia di finanza ha messo sotto inchiesta un’intera famiglia di imprenditori del tessile per una frode fiscale da 10,2 milioni di euro, basata su false fatturazioni e aggiramento dell’Iva. Una famiglia, 10 milioni di euro, e intanto si grattano le banconote da cento dal fondo del barile di chi deve dichiarare tutto.

L’evasione va anche in vacanza. E’ di questi giorni uno studio di Assoedilizia secondo il quale il 18-20 per cento delle presenze nelle strutture ricettive è in nero, con un gran fiorire di cartelli del tipo: “Non si accettano pagamenti con assegni e carte di credito”. Sempre a proposito di tracciabilità.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2855 Messaggio da Barabino »

in termini piu' chiari:

Le risorse minerarie sono non illimitate.

Le politiche ecologiche mirano a sostituirle con fonti sostenibili (riciclo dei materiali, energie rinnovabili)

le politiche economiche mirano ad aumentare la produzione, non a tenerla ferma (altrimenti la disoccupazione cresce)

vorrei capire perche' sei convinto che sia positivo agganciare la quantita' di moneta all'oro, che e' un metallo la cui quantita' resta fissata, cresce meno di quanto cresce l'economia, e quindi cresce meno di quanto servirebbe per essere la contropartita degli scambi dell'economia reale.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2856 Messaggio da Barabino »

Kronos ha scritto: L’evasione va anche in vacanza. E’ di questi giorni uno studio di Assoedilizia secondo il quale il 18-20 per cento delle presenze nelle strutture ricettive è in nero, con un gran fiorire di cartelli del tipo: “Non si accettano pagamenti con assegni e carte di credito”. Sempre a proposito di tracciabilità.
La tua malafede e' rivoltante... :blankstare:

Un assegno da uno sconosciuto, potrebbe essere scoperto... se ci mandi l'avvocato (ammesso che il debitore sia uno a portata di mano e non uno svizzero), a occhio l'avvocato se ne prende la meta', mi e' successo di recente.

Con le carte di credito questo rischio non c'e', pero' per un esercente accettare una certa di credito comporta di pagare dei canoni piuttosto salati, anche di 200 euro al mese per un negozietto tipo erboristeria...

ecco perche' preferiscono i contanti... non pensare sempre male!

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2857 Messaggio da Kronos »

Barabino ha scritto: vorrei capire perche' sei convinto che sia positivo agganciare la quantita' di moneta all'oro, che e' un metallo la cui quantita' resta fissata, cresce meno di quanto cresce l'economia, e quindi cresce meno di quanto servirebbe per essere la contropartita degli scambi dell'economia reale.
perche' e' l'economia reale ad essere quasi del tutto scorporata da quella finanziaria. Basta vedere i danni che l'FMI ha fatto negli ultimi anni a livello mondiale per rendersi conto che c'e' qualcosa che non va in tutto il sistema.

l'oro viene usato come bene rifugio proprio perche' mette al riparo da inflazione ed iperinflazione: il suo valore nominale resta immutato nel tempo: con la stessa quantita' ci fai le stesse cose in tempi differenti, cosa che con la catamoneta non ti riesce.
E questo proprio perche' non e' un materiale troppo diffuso o infinito o rinnovabile.
esattamente come buona parte di questo pianeta.

avere un sistema aureo implica far tornare i paesi con i piedi per terra e permettere loro di sostenere solo quello che davvero e' necessario.

In sostanza ti permetti solo quello che puoi e non il superfluo.
E questo implica a stretto giro che ti scegli i governanti non per quello che ti promettono, ma per quello che fanno. proprio perche' non hanno piu' spazi di manovra elevati.

Se in piu' ci metti che non e' una semplice crisi economica ma un periodo in cui si sommano diverse situazioni di crisi, dal cambiamento di modello energetico, alla sovrapopolazione mondiale, alla progressiva mancanza di materie prime essenziali (in primis il cibo) alle grandi migrazioni nelle aree metropolitane, magari ti chiedi se non sia il caso di cominciare a pensare a cosa sia davvero essenziale, ovvero all'efficenza e all'ecosostenibilita' a medio/lungo termine, visto che saremo sempre di piu' sul sistema terra, che l'aspettativa di vita e' aumentata e che i tradizionali vettori di selezione natuale e non (guerre, malattie ecc.) sono (almeno per ora) sempre meno efficenti rispetto al passato.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2858 Messaggio da Kronos »

Barabino ha scritto: Un assegno da uno sconosciuto, potrebbe essere scoperto... se ci mandi l'avvocato (ammesso che il debitore sia uno a portata di mano e non uno svizzero), a occhio l'avvocato se ne prende la meta', mi e' successo di recente.
si chiama rischio di impresa.
se il sistema giustizia fosse efficente (visto che la legge c'e') non avresti di che preoccuparti. ma chi ha votato la giustizia l'ha massacrata.
E questa e' una delle varie conseguenze.
Con le carte di credito questo rischio non c'e', pero' per un esercente accettare una certa di credito comporta di pagare dei canoni piuttosto salati, anche di 200 euro al mese per un negozietto tipo erboristeria...
ecco perche' preferiscono i contanti... non pensare sempre male!
guarda che conosco perfettamente la situazione ma un albergo non e' un negozietto.
e non venirmi a raccontare nella patria delle partite iva e dei furbetti come mai tutti tornino allegramente ai contanti se non per far nero.

rileggi bene che mi sa che non hai letto bene

E’ di questi giorni uno studio di Assoedilizia secondo il quale il 18-20 per cento delle presenze nelle strutture ricettive è in nero, con un gran fiorire di cartelli del tipo: “Non si accettano pagamenti con assegni e carte di credito”

non essere tu in malafede.
Ultima modifica di Kronos il 16/08/2011, 22:26, modificato 1 volta in totale.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2859 Messaggio da Barabino »

ti ringrazio di avermi risposto nel merito e non con il quotone, MA

ma con un sistema aureo, il FMI sarebbe ancora piu' severo!!!

in generale, non vedi una contraddizione fra il tuo "essere rosso" (piu' benessere per i poveri) e il tuo "essere verde" (meno benessere per conservare le risorse)?
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2860 Messaggio da Kronos »

Barabino ha scritto:ti ringrazio di avermi risposto nel merito e non con il quotone, MA
ma con un sistema aureo, il FMI sarebbe ancora piu' severo!!!
non hai capito un cazzo barabi'.

Pemesso che per questioni di oro fisico tra stati interviene la BRI, l'FMI e' in mano agli americani che lo han sfuttato fino ad ora per garantirsi risorse a basso costo sulla pelle delle popolazioni locali.

Tanto per farti capire come funzionava la baracca in africa occidentale imponevano ai contadini la monocultura di caffe' o cioccolato col risultato che quei paesi non escono dalla crisi economica e per di piu' non han piu' raggiunto l'autosufficenza alimentare, ma han garantito all'americano medio il caffe' brodaglia ad 1 dollaro al merd donald che nel frattempo continuava a macinare utili.

Con il multilateralismo ultimamente tutti stanno ricolonizzando l'africa principalmente con monoculture per biocarburanti (che pero' non sono cosi' tanto sostenibili) e per cibo, con la differenza che si sono presentati al banchetto cinesi, indiani, coreani e sauditi che se ne fottono dell'FMI e non hanno problemi a costruirti anche infrastutture in cambio dello sfruttamento dei territori e delle risorse.

Per magia ci sono meno colpi di stato o conflitti sanguinari rispetto al passato perche' adesso serve garantirsi il controllo dello sfruttamento delle risorse territoriali, quindi conviene avere un governo servile ma che dia stabilita'.

Tornando all'FMI non e' un ente indipendente riconosciuto in quanto imparziale, esattamente come le agenzie di rating che sono in mano ai fondi di speculazione e sono tutto fuorche' indipendenti.

Quando pero' qualcuno se ne fotte e tira dritto cominciano per certi signori i problemi.

Non e' un caso che il mondo finanziario e gli americani in primis si cagarono in mano quando gli argentini a seguito del default dissero all'Fmi "no grazie rinegoziamo noi i nostri debiti da soli".
Han fatto partire l'economia reale sotto forma di esportazioni di materie prime e ne sono usciti in tempi relativamente brevi ma pagando cmq un prezzo sociale elevato.

La stessa cosa sta succedendo agli islandesi che nel silenzio generale si sono resi conto delle inculate prese e si stanno organizzando come si deve.
Se passa la neutralita' della rete e dell'informazione nella nuova costituzione nei prossimi anni possono diventare il paradiso globale degli isp, cosa che gioverebbe a molti europei in primis.

in generale, non vedi una contraddizione fra il tuo "essere rosso" (piu' benessere per i poveri) e il tuo "essere verde" (meno benessere per conservare le risorse)?
non hai capito ancora un cazzo barabi'.

l'equita' e l'efficenza sociale passa per l'eguale accesso a beni e servizi primari su cui applicare un sistema meritocratico: se poi vuoi andare al di la' del tuo naso magari capiresti la banalita' che il prossimo nobel per la fisica potrebbe nascere in un quartiere popolare, ma se non gli dai la possibilita' di studiare e dimostrare seriamente quel che vale indipendentemente dal suo censo non godrai in futuro dei benefici delle sue scoperte o delle sue capacita'. Stesso ragionamento ad esempio per medici piuttosto che per artisti o quant'altro: investi nella loro formazione sapendo che torneranno alla societa' l'investimento sotto forma di loro capacita' a servizio della popolazione.

Se vuoi progredire socialmente, tecnologicamente e umanamente non puoi che ragionare in questi termini: tutto il resto sono solo convenzioni di un sistema passato quando il mondo era tutt'altro, e non c'erano dei problemi di oggettiva sopravvivenza globale della popolazione mondiale.

Che poi pare chiaro a tutti che il sistema capitalista e' tutto fuorche' meritocratico ed efficente proprio perche' la leva del capitale se ne fotte di merito e dell'efficenza.

Se poi la vuoi mettere in termini di semplice cinismo la proprieta' privata o i dollaroni fruscianti contano un cazzo se ti trovi ad affrontare un orda di gente che non ha nulla da perdere e che per sopravvivere ti punta perche' ritiene che tu abbia di che sfamarli (in senso piu' o meno metaforico/reale).
Le prove generali le hai viste a gennaio in nordafrica e in originale declinazione inglese nei tafferugli saccheggio inglesi dei giorni scorsi.

Ecco perche' e' meglio che ti tieni molto caro l'orticello e cominci a produrti tutto quello che riesci magari coinvolgendo altri e condividendo i risultati della produzione.

Si va alla lotta per la sopravvienza e chi consuma meno (e meglio) senza toccare piu' di tanto la propria qualita' della vita, vince.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2861 Messaggio da TeNz »

Barabino ha scritto:
Kronos ha scritto: comincia con rimettere in cassa dello stato 330 miliardi di euro di TASSE EVASE non pagate e poi forse ne riparliamo.
Ma guarda che su quei soldi dello scudo fiscale, erano state pagate le tasse... non il 5%, dico in origine.

Cosa ti fa pensare che dei soldi in banca o contanti siano per forza
soldi in nero? Da cosa li distingui?
se in origine avevi pagato le tasse che senso aveva scudarli?

non è illegale tenere soldi all'estero, è illegale non dichiararli.

Barabino sei sempre così preciso e mi cadi su sta minchiata? :lol:
torna a insegnarci la grammatica che li sei veramente il numero 1 :D
nell'avatar il cesena ai playoff 2024-25.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2862 Messaggio da Kronos »

TeNz ha scritto: se in origine avevi pagato le tasse che senso aveva scudarli?
vabbe' questo e' il paese in cui i commercialisti ti dicono di condonare anche se sei a posto perche' non si sa mai :D
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2863 Messaggio da TeNz »

Kronos ha scritto:
TeNz ha scritto: se in origine avevi pagato le tasse che senso aveva scudarli?
vabbe' questo e' il paese in cui i commercialisti ti dicono di condonare anche se sei a posto perche' non si sa mai :D
kronos non mi dire che vai dallo stesso commercialista di barabino :lol:
nell'avatar il cesena ai playoff 2024-25.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2864 Messaggio da Kronos »

Capitanvideo ha scritto:Secondo alcune tesi ciò sarebbe stato favorito dalle politiche democratiche del governo Clinton, ma l'argomento è controverso.
si e no: l'origine del problema e' il fatto che la gente negli ultimi anni si indebita non per le cazzate ma per servizi essenziali come assitenza medica o per far studiare i figli o peggio per mangiare e con il sistema delle carte revolving che viaggiano a tassi di usura si fa presto a raggiungere il punto di non ritorno tra debito e guadagno effettivo.

la crisi dei subprime nasce per una serie di fattori contigui: l'accesso ai mutui e' stato forzato dalla speculazione sul mercato edilizio, e sulla pessima pratica di estendere il mutuo al valore di mercato e non lasciandolo a quello effettivo all'atto dell'acquisto.
Per cui in fase di bolla crescente l'immobile acquista valore e se lo compravi a 100 e ti veniva valutato 110 ti erogavano il 10 in piu', ma quando han cominciato a saltare posti di lavoro e soprattutto quando la gente ha cominciato a chiamare il chapter 14 perche' non ce la faceva piu' a reggere il ritmo del credito revolving, la baracca e' crollata: gli immobili sono tornati alle banche e non girando soldi e soprattutto non essendoci compratori si son trovati in sofferenza.
il cerino in mano se lo sono trovati diversi fondi pensione, di investimento e piu' di una banca e visto che il debito veniva girato e rigirato sotto forma di prodotti e controprodotti il cui valore era solo numerico ma non reale ecco confezionata ad arte la bomba finaziaria globale.

c'e' da dire che di suo la politica sulla casa non era sbagliata: han sbagliato a non prevedere le speculazioni sul caro casa e soprattutto han pagato la miopia di aver privatizzato quei servizi essenziali per cui ora la gente si indebita.

La cosa che mi fa sorridere e' che la riforma sanitaria di obama avrebbe un ottimo impatto dal punto di vista sociale e farebbe complessivamente pagare molto meno al sistema stato americano la sanita' privata, ma gran parte dei fessi americani non se ne sono resi conto :D
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2865 Messaggio da Kronos »

TeNz ha scritto: kronos non mi dire che vai dallo stesso commercialista di barabino :lol:
no ma la mia commercialista mi dice che spesso lo fanno fare proprio perche' a volte e' meglio pararsi il culo preventivamente visti i gaglioffi al potere :D
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